Salve a tutti! Mancano davvero pochi giorni alla cerimonia degli Academy Awards di quest’anno. Mi capita spesso con qualche amico di scommettere sui possibili vincitori, ricordando anche le edizioni passate. Non sempre infatti l’Academy ha a mio parere colto nel segno. Mi è parso che spesso e volentieri alcuni film o performance attoriali di alto livello siano stati snobbati per premiare invece seguendo altri canoni, come questioni politiche oppure d’immagine. Basti pensare alla criticatissima candidatura di Black Panther come miglior film quest’anno. Ma dato che oggi sono in vena di ottimismo, ho redatto una classifica di quelli che sono, a mio parere, alcuni dei premi Oscar più azzeccati e meritati di sempre. Vale sempre la solita regola: se volete aggiungere qualche nome, vi invito a scriverlo nei commenti!
5. Meryl Streep in Kramer contro Kramer miglior attrice non protagonista
Certo non poteva mancare in questa classifica colei che è probabilmente la miglior attrice vivente. Citando Modern Family, la Streep potrebbe interpretare anche Batman ed essere ugualmente grandiosa: un’interprete che mette tutta se stessa in ogni performance, eclissandosi completamente dietro ogni ruolo. Kramer contro Kramer, dramma di Robert Benton, è il suo quinto film. Qui interpreta Joanna Kramer, moglie e madre, che, in crisi, lascia figlio e marito ( un grande Dustin Hoffman ) per dedicare un po’ di tempo a se stessa e alle proprie esigenze. Joanna ricompare solo nella seconda metà del film, decisa a riavere il bambino. Inizia così una drammatica battaglia legale per la custodia del figlio. Ciò che colpisce della performance di Meryl Streep è l’intensità e il realismo con cui interpreta una madre imperfetta ( come tutti gli esseri umani ), ma in fondo profondamente sensibile: l’attrice ha saputo dare spessore e importanza ad un personaggio che, su carta, sarebbe forse rimasto anonimo in confronto al protagonista maschile. La Streep è riuscita a tener testa a Hoffman alla perfezione: alla fine del film, è difficile restare indifferenti davanti al dolore di Joanna, nonostante tutto. Bellissimo il suo monologo in tribunale, scritto tra l’ altro da Meryl Streep stessa.
4. Heath Legder in Il cavaliere oscuro- miglior attore non protagonista
Il Joker è uno di quei personaggi talmente impressi nell’immaginario collettivo che trovare un attore adatto per interpretarlo costituisce sempre un notevole rischio. Ci era riuscito Jack Nicholson nel 1989, offrendo un’ottima caratterizzazione del personaggio, apprezzata da critica e pubblico. Quando però Christopher Nolan si trovò a realizzare Il Cavaliere Oscuro il rischio era doppio: non solo per la grandiosità del personaggio, ma l’attore scelto avrebbe dovuto reggere l’inevitabile confronto con un mostro sacro della recitazione come Nicholson. La scelta ricadde su Heath Ledger. La maggior parte delle persone, pur apprezzando Ledger come attore, lo riteneva inadatto ad un ruolo del genere e mai avrebbe creduto che la scelta si sarebbe rivelata così azzeccata. Heath Ledger si è dimostrato semplicemente magistrale: è riuscito a creare un Joker molto diverso da quello di Nicholson, ma forse ancora più efficace e incisivo. Il Joker di Ledger incarna la follia pura. Il modo di muoversi e di parlare dell’attore, esuberante ma mai esagerato, rendono la pazzia dell’ “agente del caos ” divertente e geniale al tempo stesso, creando così, oltre ad una nemesi perfetta per Batman/ Christian Bale, uno dei villain più amati degli ultimi anni. Basti pensare alla scena dell’incontro tra Joker e Batman: due personalità opposte e complementari, che sullo schermo funzionano alla grande. Purtroppo Heath Ledger morì tragicamente poco dopo le riprese e il premio venne consegnato postumo.
4. Anthony Hopkins in Il silenzio degli innocenti– miglior attore protagonista
Guardate questa foto e ditemi se non vi trasmette ansia. Per quanto mi riguarda, mi sento parecchio osservata mentre sto scrivendo. Nel film in questione, Il silenzio degli innocenti, tratto dal bellissimo romanzo di Thomas Harris, Anthony Hopkins interpreta il dottor Hannibal Lecter, ex psichiatra detenuto in manicomio criminale per aver ucciso alcuni suoi pazienti e averne divorato i corpi. Hannibal The Cannibal viene chiamato a collaborare con la novellina dell’FBI Clarice Starling ( un’eccezionale Jodie Foster ) per catturare Buffalo Bill, un serial killer di donne. Hopkins appare solo quindici minuti sullo schermo, ma la sua interpretazione è talmente perfetta da rimanere ancora impressa nelle menti di moltissimi spettatori del mondo: per niente macchiettistica, ma anzi parecchio inquietante e realistica. Quello che apparentemente sembrava un personaggio secondario, si è rivelato l’elemento identificativo dell’intera pellicola: chiunque abbia visto o anche solo sentito parlare de Il silenzio degli innocenti, non può che ricordarsi essenzialmente il terrificante e affascinante serial killer di Hopkins. Il suo sguardo psicotico, ma in qualche modo ipnotico, costituisce una delle poche cose in grado di togliermi il sonno: alcuni l’hanno correttamente paragonato a quello di un rettile, che ammira la sua innocente preda affamato e ammaliato. I dialoghi tra Lecter e Starling sono, a mio parere, tra i migliori della storia del cinema. Indimenticabile la frase di Lechter: “Un tizio che faceva un censimento una volta provò ad interrogarmi. Mi mangiai il suo fegato con un bel piatto di fave ed un buon Chianti”, a cui segue un sibilo che mette i brividi, il quale è stato completamente improvvisato dall’attore.
2. Amadeus-miglior film
Medaglia d’argento al primo e unico film della classifica. Amadeus è, in breve, il racconto del genio di Wolfgang Amadeus Mozart e della sua presunta ( ma storicamente infondata ) rivalità con il compositore veronese Antonio Salieri. Non si tratta però di una mera biografia, ma di una potente storia di invidia e antagonismo. Salieri, qui interpretato da un grande F. Murray Abraham, spende anni della sua vita a bramare il genio di Mozart, rodendosi anima e corpo nell’ascoltare le sue meravigliose sinfonie. Una sofferenza che in qualche modo coinvolge anche lo spettatore, il quale prova pietà per Salieri, un ottimo compositore ma con un talento che nemmeno si avvicinava a quello di Mozart. Dall’altra parte, abbiamo Amadeus, impersonato da un grandioso Tom Hulce ( che, a mio parere, avrebbe meritato la statuetta per la sua interpretazione ): un uomo che dentro di sé è rimasto ancora un bambino. Irresponsabile, allegro e spensierato ( indimenticabile la sua risata acuta ), ma con un immenso talento. L’altro protagonista della pellicola è senza dubbio la musica. Sono presenti molti brani dalle più celebri opere di Mozart: da Le nozze di Figaro al Don Giovanni, dal Flauto Magico a quel capolavoro inarrivabile che è il Requiem. La musica non fa quindi solo da sottofondo, ma è un vero e proprio personaggio: una sorta di oggetto del desiderio conteso tra Mozart e Salieri. Senza la colonna sonora, insomma, questa pellicola non sarebbe nemmeno esistita. Forse sarò di parte perché è uno dei miei film preferiti in assoluto, ma Amadeus possiede tutti gli elementi per sfiorare la perfezione. Una storia bellissima, grandiosa ma intima al tempo stesso, interpretata da due attori magistrali e diretta con grande maestria da Milos Forman.
1.Vivien Leigh in Via col vento– miglior attrice protagonista
In vetta alla classifica, una grandissima attrice in un ruolo epico e indimenticabile. Rossella ( o Scarlett, per usare il nome originale ) O’Hara, protagonista del colossal Via col Vento ( tratto dall’omonimo libro di Margaret Mitchell ) ,è l’eroina cinematografica per eccellenza. Di famiglia agiata, la sua vita subisce un drastico cambiamento con lo scoppiare della guerra di Secessione: perde tutto, trovandosi a combattere unicamente con le sue forze per ricostruirsi una vita dignitosa. All’inizio della storia, è un personaggio frivolo, ma furbo, che utilizza la sua bellezza per propri scopi. Innamorata di un uomo che non la ricambia, Rossella è anche maledettamente testarda, pronta a tutto per ottenere ciò che vuole. Insomma, nella prima parte del film la donna non suscita le simpatie del pubblico. Con lo scoppiare della guerra e la conseguente perdita dei suoi agi, Rossella utilizzerà tutta la sua intelligenza e forza di volontà per rialzarsi e riappropriarsi di Tara, la terra di famiglia. Ed è proprio a causa di questa sua incredibile forza che il pubblico imparerà ad amarla, nonostante tutti i suoi difetti. Da antologia due sue citazioni. “Giuro davanti a Dio che non soffrirò più la fame”, gridato davanti ad una Tara bruciata e distrutta; “Dopotutto, domani è un altro giorno”, frase che chiude magnificamente il film. Rossella è quindi l’emblema della lotta e della speranza. Una donna anticonvenzionale, emancipata: una vera e propria guerriera in un mondo difficile e ancora dominato dagli uomini. Vivien Leigh si dimostra assolutamente magnifica. Espressiva e passionale, l’attrice è la perfetta incarnazione di questo fantastico personaggio. Un ruolo molto complesso, in quanto i lettori del romanzo avevano altissime aspettative per la scelta dell’interprete nell’adattamento cinematografico. La performance della Leigh si rivelò eccezionale ed è ancora una delle più apprezzate di tutti i tempi. Vivien Leigh è stata un’attrice formidabile ( vinse un altro Oscar con Un tram chiamato Desiderio ), ma, purtroppo, i suoi problemi psicologici ne hanno ostacolato una carriera che, seppur molto buona, non è stata all’altezza del suo grande talento.
Qualche menzione onorevole:
- Katharine Hepburn in Il leone d’inverno– miglior attrice protagonista
- Jack Nicholson in Qualcuno volò sul nido del cuculo– miglior attore protagonista
- L’appartamento di Billy Wilder- miglior film
- Birdman di Alejandro González Iñárritu- miglior film
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Ed Infine un grande grazie alla nostra Amigdala per la grafica.
A presto !!!
Meryl Streep e Anthony Hopkins su tutti, ma anche George C.Scott che fa Patton o il giovane Vito Corleone di de Niro…
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