Dynasty/Telefilm

Recensione | Dynasty 3×19 “Robin Hood Rescues”

Bentornati amici! Nella scorsa recensione mi ero lamentata della carenza di gif (sono troppo poco tecnologica per pensare di farle io) e questa volta mi lamento -e mi scuso- del ritardo. Diventa difficile anche trovare gli episodi adesso. Ma veniamo a noi. Ho deciso che da adesso in poi scriverò le recensioni come mi vengono, se saranno un po ‘ bizzarre abbiate pazienza, anche noi scrittori dobbiamo sfogarci ogni tanto. Oggi è la giornata delle favole. Più o meno.

Sam e la prigione in Moldavia.

C’era una volta Sam, un giovane ragazzo che dopo il fallimento del suo matrimonio con il figlio di un miliardario, decise di investire il suo denaro in un magnifico hotel e di restare nella città della sua nuova famiglia, forte del fatto che l’ex marito fosse sparito e che tutti si fossero dimenticati della sua esistenza. Per via dei suoi traffici illeciti, il miliardario venne rapito insieme al suo povero maggiordomo durante un viaggio d’affari in Moldavia. Gli venne offerto un patto che lui, avido di denaro e senza curarsi di mettere in pericolo anche quel povero maggiordomo che dalla vita avrebbe voluto solo un ristorante in Nuova Zelanda, rifiutò. Nel frattempo, ad Atlanta, Liam, fidanzato della figlia del miliardario, e Adam, altro figlio del miliardario, decisero di mettersi in società e di andare a salvarli. Misero da parte le loro divergenze, facendo finta che Adam non avesse colpito Liam con un vaso di fiori rischiando di ucciderlo e causandogli prima un coma e poi un’amnesia, e iniziarono persino a parlare in coro. (Nota numero 1: io sto cominciando a shippare Adam con praticamente chiunque, ho letteralmente adorato questo sodalizio.) Decisero di partire insieme, poiché Liam aveva contatti a palazzo, e di non dire nulla a Fallon, poiché la figlia del miliardario avrebbe scatenato la terza guerra mondiale pur di riprenderlo. Fu così che Sam, convinto che i due stessero partendo per il viaggio di addio al celibato di Liam, si imbucò nel jet. Ma quando scoprì la vera natura di quella partenza si tirò indietro, approfittando di tutte le droghe che aveva recuperato e collassando sul divano. Liam e Adam riuscirono a entrare a palazzo ma vennero catturati. Il Re, impaziente, minacciò allora il povero maggiordomo, ma in quel momento Sam, fatto come una pigna al punto da avere le allucinazioni e da vedere l’eroe dei suoi film preferiti, piombò in mezzo alla cella passando da una botola. Il ragazzo infatti era stato guidato sino a lì dalla sua allucinazione. Fu così che salvò tutto il gruppo. Adam, però, per salvare il padre rimase indietro, riuscendo comunque a scappare. (Nota numero 2: avrei tirato un pugno a Blake. Voleva partire e mollare lì il figlio che lo ha appena salvato da una prigione. E Liam, LIAM che Adam ha aggredito ha avuto il buon senso di dire “ma brutto cafone, aspettalo”. Io non ho parole, Blake sempre peggio.) Fu così che il gruppo, riunito, scoprì che era stato tutto organizzato dal miliardario poiché aveva già il petrolio ma non sapeva come farlo uscire dalle acque moldave. Adam si arrabbiò con il padre, poiché tutti avevano rischiato la loro vita e se non fosse stato per Sam e i suoi deliri da droghe sarebbero morti, e lo accusò di essere un avido manipolatore. Alla fine del viaggio, tuttavia, il miliardario usò i suoi soldi e la sua influenza per tener buoni i suoi compagni di avventura. Regalò al povero maggiordomo un ristorante in Nuova Zelanda e nominò il figlio vicepresidente della sua società. Sam si rese conto di essere un vero eroe e recuperò l’autostima persa.

(Nota di fine storia: Blake è davvero imbarazzante. Come fa a dire di aver avuto un piano per salvare Adam quando tutti lo hanno sentito dire “partiamo e molliamo mio figlio qui?” A lui, di Adam, non frega nulla. All’inizio sì, era felice di aver ritrovato il figlio rapito quando era ancora in fasce, ma poi è diventata una questione di soldi e al suo primo errore -ovviamente nei suoi confronti, perché di quello che Adam ha fatto agli altri non gli importa- gli toglie tutto ciò che gli ha dato. Per fortuna Adam se ne è reso conto e ha intenzione di contrattaccare. Quando ha accettato l’offerta immaginavo che avesse un secondo fine, e per quanto questo Adam amico di tutti mi sia piaciuto, mi manca l’Adam vendicativo. E adesso ha Kirby al suo fianco, che ci ha dimostrato proprio in questo episodio di saperci fare, con le vendette. Stavo quasi per dimenticarmi di commentare Cristal che decide di prendersi una pausa da Blake dopo averlo tradito con il prete. Non che mi interessi di Cristal o di quello squallido uomo di poca fede, ma è importante ricordarlo per sottolineare che Blake sta perdendo tutti. Chissà perchè.)

Il consiglio sbagliato di Alexis.

C’era una volta una donna d’alta società finita in rovina. La donna aveva sposato un miliardario dal quale aveva divorziato, andandosene e lasciando sola la figlia Fallon. Nonostante la figlia continuasse ad accusarla e incolparla dell’abbandono senza notare i suoi sforzi di diventare una madre migliore, decise di regalarle una rubrica radiofonica di successo in cui dare consigli. Un giorno, tuttavia, Alexis usò una metafora per consigliare una donna. Quest’ultima, che a quanto pare non conosceva le figure retoriche, prese letteralmente il consiglio e si schiantò con la sua auto. Per questo incidente incolpò Alexis e decise di fare causa a lei e alla figlia. Mentre Fallon tentava di risolvere il problema si presentò da lei Evan, avvocato di sua conoscenza, che le propose di patteggiare. Alexis però rifiutò e decise di presentarsi dalla donna incidentata per convincerla a lasciar perdere. Durante questa visita Alexis e Fallon, per una volta complici, scoprirono che la donna aveva mentito per avere dei soldi e che non era realmente ferita, così le dissero di lasciar cadere le accuse a meno che non preferisse essere denunciata per calunnia. Quando Fallon diede la notizia a Evan, tuttavia, lui non ne fu felice. Era infatti tornato solo per aiutarla a vincere la causa che lui stesso aveva progettato per mettersi in bella luce, e se ne andò giurando di conquistarla. Fu così che Fallon, finalmente, chiese scusa ad Alexis, rendendosi conto che la donna era solo in cerca di quell’affetto che la figlia si rifiutava di darle.

(Nota di fine storia: finalmente Fallon si scusa. Okay, ti ha abbandonata ed è stata una pessima madre, ma adesso sta davvero cercando di rimediare ed era ora che Fallon se ne accorgesse. Sicuramente troverà qualcosa per cui accusarla anche nel prossimo episodio, ma sono meravigliose insieme e spero che questo sodalizio continui perché Alexis merita i suoi figli molto più di Blake. Lui li ha cresciuti ed è stato loro vicino, ma non è stato un buon padre. Ha dato loro il denaro, il potere, l’influenza, questo sì, ma sa donare affetto quanto un palo della luce. E quando lo dà è solo perché ci guadagna qualcosa. Evan squallido a dir poco, ti inventi una causa da milioni di dollari per conquistare una ragazza che sta per sposarsi? Ma davvero? Più fissato di Jacob con Bella.)

La vendetta di Culhane.

C’era una volta Culhane, ex autista del miliardario, che con fatica e sacrifici era riuscito a diventare qualcuno. Culhane scoprì che la sua ragazza lo stava raggirando per avere successo. Un giorno, la madre della ragazza ricevette un’allettante offerta di lavoro, e così, durante una riunione per rinnovare la seconda stagione del suo show avanzò pretese assurde con il solo scopo di farla cancellare e di tagliare fuori Culhane. Così avvenne. Era sicura che avrebbe avuto l’altro progetto, più grande, più importante, fino a che non si recò nell’ufficio di colui che glielo aveva offerto… e scoprì che si trattava di Culhane. Con l’aiuto dell’amica Kirby (ed ex ragazza, ma era inutile sottolinearlo perché tutte le donne di Dynasty avevano avuto una relazione con Culhane) riuscì a raggirare la donna e farle perdere lo show. Lasciò la ragazza che lo aveva raggirato e lei, a sua volta, licenziò la madre.

(Nota di fine storia: la storyline di Culhane è noiosa anche sotto forma di fiaba, ma a questo giro devo dargli credito. Almeno è riuscito a raggirare quella faina di Dominique. Adesso spero solo che Vanessa non torni strisciando da Culhane, o perlomeno che lui non la perdoni, perché a questo punto sarebbe un po’ ridicolo. Anche se in realtà, lo sapete, non mi interessa un granché di Culhane e Vanessa.)

Con questo, amici miei, concludo la trilogia di fiabe e vi do appuntamento alla prossima settimana (forse, perché non so più quando riuscirò a trovare gli episodi, è diventato più difficile che cercare un asintomatico in mezzo a una folla di sani.)

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-V.

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