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Recensione | “La ragazza del treno” di Paula Hawkins

Sono tanti i miei attori preferiti, così come lo sono le attrici che più mi piacciono e una di queste è la bellissima e talentuosa Emily Blunt (Il diavolo veste prada, The young Victoria). Proprio per questo motivo non potevo non leggere “La ragazza del treno”, romanzo best-seller di Paula Hawkins di cui uscirà molto presto l’adattamento cinematografico e ad interpretare la protagonista non sarà altro che Emily.
9788856637779_0_500_0_75“The Girl on the Train” (titolo originale del libro) è una di quelle poche rarità in grado di tenerti incollata alle sue pagine e a non farti pensare ad altro che arrivare alla fine di esse. Così almeno è stato per me e leggendo le recensioni degli altri lettori sembra che sia stato lo stesso anche per loro.
Il romanzo è scritto secondo il punto di vista di ben tre donne diverse ma che in qualche modo sono legate tra loro. Queste donne sono Rachel, la protagonista principale che dopo il divorzio dal marito Tom si è data all’alcol e ha perso il lavoro,  Anna, amante e attuale moglie di Tom e Megan che da un certo punto di vista potrebbe essere la vera protagonista della storia poiché l’intera vicenda in fin dei conti ruota intorno a lei. Rachel, nonostante abbia perso il lavoro, ogni mattina si sveglia, prende il solito treno e si reca a Londra ed è durante questo viaggiotumblr_nwh6llswh91tnzolao1_1280 mentre il treno si ferma per pochi secondi che assiste quotidinamanete alla vita di una coppia sposata, quella di Megan e del marito Scott. Non sa chi siano, non conosce i loro  veri nomi ma succede che è attratta da loro, da quella che sembra essere la loro vita perfetta da coppia felice e innamorata. Quella che lei aveva con Tom. Li idealizza, immagina la loro vita insieme finché un giorno quella coppia felice non c’è più, spezzata dalla scomparsa improvvisa di Megan. Se prima non faceva parte della loro vita ed era soltanto una semplice spettatrice, adesso Rachel è uno dei personaggi principali di quella vicenda angosciante e misteriosa perché lei c’era la notte in cui Megan è scomparsa ed è lei stessa la chiave per scoprire che fine ha fatto quest’ultima. Se n’è andata di sua spontanea volontà o è successo qualcosa che l’ha fatta tacere per sempre? Cosa è successo a Megan Hipwell? Rachel lo sa, ma la sua memoria non vuole che lei ricordi gli eventi di quella sera.

“Non c’è sofferenza più grande né tormento più atroce del non sapere: è come una tortura senza fine.”

Negli ultimi mesi sono diventata una vera appassionata del genere thriller psicologico e prima di questo romanzo ne avevo letti altri, ma quasi nessuno era riuscito a prendermi tanto quanto “La ragazza del treno”. Non potevo fare a meno di leggerlo e in ogni momento, ogni luogo (persino in classe) mi trovavo con quel libro tra le mani, gli occhi incollati alle pagine e le dita pronte a cambiare pagina non appena fossi arrivata all’ultima frase. In poche parole era diventato come una droga per me.

“I treni che sfrecciano mi ricordano in continuazione che io sono ferma qui, che non vado da nessuna parte.”

La trama è curata in ogni minimo dettaglio e non c’è nulla lasciato al caso, quindi se oltre a leggere vi mettete al tempo stesso ad investigare sul mistero e qualcosa non quadra con la vostra teoria non crediate che ci sia un errore commesso dalla Hawkins, semmai è quello che avete letto che non appare come sembra.
Lo stile dell’autrice è semplice, scorrevole, non ti annoia, ma ti intriga a tal punto che non ti lascerà dormire sonni tranquilli finchè non lo avrete terminato e forse neanche dopo averlo fatto riuscirete a dormire tranquilli. Ogni capitolo presenta momenti di tensione. Inoltre all’interno della storia si parla costantemente di un tema importante che però viene trattato poco nei libri, ovvero l’alcolismo. Quest’ultimo viene affrontato nel modo più sincero possibile, attraverso la protagonista, mostrando come sia realmente la vita di chi ne diventa dipendente, cosa sia successo per portarlo a questo, quanto sia arduo iniziare a disintossicarsi e proseguire nel tentativo. Perché se facile non è iniziare ad allontanarsi dall’alcol, nemmeno raggiungere il traguardo lo è e spesso lungo il percorso vi sono delle ricadute ma l’importante è sapersi rialzare e continuare a camminare. Rachel sa che per ricordare, per scoprire cosa sia realmente successo quella sera deve avere la mente lucida ed è disposta a tutto pur di scoprire la verità persino rinunciare a ciò che in quel periodo le dà più conforto. E finalmente dopo molto tempo non è più concentrata solo sulle sue disgrazie, ma ha uno scopo. O, quantomeno, una distrazione. Il fatto di essere un’alcolista non la rende di certo la narratrice più affidabile, ma Rachel è una donna sveglia, intelligente e ostinata. Vi capiterà di dubitare di lei, ma la verità è che mentre starete leggendo dubiterete di ogni singolo personaggio. Nessuno escluso. Potrebbero essere tutti quanti innocenti così come potrebbero essere colpevoli e alla fine tutto ciò che riuscirete a dire o a pensare sarà “Non credevo che fosse lui/lei. Com’è possibile?”.
Un romanzo unico che ti tiene con il fiato sospeso fino all’ultimo capitolo, coinvolgendoti nella sua storia e che merita davvero tanto di finire nella vostra wishlist, e se già si trova lì allora che aspettate ad aprirlo? Fatelo subito, non ve ne pentirete e una volta terminato di leggerlo non vi resta che attendere la pellicola.

Voto: 10

Trailer del film:

Ringraziamo: Citazioni film e libri

One thought on “Recensione | “La ragazza del treno” di Paula Hawkins

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