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Aria di libri | #43 “Il nipote del mago” (Narnia) di C.S Lewis

Ciao amici, e benvenuti a Narnia.

Quanti di voi hanno visto i film? E quanti hanno letto i libri? Chi lo ha fatto saprà certamente che l’ordine dei film è diverso da quello dei sette libri de “Le Cronache di Narnia”, e che il primo, “Il nipote del mago”, narra la nascita di questa fantastica terra.

Chi ha letto i libri saprà anche il motivo per cui a Narnia c’è un lampione, e che in realtà l’intera saga è un rimando alla Bibbia. I riferimenti alla religione sono talmente tanti che, se li scrivessi tutti, domani sarei ancora qui ad elencarli. Di fantasy che vanno a braccetto con la religione non ce ne sono tanti, ma Narnia è l’esempio lampante di come si possa inserire il tema della Cristianità in una storia piena di creature magiche senza creare contrasti. Alla faccia di chi dice che la magia è roba satanica. A Narnia non c’è niente di più Sacro.

Ne “Il nipote del mago”, in particolare, la magia la fa da padrona: porta i protagonisti alla scoperta di un mondo nuovo, appena nato, partorito da una voce. E noi, con loro, assistiamo alla creazione di Narnia e all’insediamento del male in una terra pura, all’enunciazione della profezia che poi porterà i fratelli Pevensie a combattere contro la Strega e alla fabbricazione dell’armadio che fungerà da passaggio tra i due mondi.

Narnia è un libro che parla di magia e religione, sì, ma soprattutto è un libro per bambini, e in quanto tale la scrittura è molto diversa da quella che ci aspetteremmo di trovare in un fantasy di questo livello. Ed è proprio questo che ha fatto sorgere degli attriti tra Lewis e l’amico Tolkien, creatore dell’inarrivabile capostipite del genere, Il signore degli Anelli. In Narnia non ci sono parole difficili o descrizioni dettagliate, il narratore -che spesso parla con il lettore- arriva dritto al punto. Il world building è meno complesso, ma non per questo meno magico.

Se avete visto solo i film, insomma, io vi consiglio di leggere i libri, e non solo perché sono stati trasposti solo i capitoli riguardanti i fratelli Pevensie, ma perché è un mondo che merita di essere scoperto in toto. (E sì, lo ammetto, per quanto i primi due film mi siano piaciuti il terzo mi ha fatto rabbrividire, soprattutto perché tra i libri era il mio preferito e invece hanno fatto un macello ma, come direbbe Lewis, questa è un’altra storia.)

Se volete saperne qualcosa in più, qui sotto vi lascio il link del video in cui approfondisco sia la trama del Nipote del mago (senza spoiler) che i riferimenti alla religione e il rapporto tra Lewis e Tolkien e tra Lewis e Pullman (autore di “Queste oscure materie”), il più grande critico del mondo Narnia.

Ringrazio Citazioni film e libri | I love telefilm & film ∞ e vi do appuntamento su Parole Pelate con i prossimi Aria di Libri. Vi ricordo inoltre che sotto al primo video sul mio canale trovate tutti i link delle case editrici che hanno aderito alla solidarietà digitale mettendo a disposizione ebook gratuiti.

Il vostro topo da biblioteca,

-V.

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