Outlanders, vi prego non abbandonatemi in un bosco per punirmi del ritardo. Potrei impazzire pure io!
Sono state delle settimane assurde, e poi sono andata a trovare la mia dolce metà oltre le Alpi, e no, non è un highlander…
Tornando a cose serie. Continuo a ripetere che per me i nuovi sceneggiatori stanno portando bella alta la bandiera di Outlander e gli stanno anche restituendo quella calma e logica che una stagione fa aveva un po’ perso. Molti cambiamenti sono stati apportati per un libro, Passione oltre il tempo, che ha fatto appisolare in alcuni punti, più di un lettore, ma ci sono state date tante spiegazioni così inattacabili che forse la Gabaldon si sta mangiando le mani per alcune sue idee, invece, un po’ forzate.
Jamie decide di accettare la terra del governatore Tryon, intimandogli di sedare anche gli animi un po’ più ribelli tra i suoi affittuari. Nei boschi però Claire e Jamie hanno grosse difficoltà non solo con gli indigeni, la tribù dei Cherokee, ma anche con un orso…
Conclusioni:
(per la scena con un orso “vero”, riguardiamoci Revenant)
- Revenant: la Gabaldon ci ha provato, e nei suoi libri ha fatto scontrare Jamie con un orso “in carne ed ossa“. Il buon caro rosso di 50 anni e passa, arzillo come un 20enne che salta ancora le staccionate dell’olio cuore…
Mi immagino gli sceneggiatori “messi a tavolino” e le difficoltà discusse di non solo girare una scena simile, magari dando a Sam solo un coltellino, ma anche lo scetticismo iniziale generale. Di Caprio può far tutto, salvare balene, avere solo fidanzate uscite da qualche sfilata di Victoria’s secret, e anche vincere l’Oscar dopo una miriade di film superiori a Revenant, ma Jamie Freser non è Leonardo, senza nulla togliere alla grandiosità del personaggio della Gabaldon. Consapevoli di questo, gli sceneggiatori, si saranno guardati nelle “palle” degli occhi e avranno considerato anche la difficoltà tecnica di trovare un orsacchiotto vero. Effettivamente nei lbri, che ad Helicon, poi Grandfather Mountain, fosse andato tutto liscio ai coniugi Fraser, manco loro ci hanno davvero creduto. Quindi lo sceneggiatore Joy Blake, ha deciso di rimanere in linea con le sventure fino ad ora raccontate. Ho apprezzato questa scelta. Temevo che ne venisse fuori qualcosa di ridicolo, almeno è stato trovato un vero punto di contatto tra gli indigeni e i Fraser attraverso Tskili Yona.
- Casa dolce casa: chi non vede la passione tra Claire e Jamie, dovrebbe ricordarsi che arrivati alla loro età questo sentimento si manifesta sotto altre forme. Come Jamie che prende sulla soglia dello scheletro della porta di casa la moglie. E perchè no, loro due e il nipote, Ian, che costruiscono insieme e a mani nude Fraser’s Ridge. Stupendo il parallelismo con il presente di Roger. Mentre era immerso nella lettura e nella scoperta di fonti riguardo i genitori di Brianna, vediamo come pian piano Fraser’s Ridge prende forma.
(Milord ❤)
- Madri e figlie: c’è una scena che ho apprezzato particolarmente: quella tra Marsali e Claire. Era da un po’ che non assistevamo alla schiettezza della fanciulla bionda, sicuramente perchè lei e il dolce maritino dal “milord” facile, non hanno più molto spazio. Con una semplice frase Marsali ci ricorda di chi è figlia e noi vorremmo subito dimenticare, ma Claire dà una risposta da vera madre, cancellando qualsiasi tipo di rancore.
Claire resterà sempre la prima donna che tanto ci ha fatto arrabbiare, ma ha raggiunto, e direi anche giustamente, una maturità tale, che me la fanno apprezzare sempre più. Il discorso famiglia ritorna più volte nell’episodio; si apre con Marsali e poi con la conversazione telefonica tra Brianna e Roger. La strada è stata ben spianata per la 4×05 dove questi rimandi al legame madre-figlia avranno una sorta di chiusura.
- Momenti: è una puntata abbastanza ricca se ci riflettiamo bene. Roger fa un’importante scoperta per la donna che ama, ma che non lo vuole sposare. Fiona, con grande non chalance, afferma di sapere tutto e non stupirsii di discorsi che parlano di viaggi nel tempo. I Fraser trovano un punto di incontro con nativi americani e comprendono che entrambi vogliono vivere pacificamente nel rispetto di regole universali. E infine la profezia dell’indiana guaritrice con riferimenti al futuro e alla malattia, molte di queste cose ancora non sono state svelate proprio dalla stessa autrice dei libri, quindi vedremo come andranno le cose. E non dimentichiamoci la parentesi (che potrebbe dare origine ad uno spin off di successo) Dott. Claire con il suo fedele assistente Ian!
Mi è uscita una recensione spiritosa, almeno credo…
Forse perchè Outlander riesce ancora a dvertirmi.
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