Bentornate leggende! dopo questa infinita pausa invernale siamo tornati più carichi che mai per seguire le nostre leggendarie leggende.
Ci eravamo lasciate con il ritorno di Rip che, a tempo perso, si è dedicato alla regia. Compito delle nostre leggende sarà dunque quello di riportare il nostro capitano sulla nave, in stile Schettino e la famosa frase ‘salga a bordo, c***o!’.
Siamo allora sulla Waverider dove troviamo tutto alla normalità: Ray sta parlando di scienza, Nate sta leggendo un libro, Amaya si sta allenando e Mick sta parlando con Snart… già, sta parlando con il suo amico (spoiler, anche se vecchietto) morto. La parte ‘malvagia’ di Mick, se si può definire così. sta cercando di parlare con il cervello sano per fargli capire che si sta rammollendo, e per fare ciò ha deciso di prendere le sembianze del suo migliore amico, così, tanto per rendere la situazione meno drammatica. Chiede allora aiuto all’unico dottore sulla nave (che cosa intelligente avere un solo dottore, oltre a Gideon ovviamente), ovvero Martin che accetta gentilmente di aiutarlo. effettuando una semplicissima operazione al cervello per togliere il cip di Chronos (l’alter ego di Mick nella prima stagione… se non sapete di chi parlo fatevi una cultura) che, secondo lui, influenza ancora i suoi ricordi. L’operazione alla Grey’s Anatomy non porta ad alcun risultato poichè il cip risulta spento e assolutamente inutilizzato, l’immagine di Snart non è altro che il subconscio di Mick, in stile grillo parlante, che lo fa sentire in colpa per la morte dell’amico e per la vita priva di peccati (gravi) che sta portando avanti.
Arriviamo ora al fulcro dell’episodio: Rip.
L’abbiamo amato, odiato, ci ha incuriositi, ci ha fatto piangere, ci ha fatto ridere, l’abbiamo shippato praticamente con ogni anima che ha messo piede sulla nave e ha pronunciato le parole più belle di tutta la serie, incaricando i nostri eroi del fardello della storia: ‘la storia vi appartiene, mie care leggende’.
Pochi fotogrammi ci fanno capire cos’è successo: la Waverider stava per essere presa e l’unico modo per salvare la sua squadra è quello di usare un legnetto e toccare il nucleo di fusione della nave per sparire dalla linea temporale, per cancellare la sua esistenza come Rip Hunter. E così lo ritroviamo, seguendo gli spostamenti della Legion of Domm, il formidabile trio di Darkh, Merline, Twane (che sembrano sempre di più le Super Chicche :D), fino agli anni ’60 in una accademia di arte newyorchese.
Riflettiamo un secondo: cosa potrebbe fare un uomo che ha vissuto migliaia di avventure nel tempo, che ha visitato epoche diverse se non il regista o, almeno, aspirante regista?
Qui sta creando un film, con il suo assistente George Lucas (esatto, quel George Luca), raccontando le vicende di un eroe del tempo Rip Hunter alla ricerca di un oggetto magico, nelle mira anche della Legion of Doom.
Ma che cos’è questo legnetto che tutti cercano… no, non è il pezzo di legno che, se bruciato, costa la vita a Frank, della saga Eroi dell’Olimpo (di Rick Riordan), in verità è una delle tre parti che compongono la Lancia del Destino (oooooh!!! *espressione sorpresa*). E che cos’è la Lancia del Destino? Una potentissima arma capace di modificare la realtà. Attenzione: controindicazioni! nel caso in cui si usi la lancia non sarà più possibile tornare alla vita precedente, ma le nostre leggende troveranno sicuramente un modo, perchè NOI. VOGLIAMO. RIP. OK?!
La nostra squadra rapisce così il nostro Phil (falsa nuova identità di Rip), con identità molto pacifiche, causando però un terribile trauma a Lucas che dicide così di abbandonare la scuola di cinema. Ma, colpo di scena, Nate e Ray improvvisamente perdono i poteri e le loro capacità intellettive in fatto di scienza e storia e si inizia a pensare alle tragedie più terribili: un veleno, un attacco radioattivo, una malattia mortale… no, semplicemente Lucas non produrrà più Star Wars e Indiana Jones e senza quei film, nessuno dei due si è appassionato al loro lavoro, senza quei film è cambiata la loro esistenza. Andranno così alla ricerca del povero Lucas che sarà consigliato molto amorevolmente a continuare la sua carriera da regista, in una scena che è molto alla ‘Trilli, credo nelle fate’, però ok.
Lo scontro tra la Legion of Doom e le nostre leggende avviene e ormai sono tutti contenti di aver ritrovato il proprio capitano da seguirlo ciecamente, sebbene non sappia far altro che recitare. Ed è proprio questo che farà, reciterà il personaggio di Rip Hunter, facendolo talmente bene da venir rapito da Eobard, convinto sia tornato veramente in se.
Bene, una puntata bella e avvincente, come sempre ringraziamenti e promo 😀
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