Musica/The Voice of Italy

Recensione | The Voice of Italy “Prima Battle”

Bentornati pelatini !
Finalmente reduci dalle Blind Auditions, ora i nostri talenti dovranno battersi l’uno contro l’altro; membri dello stesso Team combatteranno in una sfida all’ultima nota.
Il coach di riferimento dovrà poi decidere chi tenere in squadra da portare alla fase successiva dei Knockouts.
Le Battles sono forse qualcosa di ancora più crudele delle Blind Auditions, perchè se non ce la fai hai già lavorato col tuo coach, hai appena assaporato l’atmosfera dello show e le luci della ribalta quando proprio il tuo “mentore” ti dice che devi farti da parte nella competizione.
Quest’anno tuttavia, come vi avevo già preannunciato, è stato inserito un nuovo meccanismo a The Voice: lo Steal.
Al termine della Battle e dopo il verdetto di decapitazione del coach di turno, gli altri tre possono “rubare” il concorrente schiacciando il pulsantone e portare quel talento ai Knockouts; da lì in avanti però come membro del nuovo Team.
Così come alle Blind poi, se a schiacciare il brufolone sono più coach, starà al talento scegliere a chi unirsi.
Dopo questa spiegazione pratica e dovuta, addentriamoci sul tanto temuto ring e vediamo chi sono state le prime vittime dell’edizione 2014.

Prima di partire però, in soli due minuti e mezzo facciamo rivedere Suor Cristina circa altre 46 volte, tanto nessuno ne sta parlando e nessuno si è ormai rotto di vederla. Arriverà il momento in cui il pubblico non la vorrà più sentir nominare e l’avranno portata al livello dei conati di vomito gli autori e la regia che stanno calcando la mano ai limiti dell’accettabile.
Tuttavia il loro obiettivo è proprio far sì che di lei si parli, in negativo o in positivo chissene frega, l’importante è che il nome Suor Cristina salti fuori ovunque e quindi per protesta, da ora in poi non la nominerò più se non per le sue performance da concorrente, così come dovrebbe essere.

Perciò, passo il testimone al primo coach chiamato a compiere un’esecuzione, ovvero Piero Pelù.
La prima Battle del 2014 tocca infatti al suo Team e a salire agli angoli del ring sono AndreaAzzurra Gullotta ed Elisabetta Gagliardi, le ricorderete una per aver cantato Bob Marley alle Blind e l’altra per avere la bocca più grande del West.
Portano un pezzo di Loredana Bertè “E la Luna Bussò”.
Quasi dimenticavo infatti, ogni coach ha al proprio fianco un altro artista italiano ad aiutare loro e i talenti:
Per Noemi c’è Frankie Hi-NRG, con J-Ax Elio e le Storie Tese, la Carrà è andata a colpo sicuro portando in sala prove il coach vincitore della scorsa edizione Riccardo Cocciante e per Piero Pelù c’è appunto la Bertè.
Dispensatrice di consigli soprattutto per #AndreaAzzurra che ritiene troppo perfettina mentre canta, tuttavia la Battle la vince proprio lei !
Le due concorrenti si scambiano anche un bacio al termine della performance, di certo hanno legato durante le prove, ma non possono continuare entrambe.
Viene evocato lo Steal per #Elisabetta, ma nessuno degli altri coach è intenzionato a giocarsi questa carta da subito, perciò il percorso a The Voice per lei termina qui.

Mentre riguardavo la puntata stavo pranzando e mi sono accorta di aver bevuto un sorso di Rocchetta nel momento esatto in cui lo fa anche una delle prossime artiste, in seguito ho provato a cantare, ma ero ancora stonata come una campana. Ho avuto quindi la conferma che gli sponsor di The Voice non sono elisir per conseguire una bella voce.
A salire sul palco sono due donne gagliarde, appartengono al #TeamNoemi e sono forse due delle uniche voci forti di questa squadra, peccato doverne eliminare una.
Se alle Blind Gianna Chillà mi era risultata un pezzo forte, in questa Battle mi ha deluso, lo dico chiaro e tondo: doveva vincere Angela Pascucci. E’ stata senza dubbio più brava, forse non avrà coinvolto il pubblico quanto #Gianna, ma la voce non aveva una sbavatura e la sua performance è stata davvero piacevole.
Noemi però deve aver visto più lontano di me glielo auguro o arriverà ultima quest’anno e sceglie la Chillà, mandando al macello #Angela che non viene neppure ripescata col lo Steal.

E’ il turno del rapper, ecco la prima Battle per il #TeamJ-Ax: Debby Lou vs. Giulia Dagani. Due personalità importanti, di certo si notano fra tatuaggi, capelli estrosi e stile; la voce di #Debora è meravigliosa in questo pezzo di Lady Gaga, così bella, che le perdono anche l’immagine da scaricatrice di porto infilata in un tubino attillato che assume mentre canta.
La scelta è stata difficile per J-Ax che scegliela selentina, ma proprio per il suo “scarto” viene usato il primo Steal della serata. Sia Piero Pelù, sia la Carrà premono “il capezzolone caldo” per #Giulia e questa ragazza mi è sempre sembrata o da J-Ax o da Pelù, infatti ora che nel TeamJ-Ax non c’è più posto per lei, abbraccia i dettami del rock e si unisce al #TeamPelù.

Però fatemi riportare una battutona della Raffa, alla domanda di Federico Russo a Debby Lou “Sei Pronta per i Knockout ?” risponde la Carrà per lei dicendo che “è già Knockout lei”, seguito dalla sua inconfondibile risata fragorosa.
E con questa introduzione magistrale arriviamo anche alla prima Battle per il Team di sua maestà Raffaella: Sara Gozzi e Marco Galeone, contro Tommaso Pini, uno degli uomini che non sembravano uomini alle orecchie della Carrà.
Le sfide a tre sono impari già per definizione, a volte però il singolo batte la coppia, così come in questo caso.
Va detto che #Tommaso ha uno stile tutto suo anche nel muoversi sul palco e nelle sue espressioni fin troppo colorite, quasi preso da un attacco perenne di schifo verso il pubblico mentre canta e #Sara e #Marco erano debolini già dalle Blind Auditions, lei soprattutto e infatti la Raffa premia l‘Asaf Avidan de no’ altri.
Nessuno recupera i fidanzatini tramite lo Steal e quindi si ricomincia il giro, tocca nuovamente a Piero Pelù decidere la sfida e sfodera uno dei suoi pezzi da novanta, mandando sul ring la sorella di Balotelli Esther Oluloro, sfidante di Steven Patrick Piu.

Tutti sapevamo che la Battle l’avrebbe vinta lei; la sua voce è bellissima e particolare, fece emozionare tutti alle Blind e poi Piero è sembrato quasi volesse mandare fuori palesemente Steven Patrick, assegnando loro un brano degli Skunk Anansie.
Sebbene il mio caro Jigglypuff fosse anch’esso un personaggione in quanto a personalità e voce rock, non poteva competere con #Esther e infatti perde la sfida, ma non viene nemmeno ripescato !
Forse per la sua gaffe sulle note alte che non riuscì a prendere alle Blind ? Non lo sapremo mai più.

Altra concorrente a terminare la sua avventura è Valentina Sarto, una degli ultimi talenti scelti dalla Carrà, che si scontra con l’omosessuale più omosessuale di tutto il #TeamCarrà, Simone Di Benedetto.
Purtroppo credo che a svantaggiarla sia stato il brano scelto per loro da Raffaella, in questo modo le differenze abissali fra i due si sono fatte sentire ed è andata peggio a lei.
Il suo timbro non è adatto a “Sono Bugiarda” della Caselli e di certo #Simone ha voglia di ballare molto più di #Valentina. Sembrava un coniglietto di Pasqua con più tette della sua avversaria su quel palco e la Raffa lo premia, lasciando completamente fuori lei.
Torniamo al #TeamNoemi, si sfidano i due concorrenti più simili della squadra, Andrea Manchiero e Giancarlo Ingrassia “Jimmy”. sicuramente la Battle dei capelli la vince #Jimmy, visto che #Andrea sembra sempre più preso a schiaffi in testa ogni volta che lo vediamo in onda, la sfida canora però se la porta a casa lui.
Noemi simpatizza evidentemente per l’uomo con il naso a melanzana e a Jimmy non resta che attendere il verdetto dello Steal. Peccato che nessuno prema il pulsante di questo crudelissimo meccanismo, i coach sembrano quattro compratori al mercato delle vacche in sud Asia e i talenti perdenti aspettano di sapere se andare al macello o finire in un nuovo allevamento…che brutta roba.

Ma dalle vacche passiamo alle pecorelle smarrite, perchè Papa Francesco dall’Angelus, in occasione della Pasqua, annuncia l’avvento della sua prediletta: Suor Cristina.
Al primo secondo di revival dell’orsolina mi sono detta “poveretto chiunque sia in sfida con lei, è un suicidio, è automatico perdere” e infatti Luna Palumbo (la povera vittima in tutto ciò) conferma i miei pensieri, salvo poi farsi invadere da uno sprizzo di speranza, in cui si augura di poter raccontare ai suoi figli di aver vinto la Battle contro Suor Cristina Scuccia.
Povera donna-ricciolo, non accadrà mai per principio.
J-Ax è il solito genio, far cantare a una suora “Girls Just Wanna Have Fun” è già un colpaccio. Durante le immagini della sala prove Luna batteva di gran lunga Suor Cristina, la quale urlava davvero troppo, tuttavia nella Battle caspiterina! l’orsolina di nero vestita ha superato seriamente la panterona a cui crescono a dismisura i capelli ogni volta che canta.

Ora, a parte il fatto che Suor Cristina sembri autistica per come si muove sul palco, devo dire che apparivano seriamente come Davide e Golia su quel ring, tanto per citare qualche libro scritto da conoscenze della suora.
J-Ax sceglie chi ci aspettavamo e chi richiedeva il pubblico, ma la sfida ragazzi va detto, la vinceva lei vocalmente, anche se si fosse presentata tutta truccata e in infradito.
#Luna tuttavia sarebbe davvero troppo sprecata se fatta tornare a casa e le palle di sfidarsi contro una che ormai ha già vinto vanno apprezzate, pensiero comune di tutti e tre gli altri giudici, è infatti il primo full di Steal di questa serata.
Luna Palumbo si ritrova corteggiata da ogni coach e deve scegliere, unendosi a chi secondo me era più vicina al suo stile dall’inizio, ovvero Raffaella Carrà.
Le consorelle di #SuorCristina penso siano più pazze di lei stessa, hanno ballato tutto il tempo senza nemmeno sapere cosa significhi “stare al tempo”, ma frivolezze ! Loro sono le groupie formato pocket che completano il personaggio di Suor Cristina.

Sono invece felicissima per Luna, si meritava una seconda possibilità e non di essere ricordata solo come “quella che è andata in sfida con Suor Cristina”, che per altro non voleva più scendere dal ring.
Non fraintendetemi, questa ragazza con l’abito deve essere una persona sinceramente umile, ma i media e i produttori di The Voice ce la stanno mettendo ormai anche come immagine stampata sui tubetti del dentifricio e non so se hanno recepito che così facendo la rendono solo antipatica.

Dopo questo momento positivo ed emozionante per Luna e Raffaella, il caschetto biondo butta sul ring due dei suoi concorrenti, Giuseppe Maggioni e Francesco Capriglione. Di certo “I Don’t Wanna Miss a Thing” è più nelle corde di #Giuseppe, che vince appunto questa Battle, anche se a mio avviso è stato un scegliere il meno peggio.
Nessuno dei due se la sentiva del tutto questa canzone, sono sembrati anche leggermente fuori tempo spesse volte. Belli gli acuti sul finale certo, ma non è stata una Battle che mi ha emozionato tanto, poi non capirò una mazza di musica e ci può anche stare.
Il peggio è passato, anche se non per #Francesco che non viene nemmeno rubato da uno degli altri coach e torna quindi a casa.

Noemi mentre tenta di capire su quale criterio scegliere il vincitore della Battle

Si passa ad altri due scarsi del #TeamNoemi, Gianmarco Dottori e Andrea Nocera.
Perchè far cantare un pezzo con una parte rappata a due musicisti-cantautori ? Noemi deve aver preso molto freddo alla testolina da quando si è fatta quelle rasate ai capelli, perchè come J-Ax ha notato, i due poveri ragazzi erano totalmente nel panico nel momento in cui hanno iniziato a cantare le rime in inglese, non erano affatto nel pezzo e sulla base di un oscuro criterio inventato dalla Leonessa romana, ad andare ai Knockout è #Gianmarco. Per #Andrea non c’è niente da fare, nessuno Steal, come era logico visto che in pochi, anzi pochissimi sono dei talenti davvero forti nel #TeamNoemi.

Si torna a respirare aria di rock nell’aria, è nuovamente il turno del #TeamPelù e per questa Battle Piero abbina due voci che sinceramente non penso abbiano nulla di simile, ovvero Claudia Megrè e Paola Bivona.
La voce graffiante e particolarissima della napoletana versione micro machine sembra un misto fra Brody Dalle e Joan Jett, un connubio che attira e la porta alla vittoria.
#Paola però è bravissima nel suo genere, che è opposto vocalmente a quello di #Claudia; lo Steal serve proprio a questo e infatti Noemi ha il primo sprizzo di lungimiranza della serata, ancora mentre Federico Russo sta conversando con la concorrente, preme il pulsantone e si accaparra l’ex Pelù, portandola con sè ai Knockouts.

Altra sfida per il #TeamJ-Ax con due dei più debolucci sul palco: la giovanissima Alice Pardo e l’ex Amici Pietro Napolano.
Cantano una canzone di Bruno Mars, a mio avviso leggermente più brava Alice, ma il graffio percepibile solo dopo metà performance di Pietro, fa pendere l’ago della bilancia del caposquadra verso di lui.
Amareggiata a livelli massimo, la povera #Alice oltre a non venir rubata da nessuno dei coach rimasti, grida all’imparità della sfida, in quanto messa sul ring contro un uomo e con quasi il doppio dei suoi anni e quindi il doppio di esperienza nel campo musicale, anche se a detta di Ax, la sua scelta è stata partorita dal fatto che la giovane età di Alice le dà più tempo rispetto a #Pietro per sfondare.

Ad addolcire questa leggera tensione, fanno capolino sul ring Francesca Romana D’Andrea e Federica Buda, due voci simili del #TeamCarrà, ma così come fu alle Blind, #Federica ha la voce più potente e la scelta della Carrà ricade proprio su di lei.
Per #FrancescaRomana l’avventura finisce qui.
Ritorna il rock di Pelù e arriva un altro talento della sua squadra versione pocket sul ring: Benedetta Giovagnini, che si scontra a suon di acuti contro Federica Marinari.
A inizio Battle pensavo avrebbe perso la vikinga, visto che alle Blind Noemi la mise in guardia dal suo urlare troppo nel raggiungere le note alte, tuttavia l’emozione ha tradito Benedetta, sembrava infatti parecchio in tensione e non ha dato il meglio di sè.
Questo porta il coach Pelù a scegliere #Federica, ma il colpo di scena spetta a J-Ax.
Nessuno preme per lo Steal, il presentatore dà ormai tutto per perduto e #Benedetta si appresta a lasciare il ring da perdente, in extremis però, il rapper, dopo averci pensato davvero a lungo, schiaccia il brufolone al grido di

“Ma dove vai zia ?!”

la cantante pocket viene salvata, torna indietro e…spiegatemi perchè se l’ha salvata Ax, l’abbraccio della felicità se lo becca tutto Federico Russo ? Bah, presentatore fortunato.
Nuova LOOSER dunque tra le fila dell’esponente del Rap ‘n’ Roll e nuova Battle per il suo Team. Una delle più attese, lasciando stare Suor Cristina, questa è stata davvero l’essenza della sfida: Ivan Granatino vs. Dylan Magon.
Come ogni buon rapper che si rispetti, per farsi valere e conoscere bisogna sfidarsi a colpi di schiaffoni in rima, senza passarsi la palla delicatamente, bensì lanciandosela con cattiveria, perchè la competizione in una battaglia di rap è una buona parte dello show.
Le rime in italiano sono state scritte dai talenti stessi, perchè come spiega J-Ax “Non si canta il rap di un altro, soprattutto in una sfida”.

Dylan era più a tempo e parecchio più aggressivo, Ivan invece era più melodico.
Di certo entrambi sono capaci anche di acuti e di cantare le parti melodiche, quindi entrambi adatti a un genere anche più verso l’R&B, tuttavia #Dylan è arrivato sia al pubblico, sia al proprio coach in modo più diretto e fluido, quindi è lui il vincitore.
Purtroppo, anche se la performance di entrambi ha divertito pubblico e coach, i quali hanno riconosciuto tutti e tre la bravura dei due talenti, è difficile per un Pelù, una Carrà o una Noemi, poter fare concretamente un lavoro con lo scartato da questa Battle.
Se entri come rapper a The Voice in questa edizione o sei con J-Ax o purtroppo sei fuori e così è stato per #Ivan, che J-Ax ha eliminato poichè al contrario di #Dylan ha una carriera già più avviata.
Le critiche del perdente si sono sprecate, sia nei confronti del suo avversario che nei confronti del suo coach, non condividendo la scelta di Ax e nemmeno le rime di Dylan.
Ci rimettiamo ai posteri per vedere se una nuova faida nell’underground hip-hop italiano si è appena aperta.

Catapultiamoci invece nell’ultima Battle, dal sapore italian retrò. Due tipologie di voci che potrebbero formare un vero duetto un giorno: Lorenzo Pagani e la cantante lirica Claudia Coticelli.
Non so che dire, a me la voce di lui piace tantissimo, in questa Battle davvero mi faceva sorridere perchè accarezzava le mie orecchie, lei invece l’ho sentita nel posto sbagliato già dalle Blind e Noemi decide di chiudere male questa prima puntata di Battles, consegnando la vittoria a #Claudia.
Mi è rimasto l’amaro in bocca, soprattutto nel vedere che una voce che meritava come quella di #Lorenzo, non è stata rubata nemmeno dalla Raffa, una visitina all’Amplifon a tutti ci starebbe, giusto per essere sicuri. Informiamoci su quando sarà il prossimo mese dell’udito gente !

Ecco dunque i nomi dei survivors di questa prima puntata di Battles:

#TeamCarrà: #Tommaso #Giuseppe#Federica#Simone e grazie allo Steal anche #Luna

#TeamPelù: #Claudia#Federica#AndreaAzzurra #Esther e con lo Steal si porta ai Knockouts anche #Giulia

#TeamNoemi: #Gianmarco #Andrea#Gianna#Claudia e aggiunge #Paola (Steal)

#TeamJ-Ax: #DebbyLou#SuorCristina#Pietro#Dylan e salva in corner #Benedetta (Steal).

Appuntamento a mercoledì sera alle 21 su Rai 2 per il secondo e ultimo appuntamento con le Battles e ATTENZIONE, appuntamento anche per giovedì, sempre alle 21 per la prima puntata dei Knockouts !

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