Buongiorno Pelati del mio ❤
Come la va? Io mi sono beccata il raffreddore, quindi se durante la lettura della recensione sentite qualcuno starnutire, tranquilli, sono io *etciù!* ecco, appunto.
Ho visto la puntata di Gotham e, subito dopo, mentre andavo, da brava persona ordinata e precisa, a segnare sull’App di Tv Show Time che avevo, appunto visto l’episodio, mi sono resa conto che in America lo show va in onda alle otto di sera; quasi prima serata, si direbbe da noi e allora ho pensato: Pinguino ammazza un cane, fa fuori i suoi fratellastri e li serve alla matrigna in perfetto stile discepolo-di-Hannibal-Lecter, sgozza suddetta matrigna e ci compone un piatto/opera d’arte (secondo lui) tutta da ammirare… uno show perfetto da guardare in compagnia di un ragazzino di otto anni, no?
Non voglio giudicare nessuno, specialmente in un Paese come l’Italia in cui è vietato mettere in prima serata film come Broken Back Mountains, ma è del tutto lecito proporre volgarità e donne ignude dei cine-panettoni alle nove, quando tutti i bambini sono davanti alla TV.
Però, ehi, i miei genitori mi facevano guardare X-Files quando ero piccola, anche se a momenti rischiavo di farmi sotto dalla paura, quindi… boh, suppongo che in qualche strambo modo vada bene anche così.
La depravazione di Gotham, comunque, mi diverte un sacco, perché quando decide di trasformarsi in American Horror Story Lite, lo fa talmente bene e con talmente tanta gaiezza che come si fa a rimanere seri? Sarei comunque più in imbarazzo a spiegare all’ipotetico ragazzino di otto anni che guarda la Serie perché Oswald abbia deciso di ammazzare il cane di famiglia solo per provare che quello nella bottiglia fosse davvero veleno, che non a giustificare il cannibalismo delle scene immediatamente seguenti. WTF?
Sì, certo, ovvio che il mondo giri così alla rovescia che uccidere un cane è considerato più sacrilego dell’uccidere una brutta (ma comunque pur sempre umana) persona di famiglia, sì, lo so. Come se non bastasse, Pinguino è ritornato il pazzo terrificante degli inizi e la sua risata maniacale quando il cane è crollato a terra stecchito me l’ha fatto anche odiare un po’.
Ma va bene, non è che dobbiamo gioire per il Pinguino o fare il tifo per lui, dovremmo, anzi, esserne intrigati e orripilati. Il piccolo, tenero Re dei loschi è stato abbandonato ad Arkham. Il Pinguino che viene fuori dalla sua fiaba di Cenerentola al contrario, è un Pinguino che non ha niente da perdere. Non ha amici, non ha famiglia, non ha il senso dell’onore comune ai mafiosi, non c’è niente che gli proibirebbe di riprendersi la corona di criminale indiscusso di Gotham.
Allo stesso modo, vola via anche l’Edward Nygma che avevamo imparato a conoscere. La discesa lenta ma costante di Nygma verso la follia, è stata una delle storie più forti di Gotham e, sebbene lo scontro con Jim e con la GCPD sia stato fenomenale, ho paura che il ruolo mite che Edward ha sempre avuto all’interno della Serie (tra alti e bassi), sia giunto al termine.
Il fatto che Gordon era un fuggitivo sarebbe potuto andare avanti per secoli, costringendo il futuro Riddler e il futuro Commissario a girare intorno alla verità, lavorando nella stessa Centrale di Polizia, annoiandoci a morte, soprattutto perché nessuno si sarebbe mai preso la briga di chiedere a Nygma cosa gli stesse succedendo. Sì, non è che facesse il misterioso con tutti, tutti i giorni, ma è praticamente passato dall’essere la marionetta sciocca della Centrale, alla marionetta con un evidente lato Cujo (se ricordate il romanzo o il film tratto dal romanzo di Stephen King, in cui un cane contrae la rabbia e comincia a seminare terrore in città).
Non sarò stata l’unica a grugnire in disapprovazione quando ho visto Jim piombare a casa di Nygma per chiedere aiuto circa il nastro misterioso che riporta la voce di chi ha fatto la soffiata alla Polizia in merito al suo coinvolgimento nell’omicidio di Galavan. Insomma, c’è qualcuno all’interno della Serie che non sia un completo coglione, a parte Bruce (e Selina e Alfred)?
Giuro, questa città se le va davvero cercando tutte, lanternino compreso. Il numero di poliziotti corrotti, politici, medici, avvocati, business-man e sciroccati di ogni genere, è quasi comico.
Into the Woods è stato sicuramente un episodio forte, che ha restituito Jim Gordon alla GCPD, dove può riprendere la ricerca del vero assassino dei Wayne; ha elevato Edward Nygma e Oswald Cobblepot da pupazzetti killer attira-coccole a pericolosi agenti del caos; e in cui persino la storia del piccolo Batman sembra entrarci a pennello. La battaglia senza tempo di Batman di avere vicino la famiglia, gli affetti e le relazioni a ridosso della sua lotta senza fine è stata ben esplorata in ogni singola incarnazione del personaggio, tra alti e bassi.
Il Batman che ha bisogno di un Robin è stato il mantra di Tim Drake negli anni Novanta e poi c’è stato il concept in campo fumettistico della Batman Family e, ancora, la Trilogia di Nolan de Il Cavaliere Oscuro, ma basta solo attendere perché il mito di Batman torni con il suo immancabile fardello, quello che solo lui può portare.
Bruce e Selina non sono mai stati così vicini come in questo episodio e persino Alfred ammette che la presenza di Selina nella vita del piccolo Wayne sia stata un’esperienza positiva, alti e bassi compresi. Quello che Bruce deve fare, comunque, ha messo già in pericolo le persone che ama e lo hanno già costretto a pagare un prezzo troppo alto persino per il suo conto in banca spropositato.
I legami sono pericolosi. L’amicizia si può corrodere e distruggere e sicuramente la decisione di Bruce di tagliare Selina dalla sua vita non è stata facile e non sarà certo l’ultima volta che Bruce sarà costretto ad infliggere un dolore simile per convincere sé stesso che sta proteggendo la sua famiglia. Alfred, tra tutti, dovrebbe sapere che scacciare gli amici difficilmente significa salvarli.
Ma forse, la sua paura era che Bruce potesse scegliere Selina e non la missione, scelta che avrebbe loro evitato continue minacce di morte, disastri e disperazione. Bel tentativo, Alfie, te lo concedo.
Il mio voto all’episodio è di: nove e mezzo/dieci. Stella d’oro per Gotham, però adesso spero che non si perda.
Pronti per la mia solita e altrettanto inutile Rubrica?
The Irrelevant-Not-So-Irrelevant Gotham’s Database
– Non so se essere arrabbiata o meno per il fatto che Barbara sia uscita da Arkham. Sento come se dovessi esserlo, ma al momento sono più concentrata sul capire cosa diavolo possa succedere.
– Sul serio Strange, continua a far uscire squinternati dal manicomio e la gente comincerà a farsi delle domande. O perlomeno, DOVREBBE. Non si può mai essere sicuri di niente con questo show.
– Bruce cuce la giacca di Selina e ruba i soldi esatti per un hamburger. Che carino ❤
– Potrà anche aver riagganciato, ma credo che gli si possa almeno dare una pacca sulla spalla al povero Jim, per aver almeno provato a telefonare a Lee.
– Chi pensate possa essere il prossimo sulla lista nera del Pinguino? Butch? Tabitha? Butch E Tabitha? xD
Come al solito, noi ci ri-leggiamo la prossima settimana per il penultimo episodio di questa seconda stagione di Gotham, ma prima, godetevi il promo della prossima puntata, Pinewood 😉
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