Aria di libri

Aria di libri | #46 “Ballata dell’usignolo e del serpente” di Suzanne Collins

Nel mio scorso articolo, che trovate qui, avevo espresso il mio scetticismo nei confronti della “Ballata dell’usignolo e del serpente”. Be’, sapete che si dice “anche i migliori sbagliano”? Modestamente sono una persona che ammette i suoi errori, quindi eccomi qui a confessare che sì, mi sbagliavo. Nonostante, a giudicare i commenti, sia piaciuto solo a me, io l’ho trovato davvero ben fatto.

Il mio scetticismo era dovuto principalmente al fatto di rivedere i giochi, ma parliamo di sessantaquattro anni prima e di un’edizione degli Hunger Games che niente ha a che vedere con quelli che conosciamo noi. Niente sfarzo, sfilate o interviste, i tributi sono trattati come animali, l’arena è un semplice stadio vuoto con tre telecamere in croce, e i ragazzi ci vengono letteralmente buttati dentro senza preparazione il giorno dopo essere arrivati a Capitol City. Quella che per loro è questione di vita o di morte, per Coriolanus è un compito scolastico… fino a quando non scopre che il suo tributo, Lucy Gray Baird, artista itinerante rimasta bloccata nel Distretto 12, è molto diversa dalle aspettative.

Molte persone hanno criticato questo libro per l’impossibilità di entrare in empatia con il protagonista (a differenza della saga madre abbiamo una terza persona), tuttavia io credo che sia proprio il suo punto di forza. Avrei odiato simpatizzare per Snow, e ancora di più l’ennesima storia in cui ci viene narrata la tragica backstory del cattivo, al termine della quale diciamo “oh, poverino”. Snow non è poverino. Freddo, calcolatore anche quando ha dei dubbi su ciò che sta facendo, sempre avvolto da una spessa patina di glaciale contegno.

E se volevo vedere la rivolta dei distretti, in qualche modo sono stata accontentata: sono passati solo dieci anni anni dalla guerra e Snow, che all’epoca ne aveva otto, la ricorda molto bene e ne affronta le conseguenze, strascichi che si ripercuotono non solo sui Distretti ma su tutta Panem. Ci sono riferimenti alla saga madre, seppur molto sottili, scopriamo l’origine di una canzone in particolare, chi e come ha inventato i giochi che conosciamo.

Insomma, a me questo prequel è piaciuto tanto. Ho adorato odiare il protagonista e scoprire i retroscena del mondo patinato di Capitol City.

Se volete saperne di più vi lascio il video qui sotto, giuro di non aver fatto spoiler, nemmeno uno piccolino, quindi potete guardarlo anche se volete leggere il libro.

E se lo avete già letto sono molto curiosa di sapere cosa ne pensate, quindi ci vediamo nei commenti!

Il vostro topo da biblioteca,

-V.

One thought on “Aria di libri | #46 “Ballata dell’usignolo e del serpente” di Suzanne Collins

  1. io l’ho appena finito. Siamo in due ad averlo amato, allora!
    Seguono spoiler:
    Ho apprezzato tantissimo che Snow non sia stato dipinto come un protagonista cattivello che per via dell’amore cambia e diventa un eroe buono. Coriolanus è il presidente Snow che conosciamo, forse più ingenuo ma sotto sotto si vede benissimo il freddo calcolatore di 65 anni dopo, quello che non permette a niente e nessuno di mettersi di fronte al suo obiettivo, perché anche quando dovesse sembrare che lui sia pronto ad andare oltre, forse spinto da questo amore sfolgorante che lui crede di provare per Lucy Gray, in realtà lo fa solo per salvarsi la pelle. Poi che possa ottenere anche lei è un piacevole effetto collaterale. O Seianus: sì, gli dispiace aver perso un amico, ma per quello che poteva ottenere da lui. Non lo ha mai sopportato, lo odiava perché era ricco tanto quanto lui era povero, e ci ha messo tre secondi a farsi adottare dai Plinth una volta tornato a casa. Si sentiva in colpa, certo, ma l’ha superata in fretta. E nonostante trovasse ingiusto che Lucy Gray dovesse combattere negli Hunger Games, fondamentalmente non crede mai che andrebbero eliminati e se anche lo fa si percepisce quanto poco ci creda veramente. Giuro, temevo fosse una sviolinata romantica e che Snow venisse snaturato, invece sono rimasta piacevolmente sorpresa

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