How I Met Your Mother/Parliamone/Rubriche

Parliamone | Dawson Leery e Ted Mosby – Quei Cari e Bravi Ragazzi che Proprio Non ci Hanno Colpito

Non si tratterà di una critica su come Dawson (Dawson’s creek) e Ted (How I met your mother) siano dei personaggi poco affascinanti, perchè questo non è assolutamente vero, ma di come ancora una volta il bad boy, che poi non è mai tale, o il personaggio più eccentrico, abbiano colpito nel segno più del protagonista quasi perfetto: bravo, premuroso, serio ed appassionato.

Conosco molto bene entrambe le serie tv: Dawson’s creek, il mio iniziatore all’adolescenza e How I met your mother, accompagnatore della mia prima età adulta. Sono due serie che hanno segnato delle generazioni, che o con ironia o con sproloqui dal gergo assolutamente non adolescenziale, ci sono rimaste impresse e ci hanno insegnato anche tanto. Dawson’s creek per me ha il grande pregio di aver introdotto nelle nostre case una situazione adolescenziale più congeniale alla nostra. Lontani dalle case con piscina di Beverly hills, dalla droga presa all’ordine del giorno e dall’alcool bevuto ad ogni ora della giornata. La combriccola di Capside è stata un po’ come quella della nostra adolescenza: filmetto a casa, qualche festa, l’alcool che ci dà alla testa, a volte qualche cattiva compagnia, tanti bei momenti vissuti con gli amici, problemi familiari che non riguardavano misteriose morti o eredità e tanti turbamenti d’amore perchè sì, quel ragazzo ci ha guardato e allora qualcosa vorrà significare, giusto? Giusto?!

HIMYM, invece, ci ha mostrato la quotidianità, i problemi e i doveri dei giovani trentenni. Sicuramente una versione più casalinga e meno mondana di FRIENDS, che fin da subito ha posto tutti i suoi personaggi quasi allo stesso punto di partenza, ma qui la differenza l’hanno fatta principalmente le situazioni variegate: la coppia che sta insieme dai tempi del college, il single alla ricerca disperata della compagna di vita, la single in carriera, l’amico scapolone convinto, ecc. Sono delle identità già definite. È questo che si apprezza di HIMYM, puoi immedesimarti non in un singolo personaggio, ma in una determinata condizione. Chi non ha vissuto l’esasperatezza di Ted, le crisi personali di Lily? Chi non ha mai incontrato un Barney o ha un amico orsacchiottone come Marshall?

Ma di queste serie noi, i protagonisti li abbiamo amati sempre un po’ meno rispetto ad altri personaggi. Eppure sia Dawson che Ted sono ben rappresentati e integrati nella loro storia. Il problema non è questo. È che tutti noi nella vita siamo stati Dawson o Ted anche per un solo brevissimo momento, e per questo, simpatizzare con qualcuno che commette gli stessi nostri errori  è facile, sì, ma proprio perchè ci rispecchiamo quasi completamente, il nostro interesse inizia poco dopo a virare verso chi magari saremmo voluti essere, avremmo voluto incontrare, ecc.

Dawson è un ragazzo sensibile, e negli anni ’90 è stato quasi una novità. Di solito quando si parlava di personaggi bravi, casti e puri, il dito veniva puntato sulle donne, vedete Donna di Beverly Hills; il bravo ragazzo spesso doveva essere anche imbranato e perchè no, isolato dal resto della società, come un Chandler o Ross e uno Xander. Insomma il ragazzo sensibile prima non aveva tanto spazio, o comunque doveva avere una qualche caratteristica che lo ridicolizzasse agli occhi degli altri. Dawson non è così, ama la sua famiglia, la piccola Joey, Spielberg e sognare. Dawson è il primo ragazzo normale a calcare lo schermo (Brandon di Beverly Hills e Dean di Gilmore girls non li considero perchè il primo comunque apparteneva alla categoria dei “fighi”, il secondo è arrivato dopo ed ha subito la stessa sorte con Jess). Sarà per questo che è piaciuto poco? Sì. Le serie inducono ad immedesimarsi, ma allo stesso tempo estraniarsi da una realtà che ci pesa. Ed infine, magari, chi vuole, può imparare anche qualcosa. Il difetto di Dawson è quello di aver avuto tutte le caratteristiche che noi, da protagonisti della nostra vita, abbiamo odiato. Per esempio è stato ossessivo con Joey.

Per quanto abbia tifato per loro all’inizio, considero della coppia proprio Dawson quello che si è comportato male. Legge il diario della ragazza, la tratta male per sue congetture e lei giustamente, di fronte alla scenata da U&D di Dawson lo lascia. Vede che la ragazza si sta rifacendo una vita, frequentando Jack, si innervosisce e la tratta come una “pezza da piedi“. Naturalmente non è che abbia fatto molto nel frattempo per riconquistare la fiducia di lei, anzi continua con scenate di gelosia degne di una soap. Ma il momento clou è quando scopre che Joey e Pacey sono una coppia. Piccola premessa, tra un muso e l’altro di Dawson, è Joey, che di certo non ha un carattere facile, a fare la sua mossa per riconquistarlo e lui la rifiuta perchè preso da altro. Per quanto la sua scelta fu giusta, quell’altro perse subito di interesse e senza fare un solo passo verso Joey, il biondino di Capside era convinto che la ragazza si sarebbe ri-messa con lui. Dopo la scoperta della relazione di lei col suo migliore amico, mette in scena una sceneggiata napoletana che sicuramente lo avrà fatto odiare da tutti. Questo sentimento non scaturisce dal nostro amore incondizionato per Pacey, ma dall’atteggiamento egoista di Dawson e dalla pretesa che Joey doveva aspettarlo tipo per sempre. Anche se ho dipinto Dawson come un demone, non lo è assolutamente; questo è più o meno il riassunto delle prime tre stagioni. Oggi, ripensando a tutto ciò, io Dawson lo capisco. Quanti di noi sono rimasti delussissimi che l’ex non sia tornato da noi? Quanti hanno reagito irrazionalmente nelle relazioni? Quasi tutti. Dawson ha rappresentato quello che siamo stati e forse non avremmo voluto vedere costantemente sullo schermo. Questo non solo a livello sentimentale, basti ricordare la sua reazione alla separazione dei genitori, alle volte il suo bigottismo verso Jen, ecc. Dawson non è un personaggio sbagliato, ma è troppo reale e quindi lo si è apprezzato sempre a metà. Al contrario di Pacey, la pecora nera della famiglia, il ragazzo senza sogni, sempre col sorriso, ma che soffriva in silenzio. Un’immagine più poetica rispetto al suo amico biondo, ma sicuramente una realtà meno vissuta, ma che abbiamo apprezzato conoscere.

Per Ted il discorso sarà analogo. Qui però non è che ci sia un vero confronto con qualcun altro, come ho detto sono le situazioni a dettar legge. Se Dawson ha mostrato tutti i turbamenti giovanili, nessuno escluso, Ted ci ha sbattuto in faccia la disperazione del single di oggi. Mosby tra alti e bassi personali ha sempre cercato con una certa insistenza la sua anima gemella, perchè è un ragazzo d’altri tempi, che voleva subito sistemarsi. La storia logicamente ruota intorno ad un racconto fatto ad hoc per i figli, quindi molte vicende vengono esasperate, ma raccontate lo stesso nei minimi dettagli. Ed è così che una volta conclusa la serie ci rendiamo conto che Ted ha veramente conosciuto e frequentato molte donne per scovare quella giusta. Lui è innamorato dell’amore e ogni volta ci crede. Non c’è nulla di sbagliato, ma ancora una volta questi personaggi hanno sortito l’effetto contrario, farci posare lo sguardo altrove. Ted insiste anche là dove si capisce che sia una causa persa, lui, vivendola in prima persona, non lo sa. Va bene la prima volta, ma alla quarta relazione con gli stessi presupposti inizieremmo a fare tutti come Lily, sabotargli le relazioni affinché l’ennesima squinzia non appaia nella foto di famiglia! Ted è caratterizzato da un’eccessiva ingenuità, che se all’inizio ci travolge, dopo un po’ innervosice. Chi non si è buttato a capofitto in una relazione evitato tutti quei campanelli d’allarme che ci avrebbero fatto capire che non sarebbe durata un giorno? Tutti, suvvia. Ted però è una persona speciale e chi se lo è sposato, Tracy, sicuramente è stata fortunata, ma tutto quello che c’è stato prima ce lo ha fatto un po’ odiare. Nessuno vorrebbe vedere tramite un uomo sulla trentina single come per ben 9 stagioni sia un’impresa titanica relazionarsi oggi, no? È stato divertente all’inizio, ma verso la fine mi sono sentita angosciata e non incoraggiata dall’entusiasmo che mai si spegneva di Ted.

Perchè quindi abbiamo nutrito poca simpatia per questi bravi ragazzi? Perchè la normalità, la realtà nuda e cruda ci piace davvero poco. Nonostante tutto però, ringrazio sempre l’esistenza di serie che pongono al centro, come protagonista, questa tipologia di personaggio. Tuttavia è più facile oggi apprezzare un Barney e il suo modo assolutamente scorretto di flirtare, ridendoci sopra, piuttosto che la ricerca di un amore duraturo da parte di un Ted che ci potrebbe far riflettere magari sulla nostra situazione.

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