Vi siete ripresi dalla puntata della settimana scorsa? Io, purtroppo, sì: l’ansia dovuta al terremoto che ha colpito le mie amate Marche ha decisamente messo le cose in prospettiva, e magari potessi tornare a quando l’unico mio pensiero era la morte di un personaggio. È anche per questo motivo che questa puntata – decisamente interessante ma molto tranquilla – l’ho vissuta con l’angoscia: ogni volta che mi metto tranquilla ho sempre la sensazione che debba succedere qualcosa di brutto da un momento all’altro (e in effetti succede, visto che le scosse continuano tutto il giorno tutti i giorni).
Perché di ansiogeno in questa puntata non c’è proprio nulla, anzi: il Regno sembra proprio la terra promessa, una piccola isola felice mentre fuori c’è l’Apocalisse.
(“un paese di musichette, mentre fuori c’è la morte”, insomma. Hashtag la locura)
A capo di questa idilliaca realtà c’è Re Ezekiel, un tipo con i rasta che Bob Marley scansate, e una tigre. Una cacchio di tigre. Cioè, cavolo, chi non vorrebbe affrontare un mondo di zombie con una tigre? Ci metto la firma!

Cioè, dai, guardate che gattone meraviglioso.
Peraltro la tigre, che si chiama Shiva, non è una vera tigre ma una combinazione di animatronics e CGI, il che è veramente notevole (sarà per questo che né Rick né Carl hanno perso la mano nell’episodio scorso: mantenere una tigre, seppur “virtuale”, è sicuramente un bel costo per la produzione!)
Avevamo conosciuto i cavalieri del Regno di Ezekiel già nella stagione scorsa, nell’ultimo episodio, quando vengono in soccorso a Carol. Questo episodio si connette direttamente a quello e ci fa vedere come prosegue.
Insieme ad una convalescente Carol, anche noi spettatori veniamo introdotti alla corte di Ezekiel. Il re dà l’impressione di una persona alla mano, nonostante l’aura di nobiltà che – vedremo poi nel corso dell’episodio – gli hanno attribuito gli altri, più che essersela arrogata per conto proprio (perché nella vita precedente era il semplice guardiano di uno zoo).
Il Regno è una comunità altamente funzionale. Ora come ora, cioè a questo livello avanzato di apocalisse, tutte le comunità devono essere funzionali per poter sopravvivere. Il Regno, in effetti, sembra quasi un gradino sopra agli altri: hanno la serata cinema, una scuola, e perfino un coro! (che però canta roba noiosissima, quindi per quanto mi riguarda potrebbero benissimo togliergli le convenzioni e istituire al suo posto un bel circolo di tressette).
Per ora abbiamo visto poco del Regno, ma quel che basta a farci una idea: è governato da un sovrano di polso ma magnanimo, e ognuno contribuisce svolgendo i compiti che gli sono stati assegnati (o almeno così mi è parso: ho dato per scontato che c’è chi è deputato alla coltivazione, chi all’insegnamento, chi – i cavalieri – a menar le mani). C’è anche una regola interessante e di assoluto buon senso che contribuisce a rendere questa comunità un ingranaggio ben oliato: “se bevi dal pozzo, rifornisci il pozzo”. Cioè i tuoi bisogni non devono pesare sugli altri e fai in modo che ognuno possa godere di quello che tu hai goduto.
Carol, tuttavia, che è diffidente come un gatto, mette in scena la stessa pantomima che aveva interpretato al suo arrivo ad Alexandria, cioè si spaccia per qualcuno che non è. Là era la signora indifesa buona solo a far biscotti, qua è la signora gioviale e ingenua. Carol vuole semplicemente essere sottovalutata, così da poter essere libera di scappare da quel posto senza che nessuno se ne accorga, perché nessuno, che ne so, ha pensato di doverla sorvegliare.
Carol, infatti, è nel pieno di quella crisi mistica in cui sta cercando se stessa, influenzata (tra le altre cose) dalla filosofia zen di Morgan e per farlo vuole e deve stare da sola. Se ha deciso che uccidere la far star male, e non è più in grado di farlo, non può che stare per conto proprio: diversamente, infatti, metterebbe in pericolo quanti – ad Alexandria – fanno invece affidamento sulle sue doti di Rambo.
Se non altro, e questo è importantissimo, Morgan non sembra più così arroccato sulle sue convinzioni: adesso contempla addirittura la possibilità che quello che è giusto per lui forse non è giusto per gli altri, e che in ogni caso non detiene la verità assoluta. Insomma, dalle battute che ha scambiato con il ragazzo che Ezekiel gli ha chiesto di addestrare, abbiamo visto un Morgan decisamente agli antipodi rispetto al Morgan della stagione scorsa, che era cocciuto come un mulo e per cui le cose erano così e basta e gli altri dovevano adeguarsi. Questo Morgan, invece, si è dimostrato consapevole del fatto che non si può vivere di assoluti (solo i Sith, in effetti, vivono di assoluti e fino a prova contraria Morgan milita tra i buoni).
Ora, questo Regno sembra un’oasi di pace e di tranquillità (certo, nei limiti del possibile: ci sono comunque gli zombie, là fuori). Lo stesso Ezekiel dice che vivono una vita “piena, felice, libera e piena di fede”.
Tuttavia scopriamo abbastanza presto che l’ombra di Negan si è allungata anche entro quei confini. Ezekiel si è evidentemente visto costretto a stringere un accordo con i Salvatori, lo stesso accordo che loro malgrado hanno dovuto stringere quelli di Hilltop e, da ultimi, quelli di Alexandria. Praticamente, pure loro pagano il pizzo a Negan.
E sì, i sudditi del Regno si saranno pure dovuti sottomettere a quelli del Santuario, ma zitti zitti e cacchi cacchi, a modo loro si stanno ribellando. Silenziosamente, certo, e in modo assolutamente non eclatante, però è comunque meglio di niente: i maiali che consegnano in pagamento, infatti, banchettano con la carne putrefatta degli zombie. Olè. E noi che ci preoccupiamo che le carni che portiamo in tavola mangino mangimi strani e siano piene zeppe di antibiotici!
Lì per lì la storia dei maiali mi aveva lasciata perplessa: mi era venuto il dubbio che fossero destinati al consumo all’interno del Regno, e che gli abitanti dovessero restare ignari proprio del fatto che i loro allevatori li nutrivano con gli zombie (giustamente, sennò chi cavolo accetterebbe di mangiarseli?). Cosa che ovviamente non aveva senso, perché non mancavano di certo alternative più salutari per l’alimentazione dei porcellini.
In realtà gli abitanti del Regno – tranne la cerchia governativa – non devono sapere nulla del fatto che parte della loro produzione è destinata a Negan e ai suoi sgherri. Ignorano l’accordo che il loro sovrano ha stretto con il nemico.
Questo perché Ezekiel crede (anzi, forse teme) che se la gente sapesse poi vorrebbe combattere, con le probabilità di vittoria che rasentano lo zero a voler essere ottimisti. Però oh, se a forza di mangiare maiali con la pancia piena di marciume gli viene – a Negan e ai suoi – un bel cagotto, tanto di guadagnato.
Spero solo che i Salvatori non scoprano l’arcano ed Ezekiel ci resti secco, perché da quel poco che ho visto sembra un tipo a posto. E come tutti i tipi a posto in questo telefilm, di sicuro schiatta.
Vabbè, alla fine comunque sticazzi, l’importante è che sopravviva la tigre.
mamma mia ale,stavolta mi sono messa paura pure io,col terremoto…di solito da me dura 20 secondi e poco piu’,la scossa delle 7 e mezzo è stata infinita…. ora capisco come potete stare 😦 …. forza e coraggio,sta cavolo di terra si calmerà…
riguardo la puntata,utilissima per conoscere il Regno,il re e la grande shiva..carol mi ha fatto morire dal ridere,almeno ci distraiamo dall’orrenda realtà… la scena finale con lui che suona con la tigre è stata epica. il coretto non era male,dai,almeno non cantavano canzoncine per bimbi,rendeva l’atmosfera che si respira li’…. carol si sta riprendendo,e appena saprà tutto tornerà incaz..nera piu’di prima.
la mossa del dare maiali panciuti con carne di zombie è geniale,il cagotto ahahha di sicuro problemi intestinali avranno… ezekiel non è scemo,è furbo: attore azzeccatissimo…e si,anche morgan sta rinsavendo,per fortuna. saranno determinanti con la guerra che incombe….
"Mi piace""Mi piace"
Che poi io sono relativamente lontana dall’epicentro (nella mia città giusto un paio di chiese transennate, nulla di eclatante) però è comunque a due passi da casa, è orribile! E vabbè, passerà…
Io Ezekiel già lo adoro, dopo quel viscido di Gregory mi fa piacere vedere che il capo di un’altra comunità sembra una persona ragionevole e affidabile (poi vabbè, il tigrotto, IL TIGROTTO, oddio che bello che è!)
Io tipo mi immagino Carol che cavalca Shiva e va alla riscossa e a vendicare i compagni caduti!
"Mi piace""Mi piace"
anche io sono lontana dall’epicentro,se ci penso a quelle persone svengo…io sono atea e non prego nessun dio,ma prego per loro. che poi cavolo in giappone che è terra sismica ancora peggio,hanno case strutturate apposta..perchè non farlo(averlo fatto)anche qui…vabè,lasciamo sta senno ci si avvelena pure….
gregory nel fumetto era pure un traditore…e forse fa ancora in tempo…ezekiel è mitico…ecco ora dopo i nostri,sto in ansia pure per la tigre…
"Mi piace""Mi piace"
Insomma, mai ‘na gioia sia nel mondo reale che nel mondo telefilmico e fumettoso. E vai così!
"Mi piace""Mi piace"