Shameless US/Telefilm

Recensione | Shameless 8×05 “The (Mis)Education of Liam Fergus Beircheart Gallagher”

Sarà che la stagione si sta avviando al giro di boa della sesta puntata, ma “The (Mis)Education of Liam Fergus Beircheart Gallagher” è stato l’episodio che fino ad adesso ha presentato più sviluppi per i protagonisti ed è riuscito allo stesso tempo a dedicare uno spazio equilibrato ad ognuno di loro e ad ottenere inoltre interazioni tra i personaggi che non risultassero slegate, in particolare da notare le scene tra Ian e Carl.

Il miglior personaggio, diversamente da come il titolo potrebbe suggerire, è Carl. Lo scorso episodio si era concluso con la cattura del ladro che ha derubato un veterano, dando così a Carl il movente di imprigionarlo in nome del patriottismo. Nel frattempo, Carl viene a sapere che la borsa di studio per l’accademia militare è stata assegnata a un altro ragazzo con più sangue indiano di lui. Guadagnare tutti i soldi per pagare l’accademia sembra un’impresa impossibile, dato il poco tempo a disposizione di Carl, ma il ragazzo non si dà per vinto e mette in pratica tutti i modi per racimolare soldi che gli vengono in mente. Durante la puntata, lo seguiamo a pulire un disgustoso filtro del grasso, a camuffare dei graffiti e a guidare come autista di Uber, ma sembra chiaro che Carl non possa farcela, eppure lui persevera. Infine, la soluzione gli si presenta letteralmente alla porta: il ladro, che durante tutto quel tempo Carl aveva tenuto nello scantinato a farlo disintossicare e a regalargli discorsi motivazionali, si è rimesso in sesto grazie al trattamento drastico ma, evidentemente, efficace di Carl e gli offre soldi per la sua disintossicazione e quella della sua ragazza, in tutto 7500 dollari. Come spesso si è stati testimoni su Shameless, i Gallaghers delle opportunità del genere non se le fanno scappare e il futuro prossimo per Carl sarà probabilmente mettere su una clinica di riabilitazione nel suo scantinato per pagarsi l’accademia. Carl è stato il miglior personaggio non solo grazie a quel tocco di fortuna a fine episodio, ma perché ha incarnato quella perseveranza e testardaggine che deriva dalla cosiddetta “fame”, cioè bramosia di volere qualcosa in più, che si è imparato a riconoscere in Shameless ed è sempre motivante vederla messa in pratica, nonostante tutte le particolarità del caso. Dopotutto, la segregazione in uno scantinato di una persona, seppur i fini possano essere stati buoni, ha ricordato il Carl bambino quando Fiona temeva di star crescendo un serial killer.

Due binari paralleli della puntata sono Ian e Fiona che, però, si incontreranno o, meglio, si scontreranno alla fine. Le due storie ruotano attorno a una chiesa abbandonata in vendita: da una parte Ian vorrebbe la struttura per un rifugio, Fiona invece preferirebbe (quasi) qualunque cosa al rifugio. Il gioco su cui poggiano le due storie è che né Fiona né Ian sanno uno dell’altra e inconsapevolmente si remano contro. I due fratelli si prodigano per ottenere ciò che vogliono e, data la nota testardaggine che scorre in famiglia, entrambi ci riescono. È difficile dare ragione a pieno titolo a uno dei due: di primo acchito Ian sembrerebbe meritarsi di più di ottenere ciò che vuole perché vorrebbe rendere la chiesa una casa per i giovani in difficoltà ed è una motivazione altruista, mentre a Fiona interessa il fatto che la chiesa sia vicina al palazzo e un rifugio diminuirebbe il valore e la sicurezza del quartiere e, di conseguenza, del suo palazzo. Il discorso si fa più complicato quando si prende in considerazione la motivazione non molto nascosta di Ian, cioè Trevor. Non a caso i due paiono tornati insieme data la ceduta delle resistenze di Trevor, proprio in concomitanza con l’impegno di Ian nella causa del rifugio. Al di là del torto e della ragione, il confronto tra Ian e Fiona a conclusione dell’episodio è stato intenso e – da sottolineare – splendidamente recitato. Non resta che aspettare con ansia lo scontro tra titani che si svolgerà nelle prossime puntate, anche se pare che Ian abbia, almeno per il momento, allentato la presa andandosene, ma in realtà potrebbe significare anche  il contrario.

Debbie è il punto dolente della puntata: proprio quando c’era la possibilità di illudersi e credere in un miglioramento della ragazza, lei prontamente la distrugge. Data l’evidenza che l’ottava stagione sia la stagione dei ritorni sgraditi, in mezzo a questa distruzione si trova Derek, il padre di Franny. Per quanto la scena dell’incontro tra Derek e Debbie sia stata emotivamente pesante, grazie all’istintiva immedesimazione in Debbie, nonostante si conosca la storia e la colpa condivisa, non si può fare a meno di sentire il suo sconvolgimento e la sua sofferenza, ma non è stata questa scena quella che ha risaltato. Le due scene più forti perché insieme sono state quella di Debbie al bar con i due amici a ripassare a modo loro per l’esame del giorno dopo (che pare Debbia abbia inoltre passato stupendamente) in cui fanno un brindisi al coro di “Fuck shitty moms” (“Fanculo alle mamme di merda”) e la stessa frase sarebbe stata la perfetta e calzante didascalia della scena in cui Debbie è drogata e Franny è chiusa in macchina a guardare la madre osservare un lampione e poi danzare. Forse Frank non è l’unico genitore a cui Debbie somiglia.

A proposito di istinti genitoriali, troviamo Lip. La cosa che stupisce di più non è il suo desiderio di mettere su famiglia, ma che dica di non aver mai voluto la “merda borghese” quando nella prima stagione era prontissimo a crescere un figlio con Karen inebriato dalla stessa illusione che ora definisce “merda borghese”. Escluso ciò, la situazione di Lip sta diventando sempre più critica: per ora, lo sta diventando intorno a lui e il Gallagher sta reagendo sempre meglio rispetto alle aspettative per le quali non si fa che temere quando arriverà il punto di rottura che lo vedrà crollare. Il punto raggiunto in questo episodio, in effetti, ci è probabilmente andato molto vicino: il suo sponsor, una figura di riferimento così come era stato il professor Youens, ricade nel vortice dell’alcolismo. Si è già visto Lip cavarsela da solo, ma anche in quei casi sapeva, anche se non era lì in quel momento, di avere Brad alle sue spalle, ma vedere il proprio sponsor cedere, nonostante e, purtroppo, anche a causa del figlio, e assistere inoltre a quella ricaduta dev’essere stato devastante per Lip. Gli effetti a lungo termine sul ragazzo sono difficili da indovinare, potrebbe trarne forza come debolezza, soprattutto in un momento come questo in cui si sentirà solo. Se agli sviluppi di Lip sarà partecipe anche la ragazza della concessionaria, si spera per lui che usi più spesso la safeword, altrimenti potrebbe finire per cambiargli definitivamente i connotati, risse a parte.

Dopo la parentesi del Kentucky, nelle vicende di Kevin e Veronica è tornata Svetlana. Come era prevedibile, il suo ritorno significa guai e Vì sembra incapace di resisterle e le concede tutto ciò che chiede. Ciò è potenzialmente molto pericoloso, considerando ciò che Svetlana è riuscita ad orchestrare l’ultima volta e, magari, considerando anche il rancore per averla denunciata all’immigrazione. Alla luce di questo episodio, la negoziazione in prigione di Vì e Svetlana potrebbe perdere la sensazione iniziale di presa di posizione da parte di Veronica in favore della possibile motivazione di Vì a volere Svetlana intorno, non solo per ottenere il bar. Da parte sua, Kevin si cala nei panni del campagnolo e in questo episodio rappresenta la parte più comica delle loro vicende, seppur non particolarmente coerente: mette in guardia Vì da Svetlana però, allo stesso tempo, serve a Svetlana l’opportunità di rimanere da sola con Veronica e convincerla a cederle la stessa somma di stipendio che guadagnano loro in due.

 

 

Il protagonista annunciato dal titolo, Liam, e Frank riconfermano la reciproca dipendenza tra le loro due storie e, come dice Frank, questo episodio ha piantato un seme per i prossimi: Frank sta istruendo Liam a fare leva sul gap sociale con cui si trova a convivere quotidianamente a scuola e di approfittarsene per ottenere qualcosa. È da notare che, in questo caso, i cambiamenti che i due sono riusciti ad attuare sembrano migliorare sul serio la correttezza all’interno del sistema scolastico, il problema è la modalità con la quale Frank sta insegnando a Liam che ricorda molto vividamente gli escamotages del vecchio Frank. L’interpretazione di questi sintomi è lasciata completamente all’intuito, cioè se riveleranno un prossimo ritorno del vecchio Frank o semplicemente un’evoluzione del nuovo Frank che, ormai alla soglia dei quarant’anni – a quanto dice -, cerca un equilibrio tra correttezza e vantaggi personali?

In conclusione “The (Mis)Education of Liam Fergus Beircheart Gallagher” è stato il risultato di sprazzi di ilarità e toni umoristici e drammatici, addirittura sconfortanti, che guadagnavano uno dall’altro senza perdere intensità.

Shameless ritorna domenica 10 dicembre.

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Ringraziamo: • Emmy Rossum Italia •| Shameless US Italian Page | Serial Lovers – Telefilm Page | Serie Tv Mania | Film & Serie TV | Serie Tv News | Crazy Stupid Series | – Telefilm obsession: the planet of happiness –

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