Avviso: L’articolo contiene SPOILER sulla seconda e sulla terza stagione di Atypical.
Lo scorso 1 Novembre Netflix ha rilasciato la terza stagione di Atypical. Credo sia inutile specificare che, dopo più di un anno di attesa e soprattutto dopo quel finale della seconda stagione con la scena in macchina tra Casey e Izzie, io mi sia divorata tutti e dieci gli episodi il giorno stesso. Normalmente quando mi dedico a queste sessioni di binge-watching serrato, la sensazione che mi resta alla fine è quella di un vuoto difficile da colmare, come se avessi corso per arrivare in un certo posto e dopo aver raggiunto la meta non sapessi cosa fare. Questa volta, invece, non solo non è successo, ma la sensazione che mi è rimasta è quella di un totale appagamento. E se in parte è data dal finale che ha chiuso in positivo tutte le storyline, devo ammettere che gran parte del merito va a come è stata gestita l’evoluzione del rapporto tra Casey e Izzie e la rappresentazione ben fatta che esso porta con sé. Purtroppo negli ultimi anni siamo passati dal non avere rappresentazione LGBTQ+ nelle serie ad averne spesso e volentieri una quasi forzata, fatta male e usata solo per attirare un certo tipo di pubblico. Atypical non mi ha mai dato l’impressione di essere quel tipo di serie, tutt’altro direi, ma ammetto che ero in parte preoccupata per come avrebbero trattato questa storyline nella terza stagione. Ora che l’ho vista, però, mi sento di affermare che questa sia in assoluto una delle migliori rappresentazioni che io abbia visto, forse perché in realtà è una storia che viene trattata con la stessa naturalezza di tutte le altre e perché Casey si innamora di Izzie proprio come si era innamorata di Evan. Non c’è differenza nella trattazione delle due storie, ed è proprio questo a fare la differenza. Ho pensato dunque di analizzare i vari aspetti del loro percorso che mi portano a consideralo come una rappresentazione così eccellente. Va da sé che questa sia la mia personale opinione, frutto della mia esperienza e della visione di tante, forse troppe, storie simili gestite molto peggio. Siete liberissimi di controbattere nei commenti, spiegandomi quali secondo voi siano le criticità di questo rapporto.
Partiamo dalla base di tutto: l’amicizia. Lo so, è strano iniziare ad analizzare un rapporto amoroso dall’amicizia ma in questo caso è inevitabile farlo perché Casey e Izzie sono state prima di tutto amiche e lo sono anche dopo essere diventate una coppia. E vi dirò di più, se questa amicizia di fondo non ci fosse stata o se non fosse stata così forte, loro due non sarebbero mai diventate nient’altro. Ciò che fa apparire questo rapporto così ben costruito ai miei occhi, infatti, è il fatto che loro due parlino moltissimo, anche quando sarebbe molto più semplice stare in silenzio e lasciare andare le cose per conto loro. Raramente, o forse mai, mi è capitato di vedere due personaggi parlare così tanto e in modo così semplice e onesto, senza dialoghi filosofici alla Dawson’s Creek per intenderci, soprattutto due adolescenti e soprattutto in una coppia gay. Di solito si tende a puntare tutto sull’attrazione, sulle cose non dette e sulla tensione che ad un certo punto esplode in modo incontrollato nel momento meno opportuno. In Atypical, invece, questo non succede. Sin dal principio il rapporto tra Casey e Izzie nasce
nell’esatto momento in cui le due si confidano su quanto siano difficili le rispettive situazioni familiare e su quanto si sentano schiacciate e quasi oppresse dal contesto in cui vivono. E da quel momento in poi tutti i momenti fondamentali dell’evoluzione della loro storia sono segnati da dialoghi. Il quasi-bacio (Elsa io un po’ ancora ti sto odiando per essere entrata in camera) arriva solo dopo che Izzie si scusa per come si è comportata e confessa di aver avuto paura di perdere Casey; il finale della seconda stagione in cui le due si tengono per mano in macchina senza guardarsi è preceduto da un momento in cui Casey dice in modo molto chiaro di amare Evan ma che quello che sta succedendo con Izzie sembra comunque estremamente giusto; Izzie confessa la sua gelosia e i suoi sentimenti solo quando si ritrova a parlare con Casey del comportamento sgarbato avuto con Evan; il bacio che dà il via alla loro relazione arriva solo quando Izzie mette metaforicamente Casey con le spalle al muro e le dice quanto il suo silenzio la stia facendo soffrire e anche dopo quel momento le due si ritrovano a parlare, chiarendo tutte
le incomprensioni e le cose non dette che si erano tenute dentro; parlano della difficolta di Izzie di far sapere a tutti della loro relazione; il bacio nel corridoio della scuola è il coronamento del discorso fatto da Izzy pochi secondi prima; e anche il finale (spero di stagione e non di serie) per loro due è un dialogo in cui entrambe si aprono su quello che dovranno affrontare insieme da quel momento in avanti. Persino quando Casey non riesce a viversi felicemente i primi momenti con Izzie perchè si sente triste per Evan, Izzie si offre di ascoltarla e lo fa proprio dicendole che prima di tutto loro sono state amiche e sottintendendo che quell’aspetto del loro rapporto che le ha sempre spinte a confrontarsi su tutto, non debba cambiare ora che stanno insieme. Insomma, Izzie e Casey dialogano tanto e funzionano bene proprio per questo. Non è un caso che gli unici momenti in cui le cose fra loro sono andate male siano stati quelli in cui entrambe si sono chiuse nel silenzio. Il loro è sempre stato un rapporto basato sul confronto e senza di esso, viene meno anche la capacità di trovarsi. Per una volta, quindi, l’amicizia da cui il tutto è scaturito non è stata usata solo per creare la classica dinamica delle migliori amiche che si accorgono di provare qualcosa di più l’una per l’altra e non se lo dicono per non rovinare tutto, ma è
stata sfruttata come base per creare un rapporto in cui fosse possibile, con i giusti tempi e modi, parlare di qualsiasi cosa. Ed è questo il motivo per cui penso che Casey e Izzie non sarebbero mai diventate quelle che troviamo alla fine della terza stagione se non fossero state molto amiche prima e se, in un certo senso, non lo fossero anche dopo essere diventate una coppia.
Un altro grande punto a favore di questa storyline è sicuramente lo svolgimento del triangolo, che nei fatti non è mai davvero un triangolo. Anche in questo è stata scelta la gestione più cristallina possibile, e forse anche quella più difficile da mettere in atto. Sarebbe stato semplice far avere a Casey e Izzie una relazione segreta, lasciare che Evan lo scoprisse e che quindi fosse lui a lasciare Casey, togliendo a lei questa incombenza. E invece no. È stata fatta la scelta narrativa che ha messo più in difficoltà Casey e che l’ha costretta a confrontarsi con quello che temeva di più: far soffrire Evan. Inoltre la storia è stata usata anche per creare un perfetto parallelismo con la storyline di Elsa nella prima stagione e per mostrare a Casey che non tutto è sempre bianco o nero. Casey ha sempre incolpato la madre di quello che successo e non ha mai neanche tentato di capire il suo tradimento ma l’arrivo di Izzie e le domande sorte con la crescita del loro rapporto l’hanno portata a capire quanto i confini tra ciò che è giusto e
ciò che si vuole non siano mai così netti quando si è coinvolti. A ben vedere, infatti, Casey avrebbe dovuto lasciare Evan appena si è accorta di provare qualcosa per Izzie ma non lo ha fatto. Non lo ha fatto perchè aveva paura, perchè non voleva fargli del male, perchè aveva bisogno di capire e di capirsi e perchè le serviva quel bacio con Izzie per trovare il coraggio necessario a compiere quel difficile passo. Mentre attraversa tutto questo, però, Casey cresce, matura e diventa una persona più consapevole di se stessa e del fatto che nella vita ci siano anche le scale di grigio. Per la serie sarebbe stato fin troppo semplice scegliere la via dell’attrazione irrefrenabile nei confronti di Izzie, puntando tutto sulla questione dell’orientamento sessuale, e invece Atypical anche in questo caso sceglie il percorso più difficile, ma anche quello più veritiero e onesto. La storia con Izzie, infatti, non rappresenta solo la scoperta della propria sessualità ma anche tutto il contorno che questi dubbi, quando sopravvengono, si portano dietro. Per certi versi per Casey sembra quasi irrilevante che Izzie sia una ragazza; il vero problema per lei è la paura di deludere chi le sta intorno, di fare del male ad un ragazzo che
fondamentalmente meriterebbe solo il meglio dalla vita, di scoprire che spesso i desideri fanno a pugni con ciò che si riteniamo giusto e con quella che abbiamo sempre pensato essere la nostra strada. La scoperta da parte di Casey dei sentimenti che prova per Izzie è un’ottima rappresentazione proprio perchè non si concentra sulla questione dell’orientamento sessuale ma va molto oltre, dando spazio anche a tutti gli altri interrogativi, spesso dipinti come marginali ma che poi tanto marginali non sono, che questa scoperta porta con sé
Quando si sceglie di rappresentare una relazione LGBTQ+ in un contesto adolescenziale, però, è importante anche mostrare come la pura del giudizio degli altri possa rappresentare un grosso ostacolo. Non fraintendetemi, è una problematica che può presentarsi a qualsiasi età, però l’adolescenza è il periodo in cui si vive per ricevere l’approvazione degli altri, del gruppo a cui si appartiene e in cui è di vitale importanza uniformarsi agli standard della normalità statistica per non essere esclusi. Questa problematica era già stata presentata con Izzie quando è apparsa nella seconda stagione e l’abbiamo conosciuta come la ragazza scontrosa e acida, attenta a mantenere il suo ruolo di leader nel gruppo delle ragazze popolari per evitare che qualcuno potesse scoprire la sua reale situazione economica e familiare. Ha avuto senso, quindi, scegliere il suo personaggio per affrontare la paura del coming out con l’esterno perchè è stata la continuazione di un aspetto del carattere di Izzie che era già venuto fuori. Farlo con Casey, invece, avrebbe avuto meno senso perchè lei non si è mai mostrata particolarmente interessata al giudizio altrui. Ci tiene ad avere degli amici e ad essere parte di un gruppo, come è
normale che sia, ma non ci tiene quanto Izzie ad avere l’approvazione degli altri. La questione viene tratta con la consueta delicatezza a cui Atypical ci ha abituato ma non per questo arriva in modo meno diretto. In questo senso è emblematica la scena del ballo alla festa. Izzie è completamente persa nel momento che sta vivendo con Casey e si dimentica di tutto quello che c’è intorno. Esistono solo loro due e quella voglia di viversi che finalmente non deve più essere nascosta eppure tutto questo dura solo un secondo perchè lascia che la pura dei giudizi altrui le porti via quegli attimi di felicità che ha tanto desiderato e per cui, a modo suo, ha combattuto. Non serviva altro per mostrare fino anche punto i pareri esterni possano condizionarci. Serviva, però, far capire che i pensieri degli altri non devono avere la meglio e che nessun parere, da chiunque provenga, dovrebbe mai farci vergognare perchè siamo quello che siamo. Ed ecco che quindi arriva il bacio in corridoio davanti a tutti. Bacio a cui poi questi fantomatici “tutti” sono indifferenti. Non è un caso, infatti, che non ci venga fatta vedere nessuna reazione delle persone intorno. Quello che Atypical voleva fare con questa parte della storyline Cazzie era mostrare una persona che riesce ad andare oltre la paura dei giudizi del mondo esterno, a prescindere da quello che il mondo esterno poi effettivamente pensi. Il focus della scena dovevano essere Izzie e il coraggio di lasciarsi alle spalle la sua paura; la reazione degli altri non aveva alcuna
importanza proprio perchè il lavoro da fare è prima su se stessi. Non ci si può aspettarsi che siano gli altri ad accettarci se non siamo noi i primi a farlo e, in realtà, se anche lo facessero, non sarebbe comunque sufficiente per vivere in pace con noi stessi se noi continuassimo ad odiarci per come siamo.
Chiudo questa disamina con un aspetto che forse ha poco a che vedere con Atypical, perchè non è mai stata una serie particolarmente esplicita, ma che ci tengo lo stesso ad inserire nel quadro della valutazione di questa rappresentazione. Mi riferisco all’oggettivazione e all’ipersessualizzazione che spesso vede coinvolte le coppie lesbiche. Non è un segreto che le coppie formate da due ragazze spesso siano rappresentato in termini che le avvicinano fin troppo alla pornografia o comunque ad un immaginario che ha anche fare con il sesso e con il piacere. Ora, io non dico che sia sbagliato mostrare anche la componente sessuale delle coppie lesbiche al pari di quella delle coppie etero, perchè altrimenti si cadrebbe in un altro tipo d discriminazione, ma è problematico quando viene mostrata solo quella o quando si tende ad accentuare quell’aspetto anche quando è totalmente inutile ai fini della scena e/o fuori luogo viste le protagoniste coinvolte (pensate a Cheryl e Toni di Riverdale, ad alcune scene avute nella terza stagione e al fatto che dovrebbero essere due diciassettenni). Per fortuna con Casey e Izzie non c’è traccia di tutto questo. Sono due adolescenti al secondo anno di liceo e come tali vengono mostrate. L’accento è sempre posto sul loro rapporto e non vengono mai usate per rimandare ad altro che non sia la loro storia d’amore. Questo non significa che non venga mostrata l’attrazione fisica tra le due, ma solo che viene fatto in un modo talmente delicato e giusto che non disturba mai. Basti pensare alla scena del quasi-bacio alla fine della seconda stagione o a quella del ballo nel penultimo episodio della terza. Lì la tensione è palpabile. L’attrazione che sentono l’una per l’altra è evidente ma riguarda solo loro. Noi spettatori la percepiamo ma ci arriva come l’attrazione che esiste fra due persone che si piacciono; mai, nemmeno per un secondo, si ha la sensazione che questa attrazione fisica venga esaltata e strumentalizzata per suscitare delle fantasie in chi guarda. È vero che
Atypical non ha mai mostrato molto in termini di scene di sesso ma sarebbe stato facile fare uno scivolone, anche semplicemente nella scena della festa, e mostrare qualcosa di eccessivo o troppo provocante, e invece anche sotto questo punto di vista è stato fatto un lavoro meraviglioso in termini di rappresentazione.
Ci sarebbe molto altro da dire ma credo di aver toccato tutti i punti salienti, o almeno quelli che io ho rilevato, quindi mi fermo qui. Teniamo le dita incrociate per la quarta stagione perchè questo show ha ancora molto da darci.
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Condivido tutto quel che hai scritto. Totalmente. Ottima analisi, penso anche io che non avrebbero potuto fare meglio di cosi. Ammetto che ad una certa stavo impazzendo (i primi 5 episodi della 3) quando dopo quel finale c’era quasi il nulla, ma in realtà tutto aveva un senso. Bellissima rappresentazione da ogni punto di vista. Il rapporto, l’onesta’, il focus su di loro e non sugli altri, attrazione intensa e magnetica, senza il bisogno di andare oltre. Wow. Veramente complimenti agli sceneggiatori ed ideatori.
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