Questa recensione è probabilmente la più difficile da scrivere finora, perché… non so cosa dire. Per certi versi è andato tutto proprio come mi aspettavo, mentre per altri, uno in particolare, sono così delusa e amareggiata che quasi quasi avrei voglia di mollare tutto.
Credo siano tre i personaggi dei quali dovremmo principalmente parlare: Jaime, Daenerys e il Mastino.
Partiamo da Daenerys: chi mi legge (ma anche chi non mi legge, perché lo ribadisco ogni santa volta) sa che non sono esattamente una sua fan. Più che non esattamente, diciamo che non lo sono per nulla. Vedere il modo in cui l’hanno fatta agire, tuttavia, non mi è andato giù. Sono la prima a dire che sbaglia spesso e volentieri, la prima a non amare il suo modo di risolvere le cose, quindi non dovrei essere stupita. In realtà la capisco: a Essos era una regina amata, tutti la consideravano colei che aveva liberato intere popolazioni dalla schiavitù e veniva omaggiata da tutti. Nessuno la conosceva, non come a Westeros, e non si era aspettata di ricevere questo tipo di accoglienza. A Westeros continuano a ripetere che c’è il 50% di possibilità che impazzisca da un momento all’altro, la odiano e hanno paura di lei. Non era preparata a tutto questo e si vede e, per quanto mi sia difficile ammetterlo, in un certo senso è ingiustificato. Sì, ha messo piede su questa terra e la prima cosa che ha fatto è stata bruciare quelli che non si sono voluti inginocchiare davanti a lei. Sì, Jon le spiegava che il mondo dei vivi era minacciato e il suo pensiero principale era di farlo inginocchiare davanti a lei. Sì, sono una povera ingenua che crede che i regni vadano conquistati con la lealtà e facendosi rispettare e amare, non con la forza, non quando non è necessario, e lei ha fatto sempre il contrario ed è questo che non riuscivo ad apprezzarla come faccio con Sansa, ad esempio. Però aveva ragione anche Olenna, parlando di Margaery: lei era una regina amata, la gente quando la vedeva passare sorrideva anche se moriva di fame, e adesso di lei cos’è rimasto? Cenere. Daenerys non sarebbe mai riuscita a conquistare King’s Landing con le buone maniere.
Capisco il modo in cui ha agito: da quando Jon ha incrociato il suo cammino per lei ci sono state solo sfighe. Ha perso Viserion, Rhaegal, Missandei e persino Jorah. Ha combattuto contro gli Estranei mentre tutti a King’s Landing dormivano sonni tranquilli, e quando l’hanno vista arrivare era come se fosse la materializzazione dei loro incubi. Non amo il modo in cui li ha attaccati dopo la resa, e lo considero anche fuori dal suo personaggio. Lei è quella che un tempo dava possibilità di scelta, quella che si proclamava protettrice del regno e che voleva liberare tutti i popoli dalla schiavitù… capisco che abbia perso tutto in questa battaglia, e che sentire quel popolo che lei si aspettava l’avrebbe accolta inneggiando e festeggiando arrendersi a lei più per paura che per amore l’abbia fatta scattare, ma c’era davvero motivo di distruggere la città? L’ha detto in passato, che non voleva essere la regina delle ceneri. Perché dare ragione a Varys, che l’ha tradita perché certo che lei sia stata sfortunata nel lancio della moneta tra sanità mentale e follia, facendo esattamente quello che lui si era aspettato? Questo non capisco. Fosse andata a distruggere soltanto la Fortezza Rossa l’avrei capito, anzi, avrei tifato pure per lei, ma questo non può essere accettato. Si è quasi comportata come suo padre, e per quanto il personaggio non mi piaccia non è da lei. Sembra quasi una forzatura l’averla resa una “pazza”, da qualche tempo hanno deciso di farle prendere questa piega e non credo ci sia per lei modo di tornare indietro.
Mentre discutevo proprio su questo punto con dreamer183 (anche lei delusissima), sono arrivata alla conclusione che una scelta di questo tipo me la sarei aspettata da Cersei: lei, nel suo essere maligna e pronta a tutto per ottenere quello che vuole, ha bruciato l’intero Tempio di Baelor alla fine della sesta stagione proprio per eliminare in un colpo solo tutti i suoi nemici. La Daenerys della terza stagione, quella che liberava Yunkai e non lasciava che fosse Missandei a presentarla, non avrebbe mai fatto una cosa del genere, ma è evidente che quella che abbiamo adesso non è Daenerys. Non lo è più. Quella di qualche stagione fa poteva anche essere una buona regnante, sicuramente migliore di quelli che finora hanno occupato il Trono di Spade, ma adesso che le resta? Come potrà essere accettata da coloro che sono rimasti?
Su Jaime Lannister potrei scrivere un intero capitolo di un romanzo, tanto sono amareggiata. Se Daenerys, con il suo lento discendere negli abissi, non essendo uno dei miei personaggi preferiti non mi colpisce tuttavia più di tanto, lo stesso non può dirsi di Jaime. Ho sempre amato il suo essere riuscito a scalare la pozza di fango nella quale era caduto, il modo in cui avevamo scoperto l’onore e la fedeltà sotto quella corazza d’oro che si ostinava a indossare, amavo il modo in cui era riuscito a farsi apprezzare nonostante lo odiassimo per aver buttato Bran giù dalla torre e aver tradito Ned Stark. Era un personaggio che dietro la sua facciata nascondeva una persona ben diversa da quella che voleva apparire, una che veniva “inquinata” dall’amore malato verso la sorella e che al contrario di lei aveva a cuore il popolo che doveva proteggere. Un uomo che per tutti era un cavaliere indegno, che si era macchiato del più grande peccato: aveva ucciso il re che aveva giurato di proteggere, e tutto per proteggere l’intera popolazione di King’s Landing. Questa scoperta del suo passato era stata il primo passo, quella che ci aveva aperto gli altri e che ci aveva fatto intuire che non era soltanto l’amante della regina, ma un uomo che tra i due mali era stato capace di scegliere quello minore, sebbene la macchia di tale gesto l’avrebbe tormentato per il resto della sua vita.
Con questi ultimi due episodi hanno letteralmente cancellato tutto con un colpo di spugna. Credevo che dopo il suo abbandono di King’s Landing nella settima stagione, il taglio con Cersei fosse stato netto. Lui aveva combattuto per i vivi abbandonandola, aveva accettato senza batter ciglio che la sorella avesse spedito Bronn a uccidere lui e Tyrion, aveva reso cavaliere Brienne e l’aveva amata a modo suo. E poi niente, è tornato indietro come se niente fosse successo. E se per qualcuno potrebbe avere senso, se c’è ancora qualcuno che crede davvero che tutto sommato lui ancora amasse la sorella, io non sono tra questi. Non era stata una forzatura, tutto si era sviluppato in maniera naturale e credibile (anche se, rispetto ai libri, lui ha avuto qualche ricaduta in più). Non lo so, ho sperato fino all’ultimo di essermi sbagliata, e che il suo fosse un piano per darle in realtà il colpo di grazia. Invece no, sono morti insieme, schiacciati dalla Fortezza Rossa che crollava, seppellendo pure lei la più grande delusione di tutta Westeros.
E no, non parlo di Cersei.
Per me hanno sbagliato tutto. Hanno cancellato otto stagioni di sviluppo, di crescita, per…boh. Per niente.
Se devo salvare qualcosa, in questo episodio, che lo riguarda, è l’addio a Tyrion. Stop.
Sandor. Thank you.
L’unica gioia deriva dal Mastino. L’unico che mi ha veramente emozionata, col suo bellissimo discorso per salvare Arya, che stranamente lo ascolta e per questo si salva. Il loro saluto è stato commovente, dalla prima all’ultima parola, la dimostrazione di come due nemici possano essersi in qualche modo ritrovati, e che quello strano rapporto nato nella terza stagione non è stato solo un sogno. Sandor è cambiato, Arya è cambiata: la ragazzina che era non avrebbe mai potuto capire quell’uomo che ai suoi occhi appariva crudele, perché solo dopo aver passato quello che ha passato riesce a farlo. Lui invece non aveva alcun interesse nei confronti degli altri (a parte Sansa) e oggi invece l’ha rimandata indietro, con un’intensità che non gli abbiamo mai visto, come se ne dipendesse dalla sua vita e non solo quella di Arya. Per merito suo, lei abbandona per la prima volta i suoi propositi di vendetta e inizia ad aiutare la gente. Nel ringraziamento di lei si nasconde un mondo, perché adesso lei vede l’uomo e non il Mastino. Sandor ha riconquistato la sua umanità ai suoi occhi, e chissà che non abbia aiutato Arya a fare lo stesso. A riconnettersi a quella parte di lei che pareva perduta.
Del combattimento non posso parlare più di tanto perché OVVIAMENTE ne ho guardato solo l’inizio e mi è bastato, però non c’era altra fine per Sandor. Se Jorah doveva morire proteggendo Daenerys, lui doveva morire portandosi con sé il fratello crudele che lo aveva sfigurato facendo della vendetta il suo unico obiettivo da quel momento in poi. Speravo sopravvivesse, ma è giusto così. Doveva andare così.
Varie ed eventuali:
-Daenerys, non toccarmi Sansa grazie.
-La morte di Varys mi ha lasciata perplessa. Daenerys che praticamente manco fosse una veggente sapeva tutto (probabilmente cercavano un modo per velocizzare tutto visto il poco tempo rimasto, col vecchio ritmo l’avrebbero scoperto dopo 3 stagioni), Tyrion che è andato a cantare… Credo che sia servita più che altro a mostrarci l’ennesima frattura tra lei e Jon. Perché sarà pure stata Sansa a parlare con Tyrion, e quest’ultimo potrà pure aver confidato la cosa prima a Varys e solo dopo, quando ormai era tardi, a Daenerys, ma è stato Jon a rompere la promessa.
-Lo stesso Jon che vediamo proteggere donzelle che stanno per essere violentate (perché, mentre un drago cucina allo spiedo i passanti, tu pensi a violentare una ragazza indifesa). Abbiamo capito che volete mostrarcelo come l’eroe senza macchia e senza paura, quello buono e giusto contrapposto alla cattivona Daenerys, ma non è proprio così che funziona.
-Per quanto odi il personaggio, tanti applausi per Lena che fino alla fine ha interpretato il personaggio in maniera egregia. Non ha quasi parlato, eppure sul suo volto si leggevano il trionfo, la paura e la rassegnazione di fronte alla distruzione di King’s Landing. E alla fine, nel suo implorare Jaime per salvare lei e il loro bambino, mostra una fragilità che credevamo fosse perduta.
-Euron finalmente ci ha mollati, Certo, settimana scorsa a momenti ammazzava tutti con la sua flotta solo perché giocava a nascondino in mezzo agli scogli, oggi sono bastate due fiammelle di Drogon e addio. A proposito, Verme Grigio e Drogon grandi sopravvissuti a sorpresa dell’episodio.
-Is that all that I am to you? Your Queen?
No, my aunt too.
Eh no, insomma, come penultimo episodio è molto… non lo so. Certo, è successo di tutto e abbiamo perso personaggi importanti, il sangue è tornato in tutto il suo splendore, ma manca qualcosa. Abbiamo soltanto settantacinque minuti rimasti, tra una settimana sarà tutto finito e non so cosa aspettarmi. Voi? Che cosa chiedete a questo series finale? Fatemelo sapere con un commento. Come sempre, vi lascio con promo, ringraziamenti e un saluto alla nostra Amigdala, alla quale dobbiamo la splendida grafica.
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Su Internet sono già partite le bestemmie per Jaime. E nemmeno il resto lo salvano molto. Io continuo ad essere sempre più convinta del fatto che:
1) dovevano cambiare scrittori e showrunner quando ne hanno avuto l’occasione
2) dovevano fare almeno una stagione in più. Chiudendo così in fretta oggettivamente non si riesce comunque ad ottenere un risultato soddisfacente, tra forzature e incongruenze varie.
Detto questo la mia ipotesi sul gran finale è la seguente: Danaerys verrà uccisa (da chi oramai mi importa il minimo), Jon distruggerà il trono di spade demolendo quel poco che resta della fortezza rossa e se raggiungerà il Vero Nord sotto falso nome ricongiungendosi a Spettro.
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Sono d’accordo con te parola per parola. Quello che mi aspetto adesso è una mossa da John… spero che erediti il titolo di Jamie e diventi lo sterminatore di regine. E’ l’unica cosa che mi auguro. Per il resto non so proprio cosa aspettarmi, visto che tutto ciò che era nelle brame di Daenerys è ormai ridotto in cenere.
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