Game of Thrones/Telefilm

Recensione | Game Of Thrones 8×06 “The Iron Throne”

Nel bene e nel male eccoci qui. Con questo episodio diciamo addio a una serie che, nonostante tutto, ha segnato un’epoca dividendo sempre il pubblico: tra chi la guarda e non la guarda, chi la ama e chi la odia, chi ha letto i libri e chi no…
Francamente non saprei dirvi come vi sento. Inizierò a scrivere, magari ci arriveremo insieme.

Per farla breve, letteralmente nessuno dopo lo scorso episodio voleva vedere Daenerys sul trono. Credo di averlo detto già la settimana scorsa ma lo ribadirò anche oggi: nonostante non amassi particolarmente il suo personaggio (oggi è l’ultima volta che me lo sentite dire, coraggio), secondo il mio parere non meritava la fine che ha fatto. Non la reputavo la Regina che avrei scelto, certo, ma tra i tanti ho sempre pensato fosse il male minore perché sebbene trovassi discutibili i suoi modi, era in guerra e obiettivamente non poteva conquistare regni con fiori e cioccolatini oh. Ben assistita probabilmente ce l’avrebbe fatta. Se non altro apprezzavo le sue buone intenzioni, il suo volersi dimostrare diversa dal padre, e non credevo davvero possibile il suo cadere in questo vortice di follia. Ce l’hanno fatta passare come una megalomane pronta a tutto pur di conquistare non solo Westeros ma tutto il mondo, animata da finti pensieri buonisti (liberiamo i popoli schiavi!) per nascondere la sua sete di potere, però credo che si siano sbagliati. Forse ha sempre avuto questa scintilla di pazzia ben nascosta e non me n’ero accorta, forse nei libri la sua fine sarà la stessa, ma sono sicura che sarà comunque gestita mille volte meglio. Adesso capisco perché Martin desiderava ci fossero più stagioni: nel giro di due episodi questa ragazza è passata dall’essere la salvatrice del mondo, a essere paragonata a Cersei Lannister, il vero tiranno dei Sette Regni. E per quanto mi costi essere obiettiva, non se lo merita. Se proprio dovevano farla diventare come il padre, dovevano lavorarci di più e meglio. Così? Così è tutto frettoloso. Sono riusciti a rendere Cersei quasi una vittima, ma davvero è bastato questo per dimenticare tutto quello che è successo in passato? Lo stesso Tyrion piange davanti ai cadaveri del character development dei fratelli, e posso capire Jaime, ma Cersei? Piange per lei? Spero sia un pianto liberatorio, o il rimpianto di aver perso quella sorella che lui avrebbe voluto amare ma che lei ha sempre disprezzato e incolpato. Io non dimentico che Cersei ha ucciso i suoi nemici al tempio di Baelor portandosi dietro mezza città, non dimentico che si è vendicata della morte di Myrcella in modo anche più crudele (e sì, Ellaria aveva ucciso sua figlia, ma a King’s Landing lei aveva perso Oberyn, aveva chiesto la testa della Montagna ed è stata soltanto presa in giro. Non la giustifico, ma è stata la prima a perdere in questa battaglia) e soprattutto non dimentico quante volte ha cercato di uccidere Tyrion e infine anche Jaime, quando per un brevissimo periodo quest’ultimo le aveva voltato le spalle. Lei era fredda, una stratega nata, ed è morta piangendo tra le lacrime del fratello. Una morte, secondo me, indegna.
La stessa cosa è successa con Daenerys. Jon l’ha uccisa, dandole un’ultima occasione per redimersi, pugnalandola al cuore e rivelando finalmente perché è resuscitato due stagioni fa: non per uccidere Cersei, non per uccidere il Night King, ma per liberarci dalla vera minaccia a Westeros. Una minaccia nata e morta talmente in fretta da sembrare poco credibile. Non credevo a questo finale, non ci ho mai creduto, ma se proprio doveva succedere mi aspettavo una fine più gloriosa per lei nonostante tutto, non la fine da ragazzetta innamorata che viene tradita dall’uomo che ama (come se non fosse stata già tradita abbastanza volte) come dice dreamer183, perché fino alla fine nei suoi occhi si legge fiducia quando guarda Jon. Forse lui era una minaccia, è vero, e forse un giorno avrebbe deciso di farlo uccidere, ma in quel momento lei si fida ciecamente di lui e si vede. Questo cosa la rende? Ingenua, sciocca, folle? Probabilmente tutte e tre le cose. Non dico che avrebbero dovuto darle il trono, né che dovessero perdonarla, ma c’è comunque qualcosa di profondamente ingiusto in quello che abbiamo visto, il suo cadere a un passo dall’ottenere quello che aveva sempre desiderato. Forse è solo colpa mia, che non ho mai visto questa scintilla di pazzia che invece adesso, a quanto pare, vedono tutti da anni e lo dicono soltanto ora che si è palesata. Bellissimo comunque il momento in cui Drogon, unico drago superstite, comprende quello che è successo e, da unica creatura dotata di un cervello in questo show, capisce cosa fare.

Drogon ha distrutto il Trono di Spade e credo sia giusto. Anche questa per me è un po’ una sorpresa, ma in un certo senso è poetico: l’ultima Targaryen è morta (Jon è uno Stark, non è mai stato un Targaryen, per cortesia) e insieme a lei se ne va quel trono che aveva tanto desiderato, fatto con le spade dei nemici dei suoi antenati. Se ci pensate, è giusto che nessuno oltre i Targaryen si sieda su quel posto: non erano nemici dei Baratheon, o degli Stark, o dei Tully e chi per loro.
Questa è una decisione che approvo del tutto.

Per riassumere: non ho mai amato Daenerys, ma non meritava di fare questa fine frettolosa e ingloriosa. Per me non hanno ucciso una tiranna, ma un personaggio e basta. Ma visto il trattamento riservato a tanti altri, non mi stupisco.

Volevo spendere due paroline in più su Daenerys perché ancora non riesco a capacitarmi di quello che hanno fatto. Andiamo al resto:

Il Re dei Se…i Regni diventa Brandon Stark, che con un semplicissimo “why do you think I came all this way?” dimostra di aver sempre saputo che saremmo arrivati a questo punto. È una scelta impopolare? Oh, eccome, sento i cori di sdegno che si sollevano un po’ ovunque. È una scelta sbagliata? Forse no. Forse Tyrion ha ragione, dicendo che dalla storia del nostro passato dobbiamo imparare per non commettere gli stessi errori nel presente e assicurarci così un futuro roseo, e chi meglio di Bran potrebbe farlo? Nessun altro. C’è anche una bella morale dietro tutto questo. Ma non so se mi sarei aspettata tutto questo da una serie tv come Game Of Thrones, che ha messo strategie e combattimenti al centro di tutto, e invece per la prima volta il regno viene messo nelle mani di qualcuno che non solo non vuole regnare, ma non ha mai fatto nulla per ottenere quel ruolo.

Il finale di Arya è quello che mi aspettavo ma non quello che avrei desiderato: è partita per scoprire cosa c’è a ovest di Westeros, su una nave che portava lo stemma degli Stark ricordandoci che loro, quelli partiti come sfigati, quelli che ne moriva uno ogni stagione, quelli che vengono minacciati da George R.R. Martin ogni volta che qualcuno gli domanda quando uscirà The Winds Of Winter, sono i veri vincitori di questa battaglia.

Sansa è diventata regina del Nord. Ne ha preteso l’indipendenza al fratello – non chiesto, preteso, e potrebbe sembrare presuntuosa agli altri ma non per me: sono fiera di vedere che si era posta un obiettivo, l’indipendenza del Nord, e non è stata disposta a cedere fino alla fine, nemmeno quando il suo stesso fratello è diventato Re – e il suo finale è l’unico ad avermi lasciata pienamente soddisfatta. Non cambierei una sola virgola, né di questa conclusione né del percorso seguito per arrivare a questo momento: Sansa è partita come ragazzina odiata da tutti, traditrice, lagnosa, ed è finita per essere rispettata e amata da tutti, arguta e capace, una leader d’acciaio dietro una bambola di porcellana. Finalmente ha i capelli sciolti: dopo anni in cui le sue acconciature hanno “preso spunto” da quelle delle regine più grandi e più forti di lei, alle quali si ispirava anche inconsciamente, adesso è abbastanza matura da prendere ispirazione solo da se stessa.
P.S. A chi chiede perché il Nord abbia più diritto di chiedere l’indipendenza rispetto agli altri… chi ha combattuto contro gli Estranei? I popoli di Dorne o quelli che Jon e gli altri hanno riunito sotto il vessillo dei vivi? Qui c’è la vostra risposta.

Love is the death of duty.
Sometimes duty is the death of love.

Dietro il gesto compiuto da Jon c’è il mondo. Ha protetto il regno, vendicato gli innocenti, salvato le sue sorelle, scelto il dovere a discapito dell’amore. Peccato che per uccidere Cersei ci abbiano messo 10 anni, lei 10 minuti.
Vabbé.
Jon Snow non è stato decapitato per aver ucciso Daenerys, ma è andato al Nord-Nord, insieme ai Bruti e Spettro (io ci leggo anche qui l’ennesima dimostrazione che non è un Targaryen ma uno Stark, fate voi il resto). Lo vedevo molto rassegnato quando Drogon pare che voglia ucciderlo e invece brucia il Trono, perché tutto sommato voglio credere che fino a un secondo prima di decidere di farlo lui non volesse uccidere Daenerys. Credo lo abbia fatto più per difendere la sua famiglia che per altro, perché se lei poteva ancora essere convinta a risparmiare i fedeli ai Lannister rimasti a King’s Landing, niente e nessuno avrebbe convinto Daenerys a risparmiare Sansa e Arya, che già si erano macchiate di tradimento rivelando la vera identità di Jon, in più non si sarebbero mai inchinate di fronte a lei, non dopo aver visto quello che aveva fatto a quegli innocenti. Qui gli autori hanno fatto l’unica cosa che effettivamente avevamo previsto un po’ tutti: gli hanno fatto uccidere Daenerys. E nonostante lo avessi tenuto in conto, la scena arriva un po’ come una sorpresa, soprattutto perché non ci avevo mai creduto fino in fondo e non mi ero mai chiesta cosa avrebbe fatto successivamente, se mai ci fosse stato un dopo. Lo avrei visto re? No. Mai. Morto? No, nemmeno questo. Mandarlo con quello che resta dei Guardiani della Notte a proteggere il Nord e l’intero regno è la cosa migliore che gli potesse essere chiesta di fare: andare alla Barriera è stata l’unica decisione che lui abbia mai preso a mente serena, senza essere costretto da altri o da cause di forza maggiore. Era il destino che si era scelto e forse stavolta è stato il destino a volere che lui tornasse in quel luogo che per la prima volta aveva considerato casa, quel luogo in cui nessuno lo guardava e vedeva il figlio bastardo di un nobile ma soltanto un ragazzo desideroso di fare qualcosa di buono. Persino nell’aspetto sembra tornato quello di 8 stagioni fa.

Tyrion diventa Primo Cavaliere dell’ennesimo Re. Amavo il suo personaggio, ma con gli anni ha perso qualcosa. Bran dice che questo è il suo modo per sistemare quello che ha combinato in questi anni, e qualche tempo fa sarei stata d’accordo con lui, ma adesso credo di non esserlo più. Non lo voglio morto, ma almeno esiliato come Jon… Troppo facile risolvere così. Spero che si dia da fare con la ricostruzione almeno.

Un solo appunto su Brienne: non dovevano farle scrivere la pagina su Jaime. Lui non lo meritava. Sì, sono ancora incazzata. E non mi interessa se è il dovere del Lord Comandante, cosa che a quanto pare è diventata, non dovevano farglielo fare.

Varie ed eventuali:

-Edmure Tully ancora vivo è la vera sorpresa della serie. Sansa che lo zittisce è un mito.

-Verme Grigio che va a Naath. Me lo aspettavo. Sarebbe stato bello vederlo con Missandei. Che morte ingiusta, anche la sua.

-Sam, se hai scritto la fine di quel libro, pubblicalo, che sicuramente sarai più veloce di George. Grazie.

-Daenerys ha ucciso tutti ed è morta con l’attributo di folle, eppure Yara, Verme Grigio e altri erano disposti a uccidere Jon in suo nome, perché continuavano a credere in quello che era e quello che aveva fatto. Questo la dice comunque lunga sul personaggio. Forse non aveva fatto poi così tante cose sbagliate…
Ma tu guarda se D&D dovevano scrivere una stagione così brutta da costringere persino me a difenderla.

E siamo giunti alla fine. Un viaggio iniziato nel 1996 con i libri e portato a termine, almeno per il momento, da questo episodio… un viaggio lungo, iniziato benissimo che poi, col tempo, si è perso per strada. Alcuni di noi sono rimasti perché continuano ad apprezzare quello che hanno visto, altri invece volevano soltanto sapere come sarebbe andata a finire questa storia, consapevoli che i libri usciranno fra mille mila anni. Game Of Thrones ci lascia con una stagione debole e frettolosa ma non per questo meno spettacolare, con colonne sonore e scene che rimarranno comunque con noi per sempre. Ci lascia facendoci sentire la mancanza di tutti questi personaggi amati e odiati. Ci lascia con ancora tante domande, teorie su teorie e poche risposte, perché sembra che pur di stupire gli autori abbiano dimenticato la storia di ogni personaggio e l’abbiano trasformata, stravolgendo pronostici e aspettative a discapito dello sviluppo visto negli anni.
Però…
Nonostante tutto, nonostante questa conclusione arrivata dopo due anni che ci lascia forse più amareggiati che soddisfatti, non dimenticheremo mai Daenerys Targaryen, la ragazzina partita come schiava che entrata in una pira in fiamme con tre rocce ne è uscita con tre draghi e ha liberato Essos contro ogni previsione; non dimenticheremo mai Jon Snow, il White Wolf, il burbero e inespressivo, colui che è stato odiato per essere un bastardo e alla fine si è scoperto essere frutto di un amore casus belli dell’intera storia, il centro di tutte le nostre teorie quando eravamo impazienti di scoprire chi fosse la sua vera madre, il ragazzo diventato Capo dei Guardiani e poi Re del Nord, quando il potere era l’ultima cosa che voleva; non dimenticheremo mai Arya, Sansa, Bran, Tyrion e tutti quelli che hanno contribuito con i loro gesti e le loro parole ad arricchire questa storia. Non dimenticheremo il modo in cui seppur vedendoli per poco alcuni personaggi ci siano entrati nel cuore: Oberyn Martell, l’onestà di Ned Stark, il modo in cui Robert Baratheon urlava VINOOOO e i metalupi. Lady, Nymeria, Summer, Grey Wind, Cagnaccio e Spettro. I draghi. Hodor. Jojen Reed. Ygritte. Il modo in cui Catelyn Stark riusciva ad amare i suoi figli e a odiare Jon. Khal Drogo che strappa lingue. Il Mastino e la sua fine gloriosa. Pod…Ser Podrick. Lady Olenna. Margaery e Loras Tyrell. Jorah e Lyanna Mormont, emblemi della fedeltà verso la regina e il re che servivano.
E nemmeno Joffrey, e la gioia che la sua morte ci ha dato. Ramsay e Theon, quel rapporto così terribile che ci ha permesso di perdonare il Greyjoy. Euron. Tywin Lannister. Shae.
Insomma, potremmo stare qui a parlarne per ore. Purtroppo il finale non è riuscito ad accontentare tutti (quale finale lo farebbe?) e ci ha lasciato amareggiati, con molte rivelazioni in fin dei conti senza senso e punti interrogativi rimasti irrisolti. Cercherò di consolarmi pensando al viaggio percorso per arrivare fino a qui, che poi è quello che invece conta.

Grazie anche a voi.

Per l’ultima volta vi invito a mettere mi piace a Parole Pelate, se non lo avete fatto, e a passare dalle nostre pagine affiliate. E ringrazio come sempre Amigdala per la grafica.

Ringraziamo: Game of Thrones Italia – Il Trono di Spade | » Addicted to Emilia Clarke | But you can be my forest love, and me your forest lass. Arya&Gendry | Casa Stark – L’inverno sta arrivando | Game of Thrones ITALIA | Jon Snow the bastard Italia | Jorah Mormont Italia | Kit Harington & Richard Madden Italian Page | Ladies Of Winterfell // Stark Sisters | Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco – Ita | ~ Le migliori frasi de “The Game Of Thrones” ~ | Lena Headey Source.Nikolaj Coster-Waldau Italia | Nikolaj Coster-Waldau Resource. | Team Mormont | Team Sansa | You will fly « Bran Stark Source | Serie Tv Mania | Film & Serie TV | Serie Tv News | Because i love films and Tv series | Quelli delle Serie TV

4 thoughts on “Recensione | Game Of Thrones 8×06 “The Iron Throne”

  1. Io ho letto tutti i libri usciti, compreso Fire&Blood (a tal proposito: Arya is the new Ellyssa Farman), mio fratello non ne ha mai letto neppure uno e il finale non gli è piaciuto. A me personalmente non è dispiaciuto dato che buona parte delle mie predizioni si sono avverate: da una vita credevo che il trono sarebbe stato distrutto in stile Unico Anello (qui è più un gesto simbolico ma vabbe), chi doveva morire è morto e Jon se ne è tornato al Vero Nord da Spettro e da coloro che di fatto ha contribuito a salvare.
    Purtroppo rimango dell’idea che almeno una stagione in più la dovevano fare, non solo riguardo la discesa nella follia di Danaerys, ma anche per quanto riguarda l’assetto del nuovo Status Quo nel quale il sogno di Bossi di un Nord indipendente si è avverato mentre il resto del continente si avvia lentamente verso quella che potremo definire una democrazia-federazione.

    Ci vuole parecchio tempo per descrivere la discesa di un personaggio agli inferi: pensate ad un Walter White o ad un Light Yagami, nei quali già fin dal principio alberga già in potenza un lato oscuro che si libera un po’ per volta fino a condurli al disastro. QUELLE SONO EVOLUZIONI CHE HANNO SENSO. Detto questo GOT è ufficialmente andato ad affiancare serie toste ed innovative come Dexter e Lost (non ditemi i dettagli che prima o poi mi ci applicherò a mio rischio e pericolo) che da quel che ho sentito hanno avuto uno sviluppo finale e un finale non proprio degni.

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  2. Il finale di certo non è stato perfetto ma, almeno per me, è stato pienamente soddisfacente. Nel dove si è arrivati…ma non nel come ci si è arrivati!
    Ogni personaggio alla fine è arrivato nel preciso punto in cui avrebbe dovuto essere (tanto per citare Bran)
    Il modo in cui D&D sono arrivati a questo finale di certo avrebbe richiesto più tempo e più cura nello sviluppo della trama e dei personaggi….ma era ormai evidente da circa 3 anni che avevano fretta di chiudere questa storia, che sapevano benissimo dove andare a parare (perché in fin dei conti questo è il finale che ha suggerito loro lo stesso Martin) e che la trama e i personaggi doveva necessariamente piegarsi alla necessità di arrivare nell’esatto punto che si erano prefissati. Non importa se la logica e la coerenza sarebbero state inevitabilmente sacrificate.
    Daenerys: su di lei potrei scrivere un intero libro. Era, insieme a Tyrion e Arya, il mio personaggio preferito: la sua fine mi ha rattristato davvero molto, anche se già da anni, leggendo i libri e guardando la serie TV, avevo capito che mai più un/una Targaryen si sarebbe seduto/a sul trono di spade. Daenerys doveva morire, questo era chiaro, ciò che non mi era chiaro era il modo in cui sarebbe morta. Avevo immaginato per lei una morte gloriosa, forse un estremo sacrificio per difendere la sua terra natia dalla minaccia degli Estranei, o forse una morte in battaglia nel tentativo di conquistare quel trono che credeva suo di diritto. L’hanno trasformata invece nel vero nemico (ancor più pericolosa e temibile di Cersei e dello stesso Night King!). Questa svolta non mi è piaciuta….ciò che mi è piaciuto ancor di meno e l’aver tirato in ballo, come giustificativo per le sue azioni crudeli e spietate un presunta follia!
    Diciamo che in genere mi da profondamente fastidio spiegare qualsiasi atto violento, crudele, spietato, malvagio come se fosse dettato da una qualsivoglia malattia mentale.
    Daenerys era talvolta spietata? Certamente si. Era capace di atti cruenti e violenti? Certamente si. Daenerys era pazza? NO!!!!
    Daenerys è stata corrotta dal potere (perché il potere assoluto corrompe! Sempre!) è stata corrotta dall’idolatria che migliaia e migliaia di persone provavano nei suoi confronti, è stata corrotta dalla convinzione di essere un essere straordinario, quasi divino. E chi di voi non lo sarebbe se sopravvivesse, indenne, ad un enorme rogo? Chi di voi non si monterebbe almeno un po’ la testa se risorgesse dalla cenere (si proprio come la Fenice) stringendo al petto ben 3 draghi…creature leggendarie, credute estinte per sempre, di per se stesse simbolo di gloria e potenza?
    Andiamo….nel nostro mondo, quello vero, c’è gente che si monta la testa per molto meno. Solo perché magari è capace di dare 4 calci ad un pallone…e per questo si viene idolatrati da milioni di persone!
    Non c’è da stupirsi quindi che Daenerys abbia inspirato amore, devozione, idolatria ma anche timore in migliaia di persone. Non c’è da stupirsi se lei alla fine credeva davvero di essere la prescelta e che sotto la sua guida il mondo sarebbe diventato un posto migliore. In fin dei conti per ben 7 stagioni aveva si commesso atti violenti e spietati (come la maggior parte dei Re, conquistatori, leaders o capi nella storia di Westeros….e anche nella nostra storia..quella vera!), ma aveva anche ridato libertà e dignità a persone che per tutta la loro vita avevano solo conosciuto catene, sofferenze e umiliazioni.
    Daenerys era convinta che amore, devozione e obbedienza le fossero dovuti. La si deve forse giudicare folle per questo? No…perché le sue passate esperienze l’avevano portata a credere che stava agendo secondo giustizia, e la riprova ne era l’amore che ad Essos le era stato tributato. Amore, devozione e fiducia dimostrati persino da persone che fino a poco tempo prima potevano essere annoverati tra le schiere dei suoi nemici (Tyrion e Varys).
    Lo ripeto la crudeltà e la violenza non sono sufficienti per fare di una persona un pazzo. Perché la crudeltà e la violenza fanno parte della natura umana….tutti potenzialmente siamo capaci di atti spietati, crudeli, violenti in certe occasioni ….solo che non ci piace ammetterlo. Per questo preferiamo relegare nella sfera della follia coloro che li commettono: ci fa sentire più sicuri…ci fa sentire più buoni…ci fa credere che non potremmo mai e poi mai commettere atti mostruosi….e che questi atti sono cose che commettono soltanto i pazzi!
    Ma chi può dire cosa saremmo capaci di fare se posti di fronte a condizioni estreme? E quel è certo è che Daenerys Targaryen sin dalla sua nascita è stata posta davanti a circostanze estreme.
    Vorrei dire tante altre cose…su Jon Snow….su Bran…su Arya e tutti gli altri…ma il mio commento è diventato più lungo della stessa recensione a questo episodio finale.

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  3. Se posso dire una cosa che a quanto pare pochi abbiano compreso, Jon o Aegon come lo si voglia chiamare non è ritornato tra i guardiani della notte… Bensì è diventato il nuovo Re oltre la barriera…
    Insomma gli STARK diventano i Signori di tutti i Regni…

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    • È in effetti una cosa che mi aspettavo. Ma io più che altro pensavo che avrebbero dato a Jon l’occasione di salire al trono ma lui rifiutava, dicendo “vedetevela voi” e se ne tornava al Vero Nord di sua sponte. Questo avrebbe avuto più senso anche per quel che riguarda il suo retaggio Targaryen, che in questo modo lui avrebbe messo da parte definitivamente, anche alla luce delle ipoteticHe rivelazioni da parte di Varys.

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