Quando nel 2017 la nuova creatura di Amy Sherman – Palladino venne rilasciata su Amazon Prime Video, il catalogo della piattaforma era ancora più scarno di quello attuale e gli original davvero meritevoli erano davvero pochissimi. The Marvelous Mrs. Maisel fu un importantissima aggiunta e insieme a Fleabag, non esattamente un original, Amazon prime video può vantarsi di distribuire due degli show televisivi più premiati degli ultimi anni.

Entrambe focalizzate su un singolo personaggio, The Marvelous Mrs. Maisel e Fleabag, possiedono il grandissimo merito di riuscire a raccontare benissimo la loro protagonista e tantissimo altro, usando la comicità come pretesto per narrare due donne e le conseguenze della loro indipendenza. Giunta alla terza stagione, la serie televisiva creata dalla Palladino prosegue il racconto con una scrittura coerente, dimostrando per l’ennesima volta, un attenzione maniacale per le azioni passate dei personaggi che si riflettono in piccoli gesti e importanti decisioni nell’ultima stagione.

Mentre Psycho di Alfred Hitchcock usciva nei cinema americani, la vita della famiglia Maisel veniva nuovamente sconvolta dal tour di Midge e la perdita della casa, dove la nostra protagonista era cresciuta, costringendo Abe e Rose a trasferirsi dai genitori di Joel. Quest’ultimo invece ha deciso di aprire un locale e cercherà senza l’aiuto di nessuno, a ottenere ciò che desidera, rischiando nuovamente un fallimento personale per via della burocrazia. Da Miami a Las Vegas, Midge sarà impegnata per il maggior numero degli episodi a seguire Shy Baldwin nel suo tour, venendo a contatto con diverse realtà e di conseguenza migliorando come stand up comedian

Se può sembrarvi tantissimo materiale su cui costruire diverse storyline, avete ragione. Alcune di esse non avranno degli sviluppi particolarmente interessanti ma andranno a inserirsi nelle riflessioni principali della serie televisiva. Così come in passato, la libertà di parola è un’arma a doppio taglio, difatti da un lato può portarti al successo di una serata e dall’altro al fallimento dell’intero tour. Non serve essere necessariamente uno stand up comedian per comprenderlo, proprio negli anni 50 infatti, a causa del maccartismo la libertà di parola faceva trionfare e sprofondare importanti sceneggiatori come Dalton Trumbo. La storyline di Abe viaggerà proprio in quelle acque, ricordandoci quel periodo controverso dove le idee senza le azioni, erano sufficienti per distruggere una carriera. Oltre ai discorsi sulla società, The Marvelous Mrs. Maisel è anche bravissima a occuparsi dell’intimo dei suoi personaggi.

Midge e Joel, Abe e Rose, Susie e Midge, Susie e Sophie ed altre coppie saranno al centro di notevoli interrogativi, su cui ognuno di noi probabilmente si sarà soffermato. Oltre a tutto ciò, l’ultima fatica della Palladino non si dimentica della spensieratezza della serie e veicola tutti questi elementi con lo stile e l’eleganza di un film di Stanley Donen degli anni 50. Dai costumi alle musiche, l’atmosfera sognante porterà noi spettatori in club sofisticati e teatri dal grande prestigio, dove assisteremo dalle performance magnetiche di Shy Baldwin, alla psicanalisi personale che Midge porta sul palco, raccontando al pubblico della sua vita privata. Tutto questo e moltissimo altro su Amazon Prime Video dal sei dicembre.
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