Scream è una serie che conosciamo già e con una trama fondamentalmente semplice: un serial killer mascherato prende di mira un gruppo di ragazzi, minacciandoli tramite telefonate o messaggi. Già dalla fine della seconda stagione sapevamo che questa sarebbe stata diversa, con un nuovo cast e una nuova storia. Anche la messa in onda è differente: al posto che uscire settimanalmente, Scream è stata trasmessa in tre serate consecutive, con due episodi per volta. Seguirò anche io questa strada, quindi, dividendo le recensioni di questa stagione in tre parti.
Inutile dire quanto ormai fossimo affezionati ai ragazzi di Lakewood e quanti dubbi avessimo su questa scelta imprevista. Dubbi che, dopo aver visto i primi due episodi, ho ancora.

Il protagonista di questa nuova stagione è Deion (RJ Cyler), soprannominato D-day, atleta popolare per cui vengono fatte eccezioni dal corpo studentesco e che gioca a football per vincere una borsa di studio. Come Emma nelle scorse stagioni, Deion è un protagonista che non mi suscita nessuna emozione se non l’indifferenza, uno di quelli per cui non ho voglia di parteggiare.
Al contrario, il personaggio che ha catturato me e, da quanto ho letto in giro, anche il resto del pubblico, è Beth, ragazza goth appassionata di film horror. Una Noah al femminile che, come la sua controparte, ha conquistato subito tutti. Ed è proprio Beth a ricordarci che gli horror hanno regole e stereotipi da rispettare; stereotipi che, come fa notare, i nuovi personaggi incarnano alla perfezione. Veniamo così introdotti agli altri bersagli del killer: Manny, ragazzo gay e asmatico; la sua amica Kym (Keke Palmer), attivista che combatte contro il favoreggiamento dei bianchi; il nerd Amir; Liv, la perfetta figlia di un poliziotto (interpretato da Gideon Emery, Deucalion in Teen Wolf); e infine Shane, uno spacciatore il cui volto è quello di Tyler Posey.
I ragazzi, riuniti in punizione e auto-soprannominati The deadfast club, scoprono ben presto di essere i bersagli di un serial killer innegabilmente legato a Deion. L’assassino indossa infatti la maschera originale di Scream, la stessa che, a un Halloween di tanti anni prima, portava il gemello del protagonista prima di essere ucciso. Il killer di allora era un uomo chiamato Hookman, di fronte al quale il piccolo Deion era scappato lasciando il fratello Marcus a morire.
Mentre Deion e Liv sono assenti, i sospetti del resto del gruppo, ormai sotto minaccia, ricadono su Shane. Il ragazzo, che intrattiene una relazione con Beth, è infatti il misterioso Fade, organizzatore di una festa clandestina durante la quale distribuisce agli invitati dei costumi da Ghostface. Proprio durante la serata avviene il primo omicidio. Convinto che Shane sia il killer, il Deadfast club cerca di intrappolarlo a scuola azzardando una mossa in anticipo, ma quando il gruppo si ritrova davanti a Ghostface e Shane non riesce a sparargli, i ragazzi capiscono di essersi sbagliati. Come se il killer volesse riappropriarsi della propria identità, Shane diventa l’obbiettivo successivo.

Non avendo ancora avuto il tempo per affezionarci non posso dire di essere rimasta sconvolta da questa morte prematura, nonostante vedere Tyler Posey fosse una gioia per gli occhi. Tuttavia ne sono rimasta turbata, questo sì, poichè per motivi personali legati alla mia vista mi danno immensamente fastidio le scene che riguardano gli occhi. Quindi, vedere una siringa infilata nell’iride di Tyler, non è stato propriamente piacevole.
Eliminato Shane, al termine di queste due puntate i possibili killer sono due:
-Hookman, l’uomo che uccise Marcus;
-Marcus, che, come scopre Liv da dei vecchi registri, potrebbe essere ancora vivo. Sarebbe plausibile, quindi, che sia tornato in cerca di vendetta nei confronti del fratello. Tra gli indizi a suo carico abbiamo la maschera e il fatto che la prima vittima di Ghostface sia il bullo che la notte di Halloween gli aveva rubato le caramelle. Nonostante al momento sia il personaggio più papabile, ammetto che sarei piuttosto delusa se si rivelasse il killer, poichè sarebbe un rimando piuttosto evidente a Piper della prima stagione, seppur più prevedibile e noioso.
Tirando le somme, alla domanda “hanno fatto bene a cambiare cast e trama?” rispondo: non lo so. I protagonisti non mi convincono, la storia non sembra così avvincente. Penso che la serie, dall’annuncio del nuovo cast, abbia perso una bella fetta di pubblico che voleva continuare a seguire le vicende dei ragazzi di Lakewood. Io stessa non ero certa di voler guardare la terza stagione. Tuttavia ripongo molta fiducia nel personaggio di Beth, quindi sono pronta a trasformare quel “non lo so” in un sì.
Bonus:
-Paris Jackson, figlia di Michael, all’inizio dell’episodio:

-Kym che, dopo aver passato due puntate a criticare, giustamente, la stupidità dei personaggi nei film horror, colpisce Ghostface e, al posto che scappare, rimane a guardarlo per capire se la sua mossa sia davvero andata a segno.
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Io ho finito di vedere questa stagione ieri e beh, sono rimasto delusissimo. Non perché l’idea del reboot non mi piacesse (anche se quel cliffhanger alla fine della seconda stagione meritava almeno un approfondimento), ma perché hanno scelto di peggiorarla, in tutto e per tutto. Il cast non funziona, soprattutto il protagonista, che ha la stessa espressione ogni volta in cui è inquadrato! Non ha grinta, fascino, niente e rimpiango Emma, che almeno era la perfetta ragazza da horror. Non che nelle prime due stagioni ci fossero interpreti da Oscar, a parte la fantastica Brooke, ma in questa stagione hanno deciso di mettere degli attori abbastanza cani (non parliamo di Tyga che interpreta Jamal, che fa veramente ridere per quanto sia incapace) e per questo ha contribuito enormemente ad affossare una storia che alla fine si rivela essere banale. I personaggi sono tutti senza spessore e si fa fatica ad empatizzare con loro, arrivando quasi a desiderarne la morte almeno cosi non si è più costretti a sentirli, coi loro dialoghi veramente penosi. L’unico personaggio che potrei salvare è Beth, anche se io non vedo una persona che si veste così dal 2009… Troppe occasioni sprecate, forse solo un vero colpo di scena, che però arrivati alla fine si poteva prevedere, ed altri sotterfugi che invece fanno tanto soap opera trash e già visti comunque. Per me è bocciatissimo, per fortuna che sono stati solo 6 episodi, perché c’è un livello di trash e bruttezza davvero troppo alto. Se mai la serie continuerà spero che la prossima stagione sia lontana anni luce da questa schifezza.
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Io ero onestamente curiosa nei confronti del reboot, anche se piuttosto scettica. Non mi tiro mai indietro quando c’è qualcosa di nuovo, a patto però che sia migliore della storia precedente! Per il momento Beth mi piace, ma non ho ancora finito la stagione, quindi tu hai sicuramente più punti di riferimento. D’accordissimo per quanto riguarda Deion e il livello recitativo in generale!
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