Inizia anche questo terzo Live di The Voice e la competizione aumenta.
Questa volta i coach non si esibiscono fra di loro, bensì ognuno insieme al proprio Team.
La Carrà si è vestita come un tamarro di periferia e Noemi si è data al borchiato, ma restano quelle di sempre.
Raffina ha già iniziato a J-Axizzarsi per bene, lancia gli occhiali da sole verso il pubblico come farebbe ogni buon rocker ad un concerto, mi raccomando teneteli stretti che fra qualche anno varranno come reliquia.
Anche questa sera, così come fu per il primo Live Show, a varare la nave The Voice of Italy è il #TeamPelù.
Tutta la squadra si è data uno scossone, si sono ricordati di essere capitanati dal coach che rappresenta il rock nello show e i pezzi scelti per questi tre talenti sono l’espressione di questo genere musicale e di quei sentimenti non sempre positivi che invadono spesso l’anima di molti artisti mondiali.
A partire proprio dall’esibizione di gruppo, cantano infatti “Start me Up” dei Rolling Stones e gente, se questi quattro formassero un vero quartetto andrei immediatamente a comprare un loro cd.
La prima ad esibirsi è Daria Biancardi, che ci riporta negli anni ’80, quelli veri, con “I Was Made For Loving You” dei Kiss.
Ancora manzi a petto nudo insieme a lei sul palco, ma stavolta è riuscita a concentrarsi; direi che Gene Simmons sarebbe rimasto a bocca aperta dopo la sua esibizione, ma non per mostrarle la lingua smisurata, bensì per la bravura di Daria.
Segue Esther Oluloro; Pelù decide di assegnarle “Back to Black” della defunta Amy Winehouse e la sorellina di Balotelli la sente come una grande occasione per rendere omaggio ad una grande artista che nella sua breve vita ha dato davvero tanto alla musica e non potremmo che essere più d’accordo.
L’omaggio è stato reso perfettamente, non ho capito il senso della coreografia di fondo, ma va bene lo stesso, non capirò una cippa di ballo e di arte visiva si vede.
Giacomo Voli invece decide di buttarsi e azzardare a portare sul palco un pezzo dei Litfiba, ovvero il gruppo il cui leader è Piero Pelù, il suo coach.
Mi ha piacevolmente sorpreso il fatto di vederlo suonare live la chitarra, anche se mi aspettavo di più da parte sua, quindi se dovessi dire chi mi è piaciuto meno (esclusivamente in base alle performance di questa sera), mi troverei costretta a fare il nome di Giacomo.
Tuttavia la competizione è altissima, questi tre talenti in particolare sarebbero tutti da finale, quindi chiunque sia costretto ad andare a casa sarà un grande buco vuoto nei prossimi mercoledì sera di Rai 2.
Arriva il risultato del televoto, il talento che va al penultimo Live Show secondo il pubblico è #Giacomo.
E’ sempre stato il più votato e quello per cui il pubblico simpatizza maggiormente nonostante lo scivolone di stasera, quindi sono soddisfatta di questo risultato.
Restano #Daria ed #Esther e non vorrei essere nei panni di Pelù.
Non è dato sapere se per la vecchia regola che vige nel Team di Piero o se è stato davvero saggio e pensato da parte sua, ma ad accedere alla semifinale della settimana prossima è Daria.
Un grande arrivederci alla sorellina di Balotelli allora, Esther lascia The Voice, ma la rivedremo presto sugli schermi Rai fra gli spalti in Brasile a sostenere l’Italia per conto del fratello che le ho affibbiato e speriamo di rivederla anche in campo musicale, visto che Piero Pelù le promette di aiutarla anche oltre lo show.
Fermi tutti, è sparita la Carrà !! Alzheimer precoce ? E’ andata un attimo al bagno e si è persa dietro le quinte dello studio ? No, per fortuna si sta solo preparando per esibirsi col suo Team.
Federica Buda è conciata come una ragazza nera del ghetto di Brooklyn, che Raffaella abbia capito che il classico gli italiani non lo premiano ?
Bah, di certo il medley delle sue canzoni ha tutto il suo tocco, anche se poteva eliminare “Cha Cha Ciao”. Capisco che sia il suo nuovo singolo e capisco che lo abbia scritto con la Nannini, ma fa ad ogni modo schifo, nemmeno Dj Francesco si poteva abbassare a tanto, condita poi da quel balletto da nonnetti impalati è davvero qualcosa di inaffrontabile, ma sorvoliamo e con un balzo tuffiamoci direttamente nelle esibizioni dei singoli talenti del #TeamCarrà.
Dà il via Tommaso Pini, con un pezzo che mi è parso perfetto per lui ancora una volta, non ditemi che “Kiss” di Prince non è un brano che calza a pennello al suo personaggio, suvvia !
Però basta bianco, sto ragazzo finirà a fare il gelataio una volta finito The Voice e non è proprio questo il tipo di lavoro che dovrebbe ambire a fare chi si presenta come concorrente in questo format.
Per quanto riguarda la sua performance, ha raggiunto un falsetto ancora più raffinato di quello di Prince, non avrà lo stesso fascino da bambolino di porcellana, ma poco importa in uno show che punta tutto sulla voce.
Raffaella ha decido finalmente che il suo esperimento sul classico è fallito dopo i risultati del televoto della settimana scorsa e assegna a Federica Buda “I Wanna Dance With Somebody”.
Dimenticate la versione originale della Houston, dimenticate anche la reinterpretazione delle Brittana in Glee e rendete il tutto ridicolo.
Mi dispiace, mi sta anche simpatica ‘sta povera ragazza, ma il voler rendere il suo personaggio tutto l’opposto del classico è stato una cozzaglia di ballerini con addosso infinite camice colorate come un semaforo, Federica vestita come un Ferrero Rocher e “I wanna feel the heat with somebody” più simile ad attacchi improvvisi di singhiozzo.
Il classico però la Raffa non lo abbandonerà mai, ha solo deciso di cambiare cavia, indirizzando l’esperimento verso Giuseppe Maggioni.
Vestiamolo come un becchino, ridiamogli il pianoforte in mano e assegniamogli un pezzo in italiano, ma sì, tanto lui mica voleva andarci in semifinale no ?
Dopo questa performance può essere scritturato per un musical sui Pooh se vuole, ma non per The Voice of Italy, anche la sua coach si è accorta di quelle imperfezioni che lo hanno penalizzato più della scelta del brano.
Sembra volare via questa puntata, i talenti sono rimasti davvero pochi e siamo quindi già arrivati al momento del verdetto del televoto.
Ma prima, perchè non far esibire quei quattro cazzoni di ospiti speciali di questa settimana ?
Perdonate il francesismo, ma questi quattro pischellini chi diavolo sono ? I nuovi One Direction che sanno strimpellare un paio di strumenti ? Ora avrò tutte le quindicenni sotto casa con i forconi, ma credo che gli autori abbiano deciso il tempismo sul palco per i The (S)Vamps proprio per far capire ai talenti del #TeamCarrà che anche se uno di loro sarà eliminato ora, non canteranno mai peggio di questi quattro.
Come previsto a volare direttamente in semifinale #Tommaso, restano davanti al giudizio di Raffaella #Giuseppe e #Federica, che si è ritrovata fra gli ultimi due ogni volta dall’inizio dei Live Show e quindi credo sia scontato il fatto che sia proprio lei a dover lasciare la gara.
Fede, adesso puoi lasciarti finalmente andare ad un pianto liberatorio, quel pianto che hai tanto cercato di evitare durante tutto il percorso a The Voice.
E’ arrivato il momento di introdurre il #TeamNoemi e a fargli questo grande favore è anche il vero ospite di questo terzo Live Show, ovvero Ed Sheeran.
Si esibisce l’intera squadra, affiancata da coach noemi in “Lego House” in cui il povero Ed si limita quasi solo a suonare la chitarra.
Come fa notare Federico Russo, sul palco ci sono solo dei rosci fra Noemi, Ed e Giorgia Pino per quando riguarda il suo shatush rosso, ed è proprio lei ad aprire le performance del suo Team.
La cosa buffa di Giorgia è che quando parla e non canta, ha una vocina da cartone animato, quando arriva il momento di mettersi in mano il microfono invece sembra abbia bevuto e fumato assiduamente da almeno quarant’anni, avendo invece solo una tenera età che si aggira attorno ai 18.
Ci sono volute svariate puntate di show ai coach, ma finalmente, ai quarti di finale, anche Noemi riesce ad assegnare i pezzi giusti per ogni voce della sua squadra. “Bette Davis Eyes” è la canzone perfetta per una voce gargarismica (?) come quella di Giorgia e infatti non sono sembrati due minuti in un mattatoio, bensì due minuti di musica piacevole per le mie orecchie e quelle di tutti, addirittura Piero si sbilancia e dice che per suo parere personale, questa è una delle tre voci più belle di The Voice 2014.
Se avete iniziato a sentire odore di stantìo, capirete che è giunto il turno di Gianmarco Dottori e il suo cappello e così come ce lo si sarebbe aspettato per tutti gli altri eliminati, arriva sul palco con il corvaccio nero sulla spalla.
Stranamente Noemi non gli piazza in mano una chitarra, e dire che le veniva un mezzo orgasmo ogni volta, tuttavia avrà sperato che spostando la concentrazione del ragazzo esclusivamente sulla voce ne giovasse.
Certo, le canzoni italiane del genere di “Amarsi un po’” sono esattamente ciò che Gianmarco deve cantare, ma non arriva alle note alte, lui è fatto per cantare in modalità sfumata, come quando l’i-pod introduce la canzone seguente nella playlist abbassando il volume del brano precedente, non facendo sentire la fine di una parola.
L’atmosfera c’è, tuttavia come solito il coro lo ha dovuto accompagnare e recuperare in alcune note.
A Stefano Corona è stato assegnato un brano parecchio delicato dei Queen, “Who Wants to Live Forever”.
Secondo Noemi lui è il suo Freddy Mercury, secondo me invece è più un George Michael, ed è bravissimo in questo.
La performance impostata a One Man Show ci stava tutta ed è riuscita alla perfezione, quindi promosso a pieni voti per la semifinale.
Prima del verdetto però, torna sul palco Ed Sheeran, per presentare il suo nuovo singolo “Sing”.
Noemi nonostante abbia condiviso il palco con lui fino a due minuti prima, sembra si stia per addormentare e se il presentatore non avesse richiamato la sua attenzione, probabilmente si sarebbe fatta una bella pennichella, anzi sono certa di averla anche vista sbuffare pesantemente durante l’introduzione alla performance di Ed.
Ma lasciando stare le ridotte capacità di sostenere l’attenzione durante una serata di Noemi, ascoltare “Sing” live mi fa sempre sorridere. Siamo abituati a riconoscere la voce di Ed Sheeran come associata a canzoni più malinconiche e senza falsetto, invece la prima volta che ho sentito questo pezzo alla radio ammetto di aver pensato fosse il nuovo singolo di Justin Timberlake.
In effetti le voci di questi due artisti in falsetto si assomigliato veramente tanto e invece si scopre che anche Ron Weasley versione cantautore in falsetto non sbaglia un’ottava.
Ecco da chi dovrebbero imparare alcuni dei talenti di The Voice of Italy…
Ma arriva anche per il #TeamNoemi il momento del verdetto del televoto e come previsto #Stefano è colui che vince il pass diretto per la semifinale, a restare sul palco sono #Gianmarco e #Giorgia.
Forse Noemi ha capito che il pubblico questa volta l’avrebbe lapidata se avesse tenuto ancora Gianmarco o forse con le puntate che passano comincia a maturare la sua saggezza, fatto sta che decide di dare una possibilità in più a chi dei due non è mai finito fra gli ultimi e quindi
Gianmarco può tornare a casa a lavare quel cappello, smettendo di disonorare Sampei, anche se ha un grande cuore, in quanto prima di lasciare il palco, precisa che il pezzo che ha cantato era dedicato a tutte le persone che difendono il proprio amore, di qualsiasi genere esso sia, ricordando la giornata internazionale contro l’omofobia. #NoH8
Stanno per arrivare gli aX-Men e vogliono rendere omaggio alla canzone italiana con un pezzo di Rino Gaetano.
Suor Cristina per una volta non è stata la centro dell’attenzione, è riuscito a rubargli la scena J-Ax senza il minimo sforzo, anche se va detto che lei, così esile e minuta, è rimasta anche l’ultima donna entro questo Team.
Ad esibirsi per primo però è Dylan Magon, che con questo look ricorda di proposito Notorious B.I.G., per onorare in occasione di quello che sarebbe stato il suo compleanno il rapper scomparso quasi vent’anni fa.
Il pezzo che J-Ax ha scelto per lui, “The Man” di Aloe Black, calza a pennello con questo completo total white, anche se immagino che l’accoppiata sia avvenuta in senso contrario.
Come ricorderete, la settimana scorsa Dylan si era dimenticato le rime scritte da lui riguardanti la sua storia e l’episodio non andò a genio al suo coach che questa volta ha deciso di imporsi e impedirgli di scrivere nuove rime, bensì di riproporre quelle che avrebbe dovuto cantare la scorsa puntata.
Al grido di
“…Amo questa terra, sono italiano più di loro !”
Dylan stende tutti con questa performance stile pappone in un Casinò di Las Vegas, in particolare stende J-Ax, che finalmente si commuove per qualcuno che non sia la stramaledetta suora.
Si apre anche un piccolo ma importante dibattito riguardo la partecipazione allo show di due ragazzi di colore come appunto Dylan e Esther, che va ricordato sono italiani tanto quanto noi e quindi sia i coach che gli autori, prendono (così come me) le distanze da tutti gli insulti razzisti che hanno ricevuto nel corso delle settimane questi due talenti solo per via del colore della loro pelle.
Non sono di certo loro a portare via lavoro a braccia italiane e non sono di certo loro due nello specifico a portare via l’occasione di diventare The Voice a qualche talento italiano di pelle caucasica.
Chiudendo questa triste parentesi, proseguiamo nel mood pace & amore con Valerio Jovine. Proseguono anche i suoi completi color pastello acceso, questa settimana hanno optato per il celeste ed è in effetti quello che gli dona di più.
Continua anche J-Ax nella sua intenzione di far rivisitare a Jovine in chiave reggae e moderna i grandi classici della musica italiana, scegliendo per lui “Una Carezza in Un Pugno” di Celentano.
Come sempre impeccabile e come sempre una perfomance piena zeppa del suo tocco personale, cosa che fa di lui il professionista affermato che già è, meritatamente.
Inoltre J-Ax fa notare che “alle donne mature piace la carne Jovine”...
Lasciata per ultima Suor Cristina Scuccia, una delle performance che più mi hanno fatto inorridire di questa puntata.
Intanto Ax, ti prego, non mi puoi far violentare i Bon Jovi da lei, anche se capisco che è stata maggiormente una scelta dovuta al significato che trasmette il testo e secondo perchè diavolo far salire sul palco come sua band personale i quattro sVampiti di prima ?
Vi rendete conto che non solo i loro microfoni non funzionavano, ma non stavano nemmeno suonando insieme alla band vera ?
Il bassista non appoggiava i polpastrelli sulle corde, saltellavano solo di qua e di là per fare scena e presenza e per evitare tutto questo cattivo gusto sarebbe stata una buona idea evitare i The Vamps.
Una buona idea giusto per il buongusto, perchè per quanto riguarda la visibilità e la pubblicità che ne hanno ricavato sia Suor Cristina che i The Vamps è stata una trovata GENIALE, giusto ? E brave le sorelle superiore !
Piccolo appunto che mi trovo a voler e dover fare in quanto fan di J-Ax cantante: caro Zio, è vero, tutti ti riconoscono come J-Ax innanzitutto perchè vedono il basco nero e il pizzetto, ma a chi è fan della tua musica non gliene frega proprio nulla se hai il naso da pagliaccio, le sopracciglia folte o un cappello da pirata.
Io personalmente ti seguo e ti stimo perchè amo i tuoi testi, mi ritrovo nella maggior parte delle cose che scrivi e che pensi, ma se i tuoi testi li trovassi senza senso non ti seguirei anche se porti basco e pizzetto.
Hai fatto lo stesso discorso riguardo Suor Cristina, ammettendo finalmente che è probabile che senza l’abito che indossa forse non avrebbe potuto fare tutto questo successo a The Voice e quindi il punto è quello, a me non interessa se è una suora o un palombaro, non trovo sensazionale la sua voce, per questo non sono una sua fan.
E’ vero, ci sono persone che solo perchè è legata all’immagine della Chiesa le vanno contro per partito preso, ma come gli haters non dovrebbero fare di tutta l’erba un fascio, così non dovresti farlo nemmeno tu Ax con tutti quelli che per un motivo o per l’altro non apprezzano Suor Cristina.
Conclusa questa mia personale lettera aperta a J-Ax, mi scuso per l’egocentrismo e proseguo comunicandovi i risultati del televoto.
Più ovvio di così non poteva essere, #SuorCristina passa in semifinale, restano vittime #Dylan e #Valerio.
Anche io sarei stata parecchio combattuta se fossi stata in J-Ax, Valerio ha già una carriera alla spalle e davanti a sè ed è membro di un gruppo conosciuto al pubblico e Dylan immaginiamo già avrà una carriera come rapper in Italia pronta a decollare una volta chiuso il sipario di The Voice, ma ha prevalso la voglia di dare una possibilità a chi ancora professionista non lo è e quindi a tornare a casa è Valerio.
Lui ha portato il reggae in tv, lo ha sdoganato, lo ha fatto piacere anche a molti di quelli che lo consideravano solo canne e birra.
J-Ax ha già scritto il brano da cantare insieme a lui e con la tristezza nel cuore, ma la consapevolezza di rivederlo presto in concerto, dico arrivederci a Jovine e vi do appuntamento a mercoledì con la semifinale di The Voice of Italy.
Vediamo se il pubblico a casa riuscirà a smentire la più ovvia delle previsioni: finalisti Giacomo Voli, Tommaso Pini, Suor Cristina Scuccia e Stefano Corona ?
Ai posteri l’ardua sentenza !