Musica/The Voice of Italy

Recensione | The Voice of Italy “Quinta Blind Audition”

Quinto appuntamento con le Blind Auditions, ovvero l’ultimo prima di dare davvero il via allo show con i due primi appuntamenti delle Battles. Solo 11 posti ancora disponibili all’interno dei quattro Team e quindi vediamo quale è stata l’ultima scelta vincente di J-Ax e quanto è stata dura per Raffaella scremare gli ultimi talenti.

Novità sul palco questa settimana, iniziamo immediatamente con qualcosa di interessante, una coppia di giovani fidanzati, Marco Galeone e Sara Gozzi le cui voci si sposano a meraviglia.
Vogliono colpire Raffaella e scelgono una canzone adatta al loro obiettivo, “Treasure” di Bruno Mars. Obiettivo perfettamente centrato, infatti è solo la Carrà a girarsi e per di più dopo i primissimi secondi, secondi che avevano lasciato spazio solo alla voce di #Marco, mentre la strofa di #Sara non era ancora iniziata, perciò la Raffa si è trovata davanti alla sorpresina.

Usando come intercalare il secondo talento della serata, che è stato molto sportivo augurando l’in bocca al lupo ai prossimi che saliranno sul palco, passiamo a Claudia Megrè, donna minuscola, ma con una voce super graffiante e particolare. Dopo le prime note mi sembrava di sentire una Brody Dalle alle spalle dei coach, successivamente però ha dato prova anche di acuti abbastanza puliti, qualità che le ha regalato un tre su quattro, ma primo fra tutti è stato folgorato Piero e infatti l’anima rock di #Claudia si unisce al #TeamPelù, anche se Raffaella ci regala una prova della sua destrezza arrampicandosi sulla seggiolona rossa, con Pelù e J-Ax a fare da rete di sicurezza alle sue spalle, sottolineando che ci serve viva fino al 4 giugno.

Altro ex-Sanremo ci delizia della sua voce e in più è un mio compaesano, bolognese D.O.C. e ovviamente viene eliminato. L’allergia agli ex-Ariston è una garanzia a The Voice e lui forse gorgheggiava un po’ troppo sguaiatamente in effetti, era più Backstreet Boys, piuttosto che Tracy Chapman.
Ex partecipante e vincitrice di “Io Canto” è invece Benedetta Caretta. In effetti il suo nome mi diceva qualcosa, ma non riuscivo a collegare il suo viso ormai cresciuto, con quello della ragazzina che ha vinto il programma condotto da Gerry Scotti.
Come già le è stato riconosciuto, la voce ce l’ha e assomiglia vagamente a quella di Celine Dion.
Ha sfruttato la borsa di studio vinta col precedente programma e fra tutti gli artisti con cui ha duettato si ricorda con più emozione Michael Bublè.
Schiaccia il pulsante per lei solo la Carrà con una capocciata, tirata talmente forte che la botta deve avergli dato adrenalina al cervello in eccedenza visto la grinta con cui si è rivoltata contro gli altri coach, soprattutto contro Pelù, di cui fa anche una meravigliosa imitazione, senza tralasciare però prima la battuta che fa ogni volta che viene presa una qualsiasi Benedetta nello show:

“Benedetta ! Benedetta da Dio !”

La Raffa ha preso il “la” e pigia il brufolone anche per Lorenzo Pagani, benchè la prima a girarsi sia stata Noemi, per la prima volta dall’inizio della Blind. Scelta che la ripaga, infatti #Lorenzo si unisce al #TeamNoemi senza troppe esitazioni.
La vincitrice del concorso “The Voice of Radio 2” si presenta sul palco con “Somebody to Love” dei tanto disprezzati (da J-Ax) Queen.
Il rapper si fa scoppiare il cervello nell’ascolto, ma riconosce la bravura di Angela Pascucci e in extremis l’unica a voltarsi è Noemi, che ha trascorso i 90 secondi di performance cercando di convincere qualcuno degli altri giudici a schiacciare il pulsante.
La bionda quindi non può fare altro che andare dal suo nuovo coach Noemi, anche se Ax si concede qualche secondo per chiarire la sua posizione su quella che ormai l’opinione pubblica ha fatto diventare una leggenda metropolitana, ovvero la sua poca simpatia verso il gruppo di Freddy Mercury, attribuendo ad #Angela il merito di averlo fatto perdonare dai fan dei Queen che lo odiano (il che non è del tutto vero, ci sono tanti fan dei Queen che sono anche fan di J-Ax e le due cose coesistono pacificamente senza odiare nè l’uno nè l’altro, de gustibus non disputandum est…sperando di averlo scritto giusto, visto che avevo 3 in latino al liceo).

Qualche secondo da dedicare all’acidume infinito e alla cattiveria spesso gratuita di Noemi (che una volta, quando gareggiava ad X Factor, era una delle mie favorite e mi stava anche simpatica…come si cambia, cantava la Mannoia), i riferimenti al sesso di Pelù, gli #Axforismi e il rischio elevato di intervento alle anche per la Raffa che non sta ferma un attimo sulla seggiolona.
Tornando poi ai talenti, eccone uno che delude da principio le aspettative di J-Ax il quale si immaginava una canzone super rock e invece si è ritrovato ad ascoltare un rifacimento di “Salirò” di Daniele Silvestri, ancora più monotono dell’originale.
Insomma ragazzo, apprezzo lo sforzo, ma un bradipo in letargo avrebbe più energia di te !

Andrea Ori è il primo ex-Sanremo ad essere preso a The Voice 2014 e per di più con il primo poker di “I want you” della puntata.
Una nottata alcolica lo ha portato a rasarsi quasi completamente i lunghi capelli che aveva quando fallì sul palco dell’Ariston, ma ora gli AC/DC lo hanno portato alla standing ovation su quello di The Voice.
Pelù ha iniziato a muovere le sopracciglia stuzzicato dalle prime note e se porti un brano del genere non puoi non volare come un Rock ‘n Roll Train dritto dritto nel #TeamPelù.

Non so se avete notato d’altronde la pubblicità è così poco esplicita che Morellato, Golia e Rocchetta sono i principali sponsor di The Voice 2014.
Ogni concorrente sente l’impellente bisogno di offrire una caramella balsamica ai suoi accompagnatori o muore di sete proprio poco prima di salire sul palco e quindi perchè non farsi un bicchierino da mostrare alla telecamera dell’acqua che fa fare tanta plin plin ?
Di certo al talento che segue non è bastata una Golia per impressionare i giudici, infatti la sua versione di “L’anima Vola” era un no secco. Ragazzi, non portatela più Elisa, già a volte sembra che stoni lei stessa, in più i coach o troveranno il vostro timbro uguale al suo, oppure steccherete a dei livelli fotonici, quindi stop.
Tanto per azzardare una carrellata di commenti improbabili dei coach, Pelù in realtà voleva dirle “Tu ha’ fatto chagare sorellina !”, la Carrà dopo averle chiesto “Sei piccolina ?”, alla risposta della ragazza “Ho 27 anni” avrà pensato “Ah ma allora sei una vecchia di merda !”. J-Ax è stato davvero diplomatico, ma da come rideva quando era girato di spalle, vince, non c’è altro da aggiungere e Noemi per grazia divina decide di tacere.

Altri quattro secondi da colmare, autori cosa mandiamo in onda ? Ma sì, spariamo ai telespettatori un altro po’ di Suor Cristina, tanto per non renderla antipatica prima dell’inizio delle Battles !
Povero Federico Russo, si sarà rotto gli zebedei pure lui a forza di doverla presentare per l’ennesima volta. Se sapevate di dover fare un putiferio del genere con sta suora, almeno potevate farle fare la Blind Audition alla quinta puntata, così avremmo dovuto sorbircela per meno settimane.

Almeno ci riprendiamo con il prossimo talento, Dylan Magon, un ragazzo di Palermo, con origini delle Mauritius.
L’amico allucinante che lo accompagna non lo presenta bene poveraccio, vi prego internatelo perchè evidentemente non sta bene, tuttavia Dylan si fa valere sul palco e regala una delle tanto spiegate da J-Ax “punch-line”, ovvero quelle rime che ti arrivano dritte come un cazzotto. La vittima stavolta è Valeria Marini, ma devo dire che ha strappato un sorriso a tutti e avrei premuto il pulsante anche io in quel preciso istante.
Seguono a ruota gli altri tre coach che si fidano del parere di Ax e riconoscono la capacità di #Dylan di tenere il palco.
Scambio di fusa fra rappers, con piccoli momenti di freestyle e infine la scelta, si unisce allo zio, come è logico e perfettamente a metà puntata il #TeamJ-Ax è COMPLETO.
Da ora in poi il coach si godrà le performance di faccia e non più di spalle, anche se ha una richiesta:

“Mi fate schiacciare il pulsante per l’ultima volta, perchè non me la son goduta l’ultima”

Voleva costruire un Team di persone uniche nella voce e nella personalità e ci è riuscito assolutamente; una squadra così eterogenea e particolare in ogni elemento non si era mai vista a The Voice e quindi sarà difficile (a parte qualche eccezione), eliminare senza il cuore dolente qualche talento del #TeamJ-Ax.

Credo sia più difficile per i talenti cantare con uno dei giudici che ti guarda dritto in faccia, ti senti subito sotto pressione e di certo le cose cambiano anche per il coach. J-Ax infatti tenta in tutti i modi di convincere i colleghi a girarsi per i prossimi due talenti, ma non sono convinti e di certo le loro orecchie sono diventate più selettive, sono rimasti pochissimi posti e bisogna dare la possibilità alla voce giusta.
Una di queste è quella di Dejanira Giannarelli. Il premio sfiga di questa edizione lo vince lei, oltre ad aver perso 80 kg dopo essere ingrassata a dismisura in seguito alla separazione dei suoi genitori, è stata pure investita da un camion che l’ha praticamente sfasciata.
Ora si è ripresa e cerca di impressionare i coach con “Bring Me To Life”. Scelta azzardata, raggiungere le frequenza di Amy Lee degli Evanescence non è cosa da tutti e infatti nei primi 40 secondi è tesa, contiene la voce, sembra quasi che si stia sforzando a farla uscire, poi però, quando Pelù le dà fiducia schiacciando il pulsante per lei, tutto cambia.
Davvero non ho mai visto un talento fare un cambio voce così netto e radicale come #Dejanira; se prima era una performance da no, ora diventa una performance quasi da dieci e lode.
Si libera, si lascia andare, prende la cosa di pancia e finalmente si diverte sul palco.
Piero è l’unico a girarsi e quindi, con lei, anche il #TeamPelù è COMPLETO e si accompagna a J-Ax, comodo comodo sulla poltrona rossa, a godersi i talenti guardandoli negli occhi.

La squadra del rocker è piena di voci potenti, rock e segnate da qualcosa di particolare, che sia il graffio o la malinconia, decisamente dei degni avversari per gli altri talenti.
Ora restano solo le due regine dello show a contendersi i talenti rimasti. Distratte dai consigli di Ax e Piero, restano però focalizzate sul loro obiettivo e infatti scartano qualche concorrente che non raggiunge le note alte o che porta dei ri-arrangiamenti non troppo convincenti.

Andrea Nocera, dopo una indispensabile Golia, è colui che va a chiudere il #TeamNoemi.
Sì suona, sì è bravo al pianoforte, ma con la voce…mh… eppure Noemi anche la Carrà, ma spinta dallo spirito della competizione secondo me si fa prendere dal fascino dello strumentista e pigia il neo rosso gigante, aggiungendo anche questo talento a mio avviso non eccellente alla sua squadra, che viene così COMPLETATA appunto.
Il suo è un Team che sembra debole, ci saranno parecchi “morti” nel campo delle Battles e staremo a vedere se davvero qualcuno verrà ripescato dagli altri coach, i quali invece hanno di per sè dei pezzi da novanta.
Noemi è così attenta come coach, che nemmeno si era accorta della scelta di #Andrea; deve essere la Raffa (70 anni e sordarella) a dirle che il talento ha scelto lei (moooolto più giovane e da quanto dice, capace di sentire benissimo).

Ora resta in gara solo la Carrà, quasi aggredita dai suoi colleghi nella scelta degli ultimi talenti.
Forse avevano fretta di andare a casa, forse si sono rotti le scatole di indossare ad ogni puntata gli stessi vestiti o forse ormai hanno il sedere quadrato a forza di star seduti su quelle seggiolone rosse, fatto sta che dopo una carrellata di “no”, si presenta sul palco Valentina Sarto, un confettino tutto rosa di 18 anni, che va ancora al liceo, ma ci tiene a sottolineare che non è “una secchiuuuna che sta sempre sui libri”.
Capito secchioni ? Voi non siete fatti per The Voice, parola di Valentina che però, sorprendentemente, questo accento mezzo mantuvano non lo fa sentire mentre canta, anzi, ha una voce parecchio soul, un misto fra Amy Winehouse e una nera che sia.
Infatti colpisce la Carrà e si unisce al suo Team, anche se i commenti negativi per la giovane ragazza si sprecano riguardo il suo gusto nel vestire, J-Ax la definisce Peppa Pig (che è una grandissima offesa) e la Carrà dice che sia meglio essere girati di spalle perchè quel vestitino rosa era inguardabile. Bè, quanto amore !

Ma si continua con alcuni talenti parecchio mediocri, tuttavia le Valentina devono avere qualcosa di vincente nel nome, infatti l’ultimo talento ad unirsi alla Raffa è Valentina Ranalli. La sua versione di “Limpido” sembrava cantata interamente da Kylie Minogue in un italiano a vocali chiuse, tuttavia i gorgheggi ci sono e gli altri tre coach a un certo punto hanno deciso che Raffina, si è fatta ‘na certa, schiaccia sto pulsante e andiamo via.
Il caschetto nazionale quindi si fa convincere, pigia la pustola rossa e finalmente si può andare a casaaaa, è suonata la campanella ragazzi, tutti fuori ! Dalla prossima settimana iniziano le Battles !!

Ecco quindi le nuove e ultime entrate nei Team, questi dunque i definitivi e unici nomi da tenere a mente per l’intera durata dello show:

#TeamCarrà: Benedetta Caretta (#Benedetta); Sara Gozzi e Marco Galeone (#Sara_Marco); Valentina Sarto (#Valentina_S); Valentina Renalli (#Valentina_R)
#TeamPelù: Claudia Megrè (#Claudia); Andrea Ori (#Andrea); Dejanira Giannarelli (#Dejanira)
#TeamNoemi: Lorenzo Pagani (#Lorenzo); Angela Pascucci (#Angela); Andrea Nocera (#Andrea)
#TeamJ-Ax: Dylan Magon (#Dylan)
Appuntamento a domani sera alle 21 su Rai 2 per la prima puntata di Battles, pronti a scoprire insieme a noi chi saranno i primi talenti dei Team a venire eliminati ? E…state già tifando per qualcuno o avete già individuato il vincitore ?

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