Questa è la recensione che, da accanita fan della serie, non vorrei fare, ma ahimè, questa puntata è stata un grosso buco nell’acqua. Ad eccezione di pochissime “rivelazioni” sul passato di Ifrit e Mad Sweeney, legati a Wednesday contro la loro volontà, la puntata non porta a nulla.
Shadow si ritrova perseguitato dallo spirito di un uomo ingiustamente punito secoli prima, Froggy James; di questa storia personalmente non c’ho capito un bel nulla. Era uno scherzo organizzato da Ibis? Che senso aveva fare una cosa del genere? E per quale motivo alla famiglia Goodchild viene dato un ruolo così centrale? La povera Ruby sembra essere stata presa di mira da Bilquis, che vuole portarla via da Cairo con se. Ancora una volta, dove andrà a parare questa decisione? C’è qualcosa di più dietro l’apparenza di Ruby Goodchild o è semplicemente una facile preda per la dea dell’amore? E perché prendersi così tanto disturbo per lei quando Bilquis potrebbe affascinare chiunque? Dalla quantità dei punti interrogativi potete ben capire che, almeno per il momento, tutta questa storyline mi lascia abbastanza perplessa e non riesco proprio a capire cosa aggiunga al quadro generale degli eventi.
Nel frattempo il mio peggiore incubo si avvera: in un modo abbastanza contorto Laura e Mad Sweeney diventano canon, anche se, liberati dall’incantesimo dei Loa della morte sembrano non esserne particolarmente contenti. Penso di essere tra i pochi a non amare questi due insieme, Mad Sweeney è il mio personaggio preferito e Laura, per quanto odiosa, penso che sia costruita benissimo ed è divertente vederla interagire con tutte le divinità nel suo modo sfacciato, però questa pseudo storia d’amore tra i due proprio non mi scende giù, quindi, almeno per me, altro punto negativo dell’episodio. Inoltre si scopre anche che il rituale non sembra aver funzionato, quindi sono stata costretta a subire la mia notp per nulla. Male. La parte migliore del viaggio a New Orleans sono decisamente il Barone Samedi e Brigitte, coppia stupenda quanto disfunzionale. Ho adorato anche i deliri di Sweeney contro Gesù, ma da lì in poi, tutto in discesa.
Gli unici momenti di respiro sono quelli che coinvolgono Wednesday, Salim e Ifrit, recatisi dal re dei nani Alviss, ironicamente interpretato dall’attore che faceva Brontolo in OUAT. Nota di merito a Salim che mi risolleva il morale con quel “sei molto alto per essere un nano” e a Wednesday che cerca in tutti i modi di convincere il giovane musulmano a venerarlo; sono queste le scene più di respiro di tutto l’episodio, ma, ancora una volta, aggiungono ben poco alla storia. L’unico dettaglio interessante è che il germoglio donato a Wednesday da Iktomi sta rapidamente crescendo e diventando Yggrasil.
Insomma, questa puntata per me è stata decisamente sottotono. Dopo un inizio bello scoppiettante, a metà stagione la serie sembra essere ad un punto di stallo. Di solito anche le parti ambientate nel passato mi piacciono da morire, ma in questo caso è stato difficile godersele perché, nella storyline presente, non è stato fatto proprio nessun progresso. Spero che il prossimo episodio risollevi le sorti della stagione, da una prima occhiata sembra dedicato in gran parte ad un periodo del passato di Wednesday, scelta intrigante e che spero sia stata fatta con l’intento di esplorare eventi che possano avere una ripercussione anche sulla storia presente.
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