Da questo mese è disponibile su Netflix la seconda stagione delle brevissima serie francese: Plan Coeur, da noi tradotta con Operazione Amore, e in seguito distribuita come Tutte per una.
Creazione dei produttori Noémie Saglio e Julien Teisseire, Operazione amore è una commedia incentrata sulle relazioni amorose di tre amcihe. La prima stagione conta 8 episodi, la seconda 6 sempre da 20-30minuti.
Nella prima avevamo incontrato Elsa, trentenne ancora ossessionata dalla sua precedente storia d’amore, che grazie a Charlote e Emilie, incontra un uomo affascinante che scoprirà essere un gigolò, ingaggiato proprio dalle sue due migliori amiche. Lasciata in partenza per Buenos Aires per dimenticare Jules, la ritroviamo ancora a Parigi in cerca di un nuovo lavoro e felice al fianco dello stesso ragazzo.
Partita bene, questa season 2 in realtà ha sfoderato la sua unica carta vincente nel primo episodio, perchè avendo già evitato il problema di far riavvicinare Elsa e Jules, non è riuscita più ad andare avanti.
Elsa non è maturata affatto, ed effettivamente dopo pochi mesi sarebbe stato impossibile. Se precedentemente la sua eccessiva ingenuità e incapacità di organizzarsi la vita, facevano quasi tenerezza o solo pietà, ora la sua reticenza a portare alla luce la sua relazione o a coinvolgere le amiche nella propria vita privata, è frustante. Ha acquisito una certa arroganza, non si fida di Jules, non si fida delle sue amiche, improvvisamente si sente capace di portare avanti la sua vita ferendo però chiunque abbia intorno.
Elsa è un personaggio mal gestito. Non è mai stata la Bridget Jones di Parigi, non basta essere goffe ed eternamente indecise per risultare simpatiche. La sua insicurezza deriva da se stessa e non dal torto subito in precedenza da Cha e Milou o dal passato di Jules. Nonostante ciò, Zita Hanrot è più piacevole rispetto la prima stagione o meno macchietta. Verso la fine la vediamo finalmente decisa come dovrebbe essere un adulto.
Jules (Marc Ruchmann) invece, per quanto finalmente lo vediamo per come è davvero, ancora non sappiamo chi sia e cosa pensi. Vuole fare il musicista ed è veramente innamorato di Elsa, questo secondo aspetto lo riesce a dimostrare a tutto tondo nei 6 episodi. Lo si vede da come la guarda e da come nei suoi occhi si leggerà la delusione per una donna a cui ha dato tutto, anche quello che non aveva. Tuttavia resta un personaggio poco definito, il suo ripensarci e ripescare l’abito “da lavoro“, l’ho trovato solo una ripetizione o un allungamento di brodo per arrivare verso la conclusione. In compenso ho apprezzato il suo non tornare a ribussare una seconda volta alla porta di Elsa; ha cercato prima di rimettere insieme i pezzi della propria vita. In conclusione, nonostante resti avvolto in un alone di mistero, risulta un personaggio più vero e sincero rispetto alla sua controparte femminile.
Riguardo le amiche, Charlote non ha fatto molta strada, è sempre la stessa sbandata in amore, ma più concreta sul lavoro nel quale si sta impegnando. Emilie invece è la vera protagonista di questa stagione. Caparbia, intransigente e arrogante era e lo è rimasta. E qui sorge spontanea una domanda: come ha fatto Antoine ad innamorarsi di lei? La risposta l’abbiamo proprio dopo la loro momentanea separazione condita di tutti i clichè di genere che vedono una coppia perdere il proprio senso con le responsabilità genitoriali. Emilie si addolcisce e torna a rilassarsi e ad amare Antoine più di prima. Lo ha sempre dato per scontato, ma anche questa volta è suo marito a prendere in mano le redini della situazione a a risolverla.
Max, che dire, se già la presenza dell’ex era opprimente nella prima stagione, qui era totalmente inutile e imbarazzante come tutta la storyline del progetto che ha visto le tre amiche collaborare, tutte per i motivi sbagliati, dando l’ulteriore conferma che le minestre riscaldate non sono mai buone e questa è stata ripassata per ben due volte!
L’unica cosa che salvo di questa seconda stagione è sempre la visione realistica che Operazione amore dà dell’amicizia. Niente sleepover club, niente raffigurazioni stereotipate alla Sex and the City. Le amiche tra di loro si dicono anche cose orribili. Charlote rivela quello che pensa di Elsa, cioè che è un’incapace, Emilie ammette che se non ci fosse stato Antoine o Elsa forse lei e Charlote non sarebbero state amiche, Elsa non confida alle amiche di non essere mai stata a Buones Aires e di aver ricominciato una relazione con Jules perchè convinta che la causa dei suoi mali siano loro e non se stessa. Sono state tutte egoiste, molto infantili eppure questo è un aspetto dell’amicizia femminile che non viene mai mostrato, non ci siamo sempre per l’altra, facciamo cose sbagliate, e commenti inopportuni, eppure ci vogliamo bene.
Per me Operazione amore poteva finire con la prima stagione, questa ci ha riportato esattamente dove ci eravamo lasciati un anno fa, ne è valsa la pena?
Tuttavia se volete passare una serata, circa tre ore, senza pensieri, recuperatela assolutamente.
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Ed Infine un grande grazie alla nostra Amigdala per la grafica.