“Il Tesseract si è ridestato. Si trova su un piccolo mondo… un mondo umano.”
Così comincia la fregatura.
Nello spazio, su un mondo sconosciuto, due tizi incappucciati spettegolano su di noi e progettano la conquista della Terra con il potere del Cubo Cosmico. Della serie, “Scegliamo un pianeta a random da distruggere, oh!, ma guarda un po’, c’é la Terra! È perfetta!”.
In tutto questo, il Tesseract dov’é? Ma che domande, sulla Terra! Usato per la prima volta nella seconda guerra mondiale dall’HYDRA (In Captain America- Il Primo Vendicatore, organizzazione nazista di scienze avanzate guidata da quel caso clinico di Johann Schmidt), perso nell’Oceano e poi ripescato dal padre di Tony Stark, il Tesseract o Cubo Cosmico appartiene ad Asgard, ma Odino è piuttosto disordinato con le sue cose, per cui a volte le sparge per i mondi e se le dimentica.
Ebbene, al momento è nelle mani dello S.H.I.E.L.D., che sta usando la sua energia per prepararsi nel caso di invasioni aliene (come il distruttore in Thor). Finché non comincia a dare problemi.
Il Tesseract, infatti, è uno strumento per creare portali tra i mondi, e qualcuno ha tutta l’intenzione di usarlo per arrivare sulla Terra.
Così, puf!, compare Loki armato di scettro, che dichiara ostilità alla terra, uccide gli agenti presenti, sparaflesha Selvig e Barton e fugge col Cubo.

“Io sono Loki, da Asgard, e sono ricolmo di gloriosi propositi”
E’ un’emergenza di livello 7, il che significa che Fury ha finito le vite di Candy Crush ed ha bisogno che qualcuno gliene mandi una per passare all’8.
L’oramai accantonato “Progetto Avengers” diventa improvvisamente interessante, e gli agenti S.H.I.E.L.D. vengono sguinzagliati per convocare gli eroi designati. Natasha Romanoff viene mandata ad arruolare il dottor Bruce Banner, alias Hulk (con una numerosa scorta, s’intende); Fury va trovare Steve Rogers, che, poverino, ancora non riesce ad abituarsi al ventunesimo secolo; mentre a Phil Coulson capita il più rompipalle, Anthony Stark in persona, che non solo lo costringe a bypassare i protocolli di JARVIS per mettersi in contatto con lui, ma deve subire anche battutacce a raffica (“Phil? Il suo nome di battesimo non è Agente?”).

“AVENGERS ASSEMBLE!”
Alla fine si ritrovano tutti sull’Helicarrier, la piattaforma volante con Mantello dell’Invisibilità integrato dello S.H.I.E.L.D., e una volta individuato Loki a Stoccarda lo catturano e lo portano via su un jet. Troooppo facile, no? Nessuno però conosce Loki a fondo, quindi non ci fanno caso più di tanto.
Anche Thor, giunto da Asgard una volta saputo che Loki era sulla Terra, si unisce alla combriccola, non prima di aver immancabilmente bisticciato con Stark. Tony infatti sembra essere regredito agli anni dell’asilo: stuzzica Banner, si dà le arie, litiga con San Steve Rogers (protettore del sacrificio personale a favore degli altri), hackera i sistemi dello S.H.I.E.L.D. per spettegolare sull’utilizzo che Nick Fury vuole fare del Tesseract.
Così, mentre lui spiega dettagliatamente con i fatti la definizione “elemento di disturbo”, gli scagnozzi di Loki assaltano l’Helicarrier per liberare il loro capo. L’avevo detto che era stato troppo facile!
Due motori esplodono e Bruce, scosso, si trasforma in Hulk. Tutto secondo i piani di Loki.
Thor cade nella trappola di quest’ultimo, e viene espulso dall’Helicarrier. Tutto secondo i piani di Loki.
Phil Coulson, accorso in aiuto del dio del tuono con un’enorme fucile di cui non ha nemmeno letto le istruzioni d’uso, viene imbrogliato dall’ennesima illusione di Loki e muore. Tutto secondo i piani di Loki.
Hulk, attaccato da un cacciabombardiere nel tentativo di allontanarlo dagli altri agenti, precipita dal velivolo. Tutto secondo i piani di Loki.
Clint Barton rinsavisce grazie ad una semplice ma efficace botta in testa di Natasha. Tutto secondo… No, questo non era nei piani.
La morte di Phil Coulson è un colpo per tutti i superstiti. Nick Fury, spiazzato dal disastro appena successo, si gioca l’ultima carta: un discorso motivante sugli eroi e sull’idealismo di Coulson, che credeva fortemente nel progetto Avengers. A tutti, persino ad Anthony SonoUnBambinoTroppoCresciuto Stark, si smuove qualcosa nel profondo, e i pochi rimasti della squadra si attivano per stanare Loki e il Tesseract.
Stark capisce cos’é che vuole l’Asgardiano: “Loki è una diva a tutti gli effetti”, ossia vuole essere visto da tutti nel suo momento di gloria. Beh, in questo sono decisamente simili.
Il Tesseract viene trovato sulla Stark Tower, che, ma tu guarda!, è il punto più alto della città. Allora Tony cerca di salvare il salvabile, invitando Loki a prendere un drink con lui, mentre si giocano il destino della Terra a poker. Da qui la prima e purtroppo unica poetica frase di Stark: “Se non riusciremo a proteggere la Terra, sta pur certo che la vendicheremo. (E stai attento perché Hulk ha un leggero prurito intimo, per cui è parecchio incazzoso oggi.)”
Ma il dio dell’inganno non si lascia intimidire. Non ha manipolato mezzo mondo a suo piacimento per farsi fregare da un vecchio megalomane, lui!. E da qui la citazione divenuta ormai famosissima sui social network:
“Io ho un esercito.”
“Noi un Hulk.”
E tutti sanno che Hulk spacca.
Alla fine Loki si stanca, e prova a sparafleshare anche Stark.

“Di solito funziona…”
Non riuscendoci, ricorre a metodi più tradizionali: lo afferra e lo scaraventa giù dalla finestra. Tony aveva previsto questo inconveniente, infatti aveva già programmato il comando a distanza della sua armatura in modo che gli si montasse addosso in volo. Questo gli evita di spiaccicarsi al suolo.
Intanto, sul tetto della Tower, il Cubo Cosmico è ormai in azione, e non può essere fermato: un enorme portale si apre su New York, riversando sulla città fiumi di mostri che volano su veicoli tipo quello di Green Goblin.
Banner, con un tempismo da orologio svizzero, si ricongiunge al gruppo. Capitan America lo invita a trasformarsi (“Dottore, questo sarebbe un buon momento per arrabbiarsi”) e così Banner dà finalmente ai suoi compagni una buona notizia: “Questo è il mio segreto, Capitano. Sono sempre arrabbiato!”. Traduzione: Se mi trasformo stai scialla, non ti spiaccico.

“Spacca!”
I Chitauri provano ad attaccare la popolazione, ma i Vendicatori mettono in salvo i civili, prendendosi ovviamente tutte le batoste.
Hulk è quello più contento: salta da un mostro gigante a un altro, schiaccia chiunque trovi sotto e distrugge tutti come fossero fatti di burro. E’ così geloso del suo momento di sfogo totale che quando lui e Thor atterrano in un palazzo, dopo aver sconfitto un altro mostro enorme, e condividono l’inquadratura, Hulk fa volare via Thor con un pugno. Della serie: “Fatti in là, trovati un momento epico tutto tuo!”. Questi eroi peggiorano a vista d’occhio.

Come volevasi dimostrare…
Thor capisce che non tira buona aria, e decide di andare a cercare Loki per farlo ragionare. Dopo una dura lotta, riesce finalmente a parlargli: gli mostra il disastro che sta combinando, e gli propone di sistemare tutto, insieme, come una volta.
Per un momento Loki sembra essere tentato dalla proposta del fratello. Lo fissa negli occhi, e.. lo pugnala. Caro Thor, il lupo perde il pelo ma non il vizio.
Intanto, le autorità statunitensi, vedendo New York messa a ferro e fuoco dai mostri alieni, decidono di sacrificare la Grande Mela per evitare una catastrofe mondiale. Nonostante Nick Fury fosse contrario, ordinano di sganciare un missile nucleare sulla città, sperando di contenere l’invasione aliena. Così un jet non autorizzato parte dalla base S.H.I.E.L.D., Fury lo colpisce con un altro dei suoi fucili enormi, ma.. era una finta. Il vero jet decolla pochi secondi dopo, e Polifemo non può fare nulla per fermarlo.
Intanto, i Vendicatori sembrano avere la meglio. Purtroppo, però, finché il Cubo mantiene il aperto il portale, i Chitauri continuano ad affluire.
Natasha Romanoff, giunta sul tetto della Stark Tower, raccoglie lo scettro di Loki, e scopre che è l’unica arma in grado di chiudere il portale. Il dottor Selvig, infatti, nonostante fosse sotto il controllo di Loki, ha fatto in modo che una volta aperto il portale fosse possibile richiuderlo. Caro Loki, a questo punto ti conviene cambiare fornitore di sparaflesh.
Hulk con un salto da Olimpiadi atterra nella Stark Tower, mandando Loki a sbattere contro il muro. Questi si alza, inferocito e urla: “Ora basta! Sono un dio, creatura ottusa, e non subirò le tue angherie!”

“ORA BASTA!”

“Sono un Dio, creatura ottusa. E non subirò le tue angher-“
Ma i paroloni fanno imbestialire Hulk, che lo prende per una gamba e lo sbatacchia neanche fosse un polipo appena pescato, e lo lascia a terra, mezzo morto.
“Un dio gracile.” borbotta, e se ne va sculettando.
Intanto Stark aggancia il missile nucleare e attraversa il portale per evitare che esploda su New York. L’assenza di gravità e di atmosfera nello spazio mandano in tilt l’armatura, e Tony sviene. L’ultima cosa che vede è l’impotente esercito dei Chitauri, al cui confronto l’esercito di Saruman è un’allegra combriccola di amici. Stark rischia di rimanere bloccato nello spazio, ma per fortuna l’onda d’urto dell’esplosione lo spinge di nuovo sulla Terra, dove viene preso al volo da Hulk. Il portale viene chiuso, e sono tutti felici e contenti. O quasi.
Loki si risveglia, magari sperando di potersene andare indisturbato… e si trova tutti i sei Vendicatori addosso, ad armi spianate. Prova anche a commuoverli, proponendo di farsi un drink tutti insieme, ma a parte Stark sono tutti astemi.
E così, Thor torna ad Asgard, con il Tesseract e Loki in museruola, e la Terra può finalmente dormire sonni traquilli.
….. O forse no? Essendo un film Marvel, c’é ovviamente una scena dopo i titoli di coda, in cui si vede quello che probabilmente era il tipo incappucciato dell’inizio del film, a cui un messaggero ha comunicato la disfatta sulla Terra, aggiungendo che sfidare gli umani è lusingare la morte. L’altro ghigna, chiaramente intenzionato a mettere alla prova questa fama.
Seconda fregatura in arrivo.
Ringraziamo: Tv, Cinema, Musica & Libri | I am Loki of Asgard, and I’m burdened with glorious purpose. | Gli attori britannici hanno rovinato la mia vita | The Avengers Army