Un cambio dell’ultimo momento. Il mio collega #theserieskiller, che si occupa di recensire lo show, non ha potuto e così, presa dall’astinenza da recensioni, eccomi sui vostri schermi per il quinto episodio di The Following.

Eravamo rimasti a Joe che si ricongiunge con l’isterica ed insopportabile Emma, e conosce i suoi nuovi follower capitanati dalla non meno sociopatica Lily Grey. Ryan e la nipote, Max, erano alle calcagna di Giselle. E Mike, insieme all’intero FBI, alle calcagna di Ryan – che è trattato quasi peggio di un criminale – e dei nuovi follower, ignari del fattore Joe Carrol vivo.

Partiamo dalla fine, perchè si e perchè ho la mia teoria da esporvi. Joe e Lily finiscono a letto insieme, dopo il ritorno alle origini di lui, se così vogliamo definirlo, imbrattando anche lei di sangue. Era palesemente scontato che i due finissero insieme. Perchè? Perchè lei è la copia, un po’ rivisitata, di Claire. Hanno cercato di ricreare un po’ lo stile dell’anno scorso per non so quale motivo. Poi magari, sono pazza e vedo somiglianze dove non ci sono. Si capiva comunque che sarebbero finiti insieme dallo sguardo di lui, mentre scende le scale dopo essere rinato e la trova lì, ad aspettarlo. Credo che anche lui ci abbia rivisto Claire.

Prima di finire a letto però succedono parecchie cose, prima fra tutte Emma. La mezza isterica che è diventata in questa stagione, che la rende seriamente insopportabile, se non ha ciò che vuole, pesta i piedi come una ragazzina. L’abbiamo vista la puntata scorsa, quando ha realizzato cos’ha fatto Joe, ovvero abbandonarla. Figlia mia, se si metteva ad urlare ai quattro venti dello scambio di corpi, dna, e tutto il resto, a quest’ora tre quarti di Stati Uniti lo starebbero cercando. Ma, come ha sottolineato, LEI NON E’ TUTTI. E bisogna ammettere che non ha tutti i torti. Joe l’ha portata sul piedistallo l’anno prima, per poi buttarla nel dimenticatoio, non provando nemmeno a mandarle un piccione viaggiatore, per farle sapere che fosse vivo. Si, francamente me la sarei presa un po’ anch’io. Ma, ciò non toglie che quest’anno NON mi piace. E, per ribadire le parole di Lily, fortunatamente si è tolta quel rosa inguadabile e quel look da mezza punk.

Lily, per quanto non mi piaccia molto nemmeno lei, la pensa un po’ come me. Se davanti fa tante carinerie, penso che dietro stia progettando di farla fuori, per poi renderlo un incidente, così da non scatenare le ire di Joe. Anche se pure lui non mi sembra molto felice di rivederla. Gli presenta tutti i suoi figli, adottivi e non, giocandosi la carta dei gemelli per far colpo – quindi i gemelli sono seriamente figli suoi? E il padre, l’hanno ucciso e ci hanno cenato insieme? – e quando cerca di rimanere sola con Joe, la piccola isterica si mette in mezzo, scatenando ira&odio nella donna. La mia teoria, sul fatto che Lily voglia in qualche modo far fuori Emma, inizia ad avere delle basi fondate quando chiede al figlio, Mark, di tenerla occupata per un po’, mentre lei si concede del tempo con Joe. Così il gemello buono la porta nella stanza d’arte della madre, facendo un po’ il cascamorto, utilizzare la parola morto in the following ha sempre un certo peso, e facendosi ritrarre, visto che Emma è definita un’artista. Tutto procede ed Emma non si rende minimamente conto che è una trappola per toglierla dai giochi, fino a quando Mark tenta di baciarla e la situazione scatafascia. Non perchè Emma si sia tirata indietro, ma perchè nel momento in cui lei ricambia, lui da di testa, iniziando ad urlare che NON vuole essere toccato. La mia faccia in quel momento è stata la stessa di un pesce sulla bancarella del pescivendolo al mercato, con l’occhio spalancato e di sbieco. What? Soffre di una LEGGERA fobia. Okay, non mi ricordo il nome. Insomma, ha il terrore di essere toccato dagli altri. Ma, mi sorge un dubbio: è una fobia vera, oppure una sua messa in scena, per fare colpo?  Perchè mi pare che Lily – non ho fatto caso se anche altri – l’abbia toccato almeno una volta. Quindi, o è una tattica, oppure ha la fobia a persone alterne. Emma cerca di scappare rendendosi conto di essere chiusa dentro con un pazzo; Mark spiega l’intento della madre, si scusa (povero il mio gemello; se in caso non fosse chiaro, io AMO i ‘psycho twins’ come li ha chiamati Ryan) e si mette a dormire, lasciando Emma a disegnare, definendo il ritratto con i lineamenti di Joe. Povera Emma, se solo sapesse cosa sta succedendo di sopra.

Lily, riuscita a rimanere sola con Joe per più di cinque minuti, gli mostra una stanza che ha creato apposta per lui. Una sorta di stanza delle torture, con strumenti che i medici legali si sognano, una scrivania per i suoi momenti d’ispirazione e la gabbia del canarino Titti, adibita a gabbia per umani. Una giovane e sconosciuta ragazza sedata, è stata tenuta prigioniera per l’arrivo di Joe. Ora, tutti si pensavano ad un ‘Grazie mia cara; non vedo l’ora di tornare al lavoro.’ E invece no. Joe inizia ad alterarsi contro Lily,chiarendo che non sarà mai manipolato da nessuno e la lascia nella stanza, in preda ad una crisi di nervi.

Sinceramente non l’ho capito dove vuole arrivare Lily. Le dice di essere una donna ossessionata da lui, le parla di Ryan, che farebbe di tutto per lui – non lo dice, ma i giri di parole che ha fatto volevano dire quello -, gli offre una stanza che Joe potrebbe definire un dono dal cielo e boh. C’è quel punto interrogativo che pende su di lei, che ancora non mi è chiaro.

Mentre tre quarti di casa inveisce uno contro l’altro, l’altro gemello, Luke, insieme ad uno dei fratelli adottivi, Jamel, va a prendere Giselle, arrivata a destinazione dopo aver fatto il lavoro sporco con l’ex partner in affari di Lily. La francesina è convinta di aver seminato Max e Ryan e l’effetto sorpresa riesce alla perfezione. La nipote di Hardy la stende con un pugno (mia nonna l’avrebbe stesa meglio, ma sorvoliamo) dopo che suo zio è arrivato in aiuto e insieme la portano in un motel dove, una volta legata al letto, cercano di strangolarla per farla parlare finchè spara un luogo, ipotetico, di dove si trovino Joe e gli altri. Nessuno le crede, ma Ryan decide comunque di andare a vedere di che posto si tratta, lasciando la nipote a far da balia alla ragazza. I casi adesso son due: 1. The Following prende gli scarti dell’FBI, facendoli passare così per i primi scemi che si son presentati. 2. Giselle in realtà è una tartaruga ninja. NON è possibile che l’FBI in The Following arrivi sempre dopo, si faccia sempre pestare a sangue e si faccia sempre scappare gli ostaggi. La francesina con una testa mette ko Max, riuscendo a fuggire tranquillamente.

Il posto è il luogo d’incontro dove Luke doveva andare a prendere Giselle. Arrivato insieme a Jamel, capisce che c’è qualcosa che non va, ed iniziano una lotta all’ultimo sparo con Hardy, che riesce a freddare Jamel, rimanendo comunque ferito. Giselle raggiunge Luke, ed insieme seguono la scia di sangue di Ryan, per farlo fuori definitivamente. Mi sorge spontanea una domanda: Ryan, figlio mio, ma tornare alla macchina? No, ci piace fuggire per la boscaglia ed intrufolarci in case altrui, sperse tra gli alberi a miglia di distanza da qualsiasi altro centro abitato. Case che, sono sempre e comunque aperte; che siano abitate o no, una porta aperta c’è sempre. Sfiga vuole che questa è abitata e la povera donna rimane vittima dell’ennesimo scontro tra Ryan, Giselle e Luke, chiusa e bendata in un armadio. Anche questa volta Ryan ha la meglio e accecato dal desiderio di vendetta, uccide Giselle, convinto che la ragazza abbia ucciso a sua volta la nipote. E in tutto questo, la signora della casa rimane nell’armadio? Che ne è poi di lei?

Luke, disperato, rimane accanto alla sua ragazza-non-ragazza per vegliarla (?) e sperare nella sua rinascita. Ryan invece torna al motel, trovando Max viva e vegeta e probabilmente ringraziando Angeli e Madonne. E in tutto questo, l’FBI ufficiale, dov’è? Sta arrivando, pian piano, alla stessa pista di Ryan. Meglio tardi che mai, come si suol dire. Ma, c’è dell’altro: l’allerta Joe Carrol segnala la scomparsa di un reverendo poco reverendo in Arkansas, di una prostituta che viveva lì vicino e di sua figlia Mendy. L’auto del reverendo viene segnalata ad una stazione di servizio e le telecamere riprendono Mendy ed un uomo, che non è il reverendo. Mike lo riconosce, e gli parte l’embolo, ma, non dice nulla. Sapevo che il mio adoratissimo Mike non mi avrebbe deluso e sarebbe rimasto comunque dalla parte di Ryan.

E per concludere, torniamo a ciò con cui abbiamo iniziato. Joe, dopo aver chiarito il fattore no-manipolazione-da-nessuno decide di accettare il regalo di Lily e di sezionare la povera ragazza, con un sottofondo musicale di Tchaikovsky. Tornando al discorso similitudini con l’anno scorso, mi ha ricordato molto una delle scene flashback, che ci mostravano gli esordi di Joe, quando ancora insegnava all’università. E per festeggiare, quale modo migliore se non ringraziare colei che ha permesso questo suo grande ritorno, portandosela a letto? Detto francamente, la scena mi ha fatto un po’ schifo. Ma dico, fattela una doccia prima di venire a sudiciarmi addosso. Capisco la foga del momento, ma insomma, aver sangue in ogni dove, non è il massimo del piacere. Ma probabilmente, non essendo una serial killer, non ho idea di cosa si provi. E voglio rimanere nell’ignoranza.

Un episodio in sostanza nella norma, che ti lascia qualche domanda in sospeso. Quando scoprirà l’FBI che Joe Carrol è vivo? Come si comporterà Mike, ora che ha capito che quelle di Ryan non erano solo fissazioni? E come si comporterà l’FBI nei confronti di Ryan? Joe rimarrà ancora per molto nell’anonimato? Il psycho twins Luke, desidererà vendetta? Ed Emma, che ne sarà di lei?

Se siete arrivati fin qui, vi ringrazio; significa che non ho poi fatto così schifo come pensavo nel recensire uno show non mio. 

VI LASCIO CON IL PROMO DEL PROSSIMO EPISODIO “Fly Away”.

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