Alto Mare/Telefilm

Recensione | Alto Mare 1×03 e 1×04, “Sofia” “Cambio di rotta”

Il terzo episodio di Alto Mare conferma tutte le mie teorie e i sospetti precedenti. Innanzitutto Carolina fa una scoperta importantissima: tra le cose di Francisca trova infatti una vecchia foto del padre del periodo in cui vendeva scarpe a Berlino. Nella foto appare anche la clandestina che le sorelle Villaneuva hanno portato a bordo, il suo vero nome si scopre essere Sofia ed era l’interprete tedesca per l’azienda del padre delle ragazze. Decise a scoprire cosa ha portato Sofia sulla nave Eva e Carolina ricontrollano i documenti del padre, ma vengono sorprese dallo zio Pedro che le interroga sugli ultimi giorni di vita del fratello per aiutarle a capire se ci fosse qualcosa di strano nel suo comportamento. L’attenzione si concentra tutta su Eva quando la sorella fa notare che poco prima di morire il padre le aveva regalato il ciondolo che indossa sempre al collo, attirando così sulla ragazza l’attenzione di Pedro, chiaramente invischiato in qualche modo nella faccenda.

Nel frattempo Nicolas cerca di avere un altro colloquio con Manuel, ma, come prevedibile, trova il ragazzo morto, apparentemente per suicidio. Almeno questo è il modo in cui il detective Varela chiude sbrigativamente la questione, ignorando completamente le ferite presenti sulle mani del ragazzo che indicano una lotta precedente allo strangolamento. Grazie ad un’ispezione nella cella Nicolas scopre che l’unico modo di accedervi senza essere visti è usando il condotto della ventilazione, come in un classico romanzo giallo. Devo dire che l’ufficiale lo preferisco molto di più quando è impegnato a far funzionare il cervello piuttosto che quando cerca insistentemente di affascinare Eva. Ci sono persone che stanno morendo e nessuno ha tempo per le smancerie.

Chi sta vivendo la situazione peggiore però è la povera Clara, costretta a subire silenziosamente gli abusi e le minacce di Anibal che, a questo punto, posso solo sperare sia la prossima vittima. Tra l’altro la ragazza non può nemmeno confessare nulla al suo fidanzato perché teme così di rovinargli la carriera e fargli perdere il lavoro e lui, cieco come una talpa, non si rende conto di cosa le sta succedendo anche quando lei è palesemente turbata dalla vicinanza di Anibal.

Nicolas riacquista punti simpatia per il salvataggio di Eva, intrappolata in bagno mentre la sua cabina stava andando a fuoco. Scopriamo che l’incendio è stato appiccato da un uomo che lavora per Pedro, che gli aveva affidato l’incarico di distruggere delle prove, senza però voler coinvolgere o far del male alle nipoti. Quest’uomo misterioso si riferisce poi a qualcuno dicendo che “non è venuta da sola” e ricordando a Pedro che i bagagli delle sorelle Villaneuva sono stati perquisiti. A questo punto è chiaro che Pedro è invischiato in qualche affare riguardante l’azienda di scarpe e sicuramente questo segreto riguarderà qualcosa successo durante la Seconda Guerra Mondiale a Berlino.

Anche sul fronte Fernando il mistero si infittisce, infatti quando il Comandante Santiago propone di ritornare in porto e affidare le indagini alle autorità Fernando si irrigidisce e rifiuta categoricamente rendendo molto palese, secondo me, che la sua necessità di arrivare in Brasile è più legata a una qualche sorta di coercizione che sta subendo piuttosto che alla semplice preoccupazione di perdere dei soldi. Nonostante gli ordini di Fernando, il Comandante decide comunque di virare la rotta per il bene dei passeggeri.

La mia parte preferita di questo episodio però è stato vedere in azione il team Nicolas/Carolina. Questi due che indagano insieme mi sono piaciuti tantissimo e spero che in futuro potremo vederli costruire una bella amicizia e invischiarsi in altre avventure. Per il poco tempo che condividono sullo schermo riescono comunque a fare grandi progressi scoprendo la parentela di Sofia con uno dei marinai impiegati sulla nave: Mario Plazahola, ovvero, l’uomo sfigurato che spesso è stato mostrato a lavoro o sul ponte. Una volta interrogato ovviamente Mario nega di aver mai conosciuto la ragazza ma, mentre Nicolas lo cerca per insistere con le domande, Carolina scopre nella stiva proprio il nascondiglio di Sofia che, come previsto, è ancora viva e vegeta.

Il quarto episodio riprende proprio da questo momento e scopriamo finalmente come mai Sofia si trovi sulla nave. Poco tempo prima di morire il Signor Villaneuva le aveva affidato l’incarico, nel caso a lui fosse successo qualcosa, di consegnare alle autorità un microfilm che avrebbe contenuto tutte le prove del suo possibile omicidio e questo microfilm dovrebbe essere nascosto tra gli averi di Carolina e Eva. Sospettando dello zio Pedro e del Dottor Rojas, la ragazza ha mentito per poter salire clandestinamente sulla nave e indagare. Proprio mentre cercava nella cabina delle sorelle, però, era stata sorpresa da un uomo che l’aveva aggredita e dal quale era riuscita a salvarsi solo grazie all’intervento di Mario, inscenando poi il suo stesso omicidio per sbarazzarsi del cadavere e ingannare chiunque la volesse morta.

Mentre Eva in questo episodio è impegnata a fare gli occhi dolci a Nicolas, Carolina prende le redini delle indagini spiando lo zio nel suo studio e scoprendo il dettaglio della collana. Con uno stratagemma riesce a recuperare la collana da Pedro che, a sua volta, aveva ingannato Eva per farsi affidare l’oggetto e poterlo esaminare. Carolina ha ottime intenzioni, tuttavia sicuramente il sospetto che nutre nei suoi confronti non sfugge allo zio e io spero vivamente che questo non la faccia diventare il prossimo bersaglio perché mi sta davvero piacendo tantissimo il suo personaggio.

Troviamo anche conferma che Fernando è sotto ricatto e per questo motivo è così ossessionato dall’arrivare in Brasile, nonostante tutti gli omicidi; infatti un uomo baffuto si intrufola nel suo ufficio e lo minaccia. A maggior ragione Fernando sembra disperato quando Nicolas gli confessa che Santiago ha invertito la rotta ed è deciso a riportare la nave in Spagna nonostante una pericolosa tempesta sia in avvicinamento. Emergono anche altri dettagli sul passato dell’azienda Villaneuva, per esempio scopriamo che anche Francisca è in qualche modo coinvolta o che almeno sia a conoscenza di qualche segreto legato a don Pedro. Mentre ci vengono forniti tutti questi nuovi dettagli si sviluppa anche una sotto-trama romantica al momento abbastanza inutile tra Sebastian, Dimas e Veronica che ha ceduto alle avances del ricco passeggero solo per vederlo poi flirtare con un’altra donna. Questa parte sinceramente mi ha lasciata abbastanza indifferente: tutti e tre i personaggi coinvolti nel triangolo mi piacciono, ma detesto quando nel mezzo di eventi tragici o misteriosi si dà la priorità all’aspetto più romantico. Preferirei vederli coinvolti tutti e tre nelle indagini, ecco.

Un po’ di carattere e qualche punto simpatia lo acquista invece il Detective Varela che fino ad ora sembrava un vero incapace o, al massimo, una pedina di Don Pedro. Invece dichiara apertamente la sua indipendenza quando si reca proprio da Pedro e da Rojas a chiedere informazione sull’assistente del dottore, scomparso proprio la notte del pseudo omicidio di Sofia e che credo sia proprio l’uomo gettato in mare con indosso i vestiti della donna. E anche il Dottor Rojas si rivela un uomo da non sottovalutare, infatti aveva notato precedentemente Carolina uscire dalla stiva e ne segue i passi trovandosi quasi sul punto di scoprire il nascondiglio di Sofia. Per fortuna però, proprio in quel momento la donna è nella cabina delle sorelle a cercare il microfilm in compagnia di Carolina quando vengono sorprese da Eva.

Il vero dramma tuttavia si sta svolgendo sul ponte di comando, dove il Comandate e gli ufficiali affrontano la tempesta sperando di poter salvare i passeggeri e di fare giustizia per le vittime. Anibal però è deciso a voler arrivare in Brasile e, pistola in mano e alcol nel fegato, si pianta davanti al Comandante intenzionato a sparagli, senonché viene spinto via da Nicolas, chiudendo anche questa puntata su un bel cliffhanger. Ora, come al solito, farò qualche mia ipotesi, soprattutto sull’identità della prossima vittima. Che il Comandante si salvi almeno per ora lo sappiamo già, dunque potrebbe essere Nicolas che magari viene colpito per sbaglio? Oppure (speriamo) Anibal? Prima che si recasse sul ponte abbiamo visto la moglie Natalia versare qualcosa nel suo drink e onestamente nessuno sentirebbe la mancanza dell’uomo. Altra ipotesi che spero non si avveri è che il prossimo bersaglio sia Carolina, ma anche Rojas potrebbe incappare nella vendetta di Mario e Sofia Plazahola o essere eliminato perché sa troppe cose sul passato dell’azienda e sull’omicidio di Villaneuva.

Come sempre gli episodi sono stati scorrevoli e divertenti, unica pecca i momenti romantici che a volte sono proprio fuori luogo e smielati, ma si sa che questo è il rischio che si corre guardando i prodotti spagnoli e, in fondo, anche se non sono momenti che mi fanno impazzire almeno mi fanno sorridere quindi si possono sopportare tranquillamente.

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