Salve a tutti ! Poche settimane fa, è stato distribuito il trailer dell’ultimo film di una delle saghe più amate di tutti i tempi. Star Wars: The Rise of Skywalker, capitolo (probabilmente conclusivo) della nuova trilogia di Star Wars. Come sappiamo, i nuovi film della saga hanno ricevuto durissime critiche, con l’accusa di aver tradito lo spirito della serie madre.
Nell’attesa di questa nuova pellicola, che probabilmente dividerà le opinioni dei fan, ripercorriamo insieme i momenti migliori di Star Wars. Una saga immortale. capace di arrivare nei cuori di grandi e piccini. Ovviamente la classifica è puramente personale: si accettano suggerimenti nei commenti.
Doveroso avvertimento: sono presenti spoiler!
5. Yoda addestra Luke- L’impero colpisce ancora (1980)
“No. Provare no. Fare o non fare. Non c’è provare”. Queste sono le parole pronunciate dal maestro Yoda, nel suo tentativo di fare di Luke un Cavaliere Jedi. Ne L’impero colpisce ancora, considerato quasi dalla totalità dei fan il miglior film della saga, assistiamo ad una vera e propria crescita spirituale di Luke Skywalker attraverso gli insegnamenti di Yoda. Su incitazione di Obi Wan Kenobi, Luke si reca a Dagobah per incontrare il celebre maestro Yoda. Rimarrà sorpreso dal constatare che egli non è che, in apparenza, un buffo animaletto verde. Ecco un grande implicito insegnamento del maestro: mai lasciarsi ingannare dalle apparenze. Nelle cose più piccole può risiedere enorme grandezza. Nel corso di questi addestramenti, Yoda insegnerà a Luke a non farsi trascinare dalle emozioni, a sentire la Forza dentro di sé. Celebre e bellissima la scena in cui Luke tenta invano di sollevare con la forza della mente la sua navicella. Non riuscendoci, Luke si avvilisce, così Yoda lo fa al posto suo.
Luke: Non posso crederci!
Yoda: Ecco perché hai fallito.
Un vero e proprio insegnamento di vita: non farsi abbattere dai propri fallimenti e sbarazzarsi di preconcetti e pregiudizi. In questa scena, fantascienza e filosofia si incontrano per dare vita ad uno dei più grandi capolavori cinematografici di sempre.
4. Finale- Rogue One:A Star Wars Story (2016)
Veniamo ora a quello che è forse l’unico film moderno della saga di Star Wars veramente apprezzato dai fan. Si tratta del primo spin-off della serie e si focalizza sui ribelli e sulla loro missione per rubare i piani della Morte Nera. Il film, che narra quindi gli eventi prima di Guerre Stellari, ricorda l’epicità della serie originale, con un’atmosfera dark che funziona alla grande. Il finale è magnifico. Dopo aver recuperato i piani della Morte Nera e averli spediti agli alleati, i ribelli muoiono tutti in un’esplosione: una scena molto toccante e coraggiosa. Poco dopo, Darth Vader (la sua apparizione è una delle cose più belle del film) assalta una nave ribelle e ne uccide tutti i componenti, mostrando allo spettatore tutta la malvagità del suo personaggio. Un Cavaliere Jedi abilissimo, ma al servizio del Lato Oscuro. Negli ultimissimi minuti, una sorpresa. Un gruppo di ribelli riesce a fuggire e consegna i piani nientemeno che alla principessa Leila Organa (Carrie Fisher, riprodotta a computer). Rogue One si conclude con il seguente dialogo:
Raymus Antilles: Altezza, la trasmissione che abbiamo ricevuto. [le consegna i piani] Che cosa ci hanno inviato?
Leia Organa: Speranza
La fine di Rogue One coincide dunque con l’incipit del primo film della saga. Il film è stato elogiato, non solo perché strizza l’occhio ai nostalgici senza cadere nel mero fanservice, ma anche per il suo significato sociale. Spesso ci dimentichiamo dei singoli individui che hanno combattuto per la libertà, sacrificando la loro stessa vita per garantire un futuro migliore.
3. Anakin Skywalker diventa Darth Vader- La vendetta dei Sith (2005)
La medaglia di bronzo ad una scena che fa ancora venire i brividi. Sembra quasi di assistere ad un evento storico più che ad una scena cinematografica. E da un punto di vista lo è: la nascita di uno dei villain migliori della cinematografia mondiale. Peccato che questa scena si trovi all’interno di una trilogia che di memorabile ha ben poco. I tre film prequel avevano l’ambizione di raccontare le origini da Anakin Skywalker e del suo passaggio al Lato Oscuro, approfondendo anche alcuni aspetti del mondo di Star Wars. Il problema è che questi film sono piatti, senza mordente e persino l’attore che impersona Anakin (Hayden Christensen) non si è dimostrato all’altezza del ruolo. L’ultimo film di questa trilogia, La vendetta dei Sith, non è però così male, soprattutto perché contiene al suo interno questa bellissima scena. Dopo un violento duello con Obi Wan, Anakin è mortalmente ferito: il Jedi gli ha infatti amputato le gambe e il braccio sinistro, oltre ad aver lasciato il giovane Skywalker bruciato vivo. Il futuro imperatore Palpatine accorre a salvarlo. Lo riporta a Coruscant, dove gli costruisce la tuta corazzata nera e il respiratore. Sfido chiunque a non aver provato una forte emozione nell’udire il primo, inconfondibile respiro di Darth Vader. In parallelo, l’amata Padmé (Natalie Portman) partorisce in segreto i due gemelli Luke e Leila e muore, distrutta dal dolore di aver visto Anakin trasformarsi in un crudele Sith. E’ proprio quando viene a conoscenza della morte di Padmé che Anakin si annulla completamente nel crudele Darth Vader. Aveva ceduto al Lato Oscuro soltanto per amore, ma è stato proprio il Male a portargli via l’unica persona a cui tenesse davvero. Quando muore Padmé, muore anche Anakin Skywalker. Una trasformazione epica, tragica e densa di significato.
2. “Io sono tuo padre”- L’impero colpisce ancora (1980)
La scena più citata, parodiata, e (ahimè…) spoilerata della storia del cinema: non c’è cinefilo che non la conosca. Arrivato alla Città delle Nuvole per salvare i suoi amici Ian e Leila, il giovane Luke Skywalker cade così nella trappola tesagli dal malvagio Darth Vader. I due si sfidano in un violento duello con le spade laser, dove Luke ha la peggio. Vader gli amputa infatti un braccio, ma, anziché ucciderlo, lo invita a passare al Lato Oscuro della Forza. Luke, stremato, rifiuta con decisione.
Dart Fener: Sei battuto. È inutile resistere. Non lasciarti distruggere come fece Obi-Wan. Non hai scampo. Non lasciare che ti distrugga. Luke, tu non ti rendi ancora conto della tua importanza. Hai solo cominciato a scoprire il tuo potere. Vieni con me e io completerò il tuo addestramento. Unendo le nostre forze possiamo mettere fine a questo conflitto distruttivo e riportare l’ordine nella galassia.
Luke Skywalker: Non verrò mai con te!
Dart Fener: Se tu solo conoscessi il potere del lato oscuro. Obi-Wan non ti ha mai detto cosa accadde a tuo padre.
Luke: Mi ha detto abbastanza: che sei stato tu ad ucciderlo!
Dart Fener: No, io sono tuo padre
Non si tratta di un semplice colpo di scena: questo è il plot twist per eccellenza. Non solo gli spettatori non si aspettavano minimamente una rivelazione simile, ma essa è emozionante e potente. A partire da quella battuta, la saga acquisisce un significato molto più profondo. Inoltre, la reazione di Luke a quelle parole è da antologia. Incredulità, rabbia e angoscia. “No, non è vero! Non è possibile!”, grida disperato: non può accettare che quell’essere senza cuore sia sangue del suo sangue. Qui l’interpretazione di Mark Hamill è eccezionale: l’attore, che in questo film mostra le sue sottovalutate capacità attoriali, ci trasmette alla perfezione lo stato d’animo di Luke. Vader rinnova il suo invito: vuole che il figlio si unisca a lui così da governare insieme la galassia. A quel punto, Luke si lancia nel vuoto. Preferisce morire, perdendosi nell’indefinito, pur di non passare al Lato Oscuro. Una scena da brividi, che ci mostra il coraggio e l’anima pura di un personaggio meraviglioso come Luke Skywalker. Sorpresa, intensità e dramma: gli ingredienti che rendono questa scena così indimenticabile.
1. Redenzione e morte di Darth Vader- Il ritorno dello Jedi (1983)
Il ritorno dello Jedi è considerato il film più debole (seppur resti molto buono) della trilogia originale. Jabba The Hutt, gli Ewoks e altri elementi non sono andati giù a tutti, ma non c’è fan della serie che non ami alla follia questa scena. Siamo alla resa dei conti. Luke Skywalker si confronta con suo padre e l’Imperatore, rifiutandosi di passare al Lato Oscuro. L’Imperatore decide quindi di ucciderlo e inizia a colpirlo con dei Fulmini di Forza. Luke agonizza e urla di dolore. E’ a questo punto che assistiamo all’unico momento di insicurezza di Darth Vader. Egli guarda Luke, poi l’Imperatore. Incredibile come, nonostante il viso dell’attore sia completamente coperto, lo spettatore riesca a percepire alla perfezione la dicotomia interiore di Vader in questa scena. A volte bastano davvero solo pochi movimenti del corpo per trasmettere uno stato d’animo. Luke è in fin di vita. Si rivolge, con le sue ultime forze al padre, pregandolo di salvarlo e fare la cosa giusta. Il ragazzo è infatti consapevole che in lui ci sia ancora del bene, che la luce sia ancora presente nella sua anima. Ecco che Vader, improvvisamente, grida: “No!”. Non può vedere suo figlio morire, questo è troppo anche per lui. Uccide l’Imperatore gettandolo nel pozzo del reattore. In quell’istante, Darth Vader è ritornato ad essere Anakin Skywalker. Anakin rimane però mortalmente ferito da quello scontro: la sua corazza è stata infatti danneggiata dalle scariche elettriche. Luke, deciso a salvare suo padre, lo vuole portare via con sé. Ma egli, in fin di vita, lo invita ad abbandonarlo lì. Ma prima gli chiede di togliergli la maschera, per poter vedere il volto del figlio con i suoi veri occhi. Poco dopo, Anakin muore, in pace con se stesso. Una scena forte, molto commovente. Darth Vader è uno dei primi villain ad avere una vera e propria redenzione: ci viene naturale provare pietà per lui, così debole e vulnerabile dinanzi alla morte.
Ho deciso di inserire questa scena al podio della classifica, poiché, a mio parere, racchiude l’essenza di Star Wars. Una saga non meramente fantascientifica, ma espressione di temi importanti e creatrice di personaggi spettacolari, entrati nella storia. La trilogia originale possiede la capacità di coinvolgere ed emozionare un pubblico di tutte le età, alternando momenti leggeri e profondi. Star Wars non è solo avventura o intrattenimento, ma la storia di uomini e donne che si confrontano con il Bene e il Male.
Menzione speciale: Morte di Obi Wan Kenobi- Guerre Stellari (1977)
La dipartita di uno dei personaggi più amati della saga. Obi Wan Kenobi, interpretato nel primo film dal grande Alec Guinness, è il primo maestro Jedi incontrato da Luke Skywalker. Obi Wan, il cui ruolo sarà molto importante anche dopo la sua morte, incarna quindi la prima guida del giovane protagonista. Un personaggio fondamentale, senza il quale non si sarebbe verificato nessun evento del film. Di lui sapremo di più attraverso la trilogia prequel (qui è interpretato dal bravissimo Ewan Mgregor), ma già con Guerre Stellari il suo personaggio riesce a lasciare il segno per saggezza e coraggio. In questa intensa scena, Obi Wan si trova faccia a faccia con il suo ex allievo e amico Darth Vader. Il confronto tra i due si fa ricordare per due motivi. Innanzitutto, è il primo duello in assoluto con spade laser mai visto sul grande schermo. Poi, simboleggia una vera e propria lotta tra bene e male. Da una parte la calma e serenità d’animo del maestro Jedi; dall’altra la furia e la violenza di un uomo impulsivo e violento, completamente assorbito dal lato oscuro. La scena acquista ancora più significato se si pensa all’ultimo scontro tra Obi Wan Kenobi e Anakin Skywalker in La vendetta dei Sith. Purtroppo Vader riesce ad avere la meglio sul vecchio Jedi. Obi Wan infatti muore davanti agli occhi del giovane Skywalker, che lancia un grido di ira e angoscia.
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Ed Infine un grande grazie alla nostra Amigdala per la grafica.
A presto !!!