How To Get Away With Murder/Rubriche/Telefilm

Recensione | How to get away with Murder 6×06 “Family Sucks”

Ciao a tutti voi lettori pelati, e ben ritrovati con la recensione del sesto episodio dell’ultima stagione di How to get away with Murder. Lo so, non ho scritto nessuna recensione sul quinto episodio, ma c’era davvero qualcosa da dire? Non è praticamente successo nulla, come in gran parte di questa sesta puntata, e quindi ho deciso di riassumere brevemente gli avvenimenti più importanti della scorsa puntata.

Frank è stato ridotto in fin di vita da Xavier ed i suoi compagni di merende, salvo non scoprire poi una ceppa su dove si trovi Laurel;

Connor si arrabbia a morte con Oliver perché gli ha tenuto nascosto di aver collaborato con Frank per cercare Laurel (di tutto ciò non viene fatta mezza menzione nel sesto episodio);

Michaela è arrabbiata con Solomon, che le da un assegno in bianco, ma fa pace con Gabriel;

C’è anche la questione di Asher, la sorella e la madre, noiosa come poche;

Tegan divorzia definitivamente dalla moglie Cora, che viene però intercettata da Nate che ci flirta.

Insomma, abbiamo fatto passi da gigante nella trama, vero? Bene, nella prima mezz’ora del sesto episodio non succede quasi nulla, ma comunque scriverò qualche pensiero che ho avuto durante la visione della puntata per poi arrivare ad un finale più juicy.

Partiamo con Michaela, la cui storyline è ormai interessante quanto il personaggio di Gabriel; litiga con Solomon, battibecca con Annalise, va a letto con Gabriel per poi litigarci perché ‘sto ragazzo non si sa tenere manco un cecio in bocca; allontana definitivamente Solomon per poi ricongiungersi con Asher. Crescita del personaggio? Praticamente zero. Michaela sembra non crescere, migliorare, continua a fare avanti e indietro in tutte le sue decisioni e relazioni, una noia continua ormai. Michaela è un personaggio che nasceva antipatico, saccente per poi migliorare con il passare delle stagioni, riuscendo a migliorarsi e ad aprirsi con gli altri, per poi sprofondare nel nulla con le ultime stagioni. Ormai è irrecuperabile e di lei sinceramente non mi importa più nulla. Sorvolo sul rapporto con Gabriel e sul ragazzo perché è come sparare sulla croce rossa.

Nate e Cora escono insieme, ma la donna è molto furba, e capisce che l’uomo è in realtà alla ricerca di informazioni sulla ex moglie, Tegan. Cora confronta prima Nate e poi Tegan, che però sembra volersi completamente staccare dall’ex. Tegan cerca di dialogare con Nate, in un primo momento, ma poi, visto che Nate è un mulo e non vuole sentir ragione, lo minaccia di morte. Alla fine Annalise la spinge a collaborare con Mastro Lindo e, a quanto sembra, nelle prossime puntate vedremo l’azione legale intrapresa da Tegan nei confronti della prigione e dei poliziotti che quella maledetta notte hanno prestato servizio a Nate senior (sta storia non finisce mai). Tegan sembra essere sempre più un personaggio centrale, e per fortuna, peccato che venga affiancata a Nate che è l’inutilità fatta persona.

Nel frattempo Connor è intenzionato a scoprire il perché è stato scelto per far parte dei Keating Five. La risposta? L’ha scelto Bonnie perché prima di laurearsi è riuscito a far chiudere un campo di conversione per gay. Finalmente una cosa sensata e senza troppi preamboli, anche se non capisco perché sia stato un segreto per tutte queste stagioni. Oliver, che sembra non avere più un lavoro, fa da infermiere a Frank, che progetta di scappare con Bonnie, per creare finalmente una bella famiglia di psicopatici.

Annalise però è quella più indaffarata. Si presenta in aula per un ordine restrittivo contro i Castillo, durante l’udienza viene però chiamato a testimoniare Solomon, che a quanto sembra avrebbe fornito informazioni illegali alla Keating, ed Anna capisce che i Castillo stanno monitorando e tenendo sotto controllo tutti i loro apparecchi telefonici e quindi si da il via alla distruzione di massa di cellulari e pc. Anche Annalise litiga con Solomon, con il quale ha avuto un flirt (ma Annalise è andata con tutti i personaggi di questa serie?). Ma la cosa più interessante è che a fine puntata riceve dei nuovi documenti falsi (uno anche italiano) per mettere in atto la sua fuga e sicuramente inscenare la sua morte. Annalise è come i scarafaggi, non morirà mai.

Di Laurel ormai non frega più nulla a nessuno dei suoi cosiddetti amici. Ah, Asher è alle prese con la sorella e la madre leggermente str…, cattiva diciamo, e dopo averci litigato si rifugia tra le braccia di Michaela, che lo accoglie a braccia aperte (sperando che molli al più presto quella palla al piede di Gabriel), e nel flashforward lo vediamo presentarsi a casa di Bonnie coperto di sangue.

Abbiamo scoperto qualcosa in più? Assolutamente no. La trama sta andando avanti? A piccoli, minuscoli passi, ma continua ad arrancare. Mancano solo tre episodi al midseason finale e pure a me sembra come se manchino ancora tantissimi tasselli per completare il puzzle e che vengano sprecati episodi su questioni marginali e poco interessanti. L’unica cosa è aspettare e vedere cosa accadrà nei prossimi episodi.

Con questo è tutto per oggi, vi lascio con il trailer del terzo episodio, che andrà in onda domani negli States, e vi do appuntamento alla prossima recensione. Prima di lasciarvi vi invito a mettere mi piace alla nostra pagina Facebook Parole Pelate, se non lo avete ancora fatto, a seguirci su Instagram, @Parolepelate e poi a passare dalle nostre pagine affiliate. Ed Infine un grande grazie alla nostra Amigdala per la grafica.

 

 

 

 

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