Riverdale/Telefilm

Recensione | Riverdale 4×08 “In Treatment”

In Treatment può essere considerato come un episodio di passaggio, poiché all’interno della puntata non accade nulla di nuovo ma vengono analizzati solo gli elementi che conosciamo già. Tuttavia non è stata una puntata noiosa ed era necessaria per mandare avanti i ragazzi dal punto di vista psicologico, soprattutto quelli che continuano a girare intorno alla stessa identica storyline senza riuscire a rompere il cerchio. Come la Signorina Burble, che tra parentesi ho adorato e ho trovato davvero adatta, li analizzeremo uno ad uno.

Veronica.

La psicologa ha detto quello che tutti sappiamo dalla prima stagione: il problema non è Hermosa, e nemmeno Hiram stesso, quanto il rapporto tra lui e Veronica. I due Lodge passano il tempo a imbastire lotte interne che hanno il solo scopo di tenerli legati l’uno all’altra perché la verità è che non ne possono fare a meno. Questa danza li diverte. Come ha detto la Burble, hanno sviluppato una dipendenza che, essendo nata da un legame affettivo, è quasi impossibile da curare. Ma devono farlo entrambi, perché altrimenti la vita di uno ruoterà sempre attorno a quella dell’altra, vincolandoli a un rapporto malsano e deleterio. La domanda è: davvero sarà Veronica a tagliare il cordone ombelicale che la lega al padre? Io non sono convinta che sia realmente in grado di farlo. La competizione con lui è ciò che la fa andare avanti e, purtroppo, battere Hiram è molto, molto difficile.

In ogni caso, questa scena è stata meravigliosa:

Archie.

In questa puntata, il giovane Andrews mi è sembrato fisicamente più adulto. I lineamenti del suo viso sembravano in qualche modo più maturi, come se fosse cresciuto nel giro di un episodio. Tuttavia non ci è voluto molto per realizzare che non è così. Archie ci prova, si impegna, fa del bene, istituisce una linea telefonica che può solo aiutare Riverdale, ma la madre di Dodger ha ragione: soffre del complesso dell’eroe. E scollarsi quella maschera di dosso non è facile perché è diventata la sua seconda pelle. Archie ha un disperato bisogno di fare la muta e lasciarsi alle spalle quelle squame vecchie e opache, se non vuole diventare la preda di un serpente più grosso. Per come la vedo io il trasferimento in palestra lo rende solo un bersaglio più visibile, e credo che gli autori stiano cercando in qualche modo di metterlo fuori gioco. Lo stanno allontanando da tutti, è il personaggio meno carismatico di Riverdale… che scopo ha tenerlo lì a imbastire una storyline che non interessa a nessuno? A livello di audience, sarebbe meglio creare un’uscita di scena sensazionale… quella di un eroe.

Cheryl.

La Blossom mi ha fatto davvero molta pena in questo episodio. Cheryl è cresciuta in una famiglia di sociopatici, ha perso l’unica persona che amava realmente e non ha ricevuto nessun sostegno a riguardo. Perché nessuno l’ha mandata prima in terapia? Un fratello assassinato, un padre omicida-suicida, una madre e uno zio serial-killer, e due gemelli da crescere da sola insieme alla nonna più inquietante della storia. Chi riuscirebbe ad affrontare una cosa del genere e uscirne sano di mente? Io continuo a stupirmi di Toni. Dici di amarla, è la tua ragazza maledizione, come fai a non accorgerti che sta male? Per quanto mi riguarda questa coppia sta perdendo tutto il suo fascino. Toni è stata ridotta a tirapiedi di Cheryl e si disinteressa completamente del benessere della sua ragazza. Comincio onestamente a non sopportarla più. Il confronto con la Burble, Vixen o non Vixen, a Cheryl serviva più che a chiunque altro. Intanto perché le ha fatto affrontare una minima parte di quel dolore che si tiene dentro da quattro stagioni, e poi perché sembra aver messo un punto all’assurda stoyline della bambola posseduta, aprendo gli occhi a Cheryl e suggerendole che forse, dietro, c’è un essere umano che cerca di farla diventare ancora più pazza. E non dimentichiamoci che ha confessato di parlare con Jason! Ora, noi sappiamo che è imbalsamato nella cappella, ma ad orecchio esterno -quello della Burble- il modo in cui Cheryl ne parla non suona come “sto tenendo lì il cadavere ad ammuffire”. Speravo che finalmente qualcuno lo scoprisse e lo rimettesse dove deve stare -sotto terra- ma a quanto pare quel momento non è ancora giunto. In ogni caso, parlare di Jason fa aprire Cheryl anche riguardo a Julian, e si lascia convincere a fare un test per scoprire se ha davvero assorbito il terzo gemello. Test che risulta negativo. Julian quindi è morto? O è vivo e in cerca della sorella? Di questo ne parleremo dopo nell’angolo delle teorie.

Betty.

Onestamente pensavo e speravo che la fase “maniaca del controllo” di Alice fosse passata, ma evidentemente così non è. Non solo continua a leggere il diario di Betty e a frugarle nei cassetti trovando cose private, ma adduce anche il rifiuto da parte di Yale al sesso. Alice è una donna intelligente. Come può pensare che il motivo dell’esclusione siano i rapporti -peraltro responsabilmente protetti, come le fa notare Betty- con Jug e non tutto quello che ha passato e che lei stessa le ha fatto vivere? Forse per super-Alice compilare un’ammissione al college e nel contempo salvare le persone da una setta, fermare più di un serial-killer, ritrovare un fratello finto che in realtà è un pazzo e poi quello vero che è un pazzo pure lui, perdere il padre, la zia, salvare i figli della sorella ancora più pazza dei fratelli, essere internata e drogata e quasi uccisa è un gioco da ragazzi, ma per Betty e tutto il resto del mondo non lo è. Aggiungiamo anche una madre invadente e maniaca del controllo che mentre era sotto il controllo di una setta ha dato via il suo fondo del college… è già tanto che Betty sia riuscita a compilarla, quella domanda anticipata. Al posto che addurre le colpe alla relazione più sana della vita di Betty, Alice dovrebbe davvero farsi un esame di coscienza. Capisco che abbia paura di perdere Betty, e che vederla crescere la destabilizzi. Capisco che la ami più di ogni cosa, compresa l’altra figlia. Capisco tutto. Ma questo non autorizza nessuno a invadere la vita privata degli altri in questo modo. Soprattutto quando Alice dovrebbe già essersi resa conto di che figlia meravigliosa e coraggiosa e intelligente e cazzuta si ritrova. Nonostante dia indietro a Betty i soldi per il college, non credo che Alice abbia imparato la lezione. Anzi. Però spero che sia un capitolo chiuso. Era giusto affrontarlo perché non era mai stato fatto ed era necessario fare chiarezza nel loro rapporto, ma questa versione di Alice non mi mancava per niente. Betty ha ragione: sta crescendo e deve allontanarsi perché è così che va la vita. Diventare grandi non significa dire addio. Ma per quanto riguarda lei, allontanarsi dalla famiglia può solo essere una cosa buona, perché quel nucleo non fa altro se non crearle problemi. Per questo speravo che Charles potesse essere una figura essenziale e positiva, perché Betty merita una famiglia felice. Normale. E se non può averla, allora mi piacerebbe aiutarla a fare i bagagli.

Jug.

A parte per quanto riguarda l’essere sempre in cerca di cibo, mi sono rivista un sacco in Jug in questo episodio. Capisco il voler cercare un pretesto per fare tutto fuorché scrivere. Capisco l’ansia del dover scrivere qualcosa di imposto, e la paura di non riuscirci, di farlo male, di deludere le aspettative non degli altri ma di te stesso. Sapere di averne le capacità ma aver comunque il terrore di fallire. Non credo esista un solo scrittore che non abbia sperimentato queste sensazioni. Ce le mangiamo a colazione, e poi passiamo il resto della giornata a rimetterle. Ecco perché Jug si è calato così a capofitto nell’indagine sulla sua famiglia. Gli serviva solo qualcuno che gli ricordasse come tenersele dentro, come evitare di rigettare tutto. Ho adorato il suo momento con FP, messo da parte per idolatrare un nonno mai conosciuto che non ha fatto nulla se non sparire lasciandosi dietro un fitto mistero. Ne avevano bisogno tutti e due. E per la questione Baxter Brothers… sono certa che Jug vincerà e che questo contribuirà a portare alla luce la verità su suo nonno e DuPont. Sarà perché riguarda Jug, e la scrittura, e un club segreto dal nome inquietante, e una scuola bellissima, ma io sto adorando questa storyline.

Ed eccoci al nostro angolino delle teorie.

1- Come prima cosa vorrei continuare a dar credito alla teoria secondo cui la morte di Jug è solo la sua storia recitata dai ragazzi. Avete notato che i flashback sono tornati proprio quando Jug ha ripreso a scrivere? O stanno verificando l’efficacia dei suoi capitoli, o tutti i ragazzi insieme stanno cercando di far uscire DuPont allo scoperto. In ogni caso, Jug non è davvero morto.

2- Julian è vivo e sta spostando quella brutta bambola in giro. Ho letto in giro che qualcuno pensa che possa essere Chic, anche per via del legame con Penelope nella scorsa stagione. Avrebbe senso: il fratello Cooper abbandonato e il fratello Blossom dimenticato che uniscono le forze per vendicarsi di una famiglia che li ha relegati nell’oblio dell’inesistenza, che vogliono sovrastare le sorelle che hanno avuto tutto quello che spettava anche a loro. Fa un po’ Alex Drake, in realtà, ma sarebbe interessante.

3- Chiunque abbia mandato le cassette è già entrato nelle case di Riverdale, e le prossime mostreranno momenti di vita personali e privati -ricordate la videocamera in camera di Jug?- degli abitanti, rivelando anche segreti che dovrebbero rimanere nascosti, mettendo a rischio tutti.

Detto questo vi do appuntamento alla prossima puntata e ringrazio:  Riverdale – Italia | Cole Sprouse Addicted. | Serie Tv News | Film & Serie TV | Because i love films and Tv series | I love telefilm & film ∞ | Crazy Stupid Series | Serie tv Concept | Quelli delle Serie TV , e Amigdala per la grafica!

-V.

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