Ieri è andato in onda su BBC America il finale della seconda stagione di Killing Eve, da oggi disponibile in esclusiva sulla piattaforma streaming TimVision, disponibile gratuitamente per tutti gli abbonati a Telecom. Il finale è sicuramente ricco di colpi di scena, alcuni più prevedibili di altri, ma sicuramente questa serie, vincitrice del premio Bafta come miglior serie drama, non smette mai di stupire, ma ora ripercorriamo insieme quest’ultimo episodio ricco di spargimenti di sangue, ma le ferite più profonde forse sono quelle che non si vedono.
Il Finale della seconda stagione inizia con Villanelle, ancora nei panni di “Billie“, intenta a curiosare che cosa nasconde la sgargiante residenza romana di Aaron Peel e scopre l’inquietante sistema di sorveglianza dell’uomo. La ragazza trova video di lei mentre dorme, ma soprattutto, video di Aaron mentre uccide un’altra donna nello stesso letto in cui dorme Villanelle. Successivamente, durante una colazione alquanto “normale” con l’uomo, Villanelle pronuncia la safe word “gentiluomo”, la quale fa subito preoccupare Eve che è in ascolto nella sua camera d’albergo. Eve sembra pronta ad intervenire ma sente uno sparo in corridoio, dove Hugo si trovava al telefono con Jess, e mentre qualcuno cerca di irrompere nella stanza, la donna si nasconde sotto il letto. Un sicario sconosciuto entra e perlustra la stanza, senza prendere nulla, poco dopo risponde ad una chiamata al telefono ed esce, lasciando Eve alquanto scossa, che esce dal suo nascondiglio per trovare il corpo di Hugo sanguinante nel corridoio, ma il ragazzo è ancora vivo, fortunatamente, Eve tuttavia lo abbandona da solo e ferito , lasciando solamente un appunto sul tavolo della reception. Segue una scena molto divertente dove Eve, fingendosi la receptionist, viene rimorchiata da uno dei due sicari, mandati probabilmente dai Dodici. Ma Eve deve correre, Villanelle è in pericolo!
In realtà non è vero. Quando Eve raggiunge il palazzo di Aaron, travestita da cameriera, Villanelle sta ancora mangiando serenamente con Aaron. L’uomo riconosce l’agente immediatamente, e Villanelle smette di essere “Billie”, facendo uscire il suo vero accento, cosa che sorprende piacevolmente Aaron. L’assassina rivela di aver visto i suoi “film”, e lo psicopatico è chiaramente colpito dalla ragazza, tanto da chiederle di lavorare per lui, promettendole che nessuno dei due si sarebbe più annoiato e le affida subito il suo primo incarico: uccidere Eve. Villanelle afferra un coltello dal tavolo e chiede ad Aaron se vuole guardare, quando lui annuisce, lei gli taglia selvaggiamente la gola, mentre lo tiene fermo davanti uno specchio e gli dice: “Allora guarda questo”. Addio Aaron, sei stato, come dice Villanelle, uno stronzo.
Mentre Eve e Villanelle scappano dal palazzo, Villanelle dice alla donna che non aveva intenzione di usare la safe word, scusandosi e ammettendo che gentiluomo è una parola molto comune, e chiede ad Eve se per caso non avesse visto un rosso bassino nei paraggi, riferendosi al suo vecchio supervisore Raymond (che oltre ad apparire nella lista dei papabili compratori dell’arma di informazioni di Aaron Peel, è anche il responsabile di ciò che è successo nell’hotel di Eve), ma Eve è ancora sotto shock per il fatto che non dovevano uccidere Aaron e allora Villanelle deve darle uno schiaffo improvviso per farla riprende, è la tecnica della sorpresa, la stessa che si usa per il singhiozzo, dice la ragazza. Eve, che si è ripresa, torna all’hotel, dopo che Villanelle le promette che la andrà a prendere più tardi, ma la donna non si aspetta minimamente quello che troverà. Hugo non è più a terra a sanguinare, ma soprattutto tutto è stato già pulito e sistemato e tutto ciò che c’era in camera è scomparso. La donna va nel panico, ed il tutto peggiora quando bussano alla porta, ma sorpresa: è Carolyn.
Il team della donna si è occupato di sistemare la stanza e Carolyn non è molto turbata dal fatto che Aaron sia morto, etichettandolo come un risultato maldestro, ma non terribile. Eve capisce che l’MI6 voleva Aaron morto, la sua tecnologia di sorveglianza era una minaccia alla sicurezza nazionale e Villanelle non è mai entrata a far parte ufficialmente dell’operazione, per coprirne così le tracce, come ammesso tranquillamente anche da Carolyn stessa, la quale inoltre dice ad Eve che Villanelle non ha fatto altro che quello che le riesce meglio, come anche Eve. Nel frattempo Villanelle incontra Konstatin per caso, il quale l’avverte che Raymond la sta cercando e le offre una macchina per scappare, a costo però che lasci Eve. Villanelle è ferita dalle gesta e dalle parole dell’uomo, dicendogli che credeva fossero amici. Kostantin ammette che sì, lo sono, ma che lei non è la sua famiglia. Villanelle si rifiuta di abbandonare Eve e minaccia Kostantin, mentre l’uomo se ne sta andando, che lei troverà lui e la sua famiglia. Questa scena è stata molto forte anche grazie al talento di entrambi gli attori, straordinaria come sempre Jodie Comer, ed il rifiuto da parte di Kostantin è stato sicuramente il primo colpo inflitto durante questa puntata a Villanelle, anche se non il più doloroso.
Villanelle arriva all’hotel di Eve, nascondendo una piccola pistola nel retro dei suoi pantaloni, e si ritrova direttamente a faccia a faccia con Raymond, il quale regge tra le mani un’ascia in modo alquanto minaccioso. Villanelle lo provoca, ma l’uomo capisce che anche Eve si trova ancora in hotel e quando inizia a correre per trovarla, l’assassina lo affronta in un brutale combattimento a mani nude, ma Raymond ha la meglio e sembra che stia per strangolarla a morte contro un muro, quando arriva Eve arriva dietro di lui, con l’ascia in mano. Raymond la prende in giro, sicuro che non lo attaccherà, almeno fino a quando Eve non gli pianta l’ascia nella schiena. Raymond lascia andare Villanelle, la quale urla ad Eve di colpirlo in testa. Anche in questo caso ci troviamo a guardare una scena alquanto comica, con Eve che cerca di tirare l’ascia fuori dalla schiena dell’uomo e tentenna prima di colpirlo con essa in testa. Villanelle si ritrova con il sangue dell’uomo addosso ma alquanto felice.
Villanelle aiuta Eve a riprendersi velocemente da quello che ha fatto e, dopo aver visto i sicari di Raymond davanti all’uscita principale, scappa con la donna verso la salvezza. Villanelle porta Eve, ancora sotto shock, attraverso un labirinto di tunnel sotterranei, mentre lei è ancora su di giri per il primo omicidio di Eve. Nel frattempo Carolyn e Konstantin si incontrano e la donna da al supervisore di Villanelle una busta, e lui se ne va, senza dire una parola, busta che sicuramente contiene le informazioni sulla sua famiglia. Intanto Eve trova un’uscita dal labirinto, dall’altra parte di una barriera in legno, la quale viene in breve distrutta dalla furia della donna, lasciando Villanelle piacevolmente sorpresa. Le due si ritrovano nel mezzo di alcune stupende rovine romane, che in realtà non si trovano a Roma ma a Tivoli e sono i resti della bellissima Villa Adriana, dove Villanelle inizia a fare piani per il loro futuro insieme: una cena a base di spaghetti e poi un volo per l’Alaska, dove iniziare una nuova vita. In queste scene vediamo il lato più dolce e bambinesco della serial killer, in preda ad un amore infantile e spensierato per Eve.
Ma Eve si accorge presto della pistola che Villanelle nascondeva e rimane sbalordita dal fatto che non abbia semplicemente sparato a Raymond e capisce che Villanelle voleva che fosse lei ad ucciderlo. Villanelle sogghigna ma Eve decide di voler tornare a casa e quando la ragazza tenta di toccarla, Eve la spinge via. Villanelle è confusa: “Tu mi ami. Io ti amo”. Eve le risponde che lei non sa che cosa sia l’amore, e Villanelle le risponde come farebbe una bambina, urlandole che lei è sua. Ma presto la delusione comincia a pervadere Villanelle, la quale dice ad Eve che pensava che lei fosse speciale, ed Eve le risponde: “Mi dispiace doverti deludere” e mentre se ne va, il viso di Villanelle ritorna freddo, di ghiaccio, è il volto che indossa quando è un’assassina. Alza la pistola, prende la mira e spara un singolo colpo. Villanelle se ne va da sola e vediamo il corpo di Eve a terra, in mezzo alle rovine.
Un finale decisamente sorprendente e che lascia aperti molti interrogativi per la prossima stagione, confermata già da qualche mese. Nonostante tutto, Killing Eve si conferma essere una delle serie migliori e meglio recitate degli ultimi anni ed ovviamente tutti i complimenti vanno alle attrici protagoniste, Sandra Oh e Jodie Comer, ma anche ai fantastici comprimari come Fiona Shaw, la quale veste i panni dell’intrigante e ambigua Carolyn, Kim Bodina nei panni di Konstantin, e sicuramente questa stagione anche Henry Lloyd-Hughes con il suo inquietante Aaron. Anche se l’assenza di Phoebe Waller-Bridge si è fatta sentire a volte, questa stagione è stata sicuramente un’ulteriore prova di come questa serie abbia molto da dire e raccontare, ma di questo parleremo presto in un altro articolo su questa seconda stagione.
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Fonte: TVLine
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