Austeniani,
fra esattamente due episodi questo nuovo period drama ci lascerà. Per quanto negli ultimi anni trovi confortante il formato ridotto delle serietv, se si tratta dell’adattamento di un romanzo di Jane Austen ritornerei con piacere alle stagioni da 20 episodi l’una. Sanditon prende forma, tra anacronismi, piacevoli libertà e la brezza austeniana che pervade la frizzante cittadina balneare di Sanditon.
Non sarà la serie rivelazione del 2019 o forse la più curata di Davies, ma questo quinto e sesto episodio hanno lasciato il segno, mostrandoci ancor di più l’anima più avventurosa e drammatica di questa storia incompiuta.
There is nothing like dancing to restore one’s spirits
Trama:
Charlotte aiuta Georgiana a scambiarsi un’intensa corrispondenza col sua amato Otis. Nel frattempo i rapporti tra Mr. Parker e i suoi dipendenti arrivano ai ferri corti dopo settimane senza paga e da parte di Sidney continuano a non arrivare buone notizie dalle banche di Londra.
Alla partita di cricket, tutti partecipano tranquillamente, ma, in seguito all’abbandono di Tom, il suo posto verrà preso da Charlotte e durante questo trambusto, Miss Lambe ne approfitterà per raggiungere il suo amante…
Lasciata Sanditon per rintracciare Georgiana a Londra, Charlotte incontra Sidney e finalmente collaboreranno per cercare la ragazza venduta come debito da gioco di Otis.
Dopo essersi tutti riconciliati, Charlotte capisce finalmente i suoi sentimenti per Sidney, e anche perchè per anni avesse chiuso il suo cuore.
Conclusioni:
Nel quinto episodio, Sidney e Charlotte sono entrambi combattuti. Qualcosa li attrae, hanno conosciuto il buono dell’altro, ma fino a quando non si chiariranno e non ci chiariranno vari punti della storia, continueranno ad odiersi-amarsi.
Come precedentemente detto, la patina di ideale cittadina di villeggiatura di Sanditon è scivolata via, mostrando l’imperfezione di una città ancora in costruzione e forse non pronta ad essere al pari dei grandi centri industrializzati dell’epoca. Contemporaneamente anche i suoi protagonisti sono usciti allo scoperto apparendo per quello che sono davvero.
Tom Parker è l’uomo delle promesse, è l’uomo che vuole mantenere un certo tenore di vita per nascondere il suo declino. Ricorda un po’ alcuni personaggi della Austen che pur di mantenere il decoro preferivano trasferirsi in una casa più piccola, ma fatiscente, piuttosto che risparmiare. Mr. Parker ha fatto il passo più lungo della gamba. E se c’è un uomo aparentemente sicuro di sé, ma in verità insicuro, al suo fianco avrà una donna dai modi composti e dolci, ma dall’animo coerente. Nel panorama femminile di Sanditon, Mary Parker è il prototipo ideale della moglie d’epoca vittoriana. Forse è il personaggio più fedele che ci sia a quell’idea di signora di epoca regency, ma nella sua misura ha mostrato un carattere solido quanto le più moderne Charlotte, Esther e Clara. Avrei preferito che Mary avesse interagito di più, soprattutto con Charlotte, letteralmente abbandonata a se stessa dalla famiglia. Diametralmente opposta a Mary ci sono Clara e Esther. Se la prima si mostra sempre più viscida, che si insinua lentamente anche nei piani altrui, la seconda mostra sopratttto a Lord Babington un lato dolce, poi non così inaspettato.
Nella precedente recensione avevo affermato quanto per me il triangolo Clara-Edward-Esther non sussistesse e un po’ mi devo ricredere, perchè Edward non è un semplice collante, un uomo privo di interessi e sentimenti; egli rappresenta il peso sulla bilancia, i cui bracci sono composti da Clara e Esther. Ora punta, per convenienza, verso Clara, portando Esther all’ignoranza più totale. Di cattivo gusto la sua celebrazione, nel sesto episodio, con Clara sul pavimento di casa Denham dopo aver bruciato il testamento e con la zia morente in un letto. Poche volte ho visto scene così creepy, e non so se per la malvagità d’animo che trapelava da entrambi o per lo squallore del momento privo di sensualità oltre che contegno. Che siano due serpi è chiaro, che Clara sia la manipolatrice di Edward, semplicemente assecondato e sfruttato nei suoi stessi piani, ancora di più. Non li perdonerò facilmente per aver fatto naufragare la mia ship Esther-Lord Babington e confido nell’astuzia di Lady Denham che farà saltare qualche altra copia del testamento o smascheri davvero i suoi parenti avvoltoi una volta per tutte.
Veloce, ma intensa è stata la conoscenza tra Esther e Lord Babington. Vedere sorridere Esther e sentir Lord Babington lodarla per la sua intelligenza, mi hanno fatto apprezzare la sua improvvisa dichiarazione e proposta incorniciata da uno splendido paesaggio bucolico, lontano dalle rive di Sanditon e più familiare ai paesaggi delle altre opere più classiche di Jane Austen. Mi si è stretto il cuore vedere l’algida Denham manipolata da questo sentimento tossico per il fratellastro e rinunciare a questa sincera proposta quasi da favola.
Il quinto episodio quindi prosegue su due binari molto precisi, quello riguardante la famiglia Denham e quello dei Parker principalmente alla partita di cricket. Divertente sicuramente, ci ha regalato preziosi momenti tra Charlotte e Sidney che non fanno altro che lanciarsi occhiatacce, evitarsi, sparare qualche giudizio velenoso per poi guardarsi quasi ammirati in alcune situazioni. Charlotte prende il posto di Tom perchè ormai è una Parker, perchè sente che la sua assenza avrebbe arrecato ancora più danno all’immagine della famiglia macchiata dalla rivelazione dei dipendenti del cantiere: non vengono pagati da settimane. Non agisce per dare una scappatoia a Georgiana, di cui si era completamente dimenticata. Sono queste sfaccettature di Miss Heywood che colpiscono, questo comportamento che ci sorprende, questa voglia di vita, questa vitalità che la distingue dalle altre signore.
Logicamente il breve momento tra Charlotte e Sidney finisce nell’esatto momento in cui si accorgono che Georgiana non c’è più. Vorrei aprire una veloce parentesi sul comportamente più rude di Sidney. Non è la prima occasione in cui urla contro Charlotte, per giunta sua ospite. Tralasciando lo slancio di nervi, perchè in certe occasioni la questione era veramente grave, credo che il passato di Sidney, il suo lavorare ad Antigua e i suoi affari in ambienti meno alti, lo abbiano reso più formale nei modi. D’altronde questa Sanditon mi sembra abbastanza lontana dai primi ambienti austeniani, dove ci si emozionava facilmente per un titolo e un ricamo fatto a modo.
Non c’è Austen senza una fuga da qualche parte e/o un rapimento (se ti chiami Georgiana subirai questa sorte). Mi risulta sempre strano che Charlotte possa girare così indisturbata senza che qualcuno la guardi male o un Parker la rimproveri. Ma nel sesto episodio c’è stato veramente poco tempo per pensare alle incongruenze.
Lo possiamo dividere in due parti: ante ombroso e freddo Sidney, post caloroso e socievole Sidney. Davies ci vuole regalare qualcosa che nei romanzi della Austen non abbiamo mai assistito: un’avventura, ma non tra le mura di casa o letta su qualche romanzo, ma vissuta in primis dalla sua protagonista con inseguimenti di carrozze annesse. Data la velocità con cui si è risolta la questione Georgiana, non ho assaporato il brivido del momento o compreso appieno quanto fosse capitato a Miss Lambe. Anzi, ho sentito maggior preoccupazione per Charlotte sola per le strade di Londra, scena che ci ha regalato un momento di puro fanservice: Sidney che la salva dal malintenzionato. Poco ci interessano i dettagli come il caso fin troppo fortuito che lui si trovasse nello stesso vicolo, di notte, di Miss Heywood.
Il rapimento, è stato trattato con eccessiva distanza, voluta o no. Non è quello di Lydia da parte di Wickman in cerca di una dote, qui Georgiana viene venduta come una schiava, una proprietà perchè è di pelle scura e per giunta donna. Naturalmente è una ricca ereditiera quindi la sua vendita è finalizzata ad un matrimonio. Molto velocemente assistiamo alle dinamiche di uso dell’epoca, Miss Lambe diventa il pegno del saldo dei debiti da gioco di Otis, e perciò attraverso una casa chiusa, viene venduta al suo aguzzino, nonchè suo futuro marito, il quale avrebbe potuto contrarre il matrimonio solo in Scozia. Non so se ringuarziare gli autori per non aver reso eccessivamente squallido personaggi e luoghi con cui e in cui la povera miss Lambe ha dovuto conoscere e “soggiornare” durante la sua prigionia. Il non farci vedere il suo punto di vista forse è un’idea intelligente, sicuramente nell’immaginario è stata un’esperienza orribile. Tuttavia si è voluto puntare più sui sentimenti, sulla leggerezza di Otis, che ha parlato superficialmente o a sproposito di lei. Non sapremo mai come sono andati i fatti, né se Otis è innamorato davvero della sua anima e quello che ha passato Georgiana, ma effettivamente, ora, ha davvero importanza?
Sanditon, oltre che su una suggestiva fotografia, punta sui sentimenti, perciò la prima mezz’ora della sesta puntata è incentrata su fitti dialoghi tra Charlotte e Sidney. La prima lo rimprovera non solo di non farsi conoscere, ma di accettare senza controbattere, giustificarsi, i giudizi altrui. Nell’ingenuità e foga adolescenziale, Charlotte affronta un discorso con un grande fondo di verità e di fronte a tutto ciò Sidney capisce che è sbagliato chiudere fuori dalla sua vita le persone, con la pretesa che abbiano un buon o neutrale giudizio di lui a prescindere. Fondamentale il dialogo in carrozza, quanto la scena del ballo.
Mi ha ricordato quella di Pride&Prejudice del 2005, dove finalmente il ballo è stato protagonista; si sono estraneati da tutto il resto, dagli altri, nella sala sembravano soli. C’era tra Sidney e Charlotte una forte elettricità, ma anche dolcezza smorzata sul finale dai loro sorrisi e dalle loro risate più rilassate. La conversazione, come al solito monologo di Charlotte, avuto in carrozza, ha dato una svegliata all’ermetico Parker, che non sono ha preso più seriamente il suo compito di tutore, ascoltando la sua pupilla e concedendole un vero addio a Otis, ma ha iniziato a vivere per davvero, interessandosi agli altri, al fratello e a Charlotte.
Adorabile la presa di coscienza di Charlotte sui propri sentimenti, con una sconosciuta al ballo. Col passare degli episodi la modernità e schiettezza della ragazza, l’hanno resa un personaggio affascinante. Adoro come rifletta su quello che ha fatto, cercando di venirne a capo e prendendo ammenda delle proprie colpe, rispetto molto questo suo lato più riflessivo che ben combacia con la spontaneità dettata direttamente dal cuore. Effettivamente non ha nulla in meno delle altre donne. Nonostante ciò la trovo una ragazza sola senza una sincera amicizia, con Clara la cosa è morta appena è nata, con Georgiana forse è stata un’amicizia unilaterale, e Mrs Mary ha mantenuto una certa distanza, data la sua età ed educazione; Charlotte ha bisogno di fare la “ragazza“, confidarsi, spettegolare, senza parlare sempre degli altri. Concentrarsi solo su se stessa, e forse, ora, avendo preso più coscienza di sé, potrà farlo.
A quanto pare Sidney è stato lasciato da una donna che guarda caso ora è vedova… che Dio ce ne scampi dal ritorno delle ex! Un altro ballo è stato rovinato.
E così, come si era chiuso il primo episodio, con la totale confusione nella testa di Miss Heywood, questa volta è nel suo cuore che si agita qualcosa.
P.S.
Vorrei capire perchè i parrucchieri si rifiutino di acconciare Rose Williams durante la serie. Passa interi episodi coi capelli sciolti e crespi. È più insopportabile dell’orlo ridicolmente corto del suo vestito al ballo!
P.P.S.
Povero Stringer. Lo annuncio già da ora…
Prima di lasciarvi vi invito a mettere mi piace a Parole Pelate, se non lo avete fatto, e poi a passare dalle nostre pagine affiliate. Ed Infine un grande grazie alla nostra Amigdala per la grafica.
Ringraziamo: Film & Serie TV | Serie Tv News | Because i love films and Tv series | Quelli delle Serie TV | I love telefilm & film ∞ | Telefilm obsession: the planet of happiness | Gli attori britannici hanno rovinato la mia vita | Noi che vogliamo vedere i Period Drama della BBC sulle reti Italiane | Il club italiano di Jane Austen
Interessante analisi! La mia curiosità è su lady Susan, la confidente occasionale di Charlotte, al ballo… Un personaggio buttato lì o avrà qualche scopo che scopriremo? E proprio a questo proposito, non ho apprezzato l’apertura, noncurante e fin troppo ingenua, con tanto di nomi e cognomi, di Charlotte ad una perfetta sconosciuta.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Concordo con te. Tuttavia ho riso molto in quella scena. Era talmente assurda da avermi strappato più di una risata, non so se l’intento fosse quello. Lady Susan sicuramente tornerà, le è stata data un’importante eccessiva per rimanere una sconosciuta. Spero diventi la confidente di Charlotte, perché la ragazza ha bisogno di essere seguita e consigliata.
"Mi piace""Mi piace"