Roswell New Mexico/Telefilm

Recensione | Roswell, New Mexico 2×05 – 2×06 “I’ll Stand By You – Sex and Candy“

Salve pelati, ho preso una breve pausa di riflessione per schiarirmi le idee.
Ho iniziato questo reboot avendo amato la serie originale e con l’intenzione di aprirmi con sincerità anche a questa nuova avventura. Mi intrigava che si partisse sempre dai romanzi di Melinda Metz per poi prendere nuovamente una strada alternativa, questa volta ambientata in un clima più maturo. Nonostante una prima stagione ingenua nella resa, ma sincera nei sentimenti, la seconda ha voluto strafare o probabilmente si è perso il controllo degli eventi che appaiono in una successione senza una logica o una connessione.

Liz e Kyle tentano l’intervento, mentre Isobel con l’aiuto di Rosa cercano di capire, parlando direttamente con Max, del perché non vuole essere risvegliato.
Tuttavia, Max non ricorda chi sia Liz e contemporaneamente Maria, Alex e Michael si chiariscono definitivamente.

Conclusioni:

“You know, I used to really think that you and I were gonna end up together.“

“I used to too”

  • Effetti speciali VS sentimenti: c’è un miglioramento, per quel poco di alieno che si ostinino a mostrarci. Eppure mi pare che la serie si chiami Roswell e non Canicattì. Anche l’ingresso di Isobel nei sogni di Max, l’atmosfera onirica, l’ordine di un ambiente conosciuto, il Crashdown, nel perfetto nulla, il deserto, sono accorgimenti non da poco. Tralasciamo, anzi dimentichiamo, il ringiovanimento eccessivo nei flashback, che sembra fatto da un’inesperto di Photoshop che fa un uso eccessivo del filtro per spianare le imperfezioni. Nonostante questo sforzo di migliorarsi, già visibile dagli interventi di Isobel nella mente del signor Ortecho (ottimo omaggio agli anni ‘90), su altri versanti non si sono fatti grandi passi avanti. Questa seconda stagione appare come un collage di scene che non si parlano, ma dove, soprattutto, manca quasi sempre un tassello centrale. La 2×06 ha avuto un suo ritmo, perché concentrati sull’intervento chirurgico a Max e quindi erano tutti in scena ad agire per un unico obiettivo. Tuttavia non sono amici. Michael, Isobel e Max sono una famiglia, approfondita velocemente nella 2×06 con un improvviso momento d’abbandono e/o cedimento di Michael. In realtà l’amore o ossessione di Isobel per il fratello è costante e quindi si sente aria di famiglia con i tre alieni. Per gli altri, i legami sono deboli.
    Il tallone di Achille di questa stagione è che cerca di risolvere i problemi che mano a mano le si presentano con fretta. Ce n’è talmente tanta che la 2×07 è un pack-work di scene che non parlano assolutamente tra di loro e portano il pubblico a domandarsi se non si siano addormentati un attimo perché: come diamine siamo arrivati fin qui?
  • Troppo amore: non credevo che sarei mai arrivata a dirlo, ma hanno esagerato. Le scene tra Maria e Alex sono quelle più dolci e nostalgiche. Tra di loro c’è una vera amicizia, e anche se i flashback dei tempi del liceo risalgono alla stagione passata, è rassicurante vederli. Non sembra un legame forzato, i dialoghi sono scorrevoli e scoprire qualche piccolo segreto del loro passato è in pratica tra i momenti più emozionanti della puntata. Sul personaggio di Alex si è lavorato sodo, e si è cercato di definirlo anche senza divisa, perché quell’armatura lo rende invincibile, sicuro, un marines, ma dentro è un ragazzo fragile. Vuole bene a Maria e lei ne vuole a lui. Il momento intimo a tre con Micheal ha un senso. È una chiusura col passato, con quello che è stata ed è ancora Maria per lui, ma soprattutto con Guerin. Ma è anche un momento di conforto per l’assurda esperienza alla Shinning. Anche se questa è la conclusione alla quale sono arrivata dopo una lunga riflessione, ritengo che Alex avEchiuso già da tempo con Micheal ed erano stati più che chiari tra loro, oltre ad aver avuto molto tempo insieme per capirsi. Probabilmente si doveva dare un’altra risposta a Maria, ma ritengo che la potevano dare in un’altra maniera.
    Riguardo il quasi avvicinamento tra Kyle e Isobel, lo ritengo un tentativo mancato. Poteva essere divertente questa unione, ma capisco la necessità di farlo procedere retto nella sua storyline che persegue la normalità.C5D107A9-272D-408F-BB35-98870976A8FE
  • Che fine hanno fatto i Dreamers?: Max ridotto a zombie e Liz a fantasma. Entrambi l’ombra di se stessi. Il primo costretto ad impersonare un alieno “rotto”, confuso sul perché non voglia ritornare; poteva funzionare se la resa anche recitativa non fosse stata così scadente. Il suo ritorno poi passa in sordina. Non si ricorda di Liz, ed ecco lo spunto perfetto per creare un po’ di angst: la tanto temuta ed eccessivamente sfruttata perdita della memoria, e invece parte un appuntamento non sense con annesse confidenze e presa di coscienza di Liz che rinuncia a Max. L’idea non sta in piedi, scontato che Max avrebbe riacquistato i ricordi, ma non viene nemmeno da provare empatia con Liz, è tutto così finto e freddo, come lei. All’inizio il suo essere forte era per Rosa, piangeva in silenzio, poi si è aggrappata alla speranza di salvarlo, alla sua scienza, e si è persa quella scintilla che la rendeva Liz Parker, che ritorna come sempre quando è con Max e gli grida in mezzo alla strada il suo amore. Due anime connesse e due personaggi che perdono di spessore se separati.

  • Pensieri sparsi: continuo a pensare a tutte quelle scene che non hanno senso, come la chiusura e apertura degli ultimo episodi visti. Siamo passati da una Liz al capezzale di Max ad un salto temporale (?) non contestualizzato, in cui Isobel, in versione giustiziera della notte, si scontra col fratello per liberarlo da questa energia che aveva paura di scagliare contro i propri cari. Due scazzottate e tutto si risolve.
    Del calzolaio misterioso degli stivali azzurri e il fratello gemello che importunano Maria e Alex, non ne voglio nemmeno parlare. È una serie trash. Lo devo accettare, ma anche il trash ha un limite o un minimo di senso, ma soprattutto questa serietv deve capire da che parte vuole stare, vuole far ridere, suscitare qualche emozione, o continuare su questa tiepida strada impolverata? Aggiungerei sprecando le varie partecipazioni dell’originale cast che invece sono delle chicche, prima Max ora il caro zio Gilbert.
    Devo però ammettere che nonostante questo Roswell manchi di un focus, riesce a rendersi attuale con le tematiche anche solo sfiorate e inquadrato in un tempo preciso e non sospeso nel tempo; ricco di riferimenti alla cultura pop da Buffy a The vampire diares (l’anello del calzolaio).

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