Siamo solo al secondo episodio, eppure già abbiamo coperto il primo terzo della narrazione di questa stagione finale. Tra una settimana saremo già a metà stagione.
Odio tutto questo.
Comunque, ho trovato questo episodio di gran lunga migliore del primo, sebbene a conti fatti non accada sostanzialmente nulla. Mi è piaciuto molto perché hanno ridotto le parti “comiche”, che decisamente stonavano nella premiere, e di fondo si percepivano ansia, aspettativa e paura, per quello che avverrà.
The things we do for love.
L’arrivo di Jaime a Winterfell apre l’episodio. Sapevo che Bran non avrebbe smascherato il cavaliere, rivelando che fu proprio lui a gettarlo dalla torre anni e anni prima, perché tutto sommato capisce perché lo ha fatto e soprattutto sa che quel gesto, quella spinta che tanto ha tormentato Jaime negli anni a venire, è ciò che ha dato il via a quella catena di eventi che li ha portati ad essere quelli che sono ora. Jaime sarebbe ancora un cavaliere e soprattutto l’uomo che era, e Bran sarebbe ancora Brandon Stark, ma sarebbe stato davvero meglio così? Jaime non avrebbe scoperto l’onore e non sarebbe diventato una persona migliore, mentre Bran sarebbe un comune ragazzino con un grande potenziale nascosto che non avrebbe mai avuto la possibilità di emergere.
Certo, mezzo cast sarebbe anche ancora vivo, ma senza Bran come lo conosciamo adesso, avrebbero avuto qualche possibilità contro il Night King?
Ho apprezzato molto il processo a Jaime, nel quale Daenerys ha dimostrato ancora una volta di avere molto da imparare. Capisco il suo desiderio di vendetta, capisco come voglia farla pagare a tutti quelli che hanno fatto del male a lei e alla sua famiglia, ma deve anche imparare a considerare caso per caso. Jaime ha ucciso il Re Folle, e lei sa bene che quel nome non gli era stato affibbiato per prendersi gioco di lui: il Re avrebbe ucciso tutti a King’s Landing senza battere ciglio, e Jaime lo ha ucciso per evitare tutto questo. Non voglio dire che sia un personaggio senza macchia, perché ha commesso numerosi errori e lo sappiamo, però in questo caso Daenerys avrebbe dovuto ascoltare un po’ di più e parlare un po’ di meno. In questo caso Sansa ha dimostrato di avere più buon senso: hanno bisogno di ogni uomo per combattere, Jaime ha abbandonato la sua famiglia (che, ricordiamolo, comunque si trova in una posizione relativamente al sicuro) per venire a lottare al loro fianco, per mantenere la sua promessa e quell’onore che con tante difficoltà ha conquistato. Non stupisce che Brienne stessa si alzi e parli a suo favore, tanto meno che Sansa metta da parte i vecchi rancori fidandosi del parere della donna…
Proprio come Daenerys, che si fida di Tyrion e mica lo minaccia di rimuoverlo dalla sua posizione solo perché commette un errore.
Ovviamente non voglio essere ipocrita: sicuramente le cose sarebbero andate diversamente se avessero saputo che è stato proprio lui a tentare di uccidere Bran. Ma gli hanno perdonato molto, bisogna ammetterlo, riconoscendo la sua evoluzione.
How do you know there is an afterwards?
Tutto l’episodio si basa sulla battaglia alle porte, e devo riconoscergli che sono riusciti a rendere benissimo l’ansia e la paura che affliggono i vari personaggi attraverso i loro ricordi (Arya, il Mastino e Beric) o attraverso dei riferimenti a quel futuro che potrebbero avere (ma che visto l’andazzo quasi sicuramente non avranno, come Grey Worm e Missandei che programmano la luna di miele a Naath, ma si danno un bacio alla fine che sembra proprio un bacio di addio). Tyrion, Jaime, Brienne e gli altri invece sono realisti, consapevoli di avere davanti una battaglia che non possono vincere perché… stanno letteralmente per combattere contro la morte stessa, quasi fosse una metafora della vita. Quando la morte arriva, arriva per tutti e non puoi evitarla, e allora cosa fai? Puoi scegliere di affrontarla a occhi aperti e con la spada in mano, e andartene nel modo in cui TU vuoi. Non credo che moriranno tutti davvero, ma è ovvio che la maggior parte di loro non sopravviverà. E questo, giuro, mi ha fatto venire un po’ il magone.
Uno che secondo me morirà? Theon. Credevo inizialmente che sarebbe sopravvissuto, ma dopo oggi ho cambiato completamente idea e sono quasi sicura che si sacrificherà per salvare Bran. Perché questo è il suo ultimo passo per diventare una persona migliore, quello che aspira a essere da molto tempo. Un cerchio che si chiude: Theon ha iniziato la discesa quando ha preso Winterfell agli Stark, mentre ha provato a redimersi salvando Sansa. Non è più il vigliacco che è diventato il servetto di Ramsay, né l’infantile e rancoroso ragazzo che era prima della morte di Ned Stark: adesso è un uomo migliore, e credo che così si concluda il suo cammino. Devo ammettere che mi dispiace, non lo avrei mai pensato, eppure sono sicura che mi mancherà.
Theon inoltre serve ad aprire gli occhi di Daenerys: lei, così abituata a conquistare sudditi con la forza (non sempre, ma ultimamente ammettiamolo: conosce solo il fuoco dei suoi draghi) assiste all’abbraccio tra Sansa e Theon. Strano a dirsi, sono riusciti a emozionarmi più di tutte le reunion dello scorso episodio, perché il loro era un abbraccio sincero e pieno di affetto, e persino Dany è rimasta colpita perché raramente ha avuto la stessa cosa. Ha avuto Jorah e adesso ha Jon, ma credo che ci sia un po’ di differenza: Jorah e Jon amano Daenerys, entrambi le hanno prestato giuramento (Jon poi vuole anche il suo aiuto per combattere gli Estranei, quindi proprio spassionato non è) e probabilmente anche questi sentimenti li hanno spinti a tornare da lei… ma Theon lo ha fatto non per amore (o almeno, non quel genere d’amore) ma per qualcosa di più, per lealtà e senso dell’onore, e desiderio di compiere un ultimo gesto per coloro nei quali egli crede più di ogni altra cosa al mondo. Daenerys sarà anche regina, ma tutto sommato ha molto da imparare ed è quasi ironico che possa farlo da Sansa, quella che per anni nessuno ha mai considerato forte e che adesso combatte con le unghie e con i denti per l’indipendenza del Nord. Perché il Nord non dimentica, e sa che il suo popolo, quello che lei ha mandato avanti in assenza di Jon e che adesso l’ammira e la rispetta, non amerà mai servire nuovamente una regina venuta da lontano. Io credo che l’indipendenza le sia dovuta: Dany crede che la sua unica vittoria consisterebbe nel riunire i Sette Regni quando siederà sul trono, ma proprio come Cersei ha dovuto concedersi a Euron la settimana scorsa, anche lei deve capire che per raggiungere il suo obiettivo deve essere pronta a scendere a compromessi. Probabilmente Sansa sarebbe ben più disposta nei suoi confronti se lo facesse: non la odia perché è straniera, la odia perché da quando è arrivata pretende che tutto le sia dovuto e che tutti le giurino fedeltà, ma dov’era quando Ramsay prendeva Winterfell? Dov’era durante la Battaglia dei Bastardi? Dov’era quando Sansa cercava di sfamare tutti gli abitanti del castello e di ricostruire dalle ceneri? Non c’era. E loro non sono tipi da passare sopra un piccolo dettaglio come questo.
Qualcuno diceva, dopo la premiere, che Sansa dovrebbe abbassare la cresta e farsi da parte, perché stanno combattendo per la vita e non per i regni… non sono d’accordo. Se non sopravvivono, il problema del “dopo” non si pone perché saranno tutti morti. Se sopravvivono, la questione viene solo rimandata, e perché lei dovrebbe farsi da parte per qualcosa che le spetta? Perché, se Daenerys stessa non lo fa? Le due hanno più in comune di quanto pensiamo, e superato questo ostacolo credo che diventerà evidente anche a loro. Ma, fino a quando non succederà, io spero che Sansa tenga duro e combatta per quello che vuole ottenere. Ho avuto paura quando sembrava quasi che avesse ceduto, e ho tirato un sospiro di sollievo quando vediamo che, in realtà, ha giocato anche con lei. Le dimostra anche qui che, se vuole, può ingannarla pure lei. Sansa non va sottovalutata, non più.
Kneel, lady Brienne.
Tra le interazioni migliori dell’episodio abbiamo, a mani basse, quelle tra Jaime e Brienne. Non c’è poi molto da dire: quando Daenerys chiede al Lannister perché ha lasciato la sua casa e la sua famiglia, sostanzialmente per morire a Nord, lui si volta leggermente verso Brienne e lei se ne accorge. Amo il loro rapporto, romantico o meno che sia, perché Brienne è quella che è riuscita a tirare fuori il meglio da Jaime e senza nemmeno farlo intenzionalmente: è stata semplicemente la sua influenza a spingere il vero Jaime fuori, facendoci dimenticare tutte le cose orribili che aveva fatto in precedenza. A partire dalla scena della vasca, quando lei lo chiama Kingslayer e lui non accetta più quel soprannome, non adesso che ha finalmente rivelato cosa lo ha spinto a uccidere il re, questi due sono sempre riusciti a migliorarsi a vicenda (il potere di un rapporto sano, paragonato poi a quello di Jaime con Cersei, che invece ha sempre, SEMPRE, tirato fuori il peggio di lui con azioni quasi OOC che ce lo hanno fatto odiare più e più volte). E stavolta non sono da meno: Brienne assiste a quel momento e per tutto il resto dell’episodio c’è un leggero imbarazzo tra i due, perché probabilmente anche lei si domanda cosa lo abbia davvero spinto fino a lì, non sapendo che è stato proprio quell’ultimo colloquio con lei ad aver aperto gli occhi dell’uomo. E lui adesso la guarda proprio con nuovi occhi, pieno di ammirazione e rispetto. E le fa un dono, l’unica cosa che lei abbia mai desiderato: diventare un cavaliere.
Questo per me vale più di qualsiasi possibile dichiarazione. È un riconoscimento al suo valore, perché come uomo continuerà a considerarla una donna, una lady, mentre come cavaliere la riconosce come suo pari, anzi, addirittura migliore di lui. E Brienne ha sempre voluto questo: il suo spirito da cavaliere non l’ha mai resa meno donna dentro di sé, nonostante questo sia stato un ostacolo al raggiungimento del suo obbiettivo, e per la prima volta si ritrova tra delle persone che l’ammirano e l’apprezzano per entrambi i suoi aspetti. Non so voi, ma io l’ho considerato un momento bellissimo.
He loved her.
Jon ha metabolizzato la consapevolezza di essere figlio di Lyanna e Rhaegar piuttosto rapidamente. Non mi aspettavo molto da lui, sarò sincera, quindi mi basta averlo visto scappare per tutto l’episodio cercando di evitare sua zia Daenerys, giusto per farci capire che almeno è un briciolo turbato dalla rivelazione. Quando alla fine le racconta la verità, non posso dire di non essermi aspettata la reazione di lei.
Com’è già stato ipotizzato più e più volte, il problema tra loro non è costituito dal fatto che siano zia e nipote, no… il vero problema è che Jon, adesso, ha una pretesa al trono più valida di quella di Daenerys, il che è letteralmente l’ultima cosa al mondo che lei si sarebbe potuta aspettare e la destabilizza, perché si è sempre considerata la legittima erede al trono per via del suo sangue Targaryen. È cresciuta con Viserys che le ha inculcato per anni e anni nella testa quanto i Baratheon fossero illegittimi e come fosse fondamentale per loro tornare a sedere sul Trono di Spade, e in un secondo potrebbe vedere tutto dissolversi come gli Avengers alla fine di Infinity War. Non è stato un gran momento per lei, anzi, non è stato proprio un gran episodio, e non credo sia finita qui: Jon non vuole assolutamente prendere il suo posto perché, ahimé, non è spinto soltanto dai suoi sentimenti. Crede in lei e nel mondo che vuole creare, quindi sono sicura che si farà da parte. Bisogna vedere se farà in tempo a farglielo sapere o se arriverà prima il piano B di Dany che vuole liberarsi del rivale. Certo, potrebbe anche stupirmi e decidere di mostrarsi comprensiva, ma non credo che lo farà. Non sarebbe affatto da lei, e per una volta non lo dico in senso negativo.
An endless night.
E quindi, tutti i personaggi si sono preparati alla battaglia. Tra gli altri, sicuramente saltano agli occhi Arya e Gendry che, a sorpresa, hanno passato quella che potrebbe essere la loro ultima notte, insieme. Non me lo aspettavo per vari motivi, ma principalmente perché stiamo parlando di Arya Stark e ci hanno sempre fatto credere che a lei questo non interessasse. E se da un lato sento qualcosa che stona, anche se non riesco a capire cosa, dall’altro sono contenta che sia successo: questo suo desiderio dimostra quanto meno che Arya non è una macchina fatta per uccidere come vuole farci credere. Sotto sotto è ancora umana, è cresciuta e
ha i desideri di una donna. Gendry invece non si lascia impressionare né dal modo in cui lei lancia i coltelli né dalle ferite che ha sul corpo, e forse è proprio questo a renderlo “giusto” per lei.
Arya si spoglia e gli dice “non sono la donna rossa”, ma non credo ci fosse bisogno di specificarlo: Gendry appare già abbastanza colpito da lei, e non gli importa nulla di tutto questo. Ed è l’unico che davvero non mi ha delusa, perché è evidente che lo voleva anche più di lei.
Vi dirò, riflettendoci continuo a essere combattuta: la scena in sé è molto fredda, ma sono sicura che i sentimenti dei due protagonisti non manchino. Probabilmente è dovuto molto alla situazione in cui è avvenuta. Persino Arya sul volto ha diverse emozioni: prima è nervosa, quasi abbia paura che lui dica di no, poi ha fretta, come se volesse solo togliersi il pensiero. E non dico che siano emozioni sbagliate, forse speravo in qualcosa di più romantico o semplicemente che avvenisse tutto in circostanze diverse. L’espressione di lei, poi, alla fine, è molto enigmatica e non riesco a decifrarla.
Mi chiedo cosa accadrà in futuro se sopravviveranno entrambi.
Varie ed eventuali:
-Adoro il modo in cui Jorah riesce a riportare Daenerys sui binari. Tyrion è il Primo Cavaliere, certo, ma Jorah rimane la coscienza della regina, un ruolo che nessuna spilla potrà mai togliergli. Se c’è una possibilità per lei, questa è legata strettamente a Mormont.
-Da un Mormont a un’altra: Lyanna vuole combattere, insieme ai suoi uomini. Non mi aspettavo altro, ma allo stesso tempo mi auguro che sia tra i sopravvissuti, altrimenti salteranno parecchie teste poi.
-Avete notato che nella sigla Jon/Kit è ancora affiancato dal lupo degli Stark?
-Ancora riferimenti al passato: Ser Davos incontra quella bambina che ricorda Shireen e riapre vecchie ferite mai rimarginate, il Mastino dice che sembra di essere a un “bloody wedding”, Jaime e Tyrion che ricordano insieme il modo tranquillo e delicato in cui Tyrion aveva sempre pensato di morire.
-Daenerys che è stata con qualcuno più alto di Jon… non che ci voglia molto. Però è stato l’unico momento di comicità spicciola, rispetto allo scorso episodio è un passo avanti.
-Ah no, dreamer183 mi ha ricordato la storia di Tormund che beve latte di gigante. Cosa che spero di dimenticare presto.
-Ecco, questa scena invece fa ridere davvero:
-Tyrion coglie perfettamente l’ironia della situazione: tutti o quasi i nemici degli Stark sono lì, per difendere la loro dimora e tutti i Sette Regni.
-Finalmente è tornato Spettro, anche se per dieci secondi in tutto. Mi raccomando, ammazzatelo settimana prossima.
-La canzone che canta Podrick quasi alla fine, Jenny’s Song, per farla breve parla di un antenato di Daenerys che oggi sarebbe re se non avesse ceduto il trono al fratello Aerys (padre di Dany e nonno di Jon), per sposare Jenny di Oldstones. Alcuni credono che possa essere un riferimento al futuro. D&D hanno più volte ribadito che nella tracklist ci sono degli indizi, quindi non sottovaluterei questo aspetto…
E voi cosa ne pensate? Vi è piaciuto questo episodio? Quanta gente sopravvivrà al prossimo episodio?
Io come sempre vi saluto e vi do appuntamento alla settimana prossima, ma prima vi lascio il trailer del prossimo episodio, vi invito a mettere mi piace a Parole Pelate, se non lo avete fatto, e poi a passare dalle nostre pagine affiliate. Ed Infine un grande grazie alla nostra Amigdala per la grafica.
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C’è anche da dire che Daenerys è cresciuta senza affetto e con il solo scopo di ottenere il trono .
È logico che la sua entrata in scena e i suoi modi siano stati troppo maestosi ma è una Targaryen con dei draghi. È nella sua indole agire in quel modo. Arrivando a grande inverno e solo dopo la relazione con Jon ha iniziato a provare sentimenti diversi.
Il modo in cui tutti le danno contro è solo perché lei è poco incline alle relazioni sociali e non le è ancora stato dato tempo per capire e agire di modo che possa finalmente risultare una legittima regina. Buona e che vuole davvero creare un modo migliore.
Ultima ma non ultimo tra i Targaryen l’incesto esigeva già è logico che non ne sia rimasta sconvolta ma molto di più la sua non più pretesa al trono, forse l’unica ragione di vita che per molti anni l’ha spinta a tenere alla sua vita e a combattere con le unghie e con i denti.
Simile a sansa ha passato anche lei molti momenti bui, non dimentichiamolo.
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Sì sì so che l’incesto non è visto come un problema, per carità, però fa comunque effetto allo spettatore che lì per lì non abbia una reazione. Per il resto hai ragione, però ha anche avuto modo di imparare che forse il suo modo di fare non è esattamente il migliore, eppure non si smuove. Per certi aspetti è pure giusto, per altri… meno
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Bella recensione.
Picocla nota “storica” riguardo la canzone Jenny di Vecchipietre. E’ verro si riferisce alla storia di un principe Targaryen che si innamorò di una fanciulla di umili origini (Jenny) e che per amor suo rinunciò al trono. tale principe però non er ail fratello di Aerys il re folle (padre di Daenerys e nonno diJon). Aerys II non aveva fratelli ma soltanto una sorella (nonché moglie e madre dei suoi 3 figli): Rhaella. Il principe Targaryen che amò Jenny di Vecchipietre era Duncan, figlio di re Aegon V detto l’Improbabile (per chi non lo sapesse Aegon V era il fratello minore di Aemon…..maestro dei guardiani della notte – il vecchietto cieco – che rinunciò al trono per andare alla Cittadella e diventare maestro).
Aegon V era il nonno di Aerys II, quindi bisnonno di Daenerys e bis-bisnonno di Jon…..quindi Ducan …credo sia una sorta di pro-pro-zio…..dato che era fratello minore (che diventò re) Jaehaerys II era padre di Aerys II, nonno di daenerys e bisnonno di Jon.
Lo so le parentele dei Targaryen fanno venire il mal di testa!!!! 🙂
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Ops, hai ragione. Io coi Targaryen già non ho molto feeling, poi così mi perdono proprio XD
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