A Series Of Unfortunate Events/Telefilm

Recensione | A Series Of Unfortunate Events 2×07 e 2×08 “The Hostile Hospital”

Siamo giunti al momento in cui i nostri orfani preferiti sono completamente da soli. Non hanno più un guardiano di qualche sorta e devono cavarsela senza adulti incompetenti intorno che cercano di aiutarli.

Ma noi sappiamo, o almeno speriamo, che riescano a sopravvivere come hanno fatto fino ad ora.

La musica fin da subito è incalzante, quasi giocosa, mentre il nostro narratore preferito introduce la nuova avventura dei Baudelaire, ma stavolta il Conte Olaf arriva subito a rovinare i piani e la musica si fa inquietante.

La musica è centrale in questi due episodi poiché il nuovo gruppo che incontrano i Baudelaire, un altro VFD sbagliato, canta negli ospedali. Inoltre, sottolinea molti momenti importanti e soprattutto shock della vicenda.

In queste puntate l’ambientazione è quella di un ospedale. Gli ospedali già sono posti inquietanti e non del tutto felici. Ma l’Heimlich Hospital, omen nomen, è un edificio sudicio e abbandonato a se stesso. E qui già inizia in modo sottile la critica alla malasanità, che sicuramente è un fenomeno più evidente negli USA,  che non ha un sistema di sanità pubblico decente, ma può essere applicata anche ad alcune situazioni qui nel nostro Bel Paese.

Inoltre, fa vedere come i volontari che cantano ai pazienti sono assolutamente inutili senza delle appropriate cure e quindi un atteggiamento positivo può di certo aiutare, ma non sostituire la medicina e la scienza.

Abbiamo anche una continuazione della critica all’eccessiva burocrazia, nella figura di Babs, che sembra adatta a far parte del Consiglio degli Anziani nella città di VFD.

E quale frase più esplicativa di quella che pronuncia Hal ai Baudelaire:

We’re supposed to file information, not read it.

Hal è letteralmente accecato e quindi non vede l’inutilità del suo lavoro di archiviazione, che non segue alcun filo logico, senza la possibilità di imparare da tutte le informazioni archiviate.

In queste puntate, però, le informazioni le vogliamo leggere, o meglio vedere. E infatti scopriamo qualcosa di più sulla questione ‘zuccheriera‘ e il fatto che Beatrice, la donna a cui il narratore dedica ogni puntata nei titolo iniziali, l’ha rubata ad Esmè. O almeno, questo è ciò che pensa Esmè. Ma con l’intervento del narratore scopriamo che in realtà è stato Snicket stesso a rubarla. Il mondo espanso dei Baudelaire, che hanno aggiunto qui nella serie prendendo spunto dai libri accessori alla saga dei Baudelaire, è davvero magnifico perché aggiunge quella punta di thriller in più e soprattutto mette in condizioni chi ha già letto i libri di avere ancora dei misteri da scoprire, che non è affatto scontato quando si tratta di trasposizioni cinematografiche di opere letterarie.

La cara Esmè è sempre più bella e assurda nei suoi travestimenti fashion.

Bellissime le citazioni a Shining con le due donne nella compagnia di Olaf che spaventano Babs e Nurse Lucafont che spunta dalla porta spaccata.

L’outfit di Esmè quando incontra i Baudelaire nella biblioteca è meraviglioso e lei è terrificante. Un’attrice davvero talentuosa. Sono proprio contenta delle scelte di casting di questa stagione.

Queste due puntate sono state le più inquietanti fino ad ora perché gli orfani sono stati veramente vicini a cadere nelle grinfie del conte Olaf e Olaf è sempre più terrificante.

Quando spiega di voler rimuovere la testa di Violet e che la decapitazione è la cura a molti mali (ritorniamo alla mala sanità e questo discorso ricorda in modo esagerato il ricorso alla lobotomia nei secoli passati per curare le malattie mentali), mi ha fatto venire i brividi.

In questi due episodi, i tre fratelli sono cresciuti molto. Ora non li vediamo più come bambini innocenti in balìa di forze più grandi di loro. Ora sono più in controllo, nel senso che prendono decisioni importanti e iniziative, e compiono anche delle azioni non del tutto corrette per sfuggire ad Olaf. E alla fine vanno proprio nella tana del lupo. Ed è triste vedere come Hal non si fida più di loro e credere a tutto quello che gli altri dicono degli orfani. Inoltre, devono fare i conti con un altro incendio che ha distrutto cose importanti per loro e probabilmente anche la zuccheriera che a quanto pare ha portato tanti guai.

Ma una luce si vede all’orizzonte perché forse uno dei due genitori dei Baudelaire è sopravvissuto all’incendio. Chissà se sia vero o no, fatto sta che ora gli orfani possono sperare.

Non vedo l’ora di vedere i prossimi episodi!
Ora i voti:

Trama: 10/10

Regia: 10/10

Lacrimometro/Divertometro: 10/10

Nota di merito: Il Conte Olaf che fa l’occhiolino allo schermo quando pronuncia: “Television is boring”.

Overall: 10/10

Sylvie

 

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One thought on “Recensione | A Series Of Unfortunate Events 2×07 e 2×08 “The Hostile Hospital”

  1. In effetti questo episodio ci mostra come la situazione degli orfani sia decisamente tragica. Come ho detto, nell’episodio precedente Olaf non sarà riuscito a sconfiggerli, ma gli ha messo contro il mondo intero. Basta vederlo qui quanto tutti siano convinti della loro colpevolezza. Ed in effetti Hal è la parte più avvilente dell’episodio. Si presenta in modo così gentile ed amichevole con loro, ma poi cambia completamente atteggiamento nei loro riguardi diventandogli totalmente ostile e pensa che siccome gli hanno rubato le chiavi allora sono colpevoli di tutte le accuse nei loro riguardi. Poi questo episodio denuncia l’incompetenza e la stupidità collettiva della gente. Perché chiunque con un po’ di cervello lo capirebbe che è impossibile rimuovere la testa a qualcuno e rimanere vivo. Ma invece quelle persone ci hanno creduto davvero che potesse rimuovere la testa a qualcuno e rimanere vivo. E, come ho detto, questo episodio ci mostra anche quanto la situazione degli orfani sia tragica anche perché quando Olaf incendia l’ospedale, tutti ci credono subito, nonostante Klaus tenti di fargli capire che era impossibile che avrebbero potuto farlo da dove si trovavano, ma la gente ci crede perché sono talmente prevenuti nei loro riguardi che credono a qualunque cosa di negativo venga detto su di loro, non importa quanto assurdo o surreale possa essere. Ed alla fine proprio a causa di questo gli orfani sono addirittura costretti a nascondersi nel ventre della bestia, che, nonostante sia un luogo pericolosissimo dove andare, è il meglio che possano permettersi a causa dell’orribile situazione in cui si trovano.

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