Outlanders, che dire, era veramente da molto tempo che non guardavo con così tanto piacere Outlander! Forse è questa la vera stagione del “ritorno“.
Era dalla season 2 che non facevamo un saltino nel tempo e ci aggiornavamo sugli avvenimenti del presente/futuro. In fin dei conti questo è un episodio di svolta, perchè proseguendo con la visione bisognerà lasciare spazio anche ai giovani: Brianna, Roger e tanti altri.
I was an outlaw when first we met and an outlaw when you returned. If it was only me, I would live as one again. And when I was auld, I would lie under a tree and let the wolves gnaw at my bones, but it’s not just me.
Lasciato River Run, durante il loro cammno nei boschi, Claire per inseguire il mulo Clarence, si perde. Il mattino seguente ritroverà la strada del ritorno in maniera misteriosa…
Conclusioni:
- La premessa della premessa: vorrei non farla, ma non nego che nelle vesti della maestrina col righello in mano, ci sguazzo sempre con piacere. Quando si ha a che fare con serie tv che sono tratte da romanzi, come il ciclo della Gabaldon, bisogna avere non solo la mente aparta, ma anche un grande cuore. Non tutto può essere trasportato e con gli avvenimenti di River Run ci è andata bene. Tra Tamburi d’autunno e Passione oltre il tempo (Drums of Autumn) non possiamo non ammettere che l’autrice sia sia eccessivamente dilungata, infarcendo la storia di fin troppi episodi. I nuovi sceneggiatori sanno il fatto loro e spesso Moore in alcune interviste, ha dimostrato che dietro determinate scelte c’è molta ponderazione (pensate a quale anello abbiano sottratto a Claire). La serie televisiva deve sempre prendere il meglio dai libri, mantenerne assolutamente l’essenza e alcuni particolari cardine e se vuole fondere o cambiare più punti per rendere la visione scorrevole. Perchè questa lunga premessa, perchè pare che spesso seguiamo la serie più di pancia che di cuore. Arrivata alla quarta stagione vedo che grandissimo lavoro hanno fatto Sam e Cait con i loro personaggi, rendendoli maturi, senza perdere le loro immancabili caratteristiche specifiche, e più realistici dei 50enni descritti dalla Gabaldon. C’è una cura per il dettaglio in questo historical drama, che non è riscontrabile in tanti altri. I sentimenti sono ancora fortissimi e visibilissimi anche senza scene più spinte. Quando leggiamo un romanzo ci piace sognare e immaginiamo secondo il nostro gusto e le nostre esigenze di evasione, anche una serie tv ci fa evadere, ma deve mantenere un contatto con la realtà. Perciò, invece di cercare il pelo nell’uovo, godiamoci l’amore che si traspira da Outlander sin dalla prima stagione.
- Due viaggi (temporali) a confronto: da una parte abbiamo Claire e Jamie che abbandonano, con poco trambusto oserei dire, River Run e la zia Jocasta, dall’altra si ritorna nei nostri anni 70 a Boston con Brianna e Roger ad un festival dei clan scozzesi. Il parallelismo va a concidere e congiungersi proprio col discorso di Claire sulla figlia, le sue ispirazioni e il suo non aver le idee precise sul proprio futuro. In realtà, nel passato, chi non ha le idee chiare è proprio Claire che si scontrerà con una Jocasta che le rinfaccia il suo tener per il collo il marito. Non ho mai visto il rosso come il burattino della donna, ma come un marito paziente che ha imparato ha imprecare interiormente e a lasciare che la moglie sbattesse da sola le “corna” al muro; così avrebbe imparato la lezione. La compostezza di Jamie è il frutto di una maturità di chi ne ha vissute davvero tante, non la remissività di chi si fa comandare. Nonostante ciò le parole di Jocasta ci toccano dal vivo, perchè la Claire di Cait è sempre stata un po’ troppo prima donna e a volte disturba. Almeno in questa occasione la porta a riflettere e incoraggiare il marito a indirizzarsi verso ciò che più gli interessa. A conti fatti, se ascoltiamo attentamente le parole di Jamie, il suo atteggiamento è in linea con l’uomo del suo secolo. Si seguivano le orme di famiglia, non si pensava minimamente di fare altro. Inoltre Jamie ha una certa età e vorrebbe sistemarsi, perciò non pensa a cercare un’attività che lo stuzzichi, ma più che altro a sistemare la sua famiglia. È un ragionamento che forse oggi farebbe qualsiasi padre di famiglia. Però Claire è stata punta nel vivo, da una Jocasta che a mio parere ha tentato il tutto per tutto per tenersi stretto il nipote. Perchè qui è un docile agnellino, ma nei libri la sua vena calcolatrice da MacKenzie è amolto più evidenziata.
(alla fine gli hanno preso il lato peggiore)
- Tale madre tale figlia?: e se in un secolo c’è una donna che comprende e sprona il marito, nell’altro ce n’è un’altra che è un po’ confusa, anche se afferma di essere decisa nelle sue idee, e fa soffrire il suo uomo. Richard Rankin, anche se fisicamente continua a non colpirmi, recitativamente ha fatto breccia nel mio cuore. E non per la proposta di matrimonio a Bree, ma per l’espressività del suo sguardo. Intenso. A primo impatto anche io avrei reagito come Brianna, d’altronde si sono frequentati così poco; ma teniamo conto che all’epoca era la prassi, forse anche la normalità per molti di quelli che avevano un’amore a distanza. Tuttavia il discorso della rossa regge poco: Mia madre ha sposato l’uomo che amava, poi ha trovato l’anima gemella, quindi non credo nel matrimonio. WTF? Mi ha lasciata delusa la freddezza con cui ha spiegato le sue motivazioni, oltre che il dolore stampato nello sguardo di Roger. Eppure che si amano, si vede. Perchè allora il titolo, tale madre tale figlia (anche se Brianna dovrebbe avere un aspetto giunonico come il padre e la stessa cocciutaggine), perchè ritengo le donne della famiglia Fraser un filino egoiste. Siete moderne e va bene, anche se non c’è bisogno di ripeterlo ogni 2×3, ma per nulla comprensive!
E nota speciale all’assurda chimica sprigionata da Richard e Sophie, tutto il loro incontro, dall’aeroporto al falò finale, è stato fantastico. Era una coppia che non mi diceva nulla, ora potrei anche davvero shipparli. E santo cielo, il bacio in macchina che per poco non li faceva andare fuori strada, aye!
- Fantasmi: come spiegare la scelta di Fraser’s Ridge se non in maniera quasi mistica? Che la Gabaldon abbia un debole per i fantasmi/visioni ne se sappiamo qualcosa fin dal primissimo episodio della prima stagione, e un paio di cosette ci devono essere ancora spiegate. In questa puntata, il fantasma di un indigeno farà ricongiungere Claire a Jamie durante una notte di tempesta. Seppur anticipata, questa scena è arrivata al momento giusto, dato che Ian si è allontanato con John Quincy Myers. Le scarpe vengono trovate presso un ruscello, non di fronte una capanna, ma permettono, tramite delle impronte, di far ritrovare a Claire la via per Jamie. Dolce la storia sulle fragole, un po’ meno il paesaggio artefatto del finale. Ma in compenso vedere Jamie così deciso e i due così pieni d’amore per un futuro che alletta entrambi, è stato soddisfacente.
Al momento è tutto, spero di sentire presto le vostre voci.
Tutti i cambiamenti apportati per questa quarta stagione stanno dando ottimi frutti, che ne pensate?
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La Gabaldon, da tamburi di autunno in poi, popola i libri di “millanta” personaggi (e chi se li ricorda?) bene hanno fatto a sfoltire nella serie televisiva. La proposta di Jocasta è allettante ma, fino a che fosse stata in vita, River Run sarebbe stata sua mentre Jamie ha bisogno di qualcosa veramente SUO (come lo era Lallybroch). Che poi Claire sia prima donna e spesso si metta nei guai…non ci piove!!! Tendo a scusarla e capirla: il titolo di Dottore se l’è dovuto guadagnare contro tutto e tutti…se però, ogni tanto, si mordesse la lingua o se ne stesse al suo posto forse sarebbe meglio. Mi è piaciuto anche come hanno riprodotto l’incontro con il fantasma che, se non erro, avviene molto più tardi nei libri.
Su l’attrice che interpreta Brianna per ora non mi pronuncio…mi piace invece Roger…lo vedo come viene descritto nei libri
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Scusa il ritardo anche nella risposta. Concordo con te sulla questione di possedere qualcosa di proprio, si è sentito fin dal principio questo forte desiderio soprattutto da parte di Jamie. Poi ribadisco, l’epoca era quella che era, ma un uomo della sua età voleva giustamente sistemarsi. Per il resto, non ti nego, che Brianna convince poco pure me, la trovo ancora acerba nella recitazione e questo dettaglio, mi disturba al momento…
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Finalmente una bella puntata! Onestamente ho trovato le prime due molto descrittive, ma era prevedibile ad inizio stagione per introdurre i nuovi personaggi e i nuovi luoghi.
Io ho sempre amato la relazione tra Jamie e Claire, ma devo ammettere che ultimamente mi sono un po’ “scesi” e non perché si vedono meno fiamme di passione, è normale che un rapporto evolva, ma perché inizio a trovare gli atteggiamenti di lei un po’ eccessivi. Come hai detto tu, ok che vieni da un altro secolo e non tolleri la schiavitù, ma non hai imparato proprio nulla in questi anni? Non si può ostacolare il corso degli eventi! Quindi non capisco perché rimarcare così tanto l’astio verso Jocasta, sta povera donna incontra il nipote dopo quarant’anni, vi ospita in pompa magna, gli offre l’intera eredità (per i propri tornaconti ok..) e Claire cosa fa? Rifiuta perché non vuole possedere degli schiavi! Ma non erano i Fraser ad essere testardi fino alla morte? Mi sa che qui di veramente cocciuto ci sono solo Claire e la figlia…
Parlando proprio di lei..la scorsa stagione ci ero rimasta molto male per la decisione di far sparire Roger e Brianna praticamente a metà stagione e finalmente sono tornati! A me piacciono tantissimo insieme, anche perché quel romantico orsacchiotto di Roger tende a tenere sotto controllo il temperamento di lei che diciamocelo.. ogni tanto ha bisogno di una regolata! Ho trovato perfetto Richard Rankin in questa interpretazione, secondo me ha reso a pieno i sentimenti di Roger, un ragazzo all’antica, profondamente legato alla tradizione cattolica che è innamorato perso di una matta che (vuoi anche per gli eventi che l’hanno travolta di recente) non sa ancora cosa vuole dalla vita. In realtà nel romanzo il loro “corteggiamento” dura molto di più e la proposta di matrimonio non suona così improvvisa come in questo caso, per cui se vedendo esclusivamente le immagini potrei giustificare in parte Brianna, avendo letto tutte quelle pagine dico assolutamente no! Il loro è un lunghissimo tira e molla, dove lei un giorno sembra volersi godere questa relazione e quello dopo scappa senza farsi sentire per mesi. E’ totalmente incostante e a volte faccio fatica a sopportarla, ma diamole tempo.
Menzione d’onore per la tenerissima Fiona, non è troppo carina?
P.s. Ho già visto la 4×04 e attendo con ansia la tua recensione per commentare! 🙂
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Perdonami per il ritardo, ma ho fatto un saltino nel tempo anche io… Magari, purtroppo solo lavoro 😔
Mi ha fatto piacere leggere il tuo commento, anche perché abbiamo delle idee diverse ed è sempre un piacere confrontarsi. Riguardo la passione, io continuo a vederla, forse perché sono entrata proprio nell’ottica che “c’hanno na certa”, quindi quasi non ci penso più ad altro. Tuttavia la ritrovo in altri gesti.
Diciamo che con questi libri, gli sceneggiatori se la stanno cavando bene, temevo che ci saremmo sorbiti puntate lente e prive d’azione invece è stato trovato il giusto equilibrio.
Per quanto riguarda Roger e Bree, il personaggio di lei mi risulta ancora poco simpatico in generale, nonostante ci veda della logica nelle sue scelte. Vedremo come si comporterà la nostra Sophie nel passato…
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