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Parliamone | Pelati’s GOT Reactions 8×06 – ?????

La sanguinosa battaglia per conquistare Approdo del Re si è conclusa. Jon e Tyrion entrano in quello che resta della città e si accorgono che Verme Grigio, su ordine di Daenerys, sta giustiziando i soldati Lannister rimasti.
Daenerys fa un discorso al suo esercito. Ora che ha conquistato il trono non intende fermarsi qui, piegherà tutto il mondo al proprio regime. Tyrion, disgustato, getta la sua spilla di Mano della Regina e Daenerys lo fa arrestare per tradimento.
In seguito, Jon va a trovare Tyrion in prigione e quest’ultimo lo convince che Daenerys vada fermata. È quello che farà Jon poco dopo. Davanti al Trono di Spade appena conquistato, Jon le si avvicina e mentre è distratta la pugnala al cuore, uccidendola. Drogon si accorge che sua madre è morta, quindi distrugge il trono e porta via il cadavere, lasciando però Jon illeso.
Passa del tempo e vengono convocati i Lord e Lady dell’intera Westeros, per decidere i destini di Tyrion e Jon, il quale è stato arrestato per aver ucciso Daenerys.
Nonostante il trono sia stato distrutto, si decide di scegliere un nuovo Re, Bran. Sarà proprio Tyrion a suggerirlo e a proporre il modo per distruggere la ruota: non si diventerà più sovrani per diritto di nascita, ma saranno i Lord e Lady di Westeros a sceglierlo, ogni volta che il Re precedente lascerà l’incarico.
Di contro, Bran perdona Tyrion e per “punizione” lo nomina Mano del Re.
Per quanto riguarda Jon, si trova un compromesso. Alcuni lo vogliono morto e altri vivo, quindi verrà di nuovo mandato dai Guardiani della Notte.
Il nuovo concilio ristretto sarà formato da Tyrion, Sam, Bronn, Davos e Brienne, i quali cercheranno di rimettere in sesto il regno insieme a Bran.
Infine, Arya decide di scoprire cosa c’è a ovest di Westeros, Sansa viene nominata Regina del Nord che ha ottenuto l’indipendenza e Jon si ricongiunge a Tormund e Ghost.

Ecco i commenti a caldo dello staff sull’ultimo episodio.

Ili91: E insomma, ecco qui a parlare dell’ultimo episodio che mi ha fatto schifo al 95%, di una stagione che a guardarla indietro sarà stata sì spettacolare in alcuni punti, ma che sembra sia stata scritta da un ubriaco analfabeta.

Cose positive:
– Sansa, che era un fiore in questo episodio, regina del Nord indipendente. Sono davvero contenta per lei, la sua cerimonia di incoronazione è stata bellissima, con tutti che gridavano “Queen in the North”.
– Dany morta (anche se volevo soffrisse di più).
– Il trono distrutto.
– Qualche dialogo decente.
– Podrick cavaliere.
– Brienne che ricorda Jaime senza rancore e che scrive le sue imprese sul libro dei cavalieri.
– Gli abbracci Stark sempre belli.
– Finalmente posso vivere in un mondo in cui la Jonerys non esiste più, che liberazione.
E basta. Già. Mi pare pure troppo.
Cose negative:
Verme Grigio: È la nostra città ora.
Lord e Lady: Ma il Re lo scegliamo noi.
Verme Grigio: Ah, okay.
Sotterrati a Naath, per favore.
– Jon, anzi Aegon, perché rinnego che quel tizio che abbiamo visto girare con la faccia di Jon in queste sei puntate sia lui. Dicevo, Aegon è rimasto scemo fino alla fine. Che muoia pure di freddo alla barriera, non si merita né l’amicizia di Tormund, né il perdono di Ghost. Mi hanno fatto odiare Jon, vergogna agli autori.
È questa la fine del suo personaggio? Nei Night Watch di nuovo? Che manco servono più! E la barriera l’hanno tirata su in una notte? Fatemi il nome dei loro muratori e tecnici che in Italia ne avremmo bisogno. Sono davvero, davvero delusa.
– Sansa è sul trono, okay, ma mi hanno diviso gli Stark ai quattro lati della terra e lei mi resta sola. Sansa si meritava una famiglia, l’hanno abbandonata tutti, che schifo.
Arya: cosa c’è a ovest?
Aegon: non lo so.
Arya: nessuno lo sa.
Eh, se nessuno lo sa ci sarà un motivo!
– Gendry non pervenuto, manco una sorta di addio con Arya, pezzenti.
– L’orrore di Edmure sotto trama comica, ma in generale tutte le battute erano pessime.
– Morale: venditi al miglior offerente che diventi Maestro del Conio e Lord delle terre migliori dei Sei Regni.
Tyrion: spero che accetterai di essere Re.
Bran: perché sarei venuto fino a qui sennò?
Oddio. Oddio. Questo dialogo mi ha lasciato di stucco. È una sorta di battuta o ha tipo confermato che vede il futuro? E, se si è visto Re, perché non ha fatto nulla, perché ha permesso che Dany distruggesse Approdo?
– Episodio completamente privo di twist, una noia mortale in generale. Mezzo episodio solo per uccidere Daenerys, anzi, per decidere che fosse il caso di farlo.
– Yara, la sorella di Theon, è meglio che tace, perché dice di aver giurato fedeltà a Dany, ma intanto non ha aiutato contro gli Estranei né a prendere Approdo del Re. Inutile.
Cose boh:
– Bran sul trono… non mi fa così schifo, ma nemmeno mi piace. Cioè, penso sarà un buon Re, ma onestamente avrei preferito che dividessero i regni, però mi può star bene che per spezzare la ruota ogni volta si elegge un Re anziché il diritto passi per nascita.
– Mi aspettavo che visto che per Verme Grigio il fatto di rendere Mano del Re Tyrion non bastasse come “punizione” gli tagliassero qualcosa. Sono ancora qui che mi chiedo se mi sono persa qualcosa.
– Il libro quindi non l’ha scritto Sam, ma… Bran? Però ha senso visto che è l’unico a conoscere tutta la storia.
– Il cavallo che aveva Arya alla fine della 8×05 e che è sparito a inizio 8×06 si è smaterializzato?

Dreamer183: Finalmente è finita, mi sento di dire solo questo. L’ultimo episodio si conferma all’altezza, o meglio, alla bassezza di questa dell’intera stagione: deludente, monotono, lento, noioso, distruttivo e insipido.

  • 78 minuti di passeggiate, chiacchierate e primi piani. Bene ma non benissimo 
  • Daenerys uccisa da Jon Snow. Anzi, Daenerys uccisa da Jon Snow mentre si fida di lui e si lascia baciare. Sinceramente…speravo de mori’ prima. Non si può guardare questo finale per lei. E il problema non è che sia morta, perché lo sapevo che sarebbe successo, anche prima di iniziare questa stagione e rendermi conto del tragico livello della sceneggiatura. Il problema è il modo in cui è successo. Daenerys è morta come una scema. Dopo tutto quello che ha fatto, l’hanno fatta morire come una ragazzina innamorata che si fida di un cretino che l’ha rifiutata per duecento volte nei giorni precedenti. Mi dispiace ma per me non esiste. Non esiste nemmeno se la guardo nell’ottica che Daenerys fosse alla costante ricerca di affetto. Non a questo punto della storia. Non dopo che è diventata la Mad Queen. Quando ha scelto di radere al suolo Approdo del Re e di bruciare viva la popolazione, Daenerys sapeva che non sarebbe più potuta tornare indietro quindi non ha alcun senso che si fidi di Jon tanto da riavvicinarsi a lui e dargli così la possibilità di pugnalarla. No, no e no. Questa conclusione per il personaggio è un grosso NO #DaenerysDeservedBetter
  • L’unica cosa positiva è che finalmente smetterò di sentire quell’odiosissimo e osceno “Dany”. Daenerys, Khaleesi, Your Grace, anche Gilberta sarebbe andato bene…tutto ma non Dany.
  • Drogon che brucia il trono (peccato non abbia arrostito anche Jon) per il dolore è la cosa più soddisfacente dell’episodio. D’altra parte, morta sua madre, nessuno se lo sarebbe meritato 
  • Sansa regina e il Nord indipendente. Bene, la secessione padana si è conclusa con successo
  • Bran re dei sei regni è una scelta senza infamia e senza lode. Forse è una scelta in linea con la stagione che ha voluto stupire con svolte narrative improbabili, ma spesso insensate. Anche se, a dirla tutta, l’hanno fatta passare come una ponderata decisione di Tyrion quando Bran è semplicemente il parente maschio in vita più prossimo al legittimo erede al trono. Non è che ci volessero settimane di riflessione per arrivarci. In più hanno voluto mostrare il tutto come un grande disegno di cui Bran era a coscienza ma, secondo me, è stata una cosa butata lì a casaccio e raffazzonata come tutto il resto della stagione
  • Interessante l’idea che il re sia sostanzialmente diventato elettivo. Almeno un cambiamento che sia uno sono riusciti a farlo 
  • Tyrion è per me una grande delusione. Non tanto per quello che ha fatto in questo episodio ma perché è solo l’ombra dell’uomo che è stato. Alla fine è diventato quello che avrebbe sempre dovuto essere ma non sono così sicura che a quel ruolo fosse destinato Tyrion per com’è oggi
  • Il circoletto di Westeros con i sopravvissuti che tentano di rimettere in piedi il regno è un po’ ridicolo. Della serie: sono rimasti solo loro, fateveli andare bene 
  • Brienne che scrive con amore e senza alcun rancore la storia di Jamie è puro fan service visto che hanno distrutto la coppia a picconate
  • Jon è tornato al punto di partenza quindi non capisco il senso di renderlo un Targaryen tanto inutile era e inutile è rimasto. Non mi hanno dato nemmeno la soddisfazione di vederlo morire tra atroci sofferenze then…what’s the point?
  • Jon non se lo merita un lupo come Spettro
  • Il finale di Arya è forse quello più sensato e coerente per il personaggio. è agrodolce ma è giusto che lo sia. Lei è sempre stata in bilico tra luci e ombre e un finale del tutto positivo sarebbe stato out of character. Non che per gli sceneggiatori l’out of character si sia dimostrato un problema
Sono amareggiata. Non pretendevo ovviamente un lieto fine, Game of Thrones è pur sempre Game of Thrones, ma sicuramente non meritavo questo. Una stagione finale con una trama facilona, con colpi di scena assurdi o totalmente prevedibili, e che sputasse sulla caratterizzazione dei personaggi tipo Jaime. Ci sono delle cose che ho amato, ma molte di più che ho odiato, al punto che è un sollievo che sia finita. Ora se ne parlerà per un po’ e poi verrà dimenticata se non per qualche citazione di quando in quando.
Addio GOT, non insegnare agli angeli niente, che fai schifo.

elleemme: Per me questa puntata potrebbe anche intitolarsi: “Jon Snow fa cose su uno sfondo di desolazione”. Ora, so che tanti hanno odiato questo finale, io sinceramente non ho un’opinione così forte, alcune cose mi sono piaciute tanto addirittura, per me il problema sta nel modo in cui si è raggiunta questa conclusione e le tempistiche stesse all’interno dell’episodio, gestite male come sono state gestite male nel corso di tutta la stagione e anche nella stagione precedente. Ci sono stati dei dettagli che ho sinceramente apprezzato, come il momento in cui Tyrion ammira i teschi di drago, un richiamo a quando era bambino e ne aveva scoperto l’esistenza nelle gallerie segrete della Fortezza Rossa; mi è piaciuto anche il ritrovamento di Jaime e Cersei. Pur odiando la gestione dei due Lannister nelle ultime puntate comunque un po’ di emozione c’è stata, grazie soprattutto alla recitazione di Peter Dinklage e alle Piogge di Castamere in sottofondo. Un altro dettaglio che mi ha fatto piacere vedere è stata Brienne che completa la storia della carriera di Jaime in quanto cavaliere sul Libro Bianco. Ripeto per chiarire: odio come si è arrivati alla realizzazione di queste scene, ma le scene in sé mi sono piaciute.

Dovete sapere che un tempo Jon Snow era il mio personaggio preferito, penso ancora a lui come al mio personaggio preferito più per affetto che altro perché nelle ultime due stagioni lo hanno davvero maltrattato e ridotto ad un burattino incoerente (come dimostra il suo colloquio con Tyrion nella cella). Alla fine tutto ciò che ha affrontato (ricordiamoci che è pure morto nel frattempo) è servito a…farlo diventare finalmente un ranger dei Guardiani della Notte? E la storia delle sue origini che ruolo ha avuto? Potreste rispondermi che ovviamente tutto è servito affinché Jon uccidesse quella pazza di Dany (applausi per Emilia che cerca di compensare la sceneggiatura orrenda con un’ottima recitazione), ma il conflitto nato dalla sua vera identità è del tutto superfluo perché i dubbi sulla moralità di Dany gli sarebbero venuti a prescindere, considerando la sua educazione e il suo senso dell’onore. Ad uccidere Dany avrebbe potuto esserci Tyrion, Varys, chiunque si fosse accorto della sua latente follia, ma riportare Jon in vita solo per fare questo mi sembra eccessivo, anche perché la sua resurrezione era legata a Melisandre, dunque alla lotta contro la Lunga Notte. Tutto questo paragrafo enorme per dire: mi dispiace Jon.

Ora che mi sono lamentata a dovere torno ai motivi di contentezza perché il mio desiderio più recondito è stato realizzato: il Trono è stato distrutto dal fuoco di drago. Non so nemmeno descrivere la soddisfazione di vedere finalmente la mia teoria diventare realtà, anche se, come sempre, il raggiungimento del risultato non ricompensa di tutte le trashate che ho dovuto sopportare per arrivarci. Al contrario di questo momento tragico (rovinato dai dialoghi che non verrebbero pronunciati nemmeno dai tronisti di Uomini e Donne), il consiglio dei lord e delle lady è stato di una comicità inaspettata, l’unico ad avanzare una proposta sensata è stato il povero Sam che, come al solito, viene ignorato perché certe brutte abitudini vanno mantenute fino alla fine.

Bran come re è un’idea interessante però, sempre lo stesso problema, come ci siamo arrivati? È praticamente un mago onnisciente, nonché mutaforma, c’era davvero bisogno di questo enorme sacrificio di innocenti per portarlo sul Trono? Non avrebbe potuto e voluto prevenire il massacro di Approdo del Re? Non mi convince come i pezzi sono stati messi insieme; mi affascina il concetto di una figura capace di ricordare la storia per evitare gli errori del passato, ma ancora prima che inizi il suo regno Bran sembra aver già fallito, facendo sì che degli innocenti vengano massacrati perché “così doveva andare”.

Il momento più bello ed emozionante per me è stato sicuramente dire addio alla famiglia Stark. Sul molo mi è sembrato di rivedere i bambini della prima stagione, soprattutto nel saluto tra Arya e Jon. Sinceramente non ho capito da dove sia nato il desiderio di scoperta di Arya, è sempre stata una combattente, ma comunque legata alla sua casa e alla sua famiglia, mi sembra giusto un espediente per dividere ulteriormente il “branco” degli Stark, cosa che, come insegnava la buonanima di Ned, non andrebbe fatta. A parte questo dubbio amletico, l’incoronazione di Sansa e il ritorno di Jon a Castello Nero hanno proprio purificato la mia anima, per non parlare della riunione con Spettro, davanti alla quale ho pianto senza ritegno.

So che per molti questa sarà la conclusione di un’epoca, ma questo è il mio consiglio: leggete i libri e avrete ancora tanto da attendere e sarete in ottima compagnia.

franmento: Ad essere onesta, avevo paura di come l’avrebbero fatta finire, vista l’involuzione della qualità a livello di trama e scrittura in questa stagione, e invece sono abbastanza soddisfatta perché questo series finale è stato la chiusura, se vogliamo dirlo quasi obbligata, del percorso che gli ultimi episodi avevano intrapreso. Se non vi è piaciuto, non credo sia tanto da biasimare l’episodio in sé, che tra l’altro è tecnicamente ineccepibile, quanto le scelte di trama piuttosto discutibili portate avanti finora e che in un modo o nell’altro dovevano trovare una conclusione. Forse questa è stata la fine più degna che potessimo aspettarci, non epica come l’avremmo voluta, sicuramente non troppo scioccante e un po’ troppo frettolosa, ma nel complesso non da buttare.
The Day After Tomorrow: il giorno dopo la devastazione portata da Daenerys, Approdo del Re si sveglia con un cumulo di macerie e qualche cadavere carbonizzato, il tutto visto attraverso gli occhi di un Tyrion più schifato che mai. Il discorso delirante della Madre dei Draghi agli Immacolati, in cui non prende minimamente in considerazione il fatto di aver raso al suolo una città intera con tutti i suoi abitanti, dà al nano il colpo di grazia (che in tutto questo ha trovato pure i cadaveri dei fratelli ed emotivamente non è che se la passasse benissimo), che in un impeto di rabbia lancia la spilla da Primo Cavaliere ma viene arrestato in un millisecondo, perché la democrazia, alla cara regina, le spiccia casa.
Jon che si ripiglia: in fondo sapevamo che sarebbe finita così, ci restava soltanto da scoprire chi tra lui e Arya avrebbe accoppato la Madre dei Draghi. Ce ne ha messo di tempo, gli è servita addirittura la cover di Bruci la Città, nonché un breve ma intenso discorso con Tyrion, per fargli finalmente aprire gli occhi e non dire ossessivamente la stessa battuta per tutti gli 80 minuti. Al terzo “you’re my queen” ero pronta a spegnere il televisore, ma poi assistiamo a questa scena abbastanza epica in cui Jon pugnala Daenerys ed è subito Colpone di ScenaTM. Daenerys doveva morire, c’è poco da fare, gli scrittori le hanno provate tutte per farla odiare e rendere la sua dipartita meno dolorosa. Tuttavia, Jon paga le conseguenze di questo suo gesto: imprigionato per settimane, riuscirà a commutare la sua condanna a morte con il ritorno dai Guardiani della Notte. La chiusura del cerchio, il ritorno alle origini, chiamatelo come volete, io ho apprezzato, perché lui non era mai stato interessato al gioco del trono, anzi, abbiamo visto come partecipare ad intrighi e questioni politiche l’abbia reso più scemo del dovuto. Se proprio vogliamo dirla tutta, dopo avermelo fatto odiare da che era il mio preferito, almeno un finale degno dovevano concederglielo, dovevano darci un motivo per smettere di pensare “ma questo perché l’abbiamo fatto resuscitare?”.
Burn, Baby, Burn: Drogon che dà fuoco al trono di spade vince il premio per la scena migliore della puntata, per poi prendere la sua regina e volare via verso l’infinito e oltre. La distruzione del trono era il mio guilty pleasure per questa serie e, onestamente, mi aspettavo che l’avrebbero fatto gli Estranei, ma siccome la minaccia della vita è stata esaurita in 80 minuti un paio di settimane fa, mi devo accontentare.
Questo è un Grande Paese: dopo la morte di Daenerys e l’esilio di Jon, tutte le alte personalità del reame si riuniscono per decidere chi debba effettivamente governare questi benedetti Sette Regni. Si stabilisce che il titolo di re non sarà più ereditario ma elettivo e il vincitore del contest più ambito di Westeros è Bran, in qualità di incarnazione della Storia. Era la mia prima scelta? Ovviamente no, ma la sua evoluzione in Corvo con Tre Occhi a qualcosa doveva pur servire e questa era l’unica soluzione plausibile rimasta. Si circonderà di consiglieri di qualità come Tyrion, Bronn, Sam, Davos e Brienne. Lei, tra l’altro, per me è la vera vincitrice della serie. Oltre ad aver completato il suo percorso di trama nel migliore dei modi, è sopravvissuta quando tutti (me compresa) la davano spacciata al totomorto da almeno un paio di stagioni e decide di onorare la memoria di Jaime scrivendone le gesta. Almeno lei gli ha reso giustizia, altro che sceneggiatori…
La Fine dei Giochi: La scena finale con il parallelismo tra Arya che si improvvisa Dora l’Esploratrice e salpa verso ovest (almeno un saluto a Gendry poteva farlo, non dico molto), Sansa che viene incoronata Regina del Nord secessionista e Jon che cammina in mezzo ai bruti (e finalmente riabbraccia Spettro) mi ha emozionato. Questo era il finale che volevo per la mia casata preferita, quella che sembrava fosse destinata all’estinzione già dalla terza stagione. Spendo due parole anche sul percorso di Sansa, che probabilmente ha avuto la miglior conclusione di tutti: sono passata dall’odiarla (perché dai, nella prima stagione era insopportabile) all’amarla incondizionatamente e vederla sul quel trono di legno che, bene o male, si è guadagnata portandosi appresso un notevole carico di sofferenze è stato il momento più alto di questo finale. Long may she reign, come si suol dire.

Sarà strano non commentare più questa serie, non doversi più svegliare alle 3 del mattino per guardare le puntate e magari maledirsi per questo la mattina dopo. Che vi sia piaciuto o meno il finale, Game of Thrones ha rivoluzionato il panorama televisivo mondiale e difficilmente presto arriverà qualcuno a sostituirlo.

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Ed Infine un grande grazie alla nostra Amigdala per la grafica.

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