Telefilm

Recensione | Ogni Giorno

[Sono presenti spoiler.]

Di recente è andato in onda l’ultimo episodio di Sense8 dal titolo “Amor vincit omnia – l’amore vince su tutto”, mi fa sorridere con malinconia che al contrario il senso di Ogni Giorno sia che “a volte l’amore non basta”.

Pellicola tratta dall’omonimo libro Every Day – che non ho letto, quindi la recensione si baserà solo sul film, ma che immagino prima o poi recupererò visto che mi hanno dato una copia in omaggio alla cassa del cinema –, la storia parla di A, un’entità che ogni giorno si risveglia nel corpo di un’altra persona della sua stessa età e ne prende possesso per ventiquattro ore.
Il tema mi ha colpito subito, perché l’idea era molto originale, peccato solo che l’autore sia andato a concentrarsi su un unico punto della questione senza andare a sviscerare tutto. Ci sono molti – troppi – quesiti che sono rimasti oscuri, come un mistero inspiegato, e alla fine del film ci sentiamo un po’ come A, che si limita a vivere la sua vita senza sapere come, quando, perché e se le cose cambieranno mai.
Diciamoci la verità, l’autore dell’opera ha preso un po’ la via più facile. Ha semplicemente raccontato una storia d’amore triste, un breve momento della vita tumultuosa e sempre in cambiamento di A, ma senza che questo l’abbia influenzata più di tanto.

A, alla fine del film, non ha fatto grandi passi avanti, non viene nemmeno a scoprire perché la sua vita è così e se lo è solo per lui, o come fare per risolvere la cosa e avere un corpo tutto per sé.
Con questo non dico che sia una cosa “sbagliata” di base, non è un approccio da criticare, ma si ha la sensazione che si tratti di un’occasione sprecata. Una persona come me, abituata ai finali in cui ti viene spiegata ogni cosa o quasi, in cui ogni storyline dev’essere in qualche modo chiusa, questo svolgimento della storia è stato frastornante.
Per esempio, hanno un po’ gettato l’amo sul fatto che Rhiannon venga vista male a scuola perché continua a frequentarsi ogni giorno con una persona diversa, però sembrava una cosa messa tanto per, come riempitivo. O anche la storia dei genitori, lasciata un po’ appesa. O l’andamento scolastico di Rhiannon in peggioramento. O Nathan che vuole capire la verità su A, da lui definito Satana.
Hanno aperto tante storyline in questo film, ma nessuna o quasi ha avuto una vera risoluzione. È un po’ come se ognuna di loro rappresentasse A, cose di passaggio che non necessitano cambiamento, o almeno non lo necessitano nel corso dei 97 minuti di pellicola. E allora qual è il punto di vedersi il film se l’inizio della storia è praticamente uguale alla sua fine?
È una cosa sicuramente originale, ma una cosa originale è una cosa giusta? Quello che è certo è che un film del genere, una storia del genere, fa pensare e questa è sempre una cosa positiva, secondo me.

Ora facciamo un passo indietro e torniamo a parlare del punto su cui si focalizza il film, la storia d’amore di A con Rhiannon.
Dato che A e il film ti dicono che non c’è modo per dare stabilità nella vita del protagonista, o che almeno lui non l’abbia ancora trovata, basta poco tempo per arrivare alla conclusione che la loro relazione non ha futuro.
Come dicevo all’inizio, a volte l’amore non basta. La vita di A non ha prospettive, stabilità o futuro. Non avrà mai un lavoro o una casa per più di un giorno, non potrà mai fidanzarsi o sposarsi con qualcuno, non potrà mai fare figli in caso li volesse. Qualcosa che nel mondo reale non possiamo nemmeno arrivare a concepire per quanto disorientante. Sicuramente non soffrirà mai di noia, non dovrà mai affacciarsi con il senso di abitudine, ma allo stesso tempo sarà solo per sempre.
Quanto è triste questa cosa?

Non provando nemmeno a trovare una risoluzione al suo problema, ma ormai avendola accettata e basta, è giusto che A non sia stato egoista condannando Rhiannon a una vita di sofferenza. Perché anche se guardando un film d’amore ci piace il lieto fine e vogliamo il per sempre, è vero che il primo amore non sarà l’ultimo, quindi ho accettato il fatto che probabilmente Rhiannon troverà di nuovo l’amore con qualcun altro, magari proprio Alexander, come il film lascia intendere. Peccato solo che vada completamente a perdersi il senso dell’innamorarsi dell’anima anziché il corpo di una persona.
A onor del vero, il finale è anche brusco. Rhiannon e A passano da coppietta felice a “scusa, ti trovo un altro fidanzato che tra dieci anni con me sarà un inferno” in troppo poco tempo e lei accetta questa cosa con una facilità incredibile. Per non parlare di Alexander che è stato posseduto da A per qualcosa come sette-dieci giorni di fila e non sembra che sia stato affatto un problema (immagino che A gli abbia lasciato tutti i suoi ricordi di quei giorni, ma quanto è giusto che io debba “immaginare” ogni cosa perché il film non mi spiega un tubo?).

Varie ed eventuali:

– Avete riconosciuto l’interprete di Nathan, uno dei volti di A? Trattasi di Lucas Jade Zumann, ovvero Gilbert in Anne with an E. Andate a recuperarlo su Netflix!

– In sedici e rotti anni non è mai capitato che il corpo in cui abitava A morisse prima delle ventiquattro ore? E se la risposta è no, cosa succederebbe in quel caso? Oppure… qual è il termine della sua vita? Arrivato agli ottanta, novanta o cent’anni, cosa gli succederebbe? Alcune delle tante domande di cui non avrò mai una risposta. Vedete perché parlo di occasione sprecata? Voi mi potreste dire: “l’autore voleva raccontare una storia così”. Okay, però peccato.

– Mi è rimasto il dubbio che abbiano doppiato male Vic. Nel senso, il personaggio dovrebbe essere un transgender maschio (l’attore lo è), però nonostante Vic dica che a volte il corpo non rappresenta la mente, utilizza il femminile.

Ringraziamo: Citazioni film e libri | I Love Film and Telefilm | I love telefilm & film ∞ | Because i love films and Tv series

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One thought on “Recensione | Ogni Giorno

  1. Hallo!
    Leggi il libro perché è molto più profondo. Capisco che un film duri solamente 1 ora e mezza, ma molte cose non sono state approfondite abbastanza secondo me. E poi è dal punto di vista di lui solamente per cui è più facile capire molte cose.
    Per quanto riguarda Vic, nel libro è una ragazza che vorrebbe essere un maschio.
    Mchan

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