Poldark/Telefilm

Recensione | Poldark 5×02 “For today it’s we ladies who made the difference”

Non è la prima volta che in Poldark, una delle puntate della stagione, venga dedicata ad un gioco di contrapposizioni – ma, soprattutto, viene dato maggior risalto alle molteplici figure che animano le vicende di questo angolo di mondo, in particolar modo le donne.

Let the gentlemen have their small victories, for today it’s we ladies who made the difference

Le donne di Poldark sono tutto e il contrario di tutto: sono assortite per età, provenienza, classe sociale, idee, e rappresentano un’epoca nella quale non era per nulla facile essere donne.

Eppure sono proprio le donne a fare la differenza, appunto. Sono loro a muovere tutto – così come la morte di Elizabeth è stata catalizzatrice di tutta un’altra serie di eventi che ormai abbiamo visto ed iniziamo a comprendere nell’entità dei ‘danni futuri’, così ad esempio Kitty, Demelza e Cecil sono il futuro e il divenire. Fare e disfare.

E gli uomini in tutto ciò?

We made the right choices but not the easy ones

E’ una frase che Despard dice a Ross, che riflette la sua situazione certamente, ma calza anche riferendosi a quella del dark Poldark. Ed è una frase che si addice perfino a George, che nel suo essere meschino, aveva posato i suoi occhi su Elizabeth e, nonostante le reticenze di suo padre, ha proseguito nonostante tutto…aggiungiamoci poi le gelosie ed i rancori esasperati. Ed ora ne paga il prezzo con gli interessi.

E’ quello che è successo a Drake, che mai si pentirà di ciò che per amore ha deciso spontanemante di prendere in carico nel suo cuore. Per lui la scelta è più che giusta, ed è quasi più ‘santo’ del fratello nel dedicarsi completamente a Morwenna, animo e corpo lacerato, che forse solo così potrà guarire. Lei stessa è conscia di non essere una scelta facile, ma è certamente grata di aver raggiunto quel piccolo angolo di paradiso dopo tutto il patimento e le afflizioni.

Le scelte degli uomini però, spesso, non sono quelle giuste, soprattutto sul piano razionale e politico, ed in questo le donne sono loro aiutanti e complici, coi loro sussurri e la loro determinazione che prende sempre più forma, perché solo loro sanno come arginarli.

We are redeemed by the fair sex

Lo ammette lo stesso Ross parlando ancora con Despard. In questa frase c’è cambiamento, c’è consapevolezza che lui è un Poldark più vecchio ora, con più esperienza. E’ conscio che solo donne come Demelza e Kitty possono tener loro testa, e anche se hanno avuto le loro debolezze, tornano sempre da loro, perché sono il loro porto sicuro. Le donne, dal canto loro, sanno che i loro amati uomini sono così, dunque purtroppo per loro è come essere mogli di marinai: sanno che dovranno lasciare la casa e che forse avranno svago in ogni porto, ma una ‘casa’ del cuore sarà sempre albergare tra le loro braccia e lasciarsi lenire dai loro saggi consigli.

Interessante vedere come, nel contrapporsi delle due figure femminili, Demelza (come siamo stati abituati a vedere) è ancora legata a una sana scazzottata formativa quando ce ne sia bisogno, così come il bel destro rifilato al marito al sapere del tradimento con Elizabeth. La moglie di Despard, Catherine, invece è un poco più intellettualmente assennata perché ha dovuto convivere con l’occidentale spietato e con la schiavitù e l’inferiorità di razza oltreoceano, dunque ha dovuto usare stratagemmi molto più sottili e forse cervellotici per sfuggire a determinate situazioni. Fatto sta che sono due donne che si sono plasmate da sole in un’epoca che solo ora va svegliandosi sulla condizione femminile e su tematiche come la schiavitù.

 

You cannot bear inactions, or favors or not be able to fight your battles

Tutto è una battaglia, ed è come se Ross si confrontasse con il grillo parlante, come il diavolo sulla spalla, un confronto interiore tra l’agire ed il pensare. Le battaglie sono, del resto, anche delle donne, sono le loro nei tumulti politici, ma sono anche quelle post dolore e sono le battaglie della crescita.

Lo riscontriamo in Geoffrey Charles, ultima volta a Londra avventato ragazzino alla stessa festa sfarzosa, ora più avveduto, con il peso degli eventi. Anche in lui è conscio del dover combattere, e sia che la condizione della donna che deve essere ‘padrona del suo destino’ trova terreno fertile nella figlia di Hanson, Cecily, della quale è affascinato, seppure sembrino già così destinati a soffrire…

Chi ha sofferto e predica bene, in un certo senso, ma poi si arrischia per amor della scienza e della ragione è Dwight. Al Royal College of Surgeons, tiene infatti un discorso sul trattamento dell’insanità mentale. Parla di ‘Affliction’, proprio perchè è una patologia che affligge e che è causata da traumi, antesignano della incapacità di intendere e di volere, che lo porta però vicino a simpatie che non vengon viste di buon occhio dalle alte sfere.

Non viene visto di buon occhio, come già detto, nemmeno l’avvicinamento del giovane Geoffrey Charles e Cecil, di due fazioni opposte rampolli, e ognuno con le sue differenze che, in nome di un sentimento, potrebbero forse essere superate?

 

Spendiamo due parole sul loro rapporto in divenire.

Come fu per Demelza e Ross all’inizio, non possiamo gridare subito al grande amore seppure i canoni cortesi ci siano quasi tutti. Se ci fate caso infatti, mentre Geoffrey Charles è più poeticamente sentimentale, Cecil, già con le sue letture femministe, usa un linguaggio dove non si contempla amore ma ‘divertimento’ (diversion) e appunto ‘intrattenere’. Che siano metafore, anche più sottili e ad una sfera meno sentimentale è noto, ma certamente per quanto soggetta al padre, ha la sua dose di ribellione, che va poi a collimare con la ribellione mostrata dall’irlandese Despard verso suo padre, tirannicamente spaccone.

 

Chi invece ha momentaneamente sopito questa sua vena e perso un po’ di smalto è George.

Le sue parole a Ross arrivano come un pugno in viso. “Siamo stati la causa della sua morte, la tua inabilità a lasciarla andare e il mio sospetto”, grida lui nella grigia Londra, e ora sembrano essersi rovesciate le cose, perché per paura di perdere Elizabeth George l’ha persa davvero, ed ora non vuole irrazionalmente lasciarla andare.

 

Cosa aspettarsi allora dal prossimo episodio? Qui il trailer. L’aria è in subbuglio e gli arrivi sgraditi hanno dato già prova della loro presenza.

Se volete farci sapere la vostra sull’episodio, lasciate qui un commento o passate a trovarci sulla nostra pagina social.

 

Notforyourears

 

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