Telefilm/The Walking Dead

Recensione | The Walking Dead 9×10 “Omega”

No, raga, non potete capire.

Io ho realizzato solo a metà di questo episodio, e solo perché un altro personaggio ha utilizzato il termine “sorella” che lo sbarbatello truzzo è in realtà…

una sbarbatella truzza. Cioè, ma che, davero? Io convintissima da tipo sempre che fosse un maschio (il che, forse, dà la misura di quanto attenzione riservi a questi tizi ogni volta che sono in scena), e scopro all’improvviso – dieci episodi dopo – di aver frainteso un cromosoma. Addirittura mi informano dalla regia che si chiama Kelly, tipo le Lelli Kelly, cioè, gli indizi c’erano tutti ma io – va detto che sono molto, molto miope – non li volevo proprio vedere.

Ma vabbè, chiusa questa scioccante parentesi di cui ancora non mi capacito, veniamo a noi.

Per prima cosa, Tara ha il cipiglio del capo e la cosa mi piace. Sì, sì, è un ruolo che le si addice, è preparata e attenta, spero soltanto – dati i precedenti – che riesca a finire il mandato da viva. Tra l’altro, ha preso le redini di Hilltop in un momento non propriamente tranquillo: proprio ora le si è palesato davanti ai cancelli un branco di squinternati vestiti da zombie, e dovrà capire come comportarsi in merito. Per quel che mi riguarda, fossi al suo posto, sarebbe presto detto: darei l’ordine di sventagliare tutti coi mitra gridando “Buon Natale, maledetti animali, e felice anno nuovo!” ma probabilmente lei sarà meno impulsiva.

Quello che io, in effetti eviterei a prescindere, è dar loro il beneficio del dubbio. Basta essere carini e coccolosi, pugno di ferro serve. Perché finché si tratta di dare il beneficio del dubbio a persone come, faccio un paio di esempi non esaustivi, la stessa Tara (che militava nelle fila del Governatore) o Aaron, comparso dal nulla ad allettare dei disperati con le mura di Alexandria e le conserve della nonna, ci sta. Con i sussurratori? Mmmm, ho le mie remore. Lydia, per esempio, la sussurratrice attualmente prigioniera, non è che si sia presentata subito benissimo, eh. Per carità, viene da una situazione in cui si sarebbe dovuto coinvolgere il Tribunale per i minorenni in tempo zero, e forse forse può essere riportata sulla retta via, ma con gli altri non ha molto senso sfidare la sorte.

Alpha, la leader degli squinternati è… pittoresca forte, per mancanza di termini migliori. Pare uscita or ora da un campo di concentramento, e dai flashback di cui al racconto di sua figlia emerge chiaramente che l’unico posto in cui sarebbe dovuta essere rinchiusa era la galera.

Ha assassinato il marito, maltratta fisicamente e psicologicamente la figlia, chiunque si pari sul suo cammino prima lo uccide e poi gli fa le domande (chissà che fine avran fatto Alden e Luke), e le sue scelte in termini di abbigliamento e acconciature sono discutibili anzi che no (e intendo sia prima che dopo l’apocalisse). Ecco, di primo acchito non mi pare il soggetto ideale per instaurare un dialogo costruttivo, ma poi magari mi sbaglio, eh.

Il commissario Montalbano dopo una giornata particolarmente faticosa.

In effetti mi vien da dubitare che perfino Henry propenderà per una soluzione tarallucci e vino, non dopo aver banchettato coi vermi insieme a Lydia e scoperto del suo passato doloroso.

A proposito di Henry, mi è piaciuta la riflessione che fa su Carol, e finalmente si scopre il perché di quei terribili capelli lunghi. Adesso, in effetti, la chioma fluente assume un significato simbolico importantissimo. Quando era sposata con Ed, violento e abusivo, i capelli lunghi altro non erano che un ulteriore strumento che aveva lui per esercitare il controllo su di lei: li afferrava ogni volta che provava ad allontanarsi, e per questo ha dovuto tagliarli. Ora che sta con Ezekiel, invece, può fare tutto quello che prima non poteva, perché il sovrano coi rasta – che praticamente bacia il terreno su cui cammina – non le farebbe del male nemmeno se volesse significare mettere fine all’apocalisse zombie.

Vorrei solo far notare che Maggie, quando anche lei se li era tagliati, lo aveva fatto proprio per evitare che costituissero un ostacolo in situazioni di pericolo (pericoli ben diversi da un marito bestia). Visto che adesso Carol ha dei capelli che fanno invidia a Rapunzel, immagino siano tutti contenti i morti, pronti a ghermirli con le loro putrescenti mani ossute. Auspicherei quindi un ritorno al corto, tanto ormai il simbolismo c’è chiaro. Per ricordare le immortali parole di Libby in Sabrina, vita da strega, “La funzionalità supera la moda”.

Casomai non corto come Alpha.

 


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