Telefilm/The Top

The Top | Le scene più strazianti delle serie TV

E’ inutile. Per quanto spesso ci sforziamo di mantenere un certo distacco, ci sono serie televisive che ci coinvolgono emotivamente. In particolare, assistiamo a particolari momenti che ci toccano nel profondo. A volte ciò avviene perché certe scene coinvolgono un personaggio a noi caro, altre volte perché sono girate in maniera cruda, realistica, altre volte ancora perché segnano un punto di non ritorno all’interno della trama. Una rottura emotiva insanabile nella storia dello show e dei suoi personaggi.

Vi propongo dunque una mia personale classifica delle scene più emotivamente devastanti delle serie TV.

5. Thirteen Reasons Why– Il suicidio di Hannah

Iniziamo con una scena che, come lo show intero, ha fatto molto discutere. Hannah Baker (la bravissima Katherine Langford) è un’adolescente che, in seguito ad atti di umiliazione e violenza subiti, decide di togliersi la vita. Prima dell’estremo gesto, però, Hannah registra tredici cassette indirizzate alle tredici persone che a suo avviso hanno contribuito al suo suicidio. Nell’ultimo episodio della prima stagione, assistiamo al momento in cui la ragazza, che nel frattempo abbiamo imparato a conoscere, si toglie la vita. La scena, che vede Hannah in lacrime tagliarsi le vene nella sua vasca, è esplicita e diretta. Gli sceneggiatori hanno scelto di farci assistere completamente al dolore della ragazza, di renderci partecipi di quel gesto estremo. In quei minuti, è davvero difficile non provare empatia, non soffrire con lei. Proprio a causa di questo suo essere esplicita, la scena è stata oggetto di numerose polemiche tanto da causarne la cancellazione, anni dopo. Gli autori si sono difesi, affermando che, secondo il loro parere, assistere direttamente ad una scena simile, per quanto opera di finzione, inviti ancora di più a confrontarsi con il dolore che noi stessi patiamo oppure, volontariamente o no, causiamo quotidianamente. Secondo gli sceneggiatori, dunque, una scena grafica aiuta a non idealizzare il suicidio, ma anzi a confrontarsi con le sue terribili cause e conseguenze. Su questo si può essere d’accordo oppure no, ma è innegabile che la scena del suicidio di Hannah è una delle più fisicamente e emotivamente strazianti degli ultimi anni.

4. Dexter– La morte di Rita

Al quarto posto, uno dei finali di stagione più scioccanti della storia della TV. Dopo quella scena, Dexter non fu più lo stesso. Non solo perché costituì il punto narrativamente più alto della serie (da lì fu tutto in discesa), ma anche e soprattutto perché fu una svolta drammatica e clamorosa, destinata a cambiare per sempre la vita del tormentato protagonista. Dexter Morgan, difatti, è sì un serial killer, ma cerca costantemente di condurre una vita normale. Personalità centrale di questo suo tentativo è certamente Rita Bennet (Julie Benz). Rita è una madre single dolce e premurosa, con un passato traumatico alle spalle. E’ proprio l’elemento tragico che la accomuna con Dexter. Sebbene infatti non si possa dire che tra i due ci sia effettivo amore, è innegabile che Dexter provi un sentimento di profondo affetto e sincera stima verso la donna. Durante la quarta stagione della serie, Dexter e Rita hanno un figlio, Harrison, e le cose sembrano finalmente andare per il verso giusto. Purtroppo, però, Dexter si dovrà confrontare con il folle e spietato serial killer Trinity (magistralmente interpretato da John Lightow) e questo scontro avrà una conseguenza devastante. Nel finale di stagione, poco prima di essere definitivamente catturato e poi ucciso da Dexter, Trinity si reca in casa della sua nemesi e uccide Rita, davanti agli innocenti occhi di Harrison. Né Dexter né lo spettatore sanno nulla fino alla fine. Il colpo di scena finale risulta perciò un vero e proprio pugno allo stomaco. Proprio quando sembra che tutto si sia risolto e Dexter possa vivere una vita tranquilla con la sua famiglia, l’uomo scopre, con orrore, l’ultima opera di Trinity. Il canto del cigno di un serial killer senza scrupoli. Il corpo senza vita di Rita, morta dissanguata nella vasca, con accanto il piccolo Harrison che piange disperato (immagine che riprende il trauma di Dexter da bambino) rimane ancora ben impresso nella mente degli spettatori. Una scena devastante, che fa uscire di scena uno dei personaggi più importanti dello show.

3. Patrick Melrose– L’abuso

Patrick Melrose è un prodotto sincero e coraggioso. Costituita da solo cinque episodi, la serie narra la storia di un tossicodipendente di nome Patrick Melrose (splendidamente interpreto da Benedict Cumberbatch) e del suo costante confrontarsi con i traumi del proprio passato. Il primo episodio ha inizio con una telefonata: Patrick, in preda agli effetti dell’eroina, viene a sapere della morte di suo padre David Melrose (Hugo Weaving). Egli reagisce alla notizia ridendo, come se si fosse liberato di un grande peso. Se la prima puntata, che vede Patrick, ubriaco e sotto l’effetto di droghe, vagare per le strade di New York ci suscita qualche amara risata, non si può dire certamente lo stesso della seconda. Il secondo episodio di Patrick Melrose è forse una delle puntate più forti e devastanti degli ultimi anni. Si tratta di un lungo flashback, che ci porta nelle campagne francesi degli anni 50, in cui Patrick e i suoi genitori trascorrevano le estati. Siamo subito testimoni della disfunzionalità di questa famiglia. Il padre David è un uomo autoritario e tiranno, che incute timore con un semplice sguardo (lode all’interpretazione di Weaving e alla splendida regia), mentre la madre Eleanor annega la sua infelicità nel consumo di alcol e farmaci. Purtroppo, però, non è questa problematica situazione famigliare la causa primaria del dolore di Patrick. Egli subì di molto peggio. Noi spettatori assistiamo a qualcosa di terribile. Mascherando l’atto come una punizione, il padre abusò sessualmente del piccolo Patrick. La scena, che avrebbe potuto risultare di cattivo gusto, è girata con estrema delicatezza. David conduce il figlio nella sua stanza. Inizia a spogliarsi. Chiude la porta. La telecamera si allontana dalla stanza, come se anche essa si rifiutasse di assistere a tale orrore. Vengono inquadrate diverse stanze, tutte colorate, in netto contrasto con l’atmosfera. C’è silenzio. Un silenzio assordante, insopportabile. Una scena in cui non viene mostrato praticamente nulla, ma che ci comunica alla perfezione l’orrore di ciò che accade dietro quella porta chiusa.

2. Breaking Bad– La morte di Jane

Al secondo posto, una delle scene più scioccanti di una serie capolavoro. Breaking Bad è da molti considerata la serie per eccellenza e questo anche grazie a scene cult, mai dimenticate dai suoi fedeli spettatori. Breaking Bad racconta di un cambiamento. Walter White (un mostruoso Bryan Cranston) è un pacato professore di chimica, dalla vita insoddisfacente e grigia, a cui viene diagnosticato un cancro ai polmoni. In seguito all’incontro con Jesse Pinkman (Aaron Paul), suo ex studente ora spacciatore, decide di iniziare a produrre blue meth sotto il nome di Heisenberg, per garantire alla sua famiglia un futuro dignitoso Il suo coinvolgimento nel crimine si rifletterà inevitabilmente sulla sua personalità. Tante sono però le tappe perché questa trasformazione, da uomo pacato a sanguinario criminale, sia completa. Proprio come nella vita reale, ci viene mostrato un cambiamento progressivo, lento, umano. Uno dei tasselli fondamentali di tale trasformazione è senza dubbio costituito dalla tragica morte di Jane Margolis (Krysten Ritter), fidanzata eroinomane di Jesse nella seconda stagione. A metà stagione, difatti, il giovane Pinkman si innamora di Jane, la quale, però, lo fa sprofondare nella dipendenza da eroina, oltre ad allontanarlo da Walter e dai loro affari. Il loro rapporto, sebbene tenero e sincero, è perciò distruttivo, ma soprattutto non va a genio a Walter, che si sente tradito dall’amico. Una sera, egli si reca da Jesse. L’uomo vede lui e Jane, stesi nel letto e fatti di eroina. Nel tentativo di svegliare l’amico, Walter sposta involontariamente Jane, la quale, stesa sulla schiena, inizia a vomitare nel sonno. Walter sta per soccorrerla, ma all’improvviso si ferma. Uno strano sguardo invade i suoi occhi. Lo sguardo ci chi sceglie consapevolmente di far morire una persona. Così, Walter lascia soffocare nel suo vomito una giovane che poteva essere sua figlia. Quando Jane esala l’ultimo respiro, Walt scoppia in lacrime. Lode alla grandissima performance di Bryan Cranston per una scena davvero forte, la quale ci mostra in che razza di essere umano si stia pian piano trasformando il timido e mite Walter White.

1.Lost– La morte di Charlie

Medaglia d’oro ad una scena immortale, rimasta indelebile in chiunque abbia visto la serie cult Lost. Lo show ci insegna, fin dai primi episodi, a non affezionarci troppo ai personaggi: nell’isola, terra di misteri e pericoli, la morte è sempre dietro l’angolo, pronta a colpire chiunque. Charlie Pace (Dominic Monaghan) era indubbiamente uno dei personaggi più amati della serie. Apparso fin dal pilot, Charlie è una giovane rockstar tossicodipendente. Nonostante questa sua debolezza, si tratta di una persona dal cuore d’oro, sempre pronta ad aiutare il prossimo nei momenti di bisogno. In particolare, Charlie instaura un forte legame con Claire (Emilie De Ravin), una giovane ragazza incinta, rimasta sola in seguito all’abbandono del padre del bambino. Nella terza stagione, si unisce al gruppo dei Losties, Desmond Hume (Henry Ian Cusick), il quale, in seguito all’incidente nella botola, inizia ad avere delle premonizioni. Hume prevede così la morte di Charlie. Come ci insegna Lost, si tratta di un evento inevitabile: il destino di ciascuno di noi è già scritto e noi non possiamo fare altro che accettarlo. Inoltre, Desmond gli dice che, se lui non morirà, Claire e gli altri non si salveranno. Così, il ragazzo, alla fine della terza stagione, si offre volontario per nuotare fino alla stazione Specchio insieme a Desmond, al fine di spegnere il dispositivo che blocca le trasmissioni verso l’isola. Charlie riesce a mettersi in contatto con Penny Widemore (Sonya Walger), fidanzata di Desmond, che si trova su una nave, in quanto in cerca dell’amato. Purtroppo, però, il ragazzo scopre che la nave in arrivo non è quella di Penny. Improvvisamente, Mikhail Bakunin (Andrew Divoff), uno degli Altri, fa esplodere una granata per distruggere l’oblò, provocando così l’allagamento della stazione Specchio. Per salvare Desmond, Charlie si chiude nella stanza dell’oblò. In sottofondo, si sentono le bellissime e toccanti note del brano “Life and Death”, composto da Michael Cimino e tema ricorrente della serie. Il ragazzo, prima di annegare, si scrive su una mano “Not Penny’s boat” e appoggia la mano sull’oblò, per avvertire l’amico del grave malinteso. A quel punto, Charlie sorride e si lascia andare, attendendo la sua morte. L’immagine dell’ultimo messaggio di Charlie, sotto lo sguardo disperato di Desmond, ha commosso tutti gli spettatori della serie. Una scena commovente, delicata, tristissima. La morte di uno dei personaggi più amati di Lost, in una sequenza perfetta ed indimenticabile.

E voi che dite? Quali sono le scene che vi hanno distrutto l’anima?

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