Questa seconda puntata di The 100 inizia in modo molto lento, poi però -fortunatamente- si riprende e ci lascia, anzi, con un gran colpo di scena.
Altra novità è l’opening di questa stagione: cosa ve ne pare? Interessante come mostri qualcosa di Mount Weather e al tempo stesso sembri la sigla di un reality.
La trama inizia a delinearsi e qualche segreto viene svelato.
L’arrivo di Jaha sulla Terra mi ha resta felice: si è sacrificato cercando di salvare tutti, convinto che sarebbe morto e in seguito ha deciso di arrivare sulla terra per salvare quel piccolo e adorabile fagottino trovato sull’Arca. La scorsa volta avevo accennato all’idea che potesse essere un’allucinazione causata dalla mancanza di ossigeno (e se c’è una cosa che Revolution mi ha insegnato è che se non c’è ossigeno immagini cose strane.) e questa puntata ce lo ha confermato.
Giustamente, non poteva che essere l’allucinazione di suo figlio Wells per il quale, in qualche modo, è responsabile della dipartita. Se non l’avesse mandato sulla Terra, non sarebbe morto. L’allucinazione però lo aiuta: lo convince ad alzarsi e a vivere, salendo su un razzo.
Ma dove è arrivato, esattamente? Quello dietro sembrava essere un ponte, ma quale? Brooklyn? Chissà, almeno è in America?
Questa seconda stagione è più articolata della prima: troviamo Clarke a Mount Weather, Finn e Bellamy a Camp Jaha e i Linctavia a Washington.
La nostra leader bionda ancora non si è arresa all’idea che tutto possa essere realmente così perfetto. Se da una parte ammiro la sua furbizia, dall’altra trovo davvero fastidioso il suo comportamento. Il discorso fattole da Jasper non è affatto sbagliato: con il troppo tirare la corda sta mettendo “a rischio” anche tutti gli altri. Il fatto che cercando di scoprire cosa si nasconde dietro a tutta quella perfezione li sta anche salvando, potenzialmente, ma loro non lo sanno!
Ma Clarke vuole scoprire tutto e andarsene per salvare la SUA gente.
Dopo l’arrivo di uomini feriti, però, non se ne sta con le mani in mano e progetta un piano a dir poco doloroso così da poter raggiungere il ferito sopravvissuto e fare una triste, se non raccapricciante, sorpresa: la “dialisi”, come la chiamano a Mount Weather, non è altro che una trasfusione di sangue dei Terrestri, usati letteralmente come borse di sangue.
E chi è finita nella gabbia, pronta per essere usata? Anya. Proprio quella Anya.
Io però, ora, voglio una risposta semi-scientifica a questo. Perché quello dei terrestri sì e quello dei Centro no? Dante non aveva detto che avevano subito mutazioni uguali?
A Camp Jaha, invece, Raven mostra finalmente che non è solo “la ragazza di…”, ma è una donna forte e coraggiosa, ma umana. Nonostante la prospettiva di essere operata senza anestesia e nulla, decide di farsi rimuovere il proiettile -rischiando di morire- così da non rimanere paralizzata dalla vita in giù. L’operazione non va molto bene, ma io sono convinta che Raven riuscirà a camminare ancora.
Finn le resta accanto, cercando di infonderle coraggio ma lei ad una certa lo manda via a cerca gli altri.
Vedete? Io amo Raven. Ha lo stesso potenziale di Clarke, solo che nel caso della prima non è stato sfruttato a dovere.
Finn, come era da programma sin dall’inizio, comunque, prende Bellamy (e Murphy, sì) e in un gruppetto di cinque parte, fornito di armi da Abby, alla ricerca degli altri.
Ancora una volta non so se amare o odiare Kane: è un uomo intelligente che cerca di fare del bene anche se non capisce ancora come funzionano le cose sulla Terra.
Vieta a Bellamy di andare alla ricerca di chi è disperso (i parallelismi tra Clarke e Bellamy sono saltati all’occhio solo a me? Sono i due leader dei Cento, ed entrambi cercano di fare qualcosa per la loro gente.) non capendo quanto lui abbia fatto per loro.
Quando lo informa che c’erano altri proiettili e altre armi, lo sguardo di Bell mi ha spezzato il cuore. Complimenti a Bob Morley per la sua interpretazione: nello sguardo si poteva vedere come Bellamy provasse rimpianto per non averlo scoperto lui ed aver salvato e protetto più persone.
Questo telefilm è pieno di donne forti: Raven, Clarke e Octavia. E proprio quest’ultima riesce a colpire e fare ostaggio un enorme Terrestre (Ragnar, sei tu?) che l’aveva appena curata solo per ricattare il capo del clan di Lincoln e riavere il suo Romeo indietro.
Il destino dei Linctavia è salvarsi a vicenda all’infinito? Soprattutto ora che, a quanto pare, i Reapers hanno catturato Lincoln e lasciato Octavia a terra.
Io non ho capito quale sia il ponte a cui ti riferisci, ma tutta quella sabbia mi spaventa un sacco. Mi fa pensare che ne so, al Sud America o peggio ancora al Brasile! Ma staremo a vedere!
Sono d’accordo con tutto ciò che hai detto, adoro i parallelismi tra Bellamy e Clarke e non vedo l’ora che si rivedano. Lei chi abbraccerà prima, Bell o Finn? Il mio cuore di shipper vuole qualcosina!
Comunque per quanto riguarda le trasfusioni.. mh, allora, io ho pensato che fare la dialisi con il sangue della loro gente, li avrebbe comunque reso deboli, quindi perché far “soffrire” la propria gente quando ci sono i terrestri pronti ad essere usati come sacche di sangue e che in qualche modo potrebbero anche fortificare gli abitanti del monte Weather considerato che sono più “forti”. Questa è la mia idea, poi non saprei.
Immagino che ora Clarke deve stare attenta a ciò che fa! Se lo dice a Jasper farebbe bene, ma lui sembra molto propendere verso questi ospitalissimi abitanti….. quindi che combinerà a riguardo? Dal promo sembra siano scappati, Clarke ed Anya, quindi magari incontreranno anche Bell e l’allegra combriccola!
Kane… non commento, sarebbero cose buone e cattive in egual misura quindi lascio perdere direttamente.
Awh, voglio la nuova puntata!
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Ci sono quelle che mi sembrano proprio le rovine di una grande ponte, alle spalle dei rottami del razzo con cui Jaha è arrivato, QUALE sia, poi è un mistero.
Sai che comunque, penso che Clarke non troverà subito Bellamy e Finn? Ho la sensazione che passerà ancora qualche puntata prima di rivedere i suoi amici, sperando sempre che -vista la futura fuga da Mount Weather- non venga riacchiappata prima…
😉
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