Bentornati! Avete passato bene le feste, vi siete abbuffati?
Dopo questa lunga pausa natalizia, Oliver Queen e il suo team tornano a tenerci compagnia per la restante parte della sesta stagione.
L’episodio è stato interessante, forse un po’ debole come mid-season premiere, ma ha comunque portato avanti la trama e mescolato le carte. Bisogna dire che i filler questa stagione sono davvero limitati, sarà che ci sono più cattivi che eroi ormai.
Bando alle ciance e andiamo ad approfondire!
“Due cose sono infinite, l’universo e la stupidità umana, e non sono sicuro della prima.”
Nella scorsa recensione, a proposito del mid-season finale, avevo detto che speravo che le feste natalizie avrebbero rimesso in moto il cervello dei protagonisti e aiutato a sistemare le cose… erano proprio vane speranze.
Un punto molto importante di questi quaranta minuti è sicuramente il fatto che, raccogliendo quello che si è seminato un mese fa, il team è diviso e, con Diggle fuori, Oliver è praticamente solo nella lotta con il crimine (cosa che non si vedeva da cinque anni).
All’inizio ho pensato che forse avrebbero potuto risolvere in questo decimo episodio, che Oliver si sarebbe scusato e tutto sarebbe tornato come prima (o quasi), ma appena il team dei Cretini ha cominciato a cianciare di voler creare qualcosa tutto loro, ho capito che era finita, almeno per ora.
È passato un mese, ma ancora una volta mi sento dalla parte di Oliver e non riesco a comprendere totalmente il punto di vista del team dei Cretini.
Rene ha sbagliato e sì, sta cercando di rimediare (meglio tardi che mai), ma l’ha pugnalato alle spalle e questo atteggiamento alla “ci hai controllato! Non ti fidi di noi! Gne gne!” è assurdo. È Rene a doversi scusare e implorare perdono, ho capito le due ragioni, le comprendo, ma non lo scusano. Avere una buona ragione non rende un’azione giusta, è quello che ha fatto Rene è stato un atto di puro egoismo.
Se tutto ciò non fosse accaduto, se nessuno avesse aperto quella bocca larga che si ritrova, allora sì, direi che questa trama ha senso e il team dei Cretini ha ragione a non voler più far parte del team Arrow, ma la verità è che non è così. Questa trama è stupida, perché fa apposta a rendere i personaggi antipatici per il beneficio della trama (vale a dire, separare il team), ma la stessa cosa si poteva fare in modi diversi senza che allo spettatore venga voglia di mandare a quel paese il team dei Cretini.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata Dinah. Le sue parole sul fatto che finalmente stava in un team in cui si poteva fidare dei suoi compagni sono state il massimo del minimo.
Ora festeggiano, ma voglio proprio vedere cosa combineranno quei tre come team e ho una domanda per loro: chi sarà il o la leader? Ci sarà da ridere.
Oliver, al contrario, è stato oltremodo ragionevole, mi ha sorpreso in positivo. Ovviamente, dato che hanno bistrattato i personaggi da una parte, il lato di Oliver è quello che ne esce meglio. È stato onesto con Rene, Curtis e Dinah e si è scusato sebbene per me non avesse motivo di farlo, cercando di riallacciare le cose. Poi che loro abbiano fatto come hanno voluto è un altro paio di maniche, per quanto mi riguarda Oliver ha gestito la situazione come meglio poteva. Eh sì, sarebbe bello potersi fidare ciecamente degli altri, ma a quanto pare il team Arrow non ha molta fortuna su questo punto, mi viene quasi da dire: che fortuna che siamo tornati all’OTA (Original Team Arrow).
A proposito di questo, qualcosa di buono effettivamente Curtis lo ha fatto in questo episodio ed è riuscito a risolvere il problema di Diggle. La scena finale in cui riesce finalmente a utilizzare la sua mano come prima è stata molto emozionante.
Intanto, la stupidità umana ha colpito pure Thea. L’adoro, ma diamo a Cesare quello che è di Cesare. Nel caso specifico, tutto il suo discorso su Malcolm mi ha lasciato senza parole. Posso capire che Quentin potrebbe anche cercare di recuperare Black Siren e, se non proprio farla redimere, farla almeno diventare un’alleata. Però, questa meravigliosa cattiva che riesce a lanciarti contro un muro con un bacio, potrebbe tranquillamente essere una causa persa e non bisognerebbe dare troppe speranze a Quentin, il quale potrebbe pure perire nel vano tentativo. Inoltre, parliamoci chiaro, il fatto che Malcolm si sia sacrificato per salvare sua figlia, non lo rende una brava persona, men che meno un buon padre.
Che tenesse a sua figlia lo sanno anche i sassi, ma ha comunque tradito, ucciso e manipolato un sacco di persone, sua figlia compresa, e la buona azione finale, il suo sacrificio non cancellano tutto quello che è avvenuto prima, che è ancora ben stampato nelle memorie di tutti noi. In particolare, è stupido pensare che un cattivo faccia solo cose cattive: uno potrebbe uccidere qualcuno e poi cedere il suo posto in fila alla cassa a qualcuno che ha fretta, oppure far del male agli estranei e intanto prendersi cura delle persone che ama. Il mondo non è solo bianco o nero, ci sono anche altri colori (cit.).
Nonostante tutto però, Thea, come dice Oliver, sarai sempre la nostra Speedy.
[Datele una storyline! A parte dispensare consigli, buoni o brutti che siano, e dire che non se la sente di rimettersi il cappuccio rosso, non le fanno fare nulla! E dai!]
Se da una parte è bello vedere tutti questi cattivi insieme, dall’altra tutta questa cattiveria mi suona sprecata. Per esempio, arrivati a questo punto, lo scorso anno Prometheus aveva incusso più timore e fatto più danni, senza contare che il mistero sulla sua identità aveva aumentato l’interesse, mentre Cayden comincia a sembrarmi tutto parole e pochi fatti. Mi hanno dato anche da pensare le parole di Black Siren, sul perdere tempo anziché sfruttarlo per uccidere Oliver.
Spero sia solo un’impressione causata da questo episodio un po’ piatto, anche perché comunque qualcosa si sta muovendo. Infatti, mi piace che ci siano un po’ di dissapori tra i cattivi, per esempio con Cayden che non fida molto di Vincent a causa di Dinah, oppure Black Siren che ha un modo di operare differente rispetto ai suoi compari e questo potrebbe causare problemi in futuro.
Varie ed eventuali:
– Continuo a sentire strani “vibe” tra Rene e Curtis, forse mi sto auto-suggestionando.
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io mi associo alle parole di John quando fa presente ad Oliver il suo onnipresente ego, perché non possiamo dire il contrario! dopo 6 anni che fa questo “mestiere” ma sì, vado da solo ad affrontare CJ! perché ne sei sempre uscito benissimo da situazioni simili! cioè, delle volte Oliver ti fa proprio cadere le braccia! ah poi affidiamoci ad una famiglia mafiosa che, scontatissimo, quando vede che la situazione va a suo sfavore ti tradisce. Oliver, ma cosa diavolo ti aspettavi? pungente la battuta di John su questo “andiamo a letto con i Bertinelli ora?”, e per me si è riferito anche a quando Oliver chiamò Anatoly la scorsa stagione per far fuori Prometheus.
note a margine: Anatoly, tutto fumo niente arrosto aveva la possibilità di sparare ad Oliver ma non l’ha fatto.
Vigilante ancora certo di poter manipolare la sua ex, ma magari ti fa scoppiare il cervello con il suo urlo!
prime crepe tra la gang, CJ che non si fida di Vigilante e una BS sempre più inacidita, che novità!
sulla dinamica dei due team, hanno sbagliato tutti e sei
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Hai ragione, anche Oliver sbaglia, infatti affidarsi a Bertinelli è stata una follia, sebbene capisco che in quel momento fosse un po’ disperato, perché da solo contro tanti è dura (e si è visto), e la sua squadra lo aveva abbandonato. Però come situazione gli era già capitata con Anatoly, quindi doveva aspettarsi che finisse male.
E’ quello che dico anch’io! Troppi cattivi forti insieme sono un problema, infatti non ha senso che nessuno abbia fatto fuori Oliver in quel momento e abbiano aspettato che cercasse di scappare per fare una mossa.
Oliver ha commesso degli errori, certo, ma sulla questione che ha portato alla separazione dei due team, per me Curtis, Rene e Dinah stanno facendo una tempesta in un bicchiere d’acqua.
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