Outlander/Telefilm

Recensione | Outlander 3×02 “Surrender”

Grazie mille pelati per l’accoglienza. Mi sono sentita con voi meno triste per questo ritorno malinconico e tanto atteso di Outlander. Le vostre visualizzazioni e commenti mi hanno fatto ricordare ancora una volta quanto la famiglia di Outlander sia presente e grande.

Dopo questo momento toccante, torniamo a noi. La terza stagione dovrebbe racchiudere le vicende del terzo romanzo della Gabaldon, ovvero per noi italiani Il cerchio di pietre e La collina delle fate (perchè two books is meglio che one). Per chi non ha la pazienza di seguirlo in contemporanea in lingua originale e/o sottotitolato, può tranquillamente aspettare il 29 Settembre con la messa in onda su Fox italia.

(Sam che interpreta Jamie che a sua volta interpreta malamente un se stesso che si arrende XD)

Brianna è nata e Claire e Frank stanno cercando di riallacciare i rapporti anche intimamente. Ma Claire oltre l’amore e la famiglia sente la mancanza di sentirsi parte di qualcosa più grande, così si iscriverà all’università di medicina. Nel frattempo nel passato/presente di Jamie sono trascorsi 6 anni dalla battaglia di Culloden e le giubbe rosse stanno insistentemente cernando Jamie il Rosso o anche detto Berretto Bigio. Dopo la nascita del piccolo Ian, Jamie d’accordo con la sorella Jenny, si costituirà.

Conclusioni:

Per ora stiamo vivendo grazie a Claire e Jamie in un’impasse continua. Il tempo va avanti, ma loro al momento (?) no.

  • Un inizio sotto tono o un tono basso fin dall’inizio?: giuro che non ho bevuto il whisky di Jenny, ma riflettevo su questo inizio di stagione davvero lento e frammentario. L’assenza di grandi dialoghi può essere spiegata sia con la struttura di questi e dei prossimi episodi, di mostrare parallelamente la vita dei protagonisti nei loro rispettivi anni, quindi ne faccio una questione di tempistiche; l’altra motivazione riguarda la mancanza di parole di Claire e Jamie. Dopo aver perso la persona amata chi ha ancor voglia di vivere? Perciò la malinconia è la vera protagonista, come già accennato nella recensione precedente e la scena di Jamie barbuto col nuovo pargolo ne è l’esempio principe. Eppure mi sento come Claire: insoddisfatta. Ho trovato questi due primi episodi un po’ poveri di pathos. Essendo pur sempre una serie tv, qualsiasi sentimento dovrebbe essere esasperato (nei limiti), soprattutto il dolore per richiamare l’attenzione del pubblico, come me o altri, lettori soprattutto, che sono già a conoscenza della psicologia della coppia protagonista e anche chi è invece un novellino. Io so e comprendo l’attengiamento sia di Jamie che di Claire, ma con un occhio esterno affermo che su alcune parti bisognava calcare la mano per rendere questo inizio stagione meno soporifero o meno pesante, dipende dal pubblico. Vi sembrerà, l’uso di questi aggettivi, contraddittorio, ma io da fan un po’ più informata trovo questo inizio pesante, perchè Jamie e Claire si stanno tenendo tutto dentro e prima o poi scoppieranno e noi con loro; chi invece è un fan più recente penserà che effettivamente non stia accadendo nulla e che queste siano puntate preparatorie a quelle future. Ma quanta pazienza possiamo avere se gli episodi saranno solo 13? In conclusione penso che fino ad ora questo andamento pacato, se continuerà, non darà al 100% i suoi frutti, c’è bisogno di mettere l’accento su alcune azioni e parole che in questo silenzio poi risalteranno e ce le ricorderemo più facilmente in futuro. Non siamo tutti fan informati, stupiteci!

  • Quando basta una sciabolata data con la forza di Winnie di Pooh per tagliare un arto: Ok, non sono sintetica neppure nei titoli. Ma questa scena, tanto attesa mi ha delusa. Avviene tutto velocemente. Le giubbe rosse con la stessa mia forza di quando apro una bottiglietta d’acqua tagliano una mano a Fergus che non emette un fiato né prima e né dopo. Ora, che non ci sia stato il tempo di dire “Ah” lo comprendo, ma l’assoluta serenità di  Romann Berrux (Fergus) anche dopo Volevo tirar fuori la giustificazione dello shock, ma credo che la risposta migliore sia una scarsa preparazione da parte del giovane attore. La conferma l’ho avuta nella scena di confronto con Jamie. Non mi spiego come il ragazzo possa parlare tranquillamente con Jamie, che interiormente aggiunge un ulteriore colpa/tormento alla sua esistenza, e non avere sul volto neppure un segno di stress, stanchezza. La truccatrice era a farsi un bicchierino di vino francese tanto decantato da Fergus? Ora mi direte che magari il ragazzo era stato fatto ubriacare per poterlo medicare, che è un giovane coraggioso che capanedo finalmente il dolore del suo signore cerca di mostrarsi forte… si, ma questo è quello che noi vogliamo credere, ma sullo schermo, a livello tecnico sono mancati un paio di particolari che non hanno reso molto credibile la scena. Hai perso una mano? Dovresti soffrire le pene dell’inferno, non essere più pimpante e reattivo! Libro o non libro, non bisogna mai allontanarsi dalla realtà.

(il dolore espresso in un’unica lacrima)

  • Non è solo sesso- quando il sedere di Jamie Freser ti fa partire riflessioni sul senso della vita: Claire si riavvicina a Frank, Jamie spinto o meno da quell’adorabile donnina ficcanaso di sua sorella, finisce tra le braccia della brava Mary. Sicuramente la carne è carne per tutti, e non critico nessuno. Entrambi affrontano questo momento a modo loro, chi chiude gli occhi, chi piange. Certo, Claire è sempre la meno delicata, almeno Jamie ha avuto la bontà di fare un complimento alla povera governante. Però questo ennesimo parallelismo, anche sessuale mi ha fatto capire una cosa: quanto Claire sia umana. Più volte ho manifestato la mia antipatia, ma anche comprensione per questo personaggio. Ecco, con questo episodio ho capito il mio perchè, Claire è un’anti-eroina. Lei è umana, sbaglia continuamente e forse è questo suo essere fuori dai cononi da ciò che per me è un eroe che me la fa odiare ed amare perchè è vera e noi, da lettori e spettatori invece vorremmo allontanarci da tutto ciò che ricorda la nostra realtà. Forse anche noi avremmo agito come lei (magari io sarei stata un tantino meno egoista). Il vero eroe da romanzo invece è Jamie (anche perchè uno così dove lo troviamo). Un uomo a cui è stato strappato via il cuore (dialogo toccante di Ian), che per 6 anni non ha toccato donna, che ha vissuto come il fantasma di se stesso. Non è privo di difetti, ma di pregi ne ha molti. Ad esempio mentre lui ha visioni caste e pure della moglie, Claire lo immagina nudo e crudo (furbetta).
  • Clichè: Io l’ho detto, dopo un po’ stancano queste ripetizioni sugli anni 50 in America. Ora si aggiunge anche il razzismo. Non è tanto l’argomento in sè che mi disturba (anche perchè sappiamo che la presenza di Joe Abernathy ha uno scopo), ma come lo si introduce, da Outlander mi aspetto sempre di più. Nonostante la seconda stagione abbia perso come punto di riferimento l’amore tra Claire e Jamie, dettaglio non da poco che ha fatto scaturire la maggior parte delle critiche, su tutto il resto è stata impeccabile, dai costumi alle scene di guerra, perciò non mi aspetto ora di cadere nell’ovvietà delle occhiatacce e battuttine maschiliste con questa facilità.
  • Ma Murtagh…?: Chi sa… sa che fine fa nei libri, chi non sa… continua a non sapere. Visto fugacemente nella scorsa puntata, non sappiamo davvero che fine abbia fatto. Si vocifera che potrebbe esserci un cambiamento e me lo auguro davvero. Nel frattempo continuo ad attendere una sua apparizione da fuori una torta di compleanno.

Sono stata molto polemica, sicuramente non mi sta giovando la lontananza tra i nostri beniamini e la mancanza di kilt svolazzanti si fa sentire. Ma in tutta sincerità sento questo inizio come una lunghissima premessa a quello che verrà e perciò mi risulta pesante anche psicologicamente seguirlo. Mi sento molto Berretto Bigio nella grotta, mugugno, minaccio e guardo storto. Fatemi cambiare idea con le vostre solari impressioni.

P.S.

Ma il piccolo Ian che guardava incantato Sam? E la dolce Brianna che sorrideva con quella faccia da monella? Adorabili parentesi.

Prima di lasciarvi vi invito a mettere mi piace a Parole Pelate, nel caso non lo aveste ancora fatto.

Ringraziamo: Sam Heughan Italia | Outlander Italia | Outlander Italy | Outlander, il Mondo di Jamie & Claire – The Italian Fangroup | Caitriona Balfe Italian Fans | Sam Heughan Italian Fans  | Sassenach. | La dura vita di una fangirl | – Telefilm obsession: the planet of happiness – | Serie TV Mania | Serial Lovers – Telefilm Page | Film & Serie TV  | And. Yes, I love telefilms and films ∞ | I Love Film and Telefilm | Serie Tv News

8 thoughts on “Recensione | Outlander 3×02 “Surrender”

  1. Magari te lo sei fatto davvero un goccetto di whisky, perchè la sorella di Jamie si chiama Jenny, e non Penny! 🙂 🙂 Scherzi a parte, a me non sono dispiaciute affatto queste due puntate… ma sono d’accordo sulla reazione troppo “tranquilla” di Fergus alla perdita della mano…

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    • Sicuro io quel wishky l’ho bevuto 😂 grazie della dritta, credo che la mia simpatia per Jenny sia stata dimostrata da questa svista…
      Comunque sono contenta che qualcun altro oltre me abbia notato l’eccessiva tranquillità di alcune scene…

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  2. Mi spiace non trovarmi concorde stavolta.
    Avendo letto, io sto adorando questo filone introspettivo perché proprio come dicevi, ora toccherà esplodere e credo gia dalla prossima, vedremo smuoversi le acque. Devono succedere tante cose ma nessuna di queste potrebbe avere la valenza giusta se prima non ci avessero calato nello stesso baratro dei protagonisti .
    Raccontare 20anni di solitudine in 5 puntate non è semplice ma mi hanno davvero rapita con questo stile maturo e ponderato.
    I nuovi sceneggiatori mi hanno convinto e posso solo aspettarmi cose interessanti gia dalla 3*03.
    Per me promossi a pieni voti anche a sto giro

    Piace a 1 persona

    • Non è un problema se non concordate, anzi magari col vostro positivismo mi potreste far ricredere. Però tengo sempre a mente che Outlander non è una serie solo per noi fan sfegatate, ce ne sono altri che hanno abbandonato e/o si stanno avvicinando… questa premessa per dire che Outlander deve essere comprensibile a tutti, noi capiamo il perchè di questo filone introspettivo e del suo ritmo lento, ma perchè abbiamo letto, sappiamo già, ma gli altri? Non vorrei che questa serie restasse solo per un circolo chiuso… è questo il succo della mia critica. Poi per mio gusto personale, amo il melodramma, perciò nulla da obiettare sulle idee della Gabaldon, ma sulla messa in onda bisogna dare sempre di più…

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  3. A me é piaciuta, (ma io seguo Victoria con piacere ed é lento come un @$€%!#&¥£ Meglio che lasciamo perdere) su fergus… Io piu che nella reazione del ragazzo darei più uno strillone ai truccatori. Fatelo apparire un po piu anemico suvvia. La sua reazione per me é linea con quella che ha avuto dopo la violenza di randall. Poi si mi sono chiesta anche io come quella fettina di spada potesse tagliare delle ossa…

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