La terza puntata si apre con un tema che era stato accennato nella scorsa: comprarsi l’ammissione al college.
Il fatto che il telefilm parli di ciò in questo periodo è quasi premonitore, in quanto qualche mese fa è scoppiato lo scandalo di Hollywood per cui alcune attrici e attori famosi, tra cui Felicity Huffman, avevano corrotto dei funzionari scolastici per far ammettere i loro figli a prestigiose università.
Qui Payton, anche se ha una famiglia milionaria che può pagare volentieri per la sua ammissione, non vuole entrare in quel modo ma solo in base ai suoi meriti.
In queste due puntate entriamo sempre più in profondità nei giochi politici e negli intrighi che sono dietro a ogni campagna che si rispetti.

E’ interessante notare come Ryan Murphy sta rappresentando comportamenti tipici di adulti ma interpretati da ragazzi del liceo e questo mostra quanto certe volte le azioni degli adulti siano veramente infantili e hanno conseguenze più gravi che al liceo.

Payton non si ferma davanti a nulla nella sua corsa verso la presidenza. Scopre uno dei suoi migliori amici insieme alla sua ragazza ma perdona la cosa perchè gli serve per la campagna, almeno per ora. E anche l’amico non sembra per nulla colpito dalla cosa e va avanti come se tutto fosse normale.

Il sound mixing è davvero bello, con melodie un po’ thriller ma anche western. La qualità tecnica infatti secondo me è davvero buona, per essere un telefilm teen su Netflix.
Nella quarta puntata vediamo Astrid e Ricardo che scappano insieme perchè lei vuole provare l’ebrezza di una vita povera e mondana. E Skye approfitta della sua scomparsa per portare avanti un’agenda femminista e porsi al posto di Astrid nella corsa alla presidenza.

In questo telefilm, tutti sfruttano tutti e cercano di girare le tragedie intorno a loro a loro favore… la morte di River, il cancro di Infinity, la scomparsa di Astrid, i diritti LGBT… tutto può essere utilizzato per raccogliere punti in campagna elettorale e per screditare gli opponenti.

La politica è un gioco brutale. E Payton lo sa giocare.
In queste puntate abbiamo anche una critica alla societa’ dei ricconi che vogliono sfuggire ai troppi soldi e a una vita di agi e provare a vivere come i popolani. Ma, come dice Ricardo, ci si stanca subito della poverta’ e le persone che hanno vissuto nella bambagia non vogliono veramente avere un altro stile di vita.

Ci avviciniamo al giorno delle elezioni e probabilmente nella prossima puntata vedremo l’esito ed esulteremo… o forse no.
Ma ora i voti:
Trama: 9/10
Regia: 9/10
Lacrimometro/Divertometro: 8/10
Nota di merito:
Overall: 8.5/10
Sylvie
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