Sanditon/Telefilm

Recensione | Sanditon “Episode 1 – Episode 2”

Adattamento televisivo dell’ultimo romanzo, rimasto incompiuto, di Jane Austen, Sanditon ha debuttato il 25 Agosto su ITV. Dopo la morte prematura della scrittrice, il romanzo è passato prima alla sorella Cassandra e poi alla nipote, Anna Lefroy. Anna fu, nel 1895, la prima autrice a scrivere la sua versione della storia, che già contava solo l’incipit e la presentazione dei vari personaggi, il tutto privo di titolo. Tuttavia questa versione non venne mai pubblicata. Perciò diversi autori, nel tempo, hanno cercato di completarlo, emulando lo stile di Jane Austen.
Nel 2019 il vincitore di un Emmy e un Bafta Andrew Davies, famoso per lavori come Guerra e Pace, i Miserabili e Orgoglio e Pregiudizio (quello con Colin Firth), ha adattato il romanzo per ITV.
Questo sarà il primo grande adattamento del finale, incompiuto della Austen, esteso a ben 8 episodi. Non si sa ancora se sarà una stagione auto-conclusiva oppure ce ne sarà una seconda, pare che tutto sia nelle mani del pubblico.

Non nego assolutamente che non avevo la minima idea dell’esistenza di questo romanzo della Austen (e mi ritengo non una fedele fan, ma un’affezzionata senza dubbio) e che, inoltre, la mia attenzione sia stata attratta da un membro in particolare del cast: Theo James (Four di Divergent). Ma andiamo per gradi e presentiamo brevemente la storia degli 11 capitoli lasciateci in eredità dalla Austen per poi analizzare i primi due episodi della serietv andati in onda.

Trama

Un giorno gli Heywood, una coppia di coniugi di un paesino di campagna nel Sussex, ospitano Mr. e Mrs. Parker ai quali gli si è rovescia la carrozza su una via poco distante dalla loro residenza. Mr. Parker, per ricambiare il favore, invita l’intera famiglia a visitare la località balneare di Sanditon, ma gli Heywood declinano, acconsentendo però a mandarvi Charlotte, la loro figlia maggiore.
Charlotte viene presentata alla società del luogo, e in particolare a Lady Denham, socia in affari di Mr. Parker che vive con Clara Brereton, sua giovane nipote. A Sanditon arrivano poi anche Sir Edward Denham e Miss Esther Denham, nipoti di Lady Denham, che puntano all’eredità della sgorbutica zia e l’altro fratello di Mr. Parker, proveniente da Londra, Sidney.


(un bagno tipico nell’Inghilterra dell’800)

Conclusioni:
Il primo episodio è interamente introduttivo. Nelle primissime sequenze assistiamo in ordine ad una carrozza che si rovescia, agli elogi di Mr. Parker su Sadinton e all’auto-invito di Charlotte nella località balneare.
È tutto troppo frettoloso, perchè noi non sappiamo assolutamente nulla di Charlotte Heywood. Un minuto prima era a caccia nelle campagne inglesi, quello dopo salva i Parker e successivamente li segue a Sadinton. Fa quasi tenerezza il suo cogliere al volo l’opportunità di cambiare aria. Ancora non ci è dato sapere se derivi da semplice spirito di avventura, condiderando la propria casa come una scarsa fonte di stimoli, o da genuina voglia di conoscere il mondo, di sapere cosa c’è “là fuori” senza fantasticarci sopra troppo. Mi ha ricordato in un primo momento Catherine, l’anti-eroina asusteniana dell’Abbazia di Northanger. Questa sensazione non è stata ancora smentita, anche se alcuni risvolti hanno portato Charlotte a mostrare un caratterino focoso di cui forse lei stessa non ne era a conoscenza. Perciò al momento ritengo che Sanditon sarà proprio il banco di prova per permettere a Charlotte di conoscere e conoscersi.

Nella prima puntata quindi assistiamo ad una carrellata di personaggi che a modo loro ne ricordano altri già incontrati nei precedenti romanzi della Austen. Non so se questo tipo di caratterizzazzione sia voluta da Davies, o si sia mantenuto fedele a quanto lasciatoci dalla Austen, ma la libertà nei comportamenti, che è una libera interpretazione dello sceneggiatore, hanno dato una ventata di freschezza, una vera e propria brezza marina, ad una storia che poteva essere un patchwork di altre storie già lette.
Sanditon è una località balneare, una città di pescatori dai colori scuri e dalle sfumature blu-grigiastre, come il suo mare. È lontanissima dalle città descritte precedentemente da Jane Austen, forse più vicina ai peasaggi balneari di Persuasione, che a modo loro dovevano richiamare lo stato d’animo della sua protagonista. Sanditon, invece, ricorda i grandi centri industrializzati con cantieri aperti e operai in attività, come quello della cittadina di Milton, nell’Inghilterra del nord, di North & South di Elizabeth Gaskell. Questo cambio di scenografia è interessante, la trepidazione per i balli, i giochi di potere e i grandi palazzi ci sono sempre, ma c’è qualcosa di più. Una città, quella di Sanditon lontana dalle campagne, non abbastanza vicina a Londra, ma ambiziosa come la grande capitale. Questa ambientazione porta a trattare nuovi temi anche per la Austen con la presenza di una ricca ereditiera proveniente dalle Indie occidentali e di grandi lavoratori come Mr. parker che non sembrano far parte di quella elité nobiliare sempre presente in questo tipo di romanzi. È raro che si tratti così da vicino temi politici-economici, non che alla scrittrice non interessassero, ma i suoi romanzi hanno sempre voluto mostrare l’altra faccia del Regno Unito, quella disinteressata, a volte ignorante, fatta anche di pettegolezzi e balli, ma allo stesso tempo ricca di sentimenti. Eppure questa volta vengono discussi questi argomenti a cena, logicamente tra frecciatine non velate e razziste e ananas marcie.

Charlotte, nella prima puntata, conosce la famiglia di Mr. Parker, il fratello Arthur, pigro e ipocondriaco, e la sorella, Diana che lo asseconda in ogni suo malessere. Sono un duo quasi comico, anche se originariamente erano un trio, perchè dovrebbe esserci una terza sorella Parker. A queste coppia se ne contrappone una più calcolatrice e libertina, quella dei nipoti di Lady Denham: Edward e Esther. Probabilmente la Austen non aveva grande simpatia per il nome Edward dato che fin dai tempi di Ragione e Sentimenti, tutti coloro che hanno avuto questo nome, erano personaggi o che peccavano di coraggio, oppure in questo caso di eccessiva arroganza e/o vanità. C’è qualcosa di morboso tra questi due fratellastri. Charlotte fin da subito non ne è assolutamente attratta e inutili sono le raccomandazioni di Lady Denham, dato che servono solo per rimettere a posto la giovane fanciulla di campagna e farle capire che deve puntare a qualcuno del suo livello.
L’incontro con Lady Denham ricorda molto quello con Lady Catherine de Bourgh. Entrambe donne ricche, consapevoli di questo, e arroganti nel minacciare con i proprio soldi o posizione sociale gli altri. Probabilmente Lady Catherine nascondeva la sua ignoranza dietro la sua alterigia, forse Lady Denham in questo potrebbe differire, lei è consapevole che le sue parole e i suoi atteggiamenti feriscono e lo fa con cognizione di causa, semplicemente per maleducazione.
Nonostante il primo episodio, di 45 minuti, proceda con tutte queste presentazioni e confronti involontari oppure no, con gli altri romanzi della Austen, presenta un’apertura mentale riguardo a determinati e nuovi argomenti (vedo già i fedelissimi austeniani impugnare il forcone). Davies introduce più esplicitamente l’argomento sessuale e anche delle nudità. Nel primo caso, si resta davvero spiazzati (persino io), perchè questa è una novità nel mondo austeniano. Si è sempre parlato di tradimenti, fughe d’amore, e lo stesso Davies aveva già nel lontano 1995 provato ad inserire nel suo fedelissimo Orgoglio e Pregiudizio, qualche frase più spudorata. Ricordo perfettamente una Lydia chiusa in camera da letto con il suo Wickham che fantastica ad alta voce su quello che ha appena fatto, constatando che è la prima delle sorelle Bennet non solo ad aver avuto un marito, ma ad aver già perso la verginità. Una sola battuta, detta con la maliziosità ed ingenuità di un’adolescente, ma carica di un grande significato e testimone di una prima svolta nel mondo austeniano.

Questa volta Davies ci aggiunge qualcosa di più ed è interessante vedere i personaggi parlare di sesso come se facesse appunto parte della loro vita. Non pensiate che ci siano scene esplicite o riferimenti volgari, è tutto contenuto, ma semplicemente realistico. Come anche le nudità presenti. La prima riguarda una scena secondo me di vita quotidiana della serie. Sanditon deve essere trasformata in un resort di lusso ed essendo una località balneare… si va al mare. Le nudità in realtà fanno parte di una sequenza in cui ci vengono illustrate le abitudini balneari dell’ottocento. Le donne avevano delle cabine dove si potevano cambiare e poi immergersi direttamente in mare. Gli uomini, in riva, si spogliavano in alcuni tendoni allestiti per i loro e poi nudi si facevano il bagno, in una zona differente da quelle delle donne (presuppongo). Non vedo perchè non dover mostrare la realtà storica dll’epoca (oltre che qualche sedere).

Quindi la prima puntata ha una chiusura che promette molto. Non solo la dolce Charlotte coglie in flagrante l’impenitente don giovanni Edward e la sua nuova amica Clara, nipote di Lady Denham, presa sotto la sua ala protettiva e presa anche di mira da Edward per la ricchezza che può ereditare, ma finalmente ha una conversazione, che va oltre il saluto, con Sidney, fratello di Mr. Parker che dovrebbe aiutarlo nel trovare finanziatori e futuri clienti per Sanditon. Tralasciando il fatto che Charlotte, non abbia assolutamente capito cosa sia davvero successo tra Edward e Clara (è ancora una bimba!), tuttavia la sua innocenza non può essere giustificata anche per la sua leggerezza nel parlare con Sidney, come se sapesse già tutto della gente di città.
L’arrivo di Sidney a Sanditon ha lo stesso effetto dell’arrivo a cavallo di Edward Rochester in Jane Eyre, toglie il fiato. L’effetto romantico svenisce nell’esatto momento in cui Sidney snobba Charlotte come se appunto fosse l’ultima campagnola arrivata per divertirsi in quella località. Al ballo successivo, per presentare in società l’ereditiera delle indie occidentali, Sidney decide di essere più accogliente e scambiare due parole di cortesia con Charlotte non aspettandosi che la ragazza avesse una testa pensante (soliti uomini… dell’800).


Lo scontro tra Sidney e Charlotte, porta la giovane ragazza ad essere più consapevole di sé, smettendo di osservare solo gli altri e trarre delle conslusioni senza viverli. Da questo momento Miss Heywood tira fuori un caratterino che spiazzerà l’arroganza di Sidney, il quale continuerà ad affermare che le parole di Charlotte sulla sua famiglia non lo abbiano scalfito, peccato che i toni e i modi lo contraddicono e Charlotte inizi a giocare con lui, senza a mio parere rendersene conto. Sicuramente questo è un incontro alla Orgoglio e Pregiudizio, anche se ritengo Charlotte più sveglia della nostra Lizzie, perchè non solo ha avuto l’accorgimento di riflettere su quello che ha detto e perchè Sidney si sia sentito ferito, ma anche l’educazione di chiedere scusa e mandarlo al diavolo di fronte alla sua ottusità. Se Charlotte sta emergendo, Sidney è ancora un mistero.

Pare esser il tutor di Miss Georgiana Lambe, la bella ereditiera delle indie, figlia di una schiava e dalla pelle scura. Tuttavia non si intuisce la relazione che c’è (o c’è stata) con il giovane Parker. È burbero con lei, pare non ami questo ruolo, ed anzi sembra volerla mettere in mostra con Lady Denham, non difendendola nemmeno di fronte agli insulti razzisti delle signora. Sanditon sembra vibrare per le tensioni che ci sono, anche sessuali, concedetemi il termine, tra i personaggi, ma è ancora tutto molto ombroso. Nonostante ciò la presenza di Miss Lambe porta in tavola nuovi temi e il chiaro pensiero del dominatore bianco imperialista: puoi essere ricca quanto vuoi, ed è per questo che sei seduta al nostro tavolo, ma resti sempre figlia di una schiava e come tale lo resterai per sempre pure tu che ci sia un padrone o un marito (brevemente il pensiero di Lady Denham e gli altri commensali). Ed ecco lo spunto: il matrimonio è una prigione, la donna è la schiava del marito. È una visione totalmente opposta a quella che la Austen ci ha sempre presentato; c’erano personaggi cinici, calcolatori, meschini che si erano sposati per convenienza, che cercavano una moglie con la dote, ma mai così chiaramente si era parlato della condizione delle donne di quest’epoca regency e poi vittoriana, o non sotto questo nero punto di vista.

Se Charlotte evolve, Clara regredisce e ci mostra chi davvero sia. Questo cambio di rotta, spiazza perchè con la Austen eravamo abituati ad essere subito presentati ai personaggi doppiogiochisti, avevano quasi delle caratteristiche che li contraddistinguevano; in questo caso invece ci è stato lasciato credere all’inizio che fosse una ingenua fanciulla come Charlotte. Il confronto però si allarga anche a Miss Lambe, che disperata e denigrata dai bianchi inglesi, tenta la fuga da Sanditon. Giovane viziata, che forse non si sente accettata né dai bianchi e né dai neri, che probabilmente troverà nella piena di energie Charlotte un’amica.
La chiusura del secondo episodio, incentrato a mostrare forse, la vera faccia di quasi tutti i personaggi, ha una chiusura che Davies per me stava progettando dai tempi in cui Colin Firth emerse dal lago con la camicia fradicia: Theo James alias Sidney esce nudo dal mare come la Venere di Botticelli, regalandoci momenti interminabili del suo fondoschiena. Naturalmente in quel momento non poteva che passare Charlotte…

“Miss Heywood, am I never to get away from you?”

“Mr Parker I assure you, you are the last person I wish to see.”

Commenti veloci sul cast: nonostante la filmografia di Rose Williams, continuo a non  identificarla in nessun precedente personaggio, nonostante abbia un viso familiare. Dopo Caterina Sforza Riario nei Medici e Claude de Valois in Reign, Rose veste i panni dell’avventurosa e perspicace Charlotte. L’aria della ragazza semplice con mille idee per la testa ce l’ha, quello che mi risulta difficle immaginare è il suo rapporto futuro con Sidney, interpretato dall’uomo dagli occhi più scuri e profondi che abbia mai amato, Theo James. Per l’epoca una differenza di 10 anni di età era la norma, per noi, è ancora un argomento di discussione. Quello che non mi convince è puramente una questione al momento visiva, in quanto Sidney è un uomo fatto e finito, Charlotte una bambina. Il resto del cast è naturalmente molto british e tra la vincitrice di un Bafta Anna Ried, c’è anche chi ha già recitato con Davies ne I Miserabili e anche in Poldark.

ITV, dopo Poldark e Victoria, ci riprova e credo che Sanditon potrebbe essere una buona serie che se sapesse sfruttare con itelligenza l’eredità della Asuetn, potrebbe tirare fuori non dico l’opera originale, ma una versione molto moderna e fedele.

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4 thoughts on “Recensione | Sanditon “Episode 1 – Episode 2”

  1. Come si fa a scrivere recensioni senza conoscere l’ortografia della propria lingua madre (facciamo il gioco “Trova gli errori!) e, in questo caso, non sapere neanche nulla dell’autrice sul cui romanzo si basa la serie-tv e neanche dell’epoca storica. Studi, prima di recensire!

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    • Se invece di bacchettarmi e insultarmi come se avessi volontariamente scritto delle castronerie giusto per il gusto di offendere i lettori, mi avesse invece fatto notare gli errori, si sarebbe potuto avere un dialogo. Siamo un blog amatoriale, scriviamo perché appassionati di serietv e altro, e cerchiamo di non limitarci al riassuntino. Naturalmente gli errori ortografici capitano, anche se non dovrebbero esserci assolutamente. E mi sarei scusata se non fosse venuta qui a “invitarmi” a fare un gioco sciocco per umiliarmi (?). Per quanto riguarda il resto, non ho detto niente di particolare che possa aver offeso la Austen “in persona”, quindi non vedo il motivo per cui dovrebbe farlo lei. Quello che noi scriviamo è anche frutto di ricerche, quindi c’è attenzione oltre che un punto di vista personale, perciò se sento di voler paragonare due personaggi di romanzi differenti per qualche analogia che verrà esplicitata, non incorro nell’errore. Se qualcosa non è corretta, la invitiamo a farla gentilmente notare. È lecito avere un parere contrario a quanto si legge ed è questo lo scopo che hanno le recensioni: intrattenere un sano dialogo.
      Buona serata

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  2. Ciao.
    Gli errori possono capitare.:-)
    Credo si riferisse ad una zeta di troppo e all’epoca che era regency e non vittoriana! 😉
    Ho letto tutte le vostre recensioni su Sanditon! Tutte molto interessanti!
    Vorrei invitarvi nel gruppo Facebook Sanditon -Italia.
    Insieme ai gruppi internazionali ci stiamo battendo per avere la Stagione 2 di Sanditon!
    Vi va di essere dei nostri? 😉
    Vi aspettiamo!
    Annalisa Preziosi

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    • Hai ragione, con età vittoriana mi sono riferita ad il periodo immediatamente successivo, forse per errore volevo trattare un periodo più ampio dal punto di vista letterario. Rimedierò. Grazie di avermi fatto notare gli errori, alcuni proprio sviste, con gentilezza. E grazie di aver letto le nostre recensioni. Farò sicuramente un salto da voi, desidero ardentemente la seconda stagione😍

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