C’era una volta la Golden Age del fumetto, in cui nacquero gli eroi, e le loro gesta diedero nuova speranza a un’umanità ancora scossa dalle due guerre mondiali ma, soprattutto, fecero guadagnare fior di quattrini alla neonata DC Comics. Ma si sa che le cose belle finiscono in fretta e così, perso l’interesse del pubblico, eccezione fatta per quella che viene divinità la sacra trinità del fumetto:Batman, Superman e Wonder Woman, tutti gli eroi si preparano alla pensione. Poteva essere la fine ma alla storia piace divertirsi ed ecco che, intorno alla fine degli anni ’50, si riaccende l’interesse del pubblico e nasce quella che viene definita la Silver Age, portando di nuovo sotto la luce dei riflettori i supereroi.
Occorreva però qualcosa che attraesse il pubblico dei più giovani come nuovi costumi e nuove identità. Ma cosa fare di quelle vecchie che per anni avevano servito così degnamente il paese? Lasciarli all’oblio della memoria non era accettabile ed ecco nascere allora il multiverso, in cui tutte le varie identità passate, presenti e future potessero vivere serene ognuna su una propria terra.
E così, fra identità svecchiate e nuove acquisizioni della DC – ogni volta che l’azienda inglobava un altra casa editrice gli eroi di quella andavano a vivere in una nuova terra – il multiverso arriva a contare sino a 53 terre. E sarebbe stato troppo facile se in tutte queste regnasse l’armonia e l’ordine e infatti, nella famigerata TERRA X, non sono stati gli Alleati a vincere la II guerra mondiale ma bensì i Nazisti e tutta la storia che conosciamo è diametralmente opposta.
Ed è proprio da Terra X che l’Arrowverse prende spunto per creare il cross-over più atteso dell’anno: quattro Serie Tv in due serate, un vero e proprio film che spinge l’idea di cross- over un po più in la, mai sino ad ora, neanche nei One Chicago di Dick Wolf si è assistito ad una tale armonia di trama e un mashup di team così coeso.
A onor di cronaca vi devo informare che proprio per evitare confusioni in questa recensione, per ora, mi sono limitata a vedere solo la prima parte e dire che ne sono entusiasta sarebbe riduttivo. Sicuramente i puristi del fumetto avranno molto da ridire ma da amante dei telefilm, non posso che promuovere appieno il progetto. Le storie portate in scena si armonizzano alla perfezione e i team uniti, come già avevamo avuto modo di scoprire, funzionano alla grande.
Ma andiamo con ordine: il matrimonio dei West- Allen è il pretesto ideale per riunire tutti i supereroi anche quelli proveniente da altre Terre e in una prima parte di puntata i toni sono molto allegri e distesi. Troviamo un Barry in grande forma che non si tira indietro nell’elargire consigli amorosi a Oliver – è inutile che fai quella faccia, Mr Queen, sappiamo tutti che ne hai un disperato bisogno – e soprattutto alla nostra Kara, ancora con il cuore a pezzi per via di Mon-El.
Il discorso di Barry ha ricordato per certi versi quello fattole da Superman all’inizio della scorsa stagione: un supereroe senza la sua parte umana vale ben poco ma Kara non sembra ancora pronta ad accettare questa semplice verità. Propongo una raccolta fondi per comprarle una scorta infinita di magliette che riportino la scritta: “Noi Kriptoniani non soffriamo” almeno così eviterebbe di ripeterselo a se stessa e agli altri almeno mille volte per episodio.
Che poi io la capisco anche: già ha il cuore spezzato e va bene che non ingrassi mangiando gelato ma non riuscire a farsi una manicure è davvero troppo da accettare.
Se Kara non sembra ancora aver trovato il rimedio per un cuore che soffre non possiamo dire lo stesso di Alex. Il suo interesse per Sarah era evidente sin dal trailer, basta un vestito strappato in contemporanea per attirare la nostra attenzione ma devo dire che le due insieme hanno molta chimica – Iris e Barry prendete esempio – e cosa c’è di più sexy che combattere i nazisti in abiti stretch?
E eccoci arrivati ai nemici di questo mega evento: a quanto pare su Terra X non solo i nazisti dominano il mondo ma vengono aiutati dalla controparte cattiva dei nostri eroi mantati di nero: Arrow, Supergirl o come si chiama la loro versione allo specchio e soprattutto una delle mille mila versioni di Reverse Flash. D’ora in poi non si dirà più avere mille vite come un gatto ma come Eobart Thawne.
In questo cross-over siamo pronti a veder succedere di tutto ma, soprattutto siamo costretti a ringraziare i nazisti per due cose: la prima e forse la più importante aver mandato all’aria il matrimonio peggiore del secolo, voglio conoscere almeno il nome di una persona che ama la coppia, e la secondo aver riportato in scena Tommy Merlyn, che finalmente lascia Chicago per Central City. Certo la sua nuova identità è quella di Prometheus che, se vi sete persi dei pezzi, è stato il nemico numero uno nella quinta stagione di Arrow ma rivederlo, nonostante tutto, ci piace sempre.
E così finisce questa prima parte io corro a vedere il seguito ma prima di farlo anche voi ricordatevi di mettere mi piace a Parole Pelate e di passare dalle nostre affiliate:
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Alla settimana prossima
Amy
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