“Digli che ti ho detto tutto ciò che avevi bisogno di sapere e che non puoi parlarne con nessuno”
Questo è stato il consiglio di Harrison Ford ad Alden Ehrenreich, l’uomo che sarà Han, quando si videro che per pranzo il gennaio dello scorso anno poco prima dell’inizio delle riprese di Solo: A Star Wars Story.
Ehrenreich, l’attore ventottenne meglio conosciuto per Hail, Ceasar! dei fratelli Cohen, come suo dovere è rimasto a bocca chiusa su quanto gli abbia detto il veterano di Star Wars. C’è onore tra i ladri. “Devo rispettare gli ordini del capo” ha detto Ehrenreich.
Eppure è venuto fuori che, sebbene l’Han originale si sia tenuto a debita distanza, ha comunque fornito dei consigli vitali per quanto riguarda il personaggio con cui ha vissuto per quattro decadi, spesso non senza disagio.
Il presidente della Lucasfilm e produttrice di Solo, Kathleen Kennedy, che conosce Ford dai tempi de I Predatori dell’Arca Perduta, ha dichiarato di averlo chiamato poco dopo il pranzo con Ehrenreich.
“è stato il perfetto, classico Harrison” ha detto Kennedy, imitando il suo distintivo borbottio. “Un bravo ragazzo. Davvero un bravo ragazzo”
Inoltre gli ha inviato la sceneggiatura, che a quanto pare Ford non solo ha letto, ma gli ha dato anche un pollice in su. “Penso che essendo Harrison la persona che è, non sarebbe mai entrato nel bel mezzo di tutto questo e iniziato a dirigere la cosa in modo dittatoriale” ha detto Kennedy.
Ma Ford è un deposito vivente per quanto riguarda le informazioni sulle origini di Han. Fu a lui che George Lucas spiegò la storia del personaggio e le sue motivazioni, quando lo portarono in vita nel 1977.
“Ciò che Ford ha fatto di bello per Alden è stato parlargli di quando lesse la sceneggiatura di Star Wars per la prima volta e ciò che George ha fatto con Han. Chi era il personaggio e tutte le conversazioni avute con George nel corso degli anni su come il personaggio sia sia sviluppato” ha continuato Kennedy. “Ha dato ad Alden queste informazioni inestimabili. Molto spesso durante le riprese Alden ha ricordato ciò che Harrison gli ha fatto presente. Credo che gli sia stato davvero, davvero d’aiuto”.
Quando Enterteiment Weekly parlò con Ford nel 2015, proprio prima che uscisse Il Risveglio della Forza, la sua ipotetica guida per l’allora ancora non scelto giovane Solo fu data con una scrollata di spalle: “Gli direi: parla con il tuo regista. Guarda i film. E benvenuto a bordo! Rendilo tuo”.
Come si sente all’idea che qualcun’altro prenda in mano il blaster? Ford ha sorriso: “Non ci avevo mai pensato”
Quando Ron Howard prese il posto da regista, dopo gli scontri tra la Lucasfilm e i due registi Phil Lord e Chris Miller, anche lui ha avuto il conforto della guida dell’originale Han Solo.
Sembra che Ford ci abbia pensato spesso da quel momento.
“Harrison è un attore e un artista davvero pensieroso e volevo sapere cosa lui avesse imparato dal suo personaggio” ha detto Howard. “Mi disse che Han è sempre stato diviso tra la sensazione che lui fosse, in qualche modo, un orfano e che per questo sentisse sia il bisogno di connettersi con le persone che la difficoltà a farlo. Ho pensato che fosse molto interessante”.
Questa è rivelazione n°1 che fa Solo: il capitano del Millenium Falcon è tenuto lontano dalla sua famiglia tanto quanto Luke e Leia, con l’unica differenza che non ha mai avuto dei surrogati di madre e padre che potessero dargli una casa sicura. Nessuna zia Beru e zio Owen da Tatooine. Nessun Bail Organ o regina Breha da Alderaan.
Invece, vedremo Han come un ragazzino difficile che cerca di farsi un nome in quel sotto-mondo. Il crimine sembra un buon modo per vivere, specialmente dopo essere stati espulsi dall’Accademia di Volo Imperiale. L’obiettivo di Solo è di ottenere un po’ di indipendenza. Non vuole dipendere da nessuno. Né essere debitore di nessuno. (Indovinate come è andata a finire).
Tutto ciò anticipa Il Risveglio della Forza e la seria proposta di lavoro che Han fa a Rey nel film.
Lo sceneggiatore Lawrence Kasdan (L’Impero Colpisce Ancora e Il Ritorno dello Jedi) che ha scritto Solo con suo figlio Jon (The First Time), aveva già la storia in mente quando ha lavorato a Il Risveglio della Forza con J.J. Abrams.
Han ricorda com’è essere un giovane nessuno. Affamato. Solo. In pericolo.
Sembra che Ford abbia avuto altro da condividere con Howard – come Han si trovi spesso in una posizione di comando in situazioni delle quali non ha valutato tutte le possibilità.
“Han è sopravvissuto e ha dimostrato di essere in grado di sopravvivere, ma non è mai sicuro di essere tanto intelligente quando ha bisogno di essere” ha detto Howard, ripensando alla loro conversazione. “Cambialo. Non è davvero ‘intelligente’. Questa non è la parola che ha usato. Han non è al meglio come ha bisogno di essere. Quindi vuole dare l’apparenza di avere il controllo, ma il più delle volte sta improvvisando. Credo che Harrison abbia rappresentato questo magnificamente ed io e Alden abbiamo parlato spesso di entrambe le cose”.
Nonostante non sia direttamente impegnato in Solo, questa è anche una finestra su Harrison Ford.
Alza gli occhi al cielo quando si parla di Star Wars, definisce Han “una testa di legno” e ti dice di non aver dato al personaggio o alla galassia chissà cosa.
Insiste sempre che nulla di tutto questo è importante per lui.
Un’altra prova, in caso ne avessimo bisogno, che Harrison Ford è davvero Han Solo.
fonte: http://ew.com/movies/2018/02/07/harrison-ford-solo-star-wars-story/
Prima di lasciarvi vi invito a mettere mi piace a Parole Pelate, se non lo avete fatto, e poi a passare dalle nostre pagine affiliate.
Ringraziamo: Serial Lovers – Telefilm Page | Serie Tv Mania | Film & Serie TV | Serie Tv News | Telefilm obsession: the planet of happiness | La dura vita di una fangirl | Keep calm and watch series | Because i love films and Tv series | And. Yes, I love telefilms and films ∞