Dalle recenti cancellazioni non è sopravvissuta neppure questa serie americana della ABC ideata da Kate Atkinson, Helen Gregory, Jennifer Schuur e prodotta da Shonda Rhimes. Sicuramente il progetto meno curato della Rhimes, ma avremo tempo di parlare anche di questo.
Cerchiamo di riassumere e analizzare bene tutto quello che è successo in questa seconda stagione andata in onda dal 9 Marzo all’11 Maggio di quest’anno.
Non “credo” ci sia una storyline orizzontale forte, o almeno io non l’ho percepita se non nelle ultime due puntate (e allora si può definire tale?).
- Ben, fattosi arrestare per scagionare Alice, decide di collaborare con l’FBI e l’agente Justine Diaz; si aggiungerà quasi subito Rhys, non riuscendo a stare lontano dal suo compagno di avventure dopo la rottura con la sorella Margot. Tutto molto bello, premesse scopiazzate da White Collar, ma non ci danno granché fastidio, anche perché rivedere Ben e Co. in azione ha il suo perché, e inoltre i loro casi sono sempre stati molto più affascinanti degli incarichi dell’agenzia di Alice (sapientemente eclissati). L’anima da procedural serie non è stata eliminata, ma si è concentrata sui protagonisti piuttosto che su perfetti sconosciuti. Il vero problema è però l’inutilità dell’agente Diaz. Si presenta con antipatia ed arroganza ad Alice e così chiuderà la decima puntata, senza una reale evoluzione e ruolo (amica, nemica, collaboratrice?). La sua momentanea calma e collaborazione nel mezzo risulta vana, come lo strano gioco di sguardi con Rhys che non porterà a nulla! Per non parlare dell’inserimento “ad casum (per non essere volgare)” della storyline del marito infiltrato, non più infiltrato, ma così infiltrato da essere passato dalla parte nemica.
- Alice l’ho trovata un po’ fiacca in questa seconda stagione, nonostante io sia ammaliata dalla bravissima Mireille Enos. Se con Ben (Peter Krause) fa sempre scintille da sola rende stavolta un po’ meno. Con la sua agenzia si occupa di due casi principalmente: Margot e Ethan. La prima chiede aiuto perché qualcuno sta tentando di ucciderla, come stanno già facendo con i membri della sua “famiglia“, il secondo è un ex di Alice a cui si rivolgerà random per un aiuto. L’idea di Margot che chiede aiuto a Alice e Valerie (privata di qualsiasi storyline personale), l’ho trovata eccitante. In fin dei conti tutto è ruotato intorno alla famiglia e questo ha dato continuità alla trama originale. Anche la sorpresa che ci fosse dietro Tessa, la figlia abbandonata da Margot, è interessante, ma il tutto ci viene spiattellato, come sempre, dopo pochissimi episodi. Ricollegare Tessa a Felicity sul finale è stato poi un colpo di genio, anche perché la giovane sedicenne mi era sembrata un fuoco di paglia dopo un’inizio promettente; il suo avvicinamento a Margot ha un senso, che purtroppo non è stato ben giustificato con i dialoghi finali tra madre e soprattutto figlia. Naturalmente il personaggio di Tessa è stato aiutato dalle forti presenze di Margot e Benjamin. In tutto questo però Alice non è molto presente, si sballotta da una parte all’altra, accetta i soldi di Margot con la giustificazione che le servono per la sua agenzia in precedenza sospesa, parla di essere matrigna, ma poi non fa nulla in proposito, è un po’ spenta rispetto alla season 1, per non parlare con Ethan.
- Io non ricordo neppure mezzo cenno su questo ex, da dove sbuca? Se è stato tirato fuori dal cilindro per mettere zizzannia non ci sono riusciti, hanno solo innervosito il pubblico che si è ritrovato a vedere Alice fare gli occhi dolci ad un uomo che effettivamente meglio di Ben non è, quindi cara Alice, no, non sai giudicare. Se il cenno su Ethan col fratello Tommy aveva inserito dolcemente l’argomento ex e segreti, ripescarlo per aiutare il futuro capo della polizia è stato forzato. Una volta aperto il vaso di Pandora, Ethan lo avremmo scoperto senza ulteriori forzature e aggiunte di cast. I flashback mi sono piaciuti, c’era un Alice diversa, ma non tanto dal presente; viene descritta come una donna “egoista“… infatti, anche nel presente, quando sente da Ben che lui ha creato Christopher a immagine e somiglianza di Ethan Ward ( Warren Christie, mamma mia che Bono, ma Ben ha un fascino tutto suo) non si è fermata ad ascoltarlo, come le altre 3546 volte che Ben fa qualcosa e lei subito lo guarda truce (però pure questo delicatissimo punto finisce presto nel dimenticatoio senza approfondimento). Lei, nonostante tutto, può benissimo dire al suo ex che anche se ora sta con Ben, lo amerà comunque per sempre… coerenza.
- Tommy. Io non amo molto T.R. Knight, neppure quando faceva GA, e men che meno qui dove ho ritrovato degli aspetti peculiari al suo George. Quando si sentono minacciati o inferiori, diventano cattivi. Tommy è il fratello, mai nominato (che brutto vizio), e scapestrato di Alice. Rivederlo sul finale come Mockingbird mi è piaciuto, la sua sparizione, dopo l’avvicinamento con Rhys, sarebbe stata poco credibile e infatti è Rhys che copre. D’altronde The Catch è la storia di una famiglia di criminali che si scannano a vicenda per assumere il potere, se Margot lo ha soffiato al fratello e alla madre, perché Rhys deve interrompere questo gioco? Per me questo finale ha rimesso in ordine le carte di Rhys, che non poteva limitarsi a spalla comica. Riguardo Tommy, il suo ravvedimento conclusivo l’ho trovato un po’ lontano dal Tommy dei primi episodi, o fai il cattivo o il buono e io come braccio destro di Rhys ce lo vedevo.
- Vi pongo una domanda, ma solo a me Sophie sta sulle balls? Non l’ho mai sopportata; trova tutti più affascinanti di Danny, anche la penna sulla sua scrivania, senza un vero motivo. Ho sempre pensato che si sentisse superiore al suo collega, e facesse la morale a tutti quando poi nei casini è lei che mette l’agenzia! Come ottiene Tommy i soldi? Perché muore la sua amica? Per non parlare con quanta sprezzante sicurezza dice a Danny che Margot lo usa…se non l’avessero sparata le avrei rinfacciato IO personalmente come Margot tiene a Danny! La vera chicca di questa stagione era proprio questa liaison. Dite quello che volete, ma ho adorato questo duo-ship, sia come amanti che come collaboratori. Non dico che Margot lo ami, ma sicuramente è stata conquistata dalla spontaneità e bontà di Danny, diversa dagli uomini criminali conosciuti e frequentati fino ad allora. E anche il finale l’ho trovato equilibrato: Danny resta con Alice perché, con Ben che parte, qualcuno deve proteggerla. Buono e giusto fino in fondo, non come Sophie che grazie al cielo l’hanno eliminata sul finale.
- Per concludere vorrei dire che Ben e Alice insieme fanno faville, e non solo a letto, e perciò li avrei voluti più collaborativi, invece di vederli in azione su fronti opposti che poi si sono congiunti frettolosamente nelle ultime due puntate. E soprattutto è il loro amore che ha portato avanti la stagione 1, amore flebile in questa seconda. Il riavvicinamento tra Margot e Ben tramite Tessa è corretto, sicuramente non sarebbero mai tornati al livello di intimità di prima, ma un tempo si sono amati e Tessa è il frutto di ciò, quindi ora si devono proteggere a vicenda per lei. La resurrezione di Felicity era superflua, come la presenza ingombrante dell’agente Justine Diaz, ma ha ristabilito il ruolo di Tessa seppur velocemente. In generale questa stagione è ruotata intorno alla risalita silenziosa di Rhys, e sicuramente il finale ha destato meraviglia, ma sono mancati degli indizi nel corso delle puntate precedenti. Sono questi vuoti che rendono una serie con potenziale, mediocre. Gli episodi si seguono con piacere e risate garantite e anche le aggiunte extra come la fidanzata approfittatrice di Ethan, ma tutto resta scollegato e poco approfondito se non nelle ultime puntate.
(Mulino bianco…scansate)
Sono dispiaciuta della sua cancellazione, ma gli ascolti erano bassissimi. Un cast con un potenziale enorme è stato sprecato in una trama mal gestita; alla fine, rispetto alla prima stagione, ha perso le caratteristiche drammatiche e il thriller invece è continuato ad essere troppo frettoloso, oltre ad esserci una totale mancanza di tensione emotiva dei fatti. Non possiamo parlare di cliffhanger in questa ultima puntata, ma solo di un finale aperto.
Voto: 6 1/2
(Ecco cos’era del tutto assente!)
P.S.
Non ho dimenticato la presenza di altre guest star come il cecchino-sicario che si emoziona per un dito tagliato, o il database umano che girava in mutande. Ci hanno regalato tante risate, ma sono facilmente dimenticabili.
Ringraziamo queste meravigliose pagine: The Catch – Italia | DemiMovie | Serial Lovers – Telefilm Page | Serie Tv Mania | Film & Serie TV | Serie tv, la nostra droga | Diario di una tv series addicted | I Love Film and Telefilm | Serie Tv News
Pingback: iChange | #5 – The Catch | parolepelate