Telefilm/The Walking Dead

Recensione | The Walking Dead 9×11 “Bounty”

L’altro giorno sono andata al cinema a vedere The Lego Movie 2. Era lo spettacolo pomeridiano e quindi, con mio sommo-ma-prevedibile disappunto, la sala si è riempita di un manipolo di rompicoglioni di dieci anni o ancora meno, che saltavano, correvano, parlavano, e fondamentalmente erano gli artefici di ogni singolo comportamento molesto classificato da Darwin mentre studiava le scimmie.

Se vi state domandando il perché di questa premessa, è presto detto:

Alpha non ha mica tutti i torti, quando ordina di lasciare il marmocchio frignante come snack per i morti.

Ochèi, vabbè, dai, forse è stato un gesto un tantino, un tantino eccessivo, ma che ci permette di inquadrare alla perfezione il tipo di squilibrata che è.

Dopotutto l’ha detto lei stessa: sono animali, e nel senso meno lusinghiero del termine. Perché sono animali anche i cani guida, per dire, o le tigri che accudiscono dei maialini orfani, o i gatti che nella loro magnanimità di concedono di vivere al loro cospetto, mentre i Sussurratori sono più che altro bestie che vivono e si comportano secondo istinti bruti e primordiali.

Il che ci fa anche provare un minimo di empatia nei confronti di Lydia, rispedita al mittente come un reso di Amazon in cambio di Alden e Luke.

Sapendola di nuovo nelle grinfie della madre piscopatica, in una relazione che definire tossica è un eufemismo, di certo un po’ ti dispiace per ‘sta poretta.

Se non fosse, però, che così si è innescato un meccanismo di trama talmente trito che onestamente non è che di lei mi interessi più tanto ora che non si trova più nei perimetri di Hilltop.

(parliamoci chiaro, di lei non mi interessava nemmeno mentre si trovava nei perimetri di Hilltop)

Dico che è uno sviluppo trito (se non proprio noioso) perché:

  1. era ovvio che Henry non sarebbe stato d’accordo con lo scambio;
  2. altrettanto ovvio che poi avrebbe “capito” perché la cosa si fosse resa necessaria
  3. ancora più ovvio che alla fine, divorato dai sensi di colpa, sarebbe partito nottetempo per cercarla.

È come un sasso lanciato in uno stagno, le increspature si susseguono l’una all’altra: così, se Harry si dà alla macchia, è lapalissiano che Daryl gli vada dietro, con tutte le conseguenze del caso.

In una parola: banale.

Se anche lo scontro con i Sussurratori sia assolutamente imprescindibile (se non altro per smuovere un po’ le cose in una stagione – una serie! – che si trascina moribonda come gli zombie), è proprio necessario arrivarvi per mezzo di un maschio adolescente mezzo arrapato mezzo combattuto dai sensi di colpa? Non c’erano proprio altre vie? Manco una? Manco mezza, toh? Una lite per un parcheggio, dissapori alle riunioni di condomino, insomma, qualsiasi altra opzione sarebbe stata cosa gradita.

Ma vabbè, mentre nel presente ci si arrovella sul modo migliore per tenere a bada i Sussurratori, nel passato Ezekiel, Carol e Jerry hanno problemi molto più pressanti: andare a recuperare la lampada di un proiettore, così da far passare la salvezza dell’anima attraverso i film.

Sebbene all’inizio titubante (dopotutto, con l’orda alle porte, non era una missione così fondamentale), Carol alla fine asseconda Ezekiel. Io, invece, l’avrei assecondato in tre decimi di secondo: già la vita nel post apocalisse è dura di suo, senza cinema mi sarebbe necessariamente intollerabile. Oddio, è vero pure che nel nostro mondo apocalisse free Black Panther ha tre Oscar di troppo più di A Quiet Place, quindi se il cinema deve farmi vivere certe delusioni a ‘sto punto è meglio che campi direttamente senza.


Ringraziamo: The Walking Dead ITA Family | Because i love films and Tv series | Serie Tv News | Film & Serie TV | I love telefilm & film ∞

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...