Grey’s Anatomy/Telefilm

Recensione | Grey’s Anatomy 15×25 “Jump Into The Fog”

Siamo finalmente arrivati alla fine di questa quindicesima stagione di Grey’s Anatomy e devo ammettere che questo episodio è stato una grande sorpresa, non per la qualità, ma perché in un certo senso è riuscito a ribaltare tutti i pronostici,  dando una conclusione felice a molte storyline che si prestavano ad averne una triste e lasciando il dramma a chi invece sembrava tutto sommato in una situazione favorevole. Insomma, chi si sarebbe aspettato che il vero cliffhanger dell’episodio sarebbe stata la sparizione di Jackson nella nebbia? Andiamo a parlare nel dettaglio di quanto successo.

Cominciamo dalla questione di Meredith e DeLuca e dai miei personali ringraziamenti a chi ha scritto l’episodio per aver messo in bocca alla Grey esattamente il ragionamento che io ho fatto nella scorsa recensione. Al netto di quanto possa essere stato romantico il gesto di DeLuca, la sua è stata soprattutto una mossa stupida perché oggettivamente lei avrebbe più possibilità di cavarsela in quella situazione. Così invece cosa abbiamo risolto? Andrew in carcere che riceve il tanto agognato “ti amo anch’io” attraverso un telefono e guardando Meredith da dietro un vetro; Alex, Meredith e Webber licenziati e l’spedale coinvolto nell’ennesima bega legale che di sicuro bene non fa. Ora, io non vorrei dire che la colpa sia tutta di Andrew, ma è innegabile che se lui non avesse fatto niente, al massimo avremmo avuto Meredith al suo posto dietro le sbarre e tutti gli altri salvi e al loro posto. In termini di analisi costi e benefici, la decisione presa da Andrew era e, a maggior ragione alla luce degli sviluppi di questa settimana, è quella che massimizza la perdita e minimizza il profitto. Long story short: sarà che stato romantico, ma ha fatto un casino enorme.

Va decisamente meglio a Jo che grazie ad un’epiphany repentina, e forse un po’ poco probabile, capisce di non poter soccombere alle proprie paure e decide finalmente di farsi aiutare, con il supporto di Alex che mette da parte i suoi mille dubbi, il fatto che lei non abbia voluto parlargli, l’essere stato tagliato fuori e il suo sentirsi solo, per supportarla mentre decide di iniziare un percorso psichiatrico. C’è qualcosa di struggente e intenso in quelle scene che non riesco a spiegare. I due non si dicono molto eppure riescono a ritrovarsi, anche più forti e più uniti di prima. Alex supera in qualche modo quella paura che si porta dietro da tutta la vita che prima o poi le persone accanto a lui impazziscano e lo lascino da solo per starle a fianco; mentre Jo, dal canto suo, accantona il timore di parlargli e di distruggere quello che davvero c’è di buono nella sua vita perché capisce di aver bisogno anche del suo supporto. Questa è una relazione che funziona nonostante le difficoltà. Questo significa stare insieme.

Nonostante la questione di partenza sia del tutto diversa, più o meno allo stesso risultato arrivano Levi e Nico. Li ho sempre trovati carini ma mai nulla di più, invece devo dire che questo loro finale l’ho apprezzato davvero molto perché ribalta totalmente i ruoli e apre ad un nuovo potenziale sviluppo della storia. Schmitt ha passato l’intera stagione ad invidiare Nico e a cecare di imparare da lui come essere out and proud, come essere più sicuro di sé, più bravo nel suo lavoro e meno maldestro; mentre ora è Nico a dover imparare da lui come si sbaglia, come si cade e soprattutto come ci si rialza, come si fa ad avere rispetto per se stessi pur non essendo i primi della classe e, più in generale, come si faccia a fare i conti con la consapevolezza di essere umani, quindi imperfetti. Il coming out di Levi con sua madre, per quanto rapido e indolore, e l’ammirazione che Nico esprime per quel gesto, sono lo specchio di come le dinamiche del rapporto si siano del tutto ribaltate e di quanto i due potrebbero regalare momenti importanti, anche formativi, se solo avessero più spazio. Ero pronta a vedere Nico imbarcarsi su un aereo per San Francisco senza nemmeno salutare il suo ragazzo e invece l’ho ritrovato seduto su un vecchio divano in uno scantinato a farsi coccolare e accudire dal suo fidanzato e dalla (si spera) futura suocera. Non è un plot twist ma è una scelta quanto meno inaspettata che mi ha convinto molto e che, tutto sommato, mi fa sperare che la loro relazione possa avere più spazio nella prossima stagione. Tra l’altro Krista Vernoff ha confermato che Alex Landi, l’interprete di Nico, farà ancora parte del cast della stagione 16 come recurring quindi le possibilità di portare avanti la storyline in modo dignitoso ci sono tutte.

Chi invece sembra non imparare mai ed è sempre allo stesso punto sono Jackson e Maggie che continuano a ruotare intorno agli stessi problemi senza mai affrontarli. Alla fine dei conti, ha ragione la Pierce: Jackson ama Maggie ma lei non gli piace. Non gli piace così com’è, non gli piace che non apprezzi ciò che lui ha imparato ad amare dopo la sua svolta mistica, non gli piace che sia così razionale e poco spirituale e non gli piace il suo approccio alle cose e alla vita in generale. Il vero problema è che Maggie non piace a questo Jackson. Lei non è impazzita all’improvviso ed è diventata una donna diversa e incomprensibile. È lui ad essere cambiato dall’oggi al domani. Ha trovato la fede, è diventato un uomo spirituale che sembra volersi spogliare dei suoi averi per il bene del prossimo, sembra disinteressato alle cose terrene e guarda tutti dall’alto in basso come se avesse la verità in tasca. L’unica cosa che non pare essere cambiata è la presunzione che lo ha sempre contraddistinto e sulla base della quale si permette di giudicare Maggie che ha studiato e lavorato tutta la vita per costruirsi un futuro. Quello stesso futuro che per lui è sempre stato a portata di mano grazie al suo cognome e al patrimonio ad esso correlato. Ed è quella stessa presunzione che porta Jackson a pretende che Maggie si adatti a questo suo nuovo modo di essere e di vivere senza batter ciglio, come se lui fosse lo stesso di quando la loro relazione è iniziata. Il punto è che non è così. Forse sarebbe il caso che si sedessero a parlare per cercare di capire se questo nuovo Jackson possa davvero andare d’accordo con la vecchia Maggie o se non sia meglio che le loro strade si dividano, prima di arrivare a rovinare anche il ricordo della loro storia. Ammesso e non concesso che lui riemerga dalla nebbia, è ovvio.

Dopo due stagioni in cui prende schiaffi a destra e a manca come se fosse un punchingball, sembra che anche per Amelia sia arrivato il momento di un po’ di serenità. Tra l’altro io credevo che la questione della storiella passeggera con Link fosse già stata superata dopo la cena a casa dell’infernale famiglia Shepherd a New York ma evidentemente c’era bisogno di verbalizzare il tutto e renderlo ufficiale. Trovo che questo suo percorso di rinascita che riparte soprattutto da lei e che non si appoggia a nessuno, sia una delle scelte più intelligenti che si potessero fare riguardo il suo personaggio. Amelia ha davvero bisogno di tempo per tagliare definitivamente con Owen e archiviare quel sentimento che ancora la tiene legata a lui. Questo non significa che debba smettere di parlarci ma solo che deve chiudere la loro storia in una scatola e considerarla come un capitolo chiuso perché quello è l’unico modo in cui può andare avanti con la sua vita e con Link. Inoltre spero davvero che lei e Teddy diventino amiche perché ci hanno dimostrato che sarebbero un duo incredibile e perché, in generale, se c’è una cosa che la Vernoff ha gestito bene in questa stagione sono state proprio le loro interazioni. Sarebbe stato facile trasformare il triangolo con Owen in una guerra con frecciatine e colpi bassi tra loro e invece entrambe si sono dimostrate rispettoso dell’altra e non hanno mai, nemmeno una volta, cercato di farsi del male a vicenda, né tanto meno hanno provato a diffamarsi e screditarsi per attirare l’attenzione di Owen. In questo senso, quindi, è stata mantenuta la promessa di gestire questo triangolo come se i protagonisti fossero davvero tre chirurghi adulti e maturi e non tre liceali alle prese con la prima cotta.

Concludo con la mia gioia personale: Teddy, Owen e la piccola Allison. Non so cosa dire se non che finalmente ce l’hanno fatta. Ce l’abbiamo fatta. Sì, perché un po’ mi sento partecipe di questa loro felicità e in parte la sento anche un po’ mia visto che ho aspetto per anni questo momento. Ho aspetto anni di vederli insieme, felici e sereni. Senza barriere, senza paure e senza filtri. Solo Teddy, Owen e quell’amore che li ha sempre legati, che li ha portati a respingersi ma anche a non perdersi mai del tutto, ad allontanarsi per poi trovarsi più uniti di prima e a anche ad odiarsi per poi tornare ad amarsi più intensamente. Mi spiace che nessuno abbia pensato a Tom, sono sincera, così come mi dispiace che Teddy non sia mai stata onesta con lui e mi dispiace anche che molti si siano risentiti nel sentir dire alla Altman che Owen sia stato l’unico a farle provare certe cose, sminuendo così in un certo senso la storia con Henry. Eppure, nonostante io capisco tutto questo, non riesco a non considerare giusto questo finale, che poi finale non è ancora, per loro due. Quello che c’è tra loro sta tutto nelle parole di Owen di questa settimana e in quelle di Teddy della scorsa, nelle cose che si sono detti e non detti in questi anni, nelle urla, nei pianti, negli abbracci e negli adii che non sono mai stati definitivi perché qualcosa li ah sempre portati a riunirsi. Loro si sono amati da subito e tanto, così tanto da spaventarsi  e da scappare per la paura di non essere mai pronti, di non essere all’altezza di quel sentimento così forte perché, come canta qualcuno che la sa molto più lunga di me, per pesare il cuore con entrambe le mani ci vuole coraggio. E loro quel coraggio alla fine lo hanno trovato. Questa è l’unica cosa che conta.

Tirando le somme, posso dire che questa stagione non è stata un gran che ma è stata comunque nettamente migliore delle due precedenti. Grey’s non è più quello di un tempo ma forse, e dico forse, con meno episodi e un piccolo sforzo in termini di sceneggiatura, potrebbe avere ancora qualcosa da raccontare. Considero positivo il fatto che nessun membro del cast sembri in procinto di lasciarsi, più che altro perché già le storyline sono quello che sono, se iniziamo.anche a perderci i pezzi per strada, è al fine. Nello specifico annovero tra i pro:

  • L’episodio 15×19, quello sullo stupro, di cui renderei obbligatoria la visione nelle suole
  • L’arco narrativo di Jo
  • La storia tra Meredith e DeLuca, escludendo il finale romanticamente stupido (o stupidamente romantico, scegliete voi)
  • Teddy Altman (che questa settimana mi ha fatto ridere come non mi capitava da un bel po’)
  • Teddy e Owen
  • Amelia e Link
  • Link come new entry
  • La crescita di Levi, a prescindere da Nico
  • Il ritorno di qualche caso pediatrico per Alex
  • Il personaggio di Tom Koracick
  • La gestione più che matura del rapporto, ammesso e non concesso che possa essere definito così, tra Amelia e Teddy

Tra i contro invece metto:

  • L’inutile e mai decollato triangolo tra DeLuca, Meredith e Link
  • Il non aver dato, per l’ennesimo anno, una storia a quei poveri specializzandii
  • La ridicola terapia di Owen
  • Il pentagono Teddy, Owen, Tom, Amelia, Link che è andato avanti anche troppo
  • I tanti e troppi episodi in cui non è successo nulla
  • Il perpetuo massacro di Amelia con continui riferimenti alla sua dipendenza
  • La gestione del personaggio di Owen che io adoro ma che è sempre stato uno dei miei preferiti ma che è stato rovinato più del dovuto. Si è ripreso giusto un attimo in questi ultimi due episodi
  • Jackson e la sua svolta da santone spirituale
  • Jackson e Maggie la cui storia fa acqua da tutte le parti ormai
  • Il tumore di Catherine risoltosi in due secondi
  • L’assenza totale di Carina DeLuca (che se doveva fare questa fine, tanto valeva che andasse a New York con Arizona, salvando almeno un po’ l’orrenda uscita di scena della Robbins)
  • Tutto il dramma della famiglia DeLuca, il padre instabile e i “bambini nelle borse”
  • Tutte le altre cose di cui mi sono lamentata da settembre in avanti e che ora non mi vengono in mente

Bene, direi che anche per questa recensione e soprattutto per questa stagione siamo arrivati alla fine. Vi do appuntamento alla prossima e vi ringrazio per aver seguito con me le (non sempre avvincenti) avventure in cui Krista Vernoff & co. ci hanno condotto in questi 25 episodi. Grazie a chiunque abbia commentato, lasciato un like o una reaction e a tutti i lettori silenziosi che hanno deciso di dedicare anche solo qualche minuto del loro tempo a leggere le mie baggianate. Lo apprezzo molto, davvero.

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4 thoughts on “Recensione | Grey’s Anatomy 15×25 “Jump Into The Fog”

  1. Penso che il problema Jakson verrà risolta alla maniera del Nba, tagliandolo, non vedo il suo nome tra i confermati, concordo su Carina de i due De Luca l’unica da salvare nonostante l’inesistente minutaggio. Per il resto tutto banale secondo i dettami di K.V, a parte la battuta sulla ginecologa quella ha fatto ridere anche, povero signor lamento, Owen, che cade sempre sul morbido, quando gli va male sono bellissime. Poteva essere fatta meglio la reunion senza sminuire Cristina ed Henry, che sono pacchi? Maggie io non la tollero ma soprattutto non è accettabile la ripetitività della sua storyline, il discorso della ricchezza di lui anche basta non è una colpa, per April non lo era, la storilyne del personaggio non si regge sono d’accordo con te. Non mi va giù il trattamento riservato a Atticus, Tom, ed Alex soprattutto l’ultimo destinato da K.V alla solitudine ma anche i primi due che sembrano avere scritto in fronte aiutate tutti ma per voi il telefono squilla a vuoto, so che è una scelta narrativa ma anche no. Concordo con te sul discorso De Luca Meredith, analizzato nell’ultimo episodio, non si regge in piedi roba da quindicenni, ma poi chi va in carcere per truffa prima di una condanna? Nemmeno in America dove sono molto più severi e soprattutto pagando cauzione esci subito ma soprattutto patteggiando risolvi anche il contenzioso, non è un omicidio. Manca verosimiglianza alla realtà anche se negli ultimi episodi i casi medici hanno rifatto capolino. Ho visto che Ellen Pompeo diventerà co show runner sia di Greys che di Station 19 spero abbia un influenza positiva, su Nico e Kim, un lieto fine uno, dove il secondo farà la fine di Carina riapparsa all’ultimo episodio dopo un eternità. K.V. ha dichiarato che vuole tanti cross over con i pompieri l’anno che verrà.

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    • Non credo che Jackson sparisca anche perchè questa lista dei confermati non si capisce da dove provenga.
      Mi sembra un po’ riduttivo e svilente nei confronti di Teddy ridurla a “quando gli va male sono bellissime”. Lei è molto più di una bella donna, non scherziamo proprio, e la loro storia va ben oltre la bellezza. Possono non piacere e ci sta, ma ridurla alla questione della bellezza è veramente assurdo.
      Io non penso che siano stati sminuiti Cristina e Henry, quello è il punto. Teddy e Owen si sono sempre amati in un modo diverso che andava ben oltre il momento contingente. Cristina lo sapeva, così come anche Henry. Non dico che non li amassero, ma quello che lega Teddy e Owen è sempre andato oltre.
      La questione Jackson e Maggie è ripetitiva da entrambi i lati: lui non accetta la razionalità di lei e lei non accetta che lui faccia il superiore pur non essendosi mai dovuto guadagnare nulla nella vita. In generale io non li sto tollerando, ma se devo scegliere in questo episodio do ragione a lei. Lui chi è per criticare le sue scelte di vita e per dirle che ha studiato troppo? Non sono mica tutti Avery, c’è gente che nasce con niente e deve lavorare sodo per arrivare a certi livelli. Il fatto che per April non fosse un problema non c’entra nulla. Maggie non deve essere la fotocopia di April e pensarla come lei, non sussiste il paragone. Inoltre Jackson non é più quello di qualche anno fa quindi ha ancora meno senso farlo.
      Non credo che Alex sia destinato alla solitudine. A Link tutto sommato è andata più che bene. L’unico che è stato davvero trattato male è Tom ma KV dice che quella scena finale ha un senso quindi staremo a vedere.
      In realtà io il fatto che DeLuca sia andato in galera lo trovo abbastanza plausibile, sia perché frodi, truffe ed evasioni fiscali hanno un peso molto diverso rispetto all’Italia, sia perché lui è stato arrestato, non semplicemente denunciato..La cauzione viene concessa dal giudice in un secondo momento, non è immediata appena si finisce in carcere e non c’è sempre. Quelle che abbiamo visto noi sono le prime ore, non dovrebbero nemmeno esserci arrivati alla cauzione.
      Certo, ci mancava che Ellen diventasse co-showrunner, già Meredith le vediamo col contagocce. La questione dei crossover potrebbe essere interessante se ben gestita, io mi preoccupo più che altro del fatto che rovini le storyline e i personaggi di S19 che per ora funzionano benissimo.

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  2. Era una battuta D non volevo sminuire Teddy è che non tollero Owen che si innamora come io accendo le luci delle palline di natale, mi riferivo alla sua storiella con Carina avuta nell’intermezzo fra Teddy e Amelia, non mi sembra cascato male, oltretutto Carina è la classica persona luminosa che ti fa stare bene. Koracik, Link Alex invece sempre a fare gli assistenti sociali con persone difficili, intendo dire che Owen è tutto ma sfortunato no, il suo personaggio viene difeso dagli sceneggiatori dello show secondo me anche troppo. Non è una critica nei confronti delle compagne dei predetti (K.L;A) ma insomma un po’ di fortuna, luce e semplicità per loro no? Hanno una rogna addosso che sembra senza fine

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    • Non credo che Owen sia più o meno sfortunato degli altri. Tra l’altro lui è lì dalla quinta stagione mentre Tom e Link ci sono da molto meno, non si può fare il paragone. Sugli innamoramenti facili, invece, sono d’accordo.
      Per il resto ripeto, a me non sembra proprio che soprattutto a Link sia andata così male. Amelia non gli ha scaricato addosso nulla, hanno costruire un rapporto e ora stanno andando gradualmente. Dove sono i suoi drammi?
      Alex per ora sta avendo una situazione complicata, ma anche vissuto molto momenti positivi. Con Jo è stato bene per più di mezza stagione, con la madre è andato tutto bene ed é stato anche un ottimo capo. La sfiga gira in Grey’s, come sempre.

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