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News | Ryan Murphy parla di Glee: è stato il periodo più bello e più brutto della mia vita

Ryan Murphy ha avuto tanto successo nella sua vita professionale, da Nip/Tuck a American Horror Story a The People v. O.J. Simpson: American Crime Story. Ma con Glee dobbiamo fare un discorso a parte. La serie, che ha co-creato con Brad Flachuk e Ian Brennan, ha come protagonisti un eterogeneo gruppo di ragazzi che entrano a far parte del coro in una scuola dell’Ohio, e si è rivelata un successo fin da quando è arrivata sugli schermi americani nel 2009. Ci sono stati tour, colonne sonore, persino un film-concerto. Tutto di Glee era una sorpresa, perché si trattava di una serie sfavorita: “Nessuno pensava che sarebbe diventata qualcosa di più, credo, e che al massimo avremmo ottenuto una stagione completa” ammette, “E invece ce l’abbiamo fatta, è stata un’esperienza magnifica perché abbiamo filmato i primi 13 episodi come in una bolla, perché nulla era ancora andato in onda”.

Murphy stava girando Eat Pray Love (Mangia Prega Ama) con Julia Roberts durante l’estate del 2009, e quando tornò a casa scoprì che il suo show sfavorito era diventato un vero e proprio successo. “Sono tornato da India e Bali con Julia, ed è stato come con i Beatles” dice, “Era una follia, non potevi letteralmente nemmeno andare in giro con quei ragazzi”.
Ma con il successo è arrivata anche la tensione dietro le quinte. “È stato il periodo più bello della mia vita, ma anche il più brutto” dice Murphy. “C’erano innumerevoli lotte interne. Tanta gente che dormiva insieme e poi si lasciava. È stato un ottimo allenamento per diventare genitori, ti dirò. Ma ho commesso anche un errore: siamo diventati troppo uniti. Ci volevamo così bene che andavamo a cena, passavamo del tempo insieme e non ci separavamo mai, e così non c’era una separazione tra chi era il capo e chi era il dipendente. Ed eravamo così vicini che alla fine sapevo che, quando sarebbe capitato qualcosa, mi avrebbe colpito a livello personale nel bene e nel male.

Durante la produzione, Murphy venne a conoscenza del problema con la dipendenza che affliggeva la star Cory Monteith, e l’aiutò a entrare in riabilitazione. Purtroppo però Monteith è morto per overdose nell’estate del 2013. L’ultima volta in cui Murphy ha visto l’attore è stato in occasione di una visita da parte di Monteith e di Lea Michele sul set di The Normal Heart. “Ci siamo abbracciati e l’ultima cosa che mi ha detto è stata Ti voglio bene, amico, e ti ringrazio per avermi aiutato a stare meglio. E poi ho saputo della sua morte. È stato come perdere un figlio”.

Lea Michele, che era la fidanzata di Cory Monteith oltre a essere sua collega, aggiunge: “Quando l’ho saputo, Ryan è stata una delle prime persone che ho chiamato. Quando Cory era ancora vivo, Ryan l’ha aiutato a stare meglio e a riprendersi ma, quando è arrivato quel giorno, Ryan ha preso in mano le redini della situazione e mi ha aiutata più di quanto io possa spiegare. Si è preso cura di me, completamente. Si è assicurato che io stessi bene ogni giorno, sia invitandomi a casa sua e preparando la cena per me, sia assicurandosi che fosse tutto okay a lavoro. Ci siamo seduti e mi ha detto Che cosa vuoi fare? Vuoi continuare lo show? Vuoi che finisca? e io gli ho risposto Voglio solo tornare al lavoro. Ha un cuore più grande di quanto lui immagini.

E poi, la morte di Monteith ha cambiato per sempre lo show. “Ciò che è iniziato come una grande celebrazione di amore e accettazione, si è trasformato in oscurità e morte” ammette Murphy. Ma lo showrunner dice che Glee è stata un’esperienza dalla quale imparare. “È stata una grande lezione su ciò che non bisogna fare andando avanti. E molti di loro sono miei amici ancora oggi”.

Fonte [EW]

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