Benvenuti al penultimo appuntamento con queste edizione di The Voice of Italy 2014 pelatini !
Serata più ricca di ospiti che di talenti rimasti in gara ormai, ogni Team infatti è rimasto con soli due concorrenti nella propria scuderia e per altro dovranno sfidarsi in un doppio testa a testa, un pezzo in italiano e un pezzo in inglese.
L’eliminazione avverrà metà per via del giudizio dei coach e metà per mezzo del televoto, anche se sarà più determinante la seconda opzione, insomma una roba complicatissima, e a colmare gli spazi vuoti dovuti alle esigue performance dei talenti in gara ci penseranno gli ospiti.
Ingresso dei coach dopo il punto della situazione riguardo gli otto semifinalisti, Piero Pelù è diventato direttamente il Cappellaio Matto e Noemi è uno strano fiore appassito, anyways, si comincia col botto, in questa semifinale gli autori hanno deciso di non lesinare su nulla e quindi sarà il caldo, sarà l’aria dei mondiali di calcio alle porte o sarà che bisogna tenere alto lo share da subito, ma Ricky Martin si presenta sul palco di The Voice con un medley dei suoi più grandi successi in vent’anni di carriera (per altro festeggiati da poco) e a fargli da spalla tutti i talenti rimasti in gara.
#Devodireche vedere Giacomo cantare “Livin’ La Vida Loca” è un’immagine che avrebbe avuto il potere di regalarci SOLO Ricky Martin.
Raffaella sembrava una nonna fiera dei suoi due nipotini non appena sono sbucati Giuseppe e Tommaso, mancava loro solo la scatolina del pranzo e lo zainetto.
Addirittura Noemi (scendendo di parentela), come una sorella maggiore supertecnologica fa foto con lo smartphone, forse per Stefano Corona, uno degli ultimi omosessuali rimasti in gara il quale deve aver avuto un mezzo infarto nel ritrovarsi accanto ad un uomo sexy, muscoloso, sudato e altrettanto gay quanto Ricky.
Si chiude con “La Copa De La Vida”, che dà sempre un senso di friendship ed è un evergreen.
La pacioccaggine (?) del latino american più famoso del mondo chiude l’anteprima e ci addentriamo così nella sfida fra i talenti.

Qui Giacomo Voli in un’insolita versione “Michael Jackson”
A dare il la è sempre il #TeamPelù, parte Giacomo Voli con “Because of You” degli Skunk Anansie, mi dispiace solo che i coristi debbano intervenire così spesso durante le performance, la voce di Giacomo è bella e cattura soprattutto nelle ottave alte e quindi perchè “inquinarla” con le voci dei tre coristi ?
Almeno lui stesso ha avuto premura di noi e si è riservato per il finale una chicca, senza averlo comunicato al suo coach e senza averlo provato durante la settimana, ci regala un acuto degno del suo nome, che è ormai una garanzia.
Segue Daria Biancardi con “With Or Without You” degli U2, un pezzo che solo lei avrebbe potuto interpretare in modo così regale, nonostante la sua titubanza durante le prove, eppure è riuscita a trasportare il pubblico intero e i coach in una dimensione totalmente diversa, quasi mistica.
La simpatia del suo compagno nel prendere in giro le sue unghie smisurate fa sorridere, cosa sempre carina durante una semifinale ad alta tensione.
Ma è tempo del secondo round, niente pause per respirare o riprendersi troppo, è il turno dei pezzi in italiano e Giacomo canta…“Jeeg Robot D’Acciaio” ? ahahahah Pelù Pelù Pelù…sei proprio un ragazzaccio.
In ogni caso, siamo tornati tutti bambini per due minuti e l’accostamento fra il look di Giacomo e una sigla dei cartoni animati è un po’ come vedere Marilyn Manson farsi il bagno con bollicine e paperelle.
Daria invece porta un classico italiano, “Pensiero Stupendo”, una performance in cui la sua dodicesima di seno si fa vedere tutta e sappiamo che il parapetto che si porta dietro sta stretto nell’inquadratura quanto la massa di capelli ricci di Luna Palumbo non stava nel riquadro delle foto.
E’ giunta l’ora del verdetto del coach, Piero Pelù assegna i suoi 55 punti a #Giacomo e quindi i restanti 45 a #Daria, ora tocca al televoto decretare il primo finalista di questa nuova edizione di The Voice of Italy e con 110 punti, la spunta l’ugola sopraffina di Giacomo Voli.
Un applauso meritatissimo e un saluto speciale va quindi a Daria Biancardi, una delle semifinaliste che più hanno meritato durante lo show.
Spero di non rivederla mai più in Italia, bensì fuori dai confini nazionali, magari oltre Oceano, perchè una voce potente come la sua può avere il giusto spazio e riconoscimento solo accanto ai grandi nomi della musica Americana.
Il #TeamCarrà è rimasto con due uomini e per quanto non sembrino proprio la massima concentrazione di testosterone, sono però parecchio competitivi.
Giuseppe accusa Tommaso di essere l’ennesimo tentativo di portare una voce maschile sulle note femminili, anche se ammette che dopo averlo ascoltato attentamente ha cambiato idea, per Pini è invece il contrario e mostra delle unghie più lunghe di quelle di Daria, ammettendo che la performance di Giuseppe alle Blind lo aveva colpito, poi però gli è sembrato piatto, non ha trovato nulla di nuovo o accattivante nella sua voce…ammazza che grinta in Pino silvestre qui !
Conclude addirittura dicendo che Giuseppe è preparato e ha carisma, ma non quanto lui.
Da da da dannnn, fulmini, saette e scintille dunque in questo testa a testa aperto da Giuseppe Maggioni con “Eye of The Tiger” dei Survivor.
La Carrà l’ha pensata giusta: inaspettatamente questo uomo ha un bel fisico asciutto e sagomato nei punti giusti, mettiamogli addosso una camicia semitrasparente in stile glam rock e speriamo che le donne si distraggano guardando i suoi pettorali e che gli uomini siano così schifati dalla vista dei suoi capezzoli da rimanere più impegnati a pregare per il momento in cui qualcuno si degnerà di dargli un giaccotto per coprirsi.
In effetti l’esibizione vocalmente parlando ha fatto pena, ma non è tutta colpa di Giuseppe, è anche e soprattutto di Raffaella, un pezzo come quello, cantato da una voce quasi roca, non può essere interpretata da qualcuno che tende ad andare in falsetto, è sembrato (tanto per citare Noemi) una macchietta di se stesso.
E’ andata decisamente meglio con il pezzo in italiano, “Cleptomania” è molto più nelle sue corde e non ha avuto troppe difficoltà a farla sua, mettendoci anche la sua abilità nel muoversi sul palco, utilizzando tutto lo spazio disponibile, qualità che sarebbe però più apprezzata da JC, il giudice di American Best Dance Crew.
Un applauso anche ai ballerini per non essersi tirati forti capocciate durante l’intro alla canzone, intenti a riprodurre momenti di isterismo.
Tommaso Pini invece porta in inglese un pezzo di una donna, chissà perchè la cosa non mi sorprende.
Riconosco come sempre la sua bravura e particolarità nella voce, tuttavia non è un genere che mi prende, non riuscirei ad ascoltare un intero disco di quella vocina in falsetto, mi spiace, ma se si deve pensare al mercato discografico, io non comprerei mai il suo disco.
Un brano di Battiato per quanto riguarda il round in italiano e cosa altro poteva cantare un Tommaso Pini se non “Centro di Gravità Permanente” ?
Finalmente però una performance che sembra meno una ninnananna e più una canzone, altrimenti la Carrà si addormentava prima del previsto.
Tutta la stranezza che Battiato metteva nel cantare questo pezzo, Tommaso ce l’ha messa all’ennesima potenza senza sforzarsi troppo, ma è ciò che piace alla Raffa e a quanto pare anche al pubblico.
Arriva il momento della preferenza del coach, nessuna sorpresa. Non mi ha sorpreso nè il fatto che ci abbia messo venti minuti per centrare la busta e infilarci il cartoncino con su scritto il risultano, nè il fatto che a ricevere i 55 punti di Raffaella sia stato #Tommaso.
Resta il verdetto del pubblico per rendere il tutto definitivo e con un risultato finale di 85 a 115, Tommaso Pini passa in finale.
A lasciare la gara è quindi #Giuseppe, un talento che in molti non si aspettavano sarebbe arrivato fino alla semifinale e invece eccolo lì, fra le coccole e le lacrime della sua coach.
Un uomo che si è fatto valere e che spero continuerà a fare ciò che ha sempre fatto, onorare il grande Freddy Mercury con la sua cover band dei Queen.
Toccherebbe al #TeamJ-Ax ora, ma va introdotto come si deve e quindi perchè non andare a sbirciare nel camerino pieno di fumo di Ax e non portare sul palco per la prima volta insieme anche un Fedez e un Emis Killa ? Così, giusto per, e a rendere il tutto più fluido si unisce a loro anche Noemi, per portare un po’ di soul (anche se in questo caso era più R&B), visto che ha cantato le strofe di Rihanna di “Monster”, affiancata degli Eminem de’ no altri con un mix di alcuni loro pezzi più famosi, chiusi dalle rime del grande capo J-Ax.
Tralasciando il livello di gradimento non sempre massimo che ho nei confronti di uno due punti cardine del nuovo rap italiano, mi sono meravigliata, sentendo che non in molte in studio si sono strappate i capelli al loro ingresso, meglio così, chissà che per una volta non si pensi alla musica piuttosto che all’aspetto fisico e questo mi fa ben sperare anche per quando li andrò a vedere tutti insieme il 14 luglio all’Arena di Verona…finger crossed.
Ora quindi si possono introdurre le performance dei due semifinalisti, Dylan Magon e Suor Cristina Scuccia.
Come tutti coloro che si sono ritrovati faccia a faccia in uno scontro con l’orsolina, anche Dylan sa di essere alla sua ultima apparizione, infatti confessa di viversi questa serata come se fosse già la sua finale, ma non è brutto così ?
I ragazzi entrano in questo talent per viversi un sogno, sperare e crederci fino all’ultimo, finchè poi non si ritrovano davanti una suora che ha l’aspetto di un cartello di stop.
Ma ormai lo sappiamo, Suor Cristina vincerà e voi
Ma pensiamo al presente e godiamoci un Dylan che canta il grande MJ.
Già quando li avevo visti ad inizio puntata avevo notato il guanto di Michael Jackson alla mano del nostro ragazzone palermitano e mi ero entusiasmata, curiosa di sapere cosa avrebbe cantato fra il repertorio del re del pop e la scelta è ricaduta su “Man in The Mirror”.
L’unica nota stonata è stato l’abbigliamento di Dylan, per il resto nulla da dire. Si notava quanto sentisse sua quella canzone e la passione con cui si è esibito aveva quasi fatto la serata.
Ma la felicità si sa, è cosa breve e ha romperla arriva Suor Cristina con l’ennesima ovvietà.
Canta “(I’ve Had) The Time of My Life”, ma davvero ? Di nuovo una canzone adattata per i musical cantata da lei che viene dalla realtà dei musical ? E’ un po’ come applaudire un mago che sa fare magie in un talent in cui si cercano maghi.
Ogni cacchio di settimana Suor Cristina canta una canzone tratta da un musical quanto è vero Dio ! (era pessima lo so)
Perciò sì, cantata bene, i ballerini ci manca solo che saltino nei cerchi di fuoco nello sfondo, ma era ovvio che la cantasse così, è una cosa che lei sa già fare !
Passiamo al round in italiano, torna Dylan sul palco con “P.E.S”. Ci ha messo tutto, ritornello, cantato vibrato, le sue personali rime citando ogni coach e anche un mini freestyle finale, giusto per dare l’addio allo show come si deve, ha avuto una settimana intera per farsene una ragione e quindi perchè non andare via col botto ?
Tanto, così come ha cantato al suo coach
“…Un Diamante è per sempre…”
E’ ora di riascoltare Suor Cristina che gioia ! la quale porta un pezzo di Vasco Rossi, “Sally”, cantato più “alla Gianni Morandi” piuttosto che “alla Blasco”, ma lei è abituata alle sagre parrocchiane, quindi non potevamo aspettarci del gran rock.
Il pubblico a bordo palco ha fatto spuntare dal nulla le maglie con il volto di Cristina e non so, le distribuiranno all’entrata degli studi, fatto sta che così cantata “Sally” ha fatto guadagnare punti all’orsolina, buttandosi nell’atmosfera romantica.
Chi invece provoca una reazione di delirio femminile generale è Ricky Martin, con una della canzoni più brutte e meno originali della sua carriera (praticamente identica ad ogni canzone dal profumo latino americano che sia inserita nella colonna sonora di un qualsivoglia mondiale di calcio), sale sul palco portandosi però i suoi ballerini personali…eh mi sa che ha fatto bene va.
Ennesimo intercalare della serata e qui mi unisco al pensiero della Raffa:
Era palesemente in playback, perchè puoi avere anche i polmoni di Andrea Bocelli, ma non riuscirai mai ad essere intonato se salti come un pazzo per tutto il palco per quasi tre minuti senza fermarti, ma è stato sicuramente uno dei momenti di ripresa della Carrà, un po’ di appetito sessuale a Noemi e strane reazioni in Ax e Pelù, uno sembrava strafatto messo davanti ad una bellissima visione, mentre l’altro era parecchio allupato.
Salutato il coach di The Voice Australia torniamo alla nostra gara e al verdetto finale, partendo dalla preferenza di J-Ax.
Miracolosamente i 55 vanno a Dylan, ma il mio l’entusiasmo viene frenato dalla spiegazione del suo coach, Ax infatti gli ha dato la sua preferenza solo perchè lui vota per la minoranza, quindi dà già per scontato che Magon perderà e non è carino.
Con un risultato finale di 85 a 115 però a portarsi a casa la semifinale del #TeamJ-Ax è #SuorCristina.
#Dylan non lo voglio nemmeno salutare, perchè non ci lascerà per molto tempo, col nome Diamante annuncia già l’uscita a breve del suo cd e penso sia logico associare come producer il nome di J-Ax.
E’ il turno dei ragazzi di Noemi, Stefano Corona è la voce del pubblico, ammettendo che all’inizio Giorgia era stata sottovalutata anche da lui, ma ora sembra essere diventata un pezzo forte del #TeamNoemi, forse per questo alla prove si è presentato con una maglia con sopra stampata la roscia Leonessa di The Voice of Italy, la quale per contro, riconosce il fatto che il suo talento più forte (Stefano) ha fatto un paio di scivoloni nei primi due Live, riprendendosi però alla grande dalla scorsa puntata.
Tanto per stemperare la strizza al culo dei due ultimi talenti dunque, perchè non twittare il numero di cellulare di Noemi dal profilo di J-Ax e scandirlo anche in diretta ?
Sembravano due liceali alle prese con la prima cotta, lui che le ruba la merenda e le fa gli scherzi e lei imbarazzata che non sa se tirargli un gran limone o fingere di picchiarlo.
Ma bando alle buffonate, partiamo con le performance.
Inizia Stefano, con una canzone dei Muse, in effetti gli unici che potevano cantare dei pezzi di questa band inglese erano Giacomo o Stefano e così fu.
Forse l’unica pecca è la pronuncia inglese, materia sulla quale non è di certo il primo della classe, ma si riprende più che bene con il pezzo in italiano, “Amico” di Renato Zero. Difficile superarlo od eguagliarlo, ma Stefano ha cantato davvero da dieci e lode.
Chi invece mi lascia sempre con tante domande è Giorgia Pino. Con il pezzo giusto è davvero una bomba, eppure quel maledetto gargarismo secondo me a volte la penalizza, e dire che ha una voce così dolce e carina quando parla, vederla poi sul palco e sentire le sue corde vocali gracchiare come se non ci fosse un domani mi fa tornare in mente il motivo per cui uno degli sponsor principali di The Voice of Italy sia Golia.
Ma devo ringraziarla, perchè temevo di ascoltare il pezzo che ha portato per il round in italiano, “Vivimi” della Pausini mi riporta alla mente ricordi sofferenti (per motivi che vanno oltre al fatto che a cantare l’originale sia la Pausini), invece cantata da Giorgia tutta quella sofferenza è stata spazzata via dalla cornacchia che ha infilata in gola.
Come spesso accade a questo punto bisogna tenere sulle spine il pubblico ancora un po’ e quindi entra in scena Sam Smith, l’ennesimo cantante british che mi rattrista al solo vederlo.
Di sicuro la sua musica sarà troppo complessa e bella per essere apprezzata da una becera frequentatrice giornaliera di Vevo come me, ma i suoi pezzi mi sembrano messe da requiem, anche se riconosco l’intonazione pazzesca e l’assenza di sbavature visto che lui, al contrario di Ricky Martin, stava cantando live sul serio.
Sembrava avere più paura dei coach lui che i nostri talenti, eppure il momento della verità giunge per Giorgia e Stefano, i quali stanno per collassare su palco dal nervoso.
Fra una telefonata e un messaggio a Noemi da parte di tutta Italia, cosa che la distrae parecchio, scopriamo la sua preferenza.
Mi trovo perfettamente d’accordo con lei, i 55 punti sono stati dati a Stefano, colui che a mio avviso meritava a pieno titolo l’accesso alla finale, ma a sorpresa di tutti, comprese Giorgia stessa e Noemi, secondo il pubblico ad andare in finale deve essere #Giorgia.
#Stefano deve quindi lasciare la competizione fra le facce sbigottite di tutti, prima fra tutte quella della sua sfidante che ancora non ci crede.
Quindi le mie previsioni sono state smentite per un solo nome, quello di Stefano Corona, che non andrà in finale e al suo posto raggiungerà in finale a rappresentare le donne insieme a Suor Cristina, “Miss Gargarismo” Giorgia Pino. Inoltre ci aspettano Giacomo Voli e Tommaso Pini.
Fra la felicità dirompente dei coach dopo aver saputo che nella prossima puntata loro non dovranno decidere nulla e sarà tutto nelle mani del pubblico a casa, becchiamoci l’ultima sviolinata della Carrà riguardo il suo piccolo povero dolce Tommaso.
Raffina…non farcelo stare sul groppone come la suora per favore !
E per festeggiare tutti insieme la conquista del penultimo gradino prima del titolo di The Voice of Italy 2014, i quattro finalisti si esibiscono insieme all’ultimo ospite della serata, Cris Cab.
Chissà che Pharrell un giorno non produca anche i talenti italiani, di certo non lo farà se non la smettono di leggere il testo della canzone dal gobbo visto che a memoria non ce la fanno.
Vi ricordo quindi che il televoto è aperto dalla fine della scorsa puntata, quindi il risultato finale sarà la somma di tutti i voti della settimana, inoltre la finale non sarà di mercoledì, bensì giovedì 5, sempre alle 21, su Rai2.
anche io avevo azzeccato tutte le previsioni tranne quella su Stefano, che poi era il mio preferito in assoluto, ciò vuol dire che porto proprio sfiga….comunque ancora non mi spiego come sia passata Giorgia, ho ancora il dente avvelenato
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Invece agli italiani piace fin troppo questo timbro gracchiante a quanto pare, non vorrei ci fossero delle sorprese anche stasera riguardo il vincitore assoluto…
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paura!! dipende anche dal’inedito e ho un brutto presentimento….p.s. non ti ho fatto neanche i complimenti per il blog, quindi complimenti, le tue recensioni sono uno spasso! 😉
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